n.78 del 09.04.2015 (Parte Seconda)
D.L. 104/2013 art.10 convertito con L. 12/2013 e Decreto interministeriale 23/1/2015 -Approvazione del Piano triennale 2015-2017 di edilizia scolastica della Regione Emilia-Romagna
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Visti:
- il decreto legge 104/2013, convertito con L. 128/13 ed in particolare l’art.10 che prevede che, al fine di favorire interventi straordinari di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico, efficientamento energetico di immobili di proprietà pubblica adibiti all’istruzione scolastica e all’alta formazione artistica musicale e coreutica, e immobili adibiti ad alloggi e residenza per studenti universitari, di proprietà degli enti locali, nonché la costruzione di nuovi edifici scolastici pubblici e la realizzazione di palestre scolastiche nelle scuole o di interventi volti al miglioramento delle palestre scolastiche esistenti per la programmazione triennale 2013-2015, le Regioni interessate possano essere autorizzate dal MEF, d’intesa col MIUR e MIT a stipulare appositi mutui trentennali con oneri di ammortamento a totale carico dello Stato con la BEI, con la Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa, con la Cassa depositi e prestiti SpA e con i soggetti autorizzati all’esercizio dell’attività bancaria ai sensi del D.Lgs. 1/9/1993, n. 385;
- il comma 2 del medesimo art. 10 che prevede che i pagamenti effettuati dalle Regioni e finanziati con l’attivazione dei mutui siano esclusi dai limiti del patto di stabilità interno delle Regioni per l’importo erogato annualmente dagli istituti di credito;
- il decreto interministeriale del 23/1/2015 pubblicato nella G.U. del 3/3/2015, adottato ai sensi del comma 1 dell’art. 10 del D.L. 104/2013, che definisce le tipologie di interventi, le modalità e i criteri per la definizione di piani triennali di edilizia scolastica, articolati in piani annuali e rimanda a successivi decreti per l’autorizzazione alla stipula dei mutui da parte delle Regioni;
- la legge 11 gennaio 1996, n. 23, recante “Norme per l’edilizia scolastica” ed, in particolare, gli articoli 4 e 7, che contengono norme rispettivamente in materia di programmazione, attuazione e finanziamento degli interventi nonché di anagrafe dell’edilizia scolastica;
- la propria deliberazione n. 132 del 16/2/2015 con la quale si dà avvio alle attività di programmazione sul territorio regionale stabilendo che:
- saranno le Province e la città metropolitana di Bologna a stilare i piani triennali degli interventi di edilizia scolastica riferiti ai rispettivi territori, divisi in annualità e graduati in ordine di priorità, seguendo i criteri e le tipologie di intervento indicati nel decreto interministeriale attuativo dell’art. 10 del D.L. 104/13;
- pesi e priorità da attribuire ai criteri indicati nel Decreto Interministeriale di cui sopra, da utilizzare per la redazione dei suddetti piani triennali saranno decisi da ciascuna Provincia e dalla Città Metropolitana di Bologna e condivisi nell’ambito delle Conferenze Provinciali di Coordinamento di cui alla L.R. 12/2003, in modo da adattarli alle specificità territoriali;
- oggetto degli interventi possono essere gli edifici di proprietà pubblica destinati all’istruzione scolastica, compresi gli edifici di scuola dell’infanzia di proprietà degli EE.LL. e le palestre scolastiche;
- delle risorse assegnate a ciascuna Provincia e alla Città Metropolitana di Bologna non meno del 60% dovranno essere destinate agli interventi sulle strutture della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione di competenza dei Comuni e la restante parte alle strutture del secondo ciclo di competenza delle Province e della Città Metropolitana di Bologna, in continuità con le scelte già fatte nelle precedenti programmazioni;
Dato atto inoltre che con tale delibera, non essendo stato ancora emanato il decreto del MIUR di ripartizione delle risorse tra le Regioni, si è provveduto a definire le percentuali di finanziamento assegnate a ciascuna Provincia e alla Città Metropolitana di Bologna, proporzionali per il 60% al numero complessivo degli alunni iscritti alle scuole statali dell’infanzia, del primo e del secondo ciclo di istruzione nell’anno scolastico 2014-2015, e per il 40% in base al numero di edifici scolastici presenti in ciascuna Provincia e nella Città Metropolitana di Bologna, ottenendo il seguente prospetto:
Ente |
Quota % |
Città Metropolitana di Bologna |
21,89% |
Prov. di Ferrara |
7,55% |
Prov. di Forlì-Cesena |
8,04% |
Prov. di Modena |
16,4% |
Prov. di Parma |
9,62% |
Prov. di Piacenza |
7,15% |
Prov. di Ravenna |
8,62% |
Prov. di Reggio Emilia |
12,74% |
Prov. di Rimini |
7,99% |
Totale Regione Emilia-Romagna |
100,00% |
Preso atto che:
- il decreto del MIUR di riparto delle risorse tra le varie regioni, da adottarsi entro il 15 febbraio u.s. ad oggi non risulta ancora emanato;
- in assenza del dato delle risorse disponibili, la programmazione provinciale si è svolta potendo prendere a riferimento unicamente valori ricavati per estrapolazione dagli ultimi dati di riparto disponibili a livello nazionale contenuti nel D.L. 69/2013 (Decreto del Fare);
Ricevuti, in tempo utile, gli atti provinciali che approvano i piani triennali degli interventi di edilizia scolastica riferiti ai rispettivi territori divisi in annualità e graduati in ordine di priorità;
Considerato che sono pervenute in totale per il triennio 2015-2016-2017 n. 580 per un importo complessivo pari a euro 294.223.770,62 di cui richiesti a contributo per un importo complessivo di 214.705.822,92 Euro;
Rilevato che gli interventi approvati sull’annualità 2015 sono complessivamente n. 287 per un importo complessivo di 121.382.937,21 Euro di cui richiesti a contributo per un importo complessivo di 83.110.713,73 Euro;
Dato atto che la programmazione si è svolta attraverso le Province e la Città Metropolitana di Bologna e che pertanto il piano regionale triennale ed i relativi piani annuali sono la sommatoria dei 9 piani territoriali all’interno della quale sarà possibile individuare gli interventi da finanziare riguardanti ciascun piano territoriale applicando alle risorse spettanti alla Regione Emilia-Romagna - non appena saranno note in seguito all’emanazione del decreto del MIUR atteso per il 15/2/2015 e alla conseguente stipula del mutuo - le percentuali di riparto contenute nel prospetto di cui sopra ed approvate con la propria delibera n. 132/015;
Ritenuto pertanto opportuno stabilire di rinviare ad un successivo atto del dirigente regionale competente per materia l’individuazione degli interventi ammessi a finanziamento all’interno di ciascun piano territoriale assegnando a ciascuna Provincia e alla Città Metropolitana di Bologna la somma spettante dall’applicazione delle percentuali contenute nel prospetto sopracitato alle risorse spettanti alla Regione Emilia-Romagna una volta che le stesse saranno note/determinate;
Specificato che i singoli piani provinciali, saranno finanziati fino a concorrenza delle quote assegnate a ciascuna Provincia, prevedendo che qualora l’ultimo progetto finanziabile non trovi copertura per l’intero ammontare richiesto, lo stesso sarà finanziato pro-quota a fronte della disponibilità dell’Ente proprietario ad integrare la parte mancante; in caso di mancata disponibilità dell’Ente proprietario ad integrare con risorse proprie la quota mancante, lo stesso progetto sarà spostato al primo posto della graduatoria dell’annualità successiva;
Ritenuto pertanto opportuno approvare il piano regionale triennale 2015 - 2017 di edilizia scolastica articolato nelle annualità 2015, 2016 e 2017 suddiviso per Province/Città Metropolitana di cui rispettivamente agli allegati: 1) per l’annualità 2015, 2) per l’annualità 2016 e 3) per l’annualità 2017, entro il termine del 31/3 previsto dal Decreto Interministeriale del 23 gennaio u.s.;
Vista la nota prot. n. 0000874/DPPR del 3 marzo 2015 del Capo Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane finanziarie e strumentali del MIUR, dott.ssa Sabrina Bono, che anticipa l’adozione di un ulteriore decreto interministeriale di proroga di 30 giorni di tutti i termini previsti all’interno del decreto del 23 gennaio 2015;
Considerato che ad oggi non è ancora pervenuto il decreto interministeriale di proroga di cui sopra e pertanto si ritiene opportuno procedere nel rispetto del termine del 31 marzo indicato dal Decreto Interministeriale del 23 gennaio u.s.
Sentita la Conferenza Regionale per il Sistema Formativo nella seduta del 23 marzo 2015 la quale nel rimarcare:
1) le difficoltà e le carenze determinatesi a seguito della mancata individuazione delle risorse da programmare da parte dello Stato,
2) l’assoluta ambiguità sul periodo temporale cui tali risorse saranno destinate: se il solo 2015 - nel qual caso la priorità spetterebbe agli interventi previsti sul 2015 - o l’intero triennio 2015-2017, nel qual caso sarebbe da valutare anche la priorità dei 2 anni successivi,
ha stabilito che la Regione Emilia-Romagna:
- assicuri il rispetto del termine del 31/3 per la presentazione del piano regionale triennale di edilizia scolastica articolato in annualità e graduato secondo l’ ordine di priorità indicato dalle Province/Città Metropolitana di Bologna;
- si riservi la facoltà qualora intervengano a) il decreto del MIUR di riparto dei fondi tra le Regioni e b) il decreto interministeriale di slittamento dei termini di rivedere la propria programmazione triennale sulla base delle proposte/indicazioni delle Province/Città Metropolitana di Bologna;
Richiamati:
- il D.Lgs. 14 marzo 2013, n.33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni, ed in particolare l’art. 26, comma 1;
- le proprie deliberazioni n. 1621 del 11 novembre 2013 concernente “Indirizzi interpretativi per l’applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33”, n. 57 del 26 gennaio 2015 concernente ”Programma per la trasparenza e l'integrità. Approvazione aggiornamento per il triennio 2015-2017”;
Richiamate:
- la L.R. n. 43/2001 e SS.MM.;
- le proprie deliberazioni nn. 1057/2006, 1663/2006, 2060/2010, 1377/2010 così come rettificata dalla deliberazione n. 1950/2010, 1222/2011, 1642/2011, 221/2012 e n. 1179/2014;
- la determinazione n. 16910/2014 del Direttore Generale della Direzione Cultura, Formazione e lavoro,
Richiamata inoltre la propria deliberazione n. 2416 del 29 dicembre 2008, avente ad oggetto “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e succ. mod.;
Dato atto che il Direttore generale assicura lo svolgimento delle funzioni del Servizio “Istruzione” della Direzione generale Cultura, Formazione e Lavoro;
Dato atto del parere allegato;
Su proposta dell’Assessore competente per materia;
A voti unanimi e palesi
delibera:
Sulla base di quanto espresso in premessa che qui si intende integralmente richiamato:
1) di dare atto che, pur in presenza delle difficoltà e delle incertezze originate dalla mancata definizione da parte dello Stato delle risorse destinate alla Regione Emilia-Romagna, sono pervenuti, secondo quanto stabilito dalla propria deliberazione n. 132/2015 in parte narrativa citata, gli atti delle Province e della Città Metropolitana di Bologna di approvazione dei piani triennali degli interventi di edilizia scolastica riferiti ai rispettivi territori divisi in annualità e graduati in ordine di priorità, seguendo i criteri e le tipologie di intervento indicati nel decreto interministeriale attuativo dell’art. 10 del D.L. 104/2013;
2) di approvare il piano regionale triennale 2015 – 2017 di edilizia scolastica articolato nelle annualità 2015, 2016 e 2017 suddiviso per Province/Città Metropolitana di cui rispettivamente agli allegati 1) per l’annualità 2015, 2) per l’annualità 2016 e 3) per l’annualità 2017 parti integranti;
3) di dare atto che la programmazione si è svolta attraverso le Province e la Città Metropolitana di Bologna, e che pertanto il piano regionale triennale ed i relativi piani annuali sono la sommatoria dei 9 piani territoriali all’interno della quale sarà possibile individuare gli interventi da finanziare riguardanti ciascun piano territoriale applicando alle risorse spettanti alla Regione Emilia-Romagna – non appena saranno note in seguito all’emanazione del decreto del MIUR atteso per il 15/2/2015 e alla conseguente stipula del mutuo - le percentuali di riparto contenute nel prospetto di cui sopra ed approvate con la propria delibera 132/015;
4) di rinviare ad un successivo atto del dirigente regionale competente per materia, l’individuazione degli interventi ammessi a finanziamento all’interno di ciascun piano territoriale assegnando a ciascuna Provincia e alla Città Metropolitana di Bologna la somma spettante dall’applicazione delle percentuali contenute nel prospetto sopracitato alle risorse spettanti alla Regione Emilia-Romagna, una volta che le stesse saranno note/determinate;
5) di stabilire che i singoli piani provinciali, saranno finanziati fino a concorrenza delle quote assegnate a ciascuna Provincia, prevedendo che qualora l’ultimo progetto finanziabile non trovi copertura per l’intero ammontare richiesto, lo stesso sarà finanziato pro-quota a fronte della disponibilità dell’Ente proprietario ad integrare la parte mancante; in caso di mancata disponibilità dell’Ente proprietario ad integrare con risorse proprie la quota mancante, lo stesso progetto sarà spostato al primo posto della graduatoria dell’annualità successiva;
6) di riservarsi, secondo quanto stabilito dalla CRSF del 23 marzo u.s., qualora intervengano a) il decreto del MIUR di riparto dei fondi tra le Regioni e b) il decreto interministeriale di slittamento dei termini, la possibilità di rivedere la propria programmazione triennale sulla base delle proposte/indicazioni delle Province/Città Metropolitana di Bologna;
7) di trasmettere il presente atto comprensivo degli allegati parti integranti 1), 2) e 3) al MIUR e per conoscenza al MEF e MIT entro il 31 marzo 2015, termine fissato dall’art. 2 comma 1 del decreto interministeriale più volte citato, per gli adempimenti di competenza;
8) di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna;
9) di dare atto che il presente provvedimento è soggetto agli obblighi di pubblicazione ai sensi dell'art. 12 del DLgs. 33/13, nonchè sulla base degli indirizzi interpretativi contenuti nelle proprie deliberazioni 1621/13 e 57/15.