n.1 del 07.01.2021 periodico (Parte Seconda)
L.R. 4/2018, art. 11: Provvedimento di verifica di assoggettabilità a VIA (screening) relativo al progetto di "Campagna di attività presso cantiere "riqualificazione area ex Acetificio Venturi" in comune di Lugo (RA), Via Taglioni, Via Piano Caricatore, Via Rivali San Bartolomeo, nell'ambito del Polo Funzionale n. 2 del P.S.C." proposto dalla Società P.I. 2000 SRL.
IL DIRIGENTE FIRMATARIO
(omissis)
determina
a) di fare propria la Relazione Istruttoria redatta da ARPAE SAC di Ravenna, inviata alla Regione Emilia-Romagna con prot.PG/2020/184199 del 18/12/2020 e acquisita agli atti regionali con PG/2020/835236 del 18/12/2020, che costituisce l’Allegato 1della presente determina dirigenziale e ne è parte integrante e sostanziale, nella quale è stato dichiarato che sono stati applicati i criteri indicati nell’Allegato V alla Parte Seconda del d.lgs. 152/2006 per la decisione di non assoggettabilità a VIA;
b) di escludere, ai sensi dell’art. 11, comma 1, della l.r. 4/2018, il progetto denominato “Campagna di attività presso cantiere “Riqualificazione Area Ex Acetificio Venturi” in comune di Lugo (Ra), Via Taglioni, Via Piano Caricatore, Via Rivali San Bartolomeo, nell’ambito del Polo Funzionale n. 2 del P.S.C.” dalla ulteriore procedura di VIA, a condizione che vengano rispettate le prescrizioni di seguito indicate:
- il progetto dovrà essere attuato in conformità e in modo da permettere il rispetto di tutte le prescrizioni impartite nello screening di cui alla delibera dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna n. 157 dell'11/10/2018;
- in riferimento all’art. 6.2 delle NTA del PTCP per la Pianificazione in materia di gestione dei rifiuti, si dovrà corrispondere in fase autorizzativa a quanto riportato alle seguenti lettere a) e c):
a) (…)In merito alla gestione del rischio alluvioni, nell'ambito del procedimento di autorizzazione degli impianti di recupero e smaltimento dei rifiuti, che ricadono in aree interessate da alluvioni marine o da reticolo secondario di pianura, frequenti (P3) e poco frequenti (P2) (art. 27 delle norme del PSAI Reno, art. 31 delle Norme del Piano stralcio per il bacino del torrente Senio, art. 6 e art. 15 delle Norme del PSRI dei Bacini Romagnoli), dovrà essere valutata la compatibilità degli interventi prevedendo idonee misure di riduzione della vulnerabilità, nel caso in cui l’esondazione provenga da reticolo di bonifica dovrà essere acquisito il parere del Consorzio di Bonifica. (…)
c) Le aree interessate da produzioni tipiche e di qualità di cui al D.Lgs. 228/2001 sono soggette ad una variabilità nel tempo superiore alla capacità descrittiva di una loro rappresentazione cartografica all'interno di uno strumento di pianificazione. Pertanto per la generalità degli impianti, le localizzazioni dovranno verificare se ricadono nell’ambito del sistema delle aree di cui all’art. 21 del D.Lgs. n. 228/2001. In sede di procedura di autorizzazione di nuovi impianti di gestione dei rifiuti o modifiche di impianti esistenti, localizzati negli ambiti territoriali suddetti, le aziende proponenti dovranno predisporre un apposito documento tecnico, attestante che l’attività in esame non rechi pregiudizio alcuno alle aree agricole, alle colture e ai prodotti agricoli ed alimentari interessati. Tale documento sarà oggetto di puntuale valutazione nell'ambito del procedimento di autorizzazione.” La verifica di ottemperanza per le presenti prescrizioni spetta ad ARPAE SAC di Ravenna, in sede di rilascio di nulla osta allo svolgimento della campagna di attività;
3. l’eventuale utilizzo dei detriti macinati selezionati da demolizione di fabbricati dovrà essere valutato prima della posa, oltre che dall’Area Infrastrutture per il territorio del Comune di Lugo, anche dal collaudatore. La verifica di ottemperanza per le presenti prescrizioni spetta all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna;
4. venga acquisito da parte della Ditta, prima del rilascio del nulla osta allo svolgimento della campagna di attività oggetto di screening, il nulla osta di Hera spa riguardo l’idoneità idraulica del recettore (rete fognaria pubblica presente in Via Rivali S. Bartolomeo) a ricevere le acque meteoriche di dilavamento prodotte nell’area di progetto. Ai fini della verifica di ottemperanza tale nulla osta dovrà essere trasmesso ad ARPAE SAC di Ravenna;
5. venga attuato un monitoraggio presso il recettore nella prima settimana dall’avvio dei lavori ed in condizioni a regime, così come indicato in tabella 19 della D.G.P. n. 213/2009: “Valutazione delle emissioni al variare della distanza fra recettore e sorgente per un numero di giorni di attività inferiore a 100 gg/anno”, per valori compresi tra 104 e 208 g/h e, successivamente, trasmessi ad ARPAE SAC di Ravenna gli esiti dello stesso. Ai fini della verifica di ottemperanza gli esiti del monitoraggio dovranno essere trasmessi ad ARPAE SAC di Ravenna;
6. qualora dagli esiti del monitoraggio di cui al punto 5 dovessero emergere valori di emissioni superiori a quanto dichiarato nella documentazione di screening, si dovranno sospendere immediatamente le lavorazioni e dovranno essere concordate con ARPAE opportune misure di mitigazione;
7. qualsiasi siano le condizioni meteorologiche, al fine di evitare emissioni diffuse di polveri nelle aree circostanti dovrà essere prevista l’attivazione dei sistemi di bagnatura più volte al giorno e in caso di vento forte si dovrà intensificare l’attività di bagnatura. La verifica di ottemperanza spetta ad ARPAE ST di Ravenna;
8. i nebulizzatori dovranno obbligatoriamente essere attivati ogni volta che vengano effettuate attività di vagliatura e frantumazione. In caso di anomalie/avarie ai sistemi di contenimento della polverosità diffusa le attività dovranno essere sospese. La verifica di ottemperanza spetta ad ARPAE ST di Ravenna;
9. le macchine operatrici dovranno procedere a passo d’uomo nelle zone di lavorazione. La verifica di ottemperanza spetta ad ARPAE ST di Ravenna;
10. la movimentazione del materiale dovrà essere effettuata limitando al minimo le altezze di caduta del materiale, soprattutto durante la fase di scarico dei rifiuti speciali non pericolosi di demolizione da trattare e di MPS, e di carico della tramoggia del frantoio, al fine di limitare il più possibile emissioni diffuse di polveri. La verifica di ottemperanza spetta ad ARPAE ST di Ravenna;
11. qualora si verifichino impedimenti dovuti ad anomalie/avarie ai sistemi di bagnatura, dovrà essere sospesa immediatamente l’attività e si dovrà procedere al ripristino degli stessi. La verifica di ottemperanza spetta ad ARPAE ST di Ravenna;
12. prevedere un sistema di mitigazione dell’impatto acustico, utilizzando barriere mobili da cantiere (o sistema di uguale efficacia) di altezza superiore alle quote delle sorgenti sonore, garantendo una sufficiente attenuazione degli effetti delle stesse e di tutte le fasi lavorative del cantiere. Qualora la Ditta ritenga non necessaria la predisposizione di tale sistema dovrà dimostrare con idonea relazione acustica da presentare ad ARPAE prima dell’ottenimento del nulla osta allo svolgimento della campagna di attività, il rispetto di tutti i limiti acustici previsti dalla normativa vigente. La verifica di ottemperanza spetta ad ARPAE ST di Ravenna;
c) di stabilire, ai sensi dell’art. 25 della l.r. 4/2018, che la relazione di verifica di ottemperanza delle prescrizioni dovrà essere presentata alla Regione Emilia-Romagna, ad ARPAE di Ravenna e agli altri soggetti specificamente individuati per la verifica delle diverse prescrizioni;
d) di dare atto che la non ottemperanza alle prescrizioni sarà soggetta a sanzione come definito dall’art. 29 del d.lgs. 152/2006;
e) di trasmettere copia della presente determina al proponente, ad ARPAE di Ravenna, all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, all’AUSL della Romagna e alla Provincia di Ravenna;
f) di pubblicare, per estratto, la presente determina dirigenziale nel BURERT e, integralmente, sul sito web delle valutazioni ambientali della Regione Emilia-Romagna;
g) di rendere noto che contro il presente provvedimento è proponibile il ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale entro sessanta giorni, nonché ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni;
h) di dare atto, infine, che si provvederà alle ulteriori pubblicazioni previste dal Piano triennale di prevenzione della corruzione ai sensi dell’art. 7 bis, comma 3, del d.lgs. 33/2013.