n.121 del 08.05.2013 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 3845 - Risoluzione proposta dai consiglieri Bernardini, Manfredini, Corradi e Cavalli per esprimere solidarietà alla Signora Patrizia Moretti
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
il 21 Giugno del 2012 con la condanna definitiva della Corte di Cassazione a 3 anni e 6 mesi di reclusione per omicidio colposo ai quattro poliziotti (...omissis...), si è chiusa la vicenda giudiziaria seguita alla morte di Federico Aldrovandi avvenuta il 25 Settembre 2005;
per Amnesty International si è trattato di "un lungo e tormentato percorso di ricerca della verità e della giustizia" in cui i familiari del giovane Federico hanno dovuto fronteggiare assenza di collaborazione da parte delle istituzioni italiane e tentativi di depistaggi;
Patrizia Moretti, madre di Federico, negli anni, ha dimostrato la ferma volontà, seguendo tutti i gradi di giudizio, di arrivare alla verità sulla morte del figlio, dimostrandone l’uccisione per mano di 4 componenti le forze dell’ordine;
il 10 Gennaio 2006, a pochi mesi dalla morte del figlio, aprì un blog esternando il suo dolore e i suoi dubbi su una morte che ora dopo ora, giorno dopo giorno, appariva sempre più sospetta e incredibile;
nel giro di poche ore arrivarono centinaia di commenti e il caso divenne nazionale. Tra quei commenti c’erano anche insulti rivolti alle forze di polizia. Ma Patrizia Moretti, convinta di una verità nascosta che prima o poi sarebbe venuta a galla, non cavalcò l’onda emotiva e agli insulti, rivolti alle forze dell’ordine e ai corpi dello Stato, rispondeva: "La violenza e l’aggressività verbale stiano fuori, vi prego, da questo sito. Rispettate il dolore di una famiglia. La morte di mio figlio non deve essere oggetto di propaganda politica! Ciò che è accaduto e sta accadendo a Ferrara non significa che non si debba avere rispetto per le forze dell’ordine che tutti i giorni sono impegnate sulla strada. Gli errori di qualcuno non devono essere fonte emotiva di odio. Alle provocazioni non rispondete per cortesia con gli insulti. Vi prego in nome mio, della famiglia e di FEDERICO.";
Patrizia Moretti si pone ad esempio per tutti i cittadini. Ha operato e cooperato perché verità e giustizia fossero raggiunte, riponendo piena fiducia nello Stato e nelle sue istituzioni, dimostrando, nonostante tutto, altissima coscienza civica.
Per questi fatti
esprime piena e sincera "solidarietà alla Sig.ra Patrizia Moretti".
Approvata all'unanimità dei presenti nella seduta antimeridiana del 23 aprile 2013