n.9 del 10.01.2019 (Parte Seconda)
Oggetto n. 7681 - Ordine del giorno n. 1 collegato all’oggetto 7623 Proposta recante: “Proposta di individuazione delle strutture per le quali avviare il percorso di costituzione e riconoscimento quali istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCSS) previsto dalla legislazione nazionale e regionale". A firma dei Consiglieri: Calvano, Caliandro, Zoffoli, Bagnari, Lori, Poli, Rontini, Montalti, Marchetti Francesca, Campedelli, Serri
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
la legislazione statale in materia di Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (D.lgs. n. 288/2003), nel dettare la regolamentazione sul riordino degli istituti, all'articolo 13 prevede le procedure ed i requisiti valevoli per l'istituzione ed il riconoscimento di nuovi Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, disponendo che essa avvenga in coerenza con gli obiettivi della programmazione scientifica nazionale e regionale;
la legge regionale n. 29 del 2004 ha disposto la piena integrazione degli IRCCS aventi sede nel territorio regionale nell'ambito del Servizio sanitario regionale;
l’articolo 12 della legge regionale n. 4 del 2008, nel regolamentare la promozione della costituzione di Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, prevede che la Regione individui le ulteriori sedi e strutture che svolgono compiti assistenziali di alta specialità unitamente a finalità di ricerca e ne promuove il riconoscimento quali “Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico” (IRCCS) sulla base dei principi fondamentali disposti dalla legislazione statale; che, per tali fini, la Giunta regionale propone all'Assemblea legislativa le sedi e le strutture per le quali intende promuovere la costituzione in IRCCS e che a seguito del pronunciamento dell'Assemblea legislativa, le strutture interessate inoltrano domanda di riconoscimento alla Giunta regionale che, verificato il possesso dei requisiti ed il rispetto delle altre condizioni previste dalla normativa vigente, ne cura l'invio al Ministero della salute per la procedura di riconoscimento;
l’articolo 24 della L.R. 9/2018, modificando il citato art. 12 della legge regionale n. 4 del 2008, ha reso possibile il riconoscimento in IRCCS anche a soggetti che rivestano forma privatistica, accreditati dal Servizio sanitario regionale e quindi integrati nella programmazione regionale.
Evidenziato che
il Servizio sanitario regionale investe da tempo, attraverso professionalità e risorse dedicate, nei programmi di ricerca e innovazione, considerate funzioni istituzionali al pari di quella assistenziale, indispensabile per perseguire il miglioramento dei servizi, con l'obiettivo di realizzare una rete regionale dedicata alla ricerca con la partecipazione delle Aziende Ospedaliere-Universitarie, delle Aziende USL e della rete degli IRCCS e dell'Università;
la Regione Emilia-Romagna ha siglato nel giugno 2017 un Accordo di programma con l'Università di Bologna e la CTSS Metropolitana, in coerenza con l'obiettivo di integrare al meglio le attività di assistenza e le attività di ricerca e didattica proprie dell'Università e degli IRCCS, nonché le vocazioni delle strutture sanitarie, al fine di valutare gli strumenti istituzionali e organizzativi più efficaci per migliorare, attraverso l'integrazione tra le Aziende e in condizioni di sostenibilità economica, una riorganizzazione dei servizi distrettuali e ospedalieri nell'Area metropolitana, per migliorare l'accessibilità, prossimità e qualità, per stimolare la ricerca e l'innovazione e qualificare la didattica pre e post laurea;
il Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2018, nell'area Sanità e Sociale, nell'ambito dell'obiettivo "Nuova struttura di governance e nuovi modelli organizzativi delle Aziende sanitarie", ha previsto tra i risultati attesi “l'individuazione nell'Area metropolitana di Bologna di una valutazione di nuovi modelli organizzativi per meglio caratterizzare e integrare tra loro le vocazioni delle strutture ospedaliere nell'interno dell'Area, al fine anche di realizzare una più efficace integrazione dei percorsi e delle reti clinico assistenziali";
il Piano Sociale e Sanitario Regionale 2017-2019, approvato dall'Assemblea legislativa con deliberazione numero 120 del 12 luglio 2017, sottolinea la necessità di innovare i sistemi organizzativi a supporto dello sviluppo del Sistema Sanitario Regionale valorizzando ricerca e sperimentazione.
Sottolineato che
l'atto di indirizzo politico n. 6808/2018, approvato dall'Assemblea legislativa il 10 luglio 2018, ha impegnato la Giunta, in ordine alle valutazioni in materia di nuovi IRCCS, a valutare il riconoscimento in IRCCS anche di soggetti privati purché possano contribuire ad accrescere il valore del Servizio sanitario regionale e potenzino la ricerca in sanità quale importante motore della crescita del territorio, comunque nell’ambito di una progettazione coerente con il complessivo sistema sanitario emiliano-romagnolo che accresca il valore della ricerca quale elemento distintivo del Servizio sanitario regionale, anche quale presupposto e guida di un'idea di sviluppo che vede nelle politiche per la salute un elemento fondamentale, nonché a condividere il percorso di eventuale riconoscimento di nuovi IRCCS con il pieno coinvolgimento delle Aziende Sanitarie Locali e delle amministrazioni locali e dei territori, assicurando che queste nuove entità non sottraggano risorse al funzionamento della sanità pubblica, bensì diventino possibile catalizzatore di risorse aggiuntive che consentano di qualificare e non depotenziare il sistema sanitario regionale, assicurando un pieno ed efficace governo pubblico del sistema così integrato.
Considerato che
sulla base del documento "Forme di integrazione nell'Area metropolitana di Bologna", approvato dalla CTSS metropolitana in data 16 luglio 2018, che recepisce gli esiti del lavoro svolto da un apposito nucleo tecnico di progetto costituto presso la CTSS, con il compito di elaborare, su indicazione della CTSS medesima, proposte di revisione dei modelli organizzativi e degli strumenti economico-finanziari per un più efficace funzionamento della rete assistenziale integrata", la Giunta ha ritenuto opportuno ampliare la rete regionale degli IRCCS, che devono svolgere la loro attività assistenziale e di ricerca in collaborazione con le aziende sanitarie ed essere finalizzati a sviluppare innovazioni scientifiche, nuove modalità gestionali, organizzative e formative, nell'ambito degli indirizzi e della programmazione regionale e concorrere alla realizzazione dei livelli assistenza, secondo il ruolo attribuito agli IRCCS dalla legislazione vigente;
la proposta, approvata con deliberazione della Giunta regionale n. 2068 del 3 dicembre 2018, di individuazione delle strutture per le quali avviare il percorso di costituzione e riconoscimento quali istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS), su cui la Commissione Politiche per la Salute e Politiche Sociali ha dato parere positivo nella seduta dell’11 dicembre, ha individuato per l’avvio del percorso di riconoscimento in IRCCS:
a) il polo dei trattamenti medico-chirurgici e tecniche interventiste multispecialistiche di alta complessità del policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna, attribuendo all'Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna il ruolo elettivo per il trattamento di patologie complesse a vocazione chirurgico-interventista e di polo di riferimento nazionale per la ricerca traslazionale e la didattica, rendendone coerente la candidatura quale terzo IRCCS dell'area metropolitana, nel quale far confluire attività del Policlinico Sant'Orsola e dell'Azienda USL di Bologna;
b) il Maria Cecilia Hospital di Cotignola (RA) nell'ambito delle patologie cardiovascolari:
negli ultimi dieci anni, al fine di garantire il miglior livello di qualificazione delle attività, l'Ospedale Maria Cecilia Hospital di Cotignola (RA) ha sviluppato azioni di ricerca di base e traslazionale, con il coinvolgimento di Atenei regionali e dei professionisti di ambito cardiovascolare operanti nell'ambito della rete cardiologica romagnola. Lo sviluppo delle attività di ricerca, che ha potuto contare su una organizzazione dedicata e laboratori di ricerca all'avanguardia, rappresenta un ulteriore elemento di coerenza con la programmazione regionale che, a partire dalla Legge regionale 29 del 2004, ha sancito l'opportunità per le strutture che operano all'interno del SSR dell'Emilia-Romagna di considerare le attività di ricerca e formazione parte integrante della propria mission.
Evidenziato che
dopo la proposta della Giunta regionale e il pronunciamento definitivo dell'Assemblea legislativa, le strutture interessate presenteranno domanda di riconoscimento quali Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, ai sensi dell'art. 14 del D.Igs. n. 288/2003, corredandola della documentazione individuata dal decreto del Ministero della salute 14 marzo 2013, allegando ad essa uno specifico programma di ricerca e la dimostrazione dei requisiti previsti dall'art. 13 del D.Igs. n. 288/2003; successivamente la Giunta, verificato il possesso dei requisiti ed il rispetto delle altre condizioni previste dalla normativa vigente, curerà l'invio della domanda al Ministero della salute per la procedura di riconoscimento.
Tutto ciò premesso e considerato
impegna la Giunta regionale
per quanto concerne il Maria Cecilia Hospital (MCH), a subordinare il via libera al progetto, nel presente e nel futuro, alle seguenti condizioni:
- che esso sia ben strutturato e contestualizzato all’interno della programmazione regionale e dell’Azienda Usl della Romagna;
- che esso si avvalga di figure professionali in grado di permettere lo sviluppo di progetti di ricerca/assistenza e di formazione/aggiornamento comuni e omogenei fra IRCCS e Azienda USL della Romagna, consentendo la valorizzazione dei professionisti che, pur mantenendo la propria affiliazione agli Enti di appartenenza, possano mettere in pratica e sviluppare le loro competenze con una ricaduta positiva per l’intero sistema sanitario regionale;
- che venga assicurato che questa nuova entità non sottragga risorse al funzionamento della sanità pubblica, ma possa diventare catalizzatore di risorse aggiuntive, che consentano di qualificare e non depotenziare il sistema sanitario regionale, assicurando un pieno ed efficace governo pubblico del sistema integrato;
nonché ad inoltrare al Maria Cecilia Hospital (MCH) le seguenti prescrizioni:
- dettagliare in modo più puntuale l’ambito nel quale viene concentrata l’attività di ricerca, in modo tale da individuare più chiaramente strutture, personale e dotazioni che rientreranno nell’IRCCS;
- individuare in modo puntuale gli effetti della ricerca traslazionale in termini di trasferimento di conoscenze al malato e alla rete cardiologica dell’area romagnola e/o regionale;
- stabilizzare e ampliare l’organigramma dei ricercatori ricompresi nell’IRCCS.
Approvato a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 18 dicembre 2018