n.395 del 11.11.2020 periodico (Parte Seconda)

Avviso conclusione procedura di verifica di assoggettabilità a V.I.A. ai sensi della L.R. n. 4/2018 del progetto di coltivazione e sistemazione dell'ambito estrattivo 2R "Borgo Stecchi" localizzato nel comune di Mercato Saraceno (FC) - Proponente Impianti Cave Romagna S.r.l.

Il Dirigente rende noto con proprio atto n. 312/2020 del 29/10/2020 prot. n. 10915 ha determinato:

a) di escludere dalla ulteriore procedura di V.I.A., ai sensi dell’art. 11, comma 1, della L.R. 20 aprile 2018, n. 4, l’intervento denominato “Progetto di coltivazione e sistemazione dell'ambito estrattivo 2R Borgo Stecchi” localizzato nel Comune di Mercato Saraceno (FC), proposto da Impianti Cave Romagna S.r.l., a condizione che siano soddisfatte le prescrizioni di seguito indicate:

  1. il progetto di coltivazione dovrà disporre una dinamica estrattiva articolata per settori di escavazione, prevedendo che i lavori di sistemazione e recupero ambientale di ciascun settore esaurito avvenga contestualmente all'apertura di un’altra porzione di cava. In particolare, considerate le dimensioni dell’area di cava e la sua collocazione tra l’abitato di Borgo Stecchi e la S.G.C. E-45, alla necessità di contrarre i tempi intercorrenti tra l’eliminazione della vegetazione naturale presente e la costituzione/formazione del nuovo soprassuolo, favorendo una più immediata affermazione delle funzioni ecologiche, depurative, fonoassorbenti e di schermatura connesse alla vegetazione, la progressione estrattiva dovrà avanzare procedendo dalle porzioni più prossime all’abitato di Borgo Stecchi in direzione del predetto asse viario. La verifica di ottemperanza è costituita dalla presentazione del progetto ai fini del rilascio dell’autorizzazione all’attività estrattiva conforme alla presente condizione ambientale;
  2. lo strato di suolo vegetale soggiacente il cappellaccio, ovvero i depositi grossolani oggetto di coltivazione, dovrà essere tenuto separato ed accantonato a margine delle aree di escavazione per essere riutilizzato nelle fasi di recupero. Per favorire il mantenimento della microflora e microfauna presente nel terreno i cumuli di suolo dovranno essere realizzati evitando compattamenti eccessivi e processi di asfissia e prevedendone il rivestimento naturale mediante tappeti erbosi, fogliame o semina di coltura da sovescio. La verifica di ottemperanza è costituita dalla presentazione del progetto ai fini del rilascio dell’autorizzazione all’attività estrattiva conforme alla presente condizione ambientale;
  3. nelle fasi di recupero vegetazionale dell’area di cava i terreni di provenienza esterna all’ambito estrattivo, occorrenti ad integrazione dello strato di suolo di copertura di terreno vegetale, avente caratteristiche rientranti nella tabella 1 dell’allegato 5 al titolo V della parte quarta del D.Lgs. 152/2006, dovranno essere biologicamente attivi e idonei ad ospitare la vegetazione prevista in progetto e a consentirne un rapido insediamento. Allo scopo dovrà essere impiegato terreno proveniente da aree vegetate e prelevato solo per i primi 100 cm. di profondità dalla superficie. Nel caso in cui non tutto lo spessore del terreno rispondesse ai requisiti biologici ricercati dovranno essere eseguiti dei miglioramenti agronomici, utilizzando compost di qualità nella misura del 10% in volume del terreno da migliorare o letamazioni con pollina, stallatico o letame bovino maturo. La verifica di ottemperanza è costituita dalla presentazione del progetto ai fini del rilascio dell’autorizzazione all’attività estrattiva conforme alla presente condizione ambientale;
  4. lo stoccaggio di combustibili e lubrificanti necessari all’utilizzo e gestione dei mezzi di cava dovrà avvenire in apposite aree opportunamente confinate inoltre, i mezzi utilizzati nelle diverse fasi di lavorazione, dovranno permanere sulle zone di lavoro per il solo periodo del loro impiego ed essere posizionate nelle fasi di inattività entro un’area appositamente predisposta allo scopo isolata dalla rete scolante. La verifica di ottemperanza è costituita dalla presentazione del progetto ai fini del rilascio dell’autorizzazione all’attività estrattiva conforme alla presente condizione ambientale;
  5. ai fini della tutela della falda idrica sotterranea nonché della verifica del rispetto del franco di rispetto degli scavi, non inferiore ad un metro rispetto il livello della falda freatica misurata in periodo di massimo ravvenamento, coerentemente all’art. 27 delle NTA del PAE e dell’art. 31 delle NTA del PIAE, il progetto di coltivazione dovrà essere integrato prevedendo l’installazione di canne piezometriche omogeneamente distribuite nell’area di cava. Prova dell’avvenuta messa in opera dei predetti dispositivi di rilievo della piezometria dovrà essere comunicata, unitamente a planimetria riportante ubicazione e coordinate dei piezometri, all’Amministrazione comunale da parte del direttore dei Lavori preliminarmente all’inizio delle effettive attività di escavazione, ovvero entro trenta giorni dal termine delle attività preliminari di apprestamento del cantiere conseguenti all’avvenuta denuncia di esercizio ai sensi degli artt. 24 e 28 del D.P.R. 128/59;
  6. al fine di garantire le condizioni di sostenibilità del progetto estrattivo, specificamente in rapporto alle esternalità indotte sulle matrici rumore e qualità aria ambiente, come precisate dalla modellistica predisposta nella documentazione di verifica, si precisa che l’accesso al sito estrattivo ad opera dei mezzi d’opera e di quelli adibiti al trasporto del materiale estratto e di quello occorrente per il ritombamento dell’area dovrà avvenire esclusivamente dalla strada di servizio progettata che si sviluppa in area demaniale lungo il Fiume Savio, con accesso a Nord dell’ambito estrattivo presso l’area denominata “F.lli Brighi”. La verifica di ottemperanza è costituita dalla presentazione del progetto ai fini del rilascio dell’autorizzazione all’attività estrattiva conforme alla presente condizione ambientale;
  7. la successiva fase di progettazione dell’intervento estrattivo dovrà approfondire gli aspetti viabilistici e le condizioni di transito e sicurezza dei mezzi in ingresso e/o egresso dall’area di cava nel tratto di viabilità pubblica compreso tra la connessione con la ex SS 71 - Umbro-Casentinese - in località Cà Biondino presso l’impianto sportivo, fino all’accesso dell’attività di lavorazione inerti “F.lli Brighi”, ciò in considerazione della sovrapposizione sul suddetto tratto stradale degli effetti delle due attività. A tal fine dovranno essere valutate modalità di regolazione dei flussi di traffico e messa in sicurezza della sede viaria, anche attraverso il ricorso ad elementi infrastrutturali di separazione a protezione e salvaguardia dell’utenza debole. La verifica di ottemperanza è costituita dalla presentazione del progetto all’amministrazione comunale di Mercato Saraceno ai fini del rilascio dell’autorizzazione all’attività estrattiva conforme alla presente condizione ambientale;
  8. in ottemperanza al parere dell’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile – Servizio Area Romagna PC/2020/56220 del 9/10/2020, acquisita agli atti del Comune di Mercato Saraceno al 10235 del 12/10/2020, al fine di consentire all’area di continuare ad essere allagata con pari probabilità, il tratto di nuova realizzazione della pista di servizio all’attività estrattiva, posta in fregio al Savio ed insistente su area demaniale, non dovrà essere rialzata rispetto alla pista esistente. La verifica di ottemperanza è definita dall’espressione del nulla-osta idraulico, da parte dell’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile – Servizio Area Romagna, conforme alla presente condizione ambientale, nel corso della procedura per il rilascio della concessione per l’utilizzazione dei suoli del demanio idrico da parte della preposta struttura di ARPAE;
  9. in ottemperanza al parere del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo - Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini (MIBACT/SABAP-RA/30/06/2020/0008345-P), accertato che l’intervento in progetto ricade in prossimità di un tratto di viabilità storica, nonché di aree di concentrazione di materiali archeologici, individuate in Loc. Pianello (Pianetto) e in Loc. Borgo Stecchi, come riconosciute alla Tav. t2-266ne del PTCP, e rilevato, altresì, che l’intervento estrattivo prevede opere estensive in profondità, si prescrive che tutti i lavori di splateamento dell’area fino al raggiungimento dei livelli di sabbie e ghiaie sterili, ovvero dei livelli interessati dalla precedente attività di cava “coltivata irregolarmente a buche”, come riportato nella relazione progettuale, dovranno essere subordinati a controllo archeologico in corso d’opera. Tale attività di controllo, con oneri a carico del soggetto esercente l’attività estrattiva, dovrà essere assicurata, sotto la direzione scientifica della succitata Soprintendenza, da personale specializzato (archeologi professionalmente qualificati). In caso di rinvenimento di depositi antropizzati e/o evidenze archeologiche dovrà essere data immediata comunicazione alla Soprintendenza la quale procederà a fornire le indicazioni dovute su tempi e modalità di intervento (scavo stratigrafico e scientifico, eventuali allargamenti e/o approfondimenti mirati), valutando ulteriori prescrizioni volte ad assicurare la compatibilità di quanto progettato con la tutela dei beni culturali. Al termine delle operazioni, a prescindere dal rinvenimento di evidenze archeologiche, dovrà essere predisposta e consegnata alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio una Relazione finale corredata da adeguata documentazione grafica e fotografica. I lavori e la relazione dovranno essere eseguiti in conformità a quanto indicato nel “Regolamento per la conduzione delle indagini archeologiche, elaborazione e consegna della documentazione e trattamento dei materiali archeologici” pubblicato con D.S. n. 24/2018 e disponibile sul sito web www.soprintendenzaravenna.beniculturali.it. Il parere favorevole definitivo sarà emesso a seguito della consegna, da parte della ditta archeologica incaricata, della succitata Relazione Archeologica. Al fine di concordare la strategia operativa e garantire le spettanti funzioni ispettive della Soprintendenza, almeno dieci prima della data prevista di inizio lavori, dovrà essere comunicato a questa il nominativo della ditta archeologica incaricata. La verifica di ottemperanza è a carico del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo - Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini.

b) di stabilire, ai sensi dell’art. 25 della LR 4/2018, che l’Autorità Competente per la verifica di ottemperanza alle condizioni ambientali di cui al p.to a) è definita dal Comune di Mercato Saraceno - Settore Sviluppo e Gestione del Territorio fatta eccezione per le condizioni di cui ai nn. 8 e 9 per le quali i soggetti preposti alla verifica di ottemperanza sono rispettivamente identificati nell’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile – Servizio Area Romagna – e nella Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Il proponente è tenuto a presentare l’istanza per l’avvio delle procedure di verifica di ottemperanza nei termini stabiliti nelle singole condizioni ambientali;

c) di dare atto che la non ottemperanza alle prescrizioni sarà soggetta a sanzione come definito dall’art. 29 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.;

d) di determinare le spese per l’istruttoria relativa alla procedura predetta a carico del proponente in Euro 500,00 (cinquecento/00), ai sensi dell’articolo 31 della Legge Regionale 20/04/2018, n. 4, importo correttamente versato dal proponente sul conto della Tesoreria del Comune di Mercato Saraceno;

e) di dare atto, che il presente provvedimento non comporta impegno di spesa e non altera gli equilibri di bilancio;

f) di trasmettere copia della presente determina al proponente, alla Provincia di Forlì-Cesena, ad ARPAE, all’AUSL della Romagna, all’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile - Servizio Area Romagna, alla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio delle provincie di Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna, alla Regione Emilia-Romagna Servizio Valutazione impatto e promozione sostenibilità ambientale;

g) di pubblicare, per estratto, la presente determina nel BURERT e, integralmente, sul sito web del Comune di Mercato Saraceno;

h) di dare atto, infine, che per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative e amministrative richiamate in parte narrativa;

i) di rendere noto che contro il presente provvedimento è proponibile il ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 (sessanta) giorni, nonché ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 (centoventi) giorni; di precisare che entrambi i suddetti termini trovano decorrenza dalla data di pubblicazione nel BURERT del presente provvedimento.

Ai sensi dell’art. 10 della L.R. 4/2018 la documentazione è resa disponibile per la pubblica consultazione sul sito web del Comune di Mercato Saraceno http://www.comune.mercatosaraceno.fc.it/web/guest/ambiente1

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