n.355 del 20.12.2023 periodico (Parte Seconda)

Provvedimento relativo alla procedura di verifica di assoggettabilità a VIA (screening) riguardante il progetto di coltivazione della cava di arenaria tipo pietra serena, orizzonte cava grossa, in località Fosso della Canala – Verghereto (ambito estrattivo 23v – Fosso Canala 2 – UMI 4 e UMI 5) - proponente: Eurocave S.n.c. dei Fratelli Deluca Paolo e Gabriele

IL RESPONSABILE DI P.O.

(omissis)

determina

1 - DI ASSUMERE la Relazione Istruttoria proposta dal  Responsabile del Procedimento del Comune di Verghereto che costituisce l’ALLEGATO 1 della presente determina e ne è parte integrante e sostanziale nella quale è stato dichiarato che sono stati applicati i criteri indicati nell’Allegato V alla Parte Seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. per la decisione di non assoggettabilità a VIA;

2 - DI ESCLUDERE, ai sensi dell’art. 11, comma 1 della Legge Regionale 20 aprile 2018, n. 4 e dell’art. 19, comma 8, del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., il progetto di coltivazione della cava di arenaria tipo pietra serena, orizzonte cava grossa, in località Fosso della Canala – Verghereto (ambito estrattivo 23 v – Fosso Canala 2 – UMI 4 e UMI 5 ), presentato dalla ditta Ditta Eurocave S.n.c. dei fratelli Deluca Paolo e Gabriele, dalla ulteriore procedura di V.I.A., a condizione che vengano rispettate le prescrizioni di seguito indicate:

  • lo stoccaggio di combustibili e lubrificanti necessari all’utilizzo e gestione dei mezzi di cava dovrà avvenire in apposite aree opportunamente confinate inoltre, i mezzi utilizzati nelle diverse fasi di lavorazione, dovranno permanere sulle zone di lavoro per il solo periodo del loro impiego ed essere posizionate nelle fasi di inattività entro un’area appositamente predisposta allo scopo isolata dalla rete scolante;
  • durante tutto il periodo di coltivazione dovranno essere realizzati fossi di scolo temporanei per lo smaltimento delle acque meteoriche impedendo alle stesse di invadere i fronti di scavo, prevedendo zone di calma delle acque per ridurne la velocità e consentire la sedimentazione dei materiali in sospensione;
  • lo strato di suolo vegetale che ricopre il substrato dovrà essere tenuto separato dal cappellaccio ed accantonato a margine delle aree di escavazione, per essere distribuito su tutta l’area di recupero al termine dei lavori di estrazione. Per favorire il mantenimento della microflora e microfauna presente nel terreno i cumuli di suolo dovranno essere realizzati evitando compattamenti eccessivi e processi di asfissia e prevedendone il rivestimento naturale mediante tappeti erbosi, fogliame o semina di coltura da sovescio;
  • al fine di garantire l’adeguato smaltimento delle acque meteoriche afferenti il sedime estrattivo dovrà essere verificato il corretto dimensionamento ed officiosità idraulica della rete scolante prevista in fase di ripristino morfologico e vegetazionale. Inoltre, allo scopo di limitare fenomeni di erosione incanalata e contenere il trasporto solido, la progettazione, e la successiva realizzazione, del fosso longitudinale al pendio che interseca l’ambito estrattivo dovrà prevedere l’adozione di modalità realizzative che garantiscano nel tempo la funzionalità e l’efficienza dell’opera idraulica quali, ad esempio, briglie trasversali e/o l’intasamento di fondo e rivestimento del fosso con scapolame di pietra;
  • nella ricostituzione delle strato di suolo, nel caso in cui il terreno vegetale precedentemente asportato ed accantonato non dovesse essere sufficiente, dovrà essere previsto l’apporto di terreno di qualità idonea da siti esterni all’area di cava e/o attuate idonee cure agronomiche per garantire la produttività del terreno al momento del suo ritorno alla destinazione agricola e/o forestale;
  • durante tutte le attività di estrazione, lavorazione e trasporto materiale dovranno essere messi in atto tutti gli accorgimenti utili al contenimento delle emissioni sonore sia mediante l’impiego delle più idonee attrezzature operanti in conformità alle direttive CE in materia di emissione acustica ambientale, sia mediante una adeguata organizzazione delle singole attività, al fine di garantire il rispetto dei valori limite assoluti vigenti in prossimità dei ricettori presenti;
  • dovranno essere effettivamente applicate le misure di mitigazione e prevenzione proposte dalla ditta per il contenimento delle polveri durante la fase di cantiere quali l’impiego di mezzi sottoposti a regolare manutenzione a garanzia dell’efficienza dei motori, la bagnatura delle strade che saranno percorse dai mezzi, il contenimento delle velocità di transito.

3 - DI DARE ATTO che la non ottemperanza alle prescrizioni sarà soggetta a sanzione come definito dall’art. 29 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.;

4 - DI STABILIRE, ai sensi dell’art. 25 della LR 4/2018, che la relazione di verifica di ottemperanza delle prescrizioni dovrà essere presentata al Comune di Verghereto;

5 - DI DETERMINARE le spese per l’istruttoria relativa alla procedura predetta a carico del proponente in € 500,00 (cinquecento/00) ai sensi dell’articolo 31 della Legge Regionale 20/04/2018, n. 4, importo correttamente versato dal proponente su conto del Comune di Verghereto all’avvio del procedimento, in data 13/06/2023;

6 - DI DARE ATTO, che il presente provvedimento non comporta impegno di spesa e non altera gli equilibri di bilancio;

7 - DI TRASMETTERE copia della presente determina al proponente, alla Provincia di Forlì-Cesena, ad ARPAE, all’AUSL della Romagna ed all’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile - Servizio Area Romagna ed infine alla Regione Emilia-Romagna - Servizio Valutazione impatto e promozione sostenibilità ambientale;

8 - DI PUBBLICARE, per estratto, la presente determina sul BURERT e, integralmente, sul sito web del Comune di Verghereto;

9 - DI DARE ATTO, infine, che per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative e amministrative richiamate in parte narrativa;

10 - DI RENDERE noto che contro il presente provvedimento è proponibile il ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 (sessanta) giorni, nonché ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 (centoventi) giorni; entrambi i termini decorrono dalla data di pubblicazione nel BURERT.

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