n.263 del 13.08.2014 periodico (Parte Seconda)
Procedure in materia di impatto ambientale - L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e s.m.i. - D.Lgs. 152/06 e s.m.i. (Titolo III) Procedura di V.I.A. concernente il Progetto di attività estrattiva di sabbie, ghiaie e limi – Polo PIAE 2001 n. 42 “Podere Stanga” – Variante 2013
L'Autorità competente: Comune di Piacenza – D.O. Riqualificazione e Sviluppo Territorio – Servizio Ambiente Parchi e Protezione Civile - U.O. Ecologia comunica la decisione relativa alla procedura di V.I.A. concernente il Progetto di attività estrattiva di sabbie, ghiaie e limi – Polo PIAE 2001 n. 42 “Podere Stanga” – Variante 2013, localizzato: Comune di Piacenza, presentato da: Bassanetti & C. Srl, con sede in Via Granelli n. 15/A Loc. San Nazzaro di Monticelli d’Ongina - Piacenza, il progetto interessa il territorio del comune di Piacenza e della provincia di Piacenza.
Ai sensi del Titolo III della Legge regionale 18 maggio 1999 n. 9 e s.m.i., il Comune di Piacenza, con atto di Giunta comunale n. 192 del 22/7/2014, ha assunto la seguente decisione:delibera:
1) la valutazione di impatto ambientale positiva relativa al progetto “Attività estrattiva di sabbie, ghiaie e limi – Polo PIAE 2001 n. 42 Podere Stanga – Variante 2013”, localizzato nel Comune di Piacenza in quanto il progetto in questione è nel complesso ambientalmente compatibile, a condizione che siano ottemperate le seguenti prescrizioni, già indicate al punto 5 del “Rapporto sull’Impatto Ambientale”, All. A all’atto deliberativo quale parte integrante e sostanziale:
a) Prescrizioni relative al quadro di riferimento progettuale
1. I mezzi a servizio della cava dovranno utilizzare esclusivamente la viabilità del sistema cave Piacenza Est così come già previsto dalla convenzione stipulata in data 06.10.2006 dal Notaio Dott. Carlo Brunetti (Allegato n. 23 al Piano di coltivazione approvato – “Carta della viabilità e del traffico veicolare indotto”) rep. 28146, registrato a Piacenza al n. 1854 mod. 2 in data 23/10/2006 e relativa autorizzazione del Settore Territorio prot. 68067 del 18/10/2006.
2. Dovrà essere realizzata entro un anno dall’inizio dell’attività di escavazione la sistemazione viabilistica dell'intersezione tra le Via Calpurnia, Solenghi e strada della Volpara così come previsto dalla procedura di VIA relativa al “Progetto di realizzazione di una attività estrattiva all’interno dell’unità di cava a – ambito 4 - del P.A.E. 2009, localizzato in loc. “Gargatano Piccolo” di Roncaglia (PC)” approvata con D.G.C. n. 162 del 21 agosto 2012;
3. Nel progetto di sistemazione finale dell’intera area, così come previsto dal PIAE, dovrà essere inserita un'altra area parcheggio sempre collocata lungo la viabilità esistente, con caratteristiche (es. massima permeabilità del suolo e copertura arborea) tali da poterli considerare all’interno delle superfici che devono essere a recupero naturalistico;
4. Dovrà essere garantita la qualità degli interventi di rinaturalizzazione come previsti dal SIA.
5. Dovrà essere rispettata la tempistica di rinaturalizzazione che dovrà seguire rigorosamente il cronoprogramma estrattivo.
6. Si prescrive, a tutela precauzionale, come piano di emergenza di dotare il cantiere di apposite panne assorbenti in grado di eliminare eventuali sostanze inquinanti dalle acque del lago impedendo alle stesse di trasferirsi nel fiume.
7. Dovrà essere realizzato il collegamento dei sentieri pedonali fra settore A nei pressi del cantiere di trattamento macerie e il sentiero già progettato per Ambito 4 immediatamente a nord est dell’area.
8. Considerato che il recupero ambientale della cava a lago avviene mediante alimentazione con acque di falda, l’eventuale utilizzo del lago alla fine dell’attività di recupero dovrà essere valutata ai sensi del Regolamento regionale 41/2001;
9. Dovrà essere inserito il noce tra le specie arboree individuate per gli interventi di piantumazione delle siepi di mascheramento dell’attività in progetto, trattandosi di specie autoctona importante dal punto di vista ecosistemico.
10. Dovrà essere previsto l’impianto di specie arboree (pioppi, querce, noccioli) micorizzate.
11. Il progetto esecutivo relativamente alla realizzazione della zona a vegetazione elofitica (che nel progetto in esame comprende le “zone ad acque laminari, le “zone con acque basse con vegetazione palustre” e il “canneto”) dovrà essere sviluppato secondo le indicazioni e quantificazioni contenute negli allegati PIAE 2011 6.3 (criterio 2 lett. b), 6.6 (paragrafo 6.6.2) e 6.7 (messa a dimora della vegetazione elofitica).
12. Nella progettazione esecutiva le tavole relative alle planimetrie e alle sezioni del recupero ambientale dovranno essere integrate con la “morfologia” dell'”arginello” che permetta di gestire il livello delle acque” nella zona ad acque laminari, come previsto nel SIA al paragrafo 3.6.2.
13. Con riferimento alla “fascia spondale ad alberi e arbusti idrofili” il progetto esecutivo dovrà escludere specie non in grado di tollerare l'umidità o sommersioni prolungate (riferimento Allegato 1 ”Linee guida per il recupero ambientale della attività estrattive in ambito golenale di Po nel tratto che interessa le province di Piacenza, Parma e Reggio Emilia (deliberazione della Giunta regionale n. 2171 del 27 dicembre 2007)”), contrariamente le scelte dovranno essere motivate.
14. I costi dei recuperi ambientali, ai fini della determinazione delle garanzie fidejussorie vincolanti della autorizzazione all'esercizio estrattivo saranno meglio individuati in sede di progettazione esecutiva e quindi sottoposti al parere della CTIAE
b) Prescrizioni relative al quadro di riferimento ambientale
1. Dopo il ripristino ambientale garantire l’uso pubblico delle aree e dei servizi realizzati nel polo estrattivo, anche se di proprietà privata, e la fruiziione regolamentata delle areerinaturate da destinare solo ad usi compatibili con la preservazione delle stesse da inquinamenti atmosferici, idrici, acustici e del terreno, fatte salve le esigenze di sicurezza legate all’attività di cava.
2. Tutte le aree piantumate a bosco dovranno essere vincolate a tale destinazione in coerenza ai disposti del PIAE e del PAE adottati con D.C.P. n. 23 del 26/03/2012.
3. Garantire usi dei bacini di cava e dei canali collegati compatibili con la protezione delle acque da possibili inquinamenti. Prevedere sezioni tipo di strade, percorsi ciclabili e percorsi pedonali,
4. nonché filari alberati, materiali, arredi ed elementi naturali adeguati all’ambiente agricolo e fluviale tradizionale locale.
5. Garantire l’utilizzo del nuovo invaso per scopi di fruizione a basso impatto, limitando l’uso di natanti a motore a favore dell’impiego di canoe e prevedendo il divieto di accesso ad alcune porzioni di lago, in funzione della stagione riproduttiva e delle esigenze ecologiche delle specie ornitiche più sensibili.
6. Prevedere l'irrigazione di alberi e cespugli.
7. Procedere al ripristino naturalistico dell’area contestualmente ai lavori di coltivazione della risorsa secondo il seguente crono-programma, conformemente al programma di attuazione riportato in Tav. 34. (omissis)
8. Indicare espressamente in sede di autorizzazione relativa ai Piani di Coltivazione il cronoprogramma sopra riportato.
9. La recinzione dell’area di cava, anche dopo gli interventi di rinaturalizzazione, se essenziale per problemi di sicurezza, deve essere realizzata attraverso fili ad elevata permeabilità, posti a circa 30 cm di altezza da terra, in particolare lungo le direttrici di migrazione della fauna.
10. Mantenere a carico del soggetto proponente l’obbligo della manutenzione ordinaria e straordinaria, quest’ultima direttamente connessa al transito dei mezzi provenienti e diretti dalle/alle aree di cava, delle infrastrutture viabilistiche di collegamento tra la cava e la S.P. n.10 Caorsana, costituita da una viabilità interpoderale e dalla strada comunale dei Dossi, pro quota con la società Caripe che utilizza la medesima infrastruttura, conformemente alla convenzione; tale obbligo dovrà essere indicato nella convenzione prevista dall’art. 12 della L.R. 18/07/1991 n. 17, propedeutica al rilascio dell’Autorizzazione relativa ai Piani di Coltivazione di cui all’art. 11 della medesima L.R..
11. Disciplinare, in sede di convenzione prevista dall’art. 12 della L.R. 18/07/1991 n. 17, propedeutica al rilascio dell’Autorizzazione relativa ai Piani di Coltivazione di cui all’art. 11 della medesima L.R., i rapporti pubblico-privati in merito agli aspetti di fruizione, sicurezza, manutenzione e durata dell’uso pubblico e prevedere garanzie sostanziali riguardo agli obblighi delle parti.
12. Porre il limite di velocità di 30 Km/h su tutta l’area di cantiere e sulla viabilità di servizio;
13. Segnalare tempestivamente il rinvenimento di Rifiuti Solidi Urbani (RSU) al Servizio Territoriale ARPA – Sezione di Piacenza.
14. Trattare l’eventuale rifiuto accumulato nell’area prevista nel più breve tempo possibile, anche in funzione dell’umidità del terreno ad esso adeso; pertanto dovrà essere tempestivamente inoltrata istanza per il posizionamento del mezzo mobile per la separazione dei RSU dal materiale naturale.
15. Realizzare il piano di monitoraggio secondo i tempi e le modalità indicate nel SIA, al fine di verificare l’efficacia dei presidi adottati e di orientare ulteriori interventi di mitigazione qualora i controlli evidenziassero valori difformi da quelli stimati.
16. La siepe arbustiva di compensazione dovrà essere prevista con il seguente modulo: 1 pianta – 1 arbusto a 1 metro di distanza – 1 arbusto a 1 metro di distanza – 1 arbusto a 1 metro di distanza – 1 arbusto a 1 metro di distanza – 1 pianta a 1 metro di distanza;
17. Dovrà essere utilizzato il Populus alba (pioppo bianco), in sostituzione del Quercus pubescens (roverella) indicato nel SIA, per quanto riguarda la piantumazione prevista nell’appezzamento di terreno (20.000 mq circa) sito in loc. Stanga, Comune di Piacenza, nel fondo agricolo golenale, in fregio all’alveo attivo del F. Po.
c) Prescrizioni relative al monitoraggio
- Il Piano di monitoraggio delle acque del lago, che dovrà essere definito con il progetto esecutivo, dovrà essere conforme ai requisiti previsti nell'all.8 alle NTa del PIAE2011.
- Una relazione annuale dovrà evidenziare lo stato della vegetazione elofitica (piante acquatiche e canneto) messa a dimora.
- È necessario che il piano di monitoraggio relativo a avifauna, ittiofauna, vegetazione elofitica ed idrofitica, da sviluppare in sede di progettazione esecutiva, si incentri particolarmente sulle criticità evidenziate nell'ambito della valutazione d'impatto e in particolare: stato di diffusione del Gambero della Luisiana, funzionalità delle bassure ricreate per la riproduzione degli anfibi, stato della vegetazione elofitica e idroficita (piante acquatiche e canneto), presenza di nidificanti lungo le scarpate di scavo ecc.
d) Prescrizioni di carattere generale
1. Il progetto dovrà essere realizzato così come previsto dal SIA e dovranno essere realizzati tutti gli interventi di mitigazione e compensazione richiamati nel presente Rapporto.
2. Le prescrizioni contenute nel presente provvedimento dovranno essere espressamente richiamate nelle Autorizzazioni ai singoli piani di Coltivazione e nelle relative Convenzioni, le quali dovranno essere sottoposte al parere preventivo dell’Unità Operativa Ecologia.
3. Le fideiussioni previste dalle Convenzioni per l’attuazione dei Piani di Coltivazione dovranno coprire anche gli importi previsti per gli interventi di sistemazione finale.
4. Sono fatti salvi gli obblighi previsti dalla normativa nazionale e regionale in materia di:
5.tutela delle acque, del suolo, dell’aria e degli ecosistemi naturali, tutela dall’inquinamento acustico, elettromagnetico e luminoso;
6.tutela della salute dei lavoratori.
2) di approvare la pre-Valutazione di Incidenza del progetto di realizzazione “Attività estrattiva di sabbie, ghiaie e limi – Polo PIAE 2001 n° 42 Podere Stanga – Variante 2013”, con esito positivo (All. B al presente atto, parte integrante e sostanziale);
3) di dare atto che la Ditta Bassanetti Nello & C. srl ai sensi dell’art.28 della L.R. 9/99 e s.m.i. e dell’art.3.4 della “Direttiva generale sull’attuazione della L.R. 9/99” ha versato € 1.000,00 a titolo di spese istruttorie, e che ha pubblicato a proprie spese sul quotidiano “Liberta” l’avviso di deposito relativo al S.I.A. per la procedura in argomento
Delibera inoltre di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, 4° comma, del D.Lgs. n. 267/2000, per consentire il rispetto dei termini fissati dalla normativa di settore per l conclusione del procedimento