n.21 del 29.01.2025 periodico (Parte Seconda)
LR 4/2018, art. 11: provvedimento di verifica di assoggettabilità a VIA (screening) relativo al progetto "Aumento delle quantità di rifiuti effettivamente destinati al recupero ai sensi dell'art. 208 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.", localizzato in loc. San Varano nel comune di Forlì (FC), proposto da RMP Recuperi S.r.l.
(omissis)
a) di assoggettare, ai sensi dell’art. 11, comma 1, della l.r. 4/2018 il progetto denominato “aumento delle quantità di rifiuti effettivamente destinati al recupero ai sensi dell’art. 208 del d.lgs. 152/06 e s.m.i.”, localizzato in loc. San Varano nel comune di Forlì (FC) proposto da RMP Recuperi S.r.l., alla ulteriore procedura di VIA. in quanto il progetto ha possibili effetti negativi e significativi sull’ambiente; in particolare:
- in merito al progetto si rileva un potenziale impatto negativo dell’aumento produttivo richiesto derivante dalla vulnerabilità del sito al rischio alluvione, non adeguatamente indagato, che necessita di valutazione più approfondita;
- in merito agli impatti sulle matrici atmosfera, rumore, flora derivanti dal traffico indotto, compreso quindi lo stesso impatto del traffico indotto, le valutazioni presentate non sono esaustive e sottostimate (atmosfera, flora e mezzi in transito). Pertanto, tali impatti si ritengono certamente negativi la cui significatività non è stata opportunamente definita e necessita di essere ulteriormente indagata;
- in merito al bilancio delle risorse naturali ed energetiche si rileva che le assunzioni del proponente per una valutazione della sostenibilità dell’impianto volte ad evidenziare la sostenibilità ambientale di un impianto di recupero inerti rispetto all’estrazione di inerti da cave non prendono in considerazioni costi ed effetti ambientali di demolizione e trasporto dei rifiuti di inerti fino all’impianto di trattamento non tenendo conto del fatto che la produzione di impatti dell’utilizzo di risorse non riduce gli impatti prodotti nel sito di recupero. Pertanto, si rileva la necessità di una revisione con quantificazione di tali costi ed effetti ambientali, per comporre un quadro di valutazione più completo con grado di approfondimento rispondente alla procedura di VIA, nonché al fine di valutare anche l'alternativa zero. Per le matrici energetiche e idriche si ritiene quanto presentato non esaustivo in quanto è carente la valutazione dei consumi di carburante e dell’utilizzo di acqua nei periodi estivi e, conseguentemente, non adeguatamente valutata la significatività del bilancio delle risorse naturali ed energetiche, che si ritiene comunque negativo;
- in merito all’impatto sulla fauna acquatica, fermo restando la carenza di valutazione delle caratteristiche dello scarico in acque superficiali in relazione al flusso di massa delle sostanze chimiche presenti per la quale comunque si rileva la non significatività dell’impatto, la valutazione in merito alla significatività dell’impatto negativo sulla fauna acquatica non è stata adeguatamente approfondita;
- in merito all’impatto derivante dalla duna quale opera di mitigazione, si ritengono necessari ulteriori approfondimenti in merito alla sicurezza idraulica della duna e al rispetto delle condizioni idromorfologiche del vicino fiume Montone, così come, non è stato adeguatamente approfondito l’impatto paesaggistico e sulla biodiversità;
- per quanto riguarda lo studio preliminare ambientale ed allegati presentati, si sono rilevate numerose incongruenze nei dati utilizzati per le valutazioni delle matrici, come ad esempio i dati sul traffico indotto, che si rilevano essere diversi nelle valutazioni del rumore, dell’aria e del traffico medesimo. Tali discrepanze hanno inevitabilmente determinato difficoltà nella valutazione della rilevanza/significatività degli impatti;
b) di trasmettere copia della presente determina al Proponente RMP Recuperi S.r.l., al Comune di Forlì, alla Provincia di Forlì-Cesena, alla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, all'AUSL della Romagna, all'Agenzia S.T.P.C. Regione Emilia-Romagna - Settore Sicurezza territoriale e protezione civile Romagna - Ufficio Territoriale Forlì-Cesena, all'ARPAE di Forlì-Cesena;
c) di pubblicare, per estratto, la presente determina dirigenziale sul BURERT e, integralmente, nella banca dati delle valutazioni ambientali della Regione Emilia-Romagna;
d) di rendere noto che contro il presente provvedimento è proponibile il ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale entro sessanta giorni, nonché ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni; entrambi i termini decorrono dalla data di pubblicazione sul BURERT;
e) di dare atto, infine, che si provvederà alle ulteriori pubblicazioni previste dal Piano triennale di prevenzione della corruzione ai sensi dell’art. 7 bis, comma 3, del d.lgs. 33/2013.