n.347 del 30.10.2019 periodico (Parte seconda)
Convenzione tra la Regione Emilia-Romagna e la Regione Umbria, per la collaborazione in materia di sicurezza territoriale e protezione civile rischio idrogeologico e idraulico.
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Visti:
- Legge n. 225 del 24 febbraio 1992 “Istituzione del Servizio nazionale della protezione civile” così come modificato dal D.L. n. 343/2001, convertito nella legge 401 del 9 novembre 2001 recante: “Disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture preposte alle attività di protezione civile e per migliorare le strutture logistiche nel settore della difesa civile”;
- il D. Lgs. n. 1/2018 recante “Codice della protezione civile”, che all’art.11 definisce le funzioni delle Regioni nell’ambito del Servizio nazionale della Protezione Civile;
- la L.R. n. 1/2005 e s.m.i. recante “Nuove norme in materia di protezione civile e volontariato. Istituzione dell’Agenzia regionale di protezione civile” e in particolare l’art.15, comma 1 secondo il quale “L'Agenzia regionale può stipulare convenzioni con i soggetti di cui all'articolo 14, commi 1 e 2, nonché con aziende pubbliche e private anche al fine di assicurare la pronta disponibilità di particolari servizi, mezzi, attrezzature, strutture e personale specializzato da impiegare in situazioni di crisi e di emergenza”;
- La L.R. n. 13/2015” Riforma del Sistema di Governo regionale e locale e disposizioni su città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni” e ss.mm.ii.;
- la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 febbraio 2004, recante “Indirizzi operativi per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento nazionale, statale e regionale per il rischio idrogeologico ed idraulico ai fini di protezione civile” e s.m.i.;
Premesso:
- che la Regione Emilia-Romagna, nel contesto degli ambiti operativi e di attività delineati dalle richiamate disposizioni normative statali e regionali, provvede ad una serie di attività tra cui: previsione e prevenzione dei rischi, soccorso e superamento delle emergenze, formulazione di indirizzi agli enti locali per la pianificazione d’emergenza di rispettiva competenza, programmazione degli interventi strategici di messa in sicurezza, presidio territoriale delle diverse tipologie di rischio, realizzazione di interventi in materia di rischio idraulico e idrogeologico, alla funzione di polizia idraulica e servizio di piena, progettazione, direzione lavori e monitoraggio tecnico di interventi nell’ambito della difesa del suolo e consolidamento degli abitati, gestione dei procedimenti in materia di polizia mineraria e di attività estrattive, supporto nella realizzazione di strutture comunali, intercomunali e provinciali di protezione civile, promozione e coordinamento nella formazione di tecnici delle pubbliche amministrazioni e di volontari, adeguata attività di informazione ai cittadini, raccolta di dati territoriali e realizzazione di cartografie tematiche di pericolosità e rischio;
Dato atto che:
- con proprie deliberazioni n. 2515/2001, n. 347/2003, n. 975/ 2004 e n. 1427/2005, ai sensi della Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 27/2/2004, è stato attribuito al Servizio Idro-Meteo-Clima di ARPAE il ruolo di Centro Funzionale Regionale stabilendone, tra l’altro, l’attivazione a partire dal 1 novembre 2005;
- in particolare, con propria deliberazione n. 1427/2005, è stata garantita, attraverso le strutture del Centro Funzionale Regionale di ARPAE e dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, l’emissione autonoma degli avvisi meteo e di criticità ed i conseguenti allertamenti di protezione civile;
Rilevato che:
- la Regione Emilia-Romagna, in accordo con il Dipartimento nazionale di Protezione Civile, sulla base dei provvedimenti sopracitati, ha impostato ed affinato un sistema di allertamento basato sulla cooperazione stretta ed integrata tra le strutture tecniche regionali, provinciali e statali;
- come stabilito dalla sopra citata Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 febbraio 2004, il sistema nazionale-regionale di allertamento a supporto delle azioni di protezione civile degli Uffici Territoriali di Governo e dei Comuni, in accordo con il Dipartimento nazionale di Protezione Civile, è oggi gestito da un sistema di strutture tecniche centrali e periferiche quali: l’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, il Servizio Idro-Meteo-Clima di ARPAE (ARPAESIMC), il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli, l’Agenzia Interregionale del fiume Po (AIPo);
- nell’ottica di cooperazione e condivisione sopra citata, con Determinazione n. 1364 del 24 aprile 2018 a firma del Direttore della Agenzia Regionale della Sicurezza Territoriale e Protezione Civile, è stato costituito un gruppo di lavoro composto da collaboratori dell’Agenzia stessa e dei Servizi territoriali, da funzionari di ARPAE e del Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli della Regione Emilia-Romagna,
- le attività del sopra citato Gruppo di Lavoro sono finalizzate all’implementazione, condivisione e recepimento del sistema regionale di allertamento con le componenti istituzionali e le strutture operative del sistema regionale di protezione civile, e mirano a promuovere una “cultura del rischio” attraverso l’impiego dello spazio web “allertameteo.regione.emilia-romagna”;
Dato che:
- La propria deliberazione n. 962/2018 definisce che l‘attività di previsione della situazione meteorologica, idrogeologica e idraulica, in termini di pericolosità degli eventi, è condotta dal Centro Funzionale ARPAE–SIMC e dal Servizio Geologico Sismico e dei Suoli (SGSS). La valutazione complessiva della criticità prevista sul territorio è condotta dal Centro Funzionale ARPAE-SIMC, insieme all’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile e al SGSS, ciascuno per le valutazioni di propria competenza.
Considerato:
- che la Regione Emilia-Romagna risulta particolarmente esposta al rischio idrogeologico;
- che, al fine di salvaguardare la sicurezza dei cittadini e di perseguire gli obiettivi posti dalle richiamate disposizioni statali e regionali, la Regione Emilia-Romagna ha ritenuto necessario attivare specifici interventi ed attività finalizzati al miglioramento delle capacità di previsione del rischio idrogeologico e alla predisposizione di misure organizzative idonee ad assicurare il più efficace ed efficiente concorso alla pianificazione, preparazione e gestione delle situazioni di crisi connesse alle molteplici e probabili tipologie di rischio, coinvolgendo nei suddetti ambiti operativi i Centri di competenza e le strutture tecniche e scientifiche maggiormente qualificate presenti sia nel quadro nazionale sia sul territorio regionale;
- che la normativa vigente prevede la possibilità di usufruire di programmi applicativi sviluppati da altre pubbliche amministrazioni secondo la modalità detta “del riuso”;
Evidenziato:
- che il Centro Funzionale della Regione Umbria è operativo dal 2007 ed è stato dichiarato formalmente attivo con Decreto del Presidente della Giunta Regionale n.26 del 26/2/2010 (in seguito all’ottenimento di nulla osta da parte del DPCN);
- che l’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile della Regione provvede ad una serie di attività tra cui: previsione e prevenzione dei rischi, soccorso e superamento delle emergenze, formulazione di indirizzi agli enti locali per la pianificazione d’emergenza di rispettiva competenza, programmazione degli interventi strategici di messa in sicurezza, presidio territoriale delle diverse tipologie di rischio, realizzazione di interventi in materia di rischio idraulico e idrogeologico, funzione di polizia idraulica e servizio di piena, progettazione, direzione lavori e monitoraggio tecnico di interventi nell’ambito della difesa del suolo e consolidamento degli abitati, gestione dei procedimenti in materia di polizia mineraria e di attività estrattive, supporto nella realizzazione di strutture comunali, intercomunali e provinciali di protezione civile, promozione e coordinamento nella formazione di tecnici delle pubbliche amministrazioni e di volontari, adeguata attività di informazione ai cittadini;
- che l'analisi dei rischi presenti sul territorio è premessa indispensabile per lo sviluppo delle strategie regionali di mitigazione degli effetti distruttivi dei fenomeni calamitosi e di salvaguardia delle vite e dei beni, oltre che per l’attuazione delle altre sopra menzionate attività regionali in materia di sicurezza territoriale e protezione civile;
- che il Centro Funzionale della Regione Umbria ha sviluppato in proprio e con collaborazioni con Enti di Ricerca, sistemi modellistici sperimentali per la definizione della pericolosità da frana su scala regionale, e lo sviluppo di scenari dinamici di rischio idrogeologico a scala di bacino finalizzati anche in una logica di supporto ai Comuni;
- che Il sistema modellistico per il rischio idrogeologico attualmente in uso al Centro Funzionale dell’Umbria utilizza tecniche multi-parametriche e prevede l’uso di dati non solo provenienti dalle reti idrometeorologiche regionali, ma anche dalle piattaforme radar e satellitari di ultima generazione, anche in sinergia con il sistema DEWETRA del Dipartimento nazionale di Protezione Civile;
- che tali caratteristiche sono risultate di interesse per la Regione Emilia-Romagna, per la quale l’introduzione di una nuova catena modellistica, quale quella sviluppata dal Centro Funzionale dell’Umbria, costituisce un interessante possibilità per la gestione delle fasi previsionali ed emergenziali e la valutazione della criticità idrogeologica;
- che tale catena modellistica, nell’intenzione della Regione Emilia-Romagna ed in particolare del Centro Multirischio dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile della Regione Emilia-Romagna, andrebbe ad affiancare le catene modellistiche sviluppate in collaborazione con l’Università di Firenze e l’Università degli Studi di Bologna già in uso all’Agenzia;
Visto:
- La nota dell’Assessore Gazzolo del 7/12/2018 n. PG.2018. 730902 con la quale si propone al Presidente della Regione Umbria la collaborazione tra le due Regioni per avviare un proficuo scambio di conoscenze e buone pratiche con particolare riferimento al rischio idrogeologico ed al miglioramento delle procedure di allerta;
La risposta affermativa da parte del Presidente della Regione Umbria (PC/2019/0001403 del 11 gennaio 2019) per avviare la collaborazione tra le Regioni;
Ritenuto opportuno che la Regione Emilia-Romagna possa collaborare in virtù delle specifiche competenze ed esperienze, con la Regione Umbria per quanto riguarda il rischio idrogeologico ai fini di protezione civile nell’ambito dei provvedimenti sopra richiamati, secondo lo schema di convenzione di cui all’Allegato A) alla presente deliberazione che ne costituisce parte integrante e sostanziale;
Precisato che la Convenzione con la Regione Umbria non comporta oneri aggiuntivi a carico del bilancio regionale;
Visti le proprie deliberazioni:
- n. 2774 del 10 dicembre 2001, concernente "Direttiva sulle modalità di espressione dei pareri di regolarità amministrativa e contabile dopo l'entrata in vigore della L.R. n. 43/01";
- n. 2775 del 10 dicembre 2001, concernente "Disposizioni per la revisione dell'esercizio delle funzioni dirigenziali e dei controlli interni a seguito della entrata in vigore della L.R. n. 43/01";
- n. 2832 del 17 dicembre 2001, concernente "Riorganizzazione delle posizioni dirigenziali della Giunta regionale - Servizi e Professional";
- n. 3021 del 28 dicembre 2001, concernente "Approvazione degli atti di conferimento degli incarichi di livello dirigenziale (decorrenza 1/01/2002)"; Dato atto, ai sensi dell'art. 37 quarto comma della L.R. n.43/01 e della deliberazione n. 2774 del 10 dicembre 2001;
- il D. Lgs. n. 33/2013, recante “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;
- la L.R. n. 43/2001 e ss.mm.ii. “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna”;
Richiamate, altresì, le proprie deliberazioni:
- n. 2416/2008: “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adeguamenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e ss.mm.ii., per quanto applicabile;
- n. 270/2016: "Attuazione prima fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015";
- n. 622/2016: "Attuazione seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015";
- n. 1107/2016: “Integrazione delle declaratorie delle strutture organizzative della Giunta regionale a seguito dell’implementazione della seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;
- n. 122 del 28 gennaio 2019 “Approvazione piano triennale di prevenzione della corruzione 2019 -2021”, ed in particolare l’ allegato D “Direttiva di indirizzi interpretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del piano triennale di prevenzione della corruzione 2019-2021;
- n. 1059 del 3 luglio 2018 “Approvazione degli incarichi dirigenziali rinnovati e conferiti nell'ambito delle Direzioni generali, Agenzie e Istituti e nomina del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT), del Responsabile dell'anagrafe per la stazione appaltante (RASA) e del Responsabile della protezione dei dati (DPO)”;
- n. 468/2017: “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;
- n. 56/2016 con cui è stato conferito all’Ing. Paolo Ferrecchi, fino al 30 giugno 2020, l’incarico di Direttore Generale del Dipartimento “Cura del territorio dell’ambiente”
- n. 1129/2017 con cui è stato rinnovato al Dott. Maurizio Mainetti, fino al 31 dicembre 2020, l’incarico di Direttore dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile;
Viste inoltre le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;
Dato atto che il responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto di interessi, nemmeno potenziale;
Dato atto dei pareri allegati;
Su proposta dell’Assessore alla Sicurezza Territoriale, Difesa del Suolo e della Costa, Protezione Civile e Politiche ambientali e della montagna;
A voti unanimi e palesi
delibera
per le motivazioni indicate in premessa, che qui si intendono integralmente riportate e trascritte:
- di approvare lo schema di convenzione, allegato parte integrante e sostanziale al presente atto, fra la Regione Emilia-Romagna e la Regione Umbria, finalizzato ad attuare attività di collaborazione tecnica e scientifica in ambito di Protezione Civile con particolare riferimento ai sistemi di preannuncio per il rischio idrogeologico;
- di dare atto che alla sottoscrizione della convenzione pluriennale in oggetto provvederà il Direttore pro-tempore dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione Civile, prevedendo che lo stesso possa apportarvi, in sede di sottoscrizione, le modifiche o integrazioni non sostanziali che si rendessero eventualmente necessarie;
- di dare mandato al Direttore dell’Agenzia o al Dirigente competente, di adottare i provvedimenti necessari all’attuazione della Convenzione in oggetto;
- di dare atto che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative e amministrative richiamate in parte narrativa;
- di pubblicare la presente deliberazione, completa del proprio Allegato A), nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico.