n.316 del 26.10.2022 periodico Parte Seconda

Approvazione di una misura straordinaria e sperimentale a sostegno dell'ampliamento dell'offerta e dell'accesso al sistema integrato dei servizi educativi per l'infanzia per i bambini in età 0-3 anni per l'anno educativo 2022-2023 - Programma FSE+ - Priorità Inclusione sociale

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Richiamati:

- il Regolamento (UE) 2021/1060 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 24 giugno 2021 recante le disposizioni comuni applicabili al Fondo europeo di sviluppo regionale, al Fondo sociale europeo Plus, al Fondo di coesione, al Fondo per una transizione giusta, al Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura, e le regole finanziarie applicabili a tali fondi e al Fondo Asilo, migrazione e integrazione, al Fondo Sicurezza interna e allo Strumento di sostegno finanziario per la gestione delle frontiere e la politica dei visti;

- il Regolamento (UE) 2021/1057 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 24 giugno 2021 che istituisce il Fondo sociale europeo Plus (FSE+) e che abroga il Regolamento (UE) n. 1296/2013;

- il Regolamento (UE, Euratom) n. 2018/1046 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 luglio 2018 che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione, che modifica i Regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014 e la Decisione n. 541/2014/UE e abroga il Regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012;

- il Regolamento n. 240/2014 della Commissione del 7 gennaio 2014 recante un codice europeo di condotta sul partenariato nell’ambito dei fondi strutturali e d’investimento europeo;

- l’Accordo di Partenariato per la Programmazione della politica di coesione 2021-2027 CCI 2021IT16FFPA001 approvato con Decisione di esecuzione della Commissione Europea C(2022)4787 del 15/7/2022;

- il Regolamento (UE) n. 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la Direttiva 95/46/CE (Regolamento generale sulla protezione dei dati);

- il Regolamento (UE) n. 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all’istituzione di un quadro che favorisce gli investimenti sostenibili e recante modifica del Regolamento (UE) 2019/2088;

Richiamati inoltre:

- il Regolamento (UE) 12 febbraio 2021, n. 2021/241, che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza;

- il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) approvato con Decisione del Consiglio ECOFIN del 13 luglio 2021 e notificata all’Italia dal Segretariato generale del Consiglio con nota LT161/21, del 14 luglio 2021 e in particolare, la Missione 5 - Componente 1 - Investimento 1.4 “Sistema duale” PNRR;

- il Regolamento delegato (UE) 2021/702 del 10 dicembre 2020, recante modifica del Regolamento delegato (UE) 2015/2195 che integra il Regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo sociale europeo, per quanto riguarda la definizione di tabelle standard di costi unitari e di importi forfettari per il rimborso da parte della Commissione agli Stati membri delle spese sostenute”;

- il Regolamento (UE) 2020/2094 del Consiglio del 14 dicembre 2020 che istituisce uno strumento dell'Unione europea per la ripresa, a sostegno alla ripresa dell'economia dopo la crisi COVID-19;

- il Regolamento (UE) 2020/2221 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 dicembre 2020 che modifica il regolamento (UE) n. 1303/2013 per quanto riguarda le risorse aggiuntive e le modalità di attuazione per fornire assistenza allo scopo di promuovere il superamento degli effetti della crisi nel contesto della pandemia di COVID-19 e delle sue conseguenze sociali e preparare una ripresa verde, digitale e resiliente dell'economia (REACT-EU);

- il Regolamento (UE) 2020/852, e in particolare l’articolo 17 che definisce gli obiettivi ambientali, tra cui il principio di non arrecare un danno significativo (DNSH, “Do no significant harm”), e la Comunicazione della Commissione UE 2021/C 58/01 recante “Orientamenti tecnici sull’applicazione del principio «non arrecare un danno significativo» a norma del regolamento sul dispositivo per la ripresa e la resilienza”;

Viste:

- la deliberazione dell’Assemblea legislativa n.69 del 2/2/2022 “Proposta Adozione del Programma Regionale FSE+ dell'Emilia-Romagna 2021-2027 in attuazione del REG.(CE) n. 1060/2021” (Delibera della Giunta regionale n. 1896 del 15 novembre 2021) inviata per il negoziato alla Commissione Europea in data 9/2/2022;

- la Decisione di esecuzione della Commissione Europea C(2022)5300 del 18/7/2022 che approva il Programma "PR Emilia-Romagna FSE+ 2021-2027" per il sostegno a titolo del Fondo sociale europeo Plus nell'ambito dell'obiettivo "Investimenti a favore dell'occupazione e della crescita" per la regione Emilia-Romagna in Italia CCI 2021IT05SFPR004;

- la propria deliberazione n.1286/2022 “Presa d'atto delle Decisioni di Approvazione del Programma Regionale Emilia-Romagna FSE+ 2021-2027 e del Programma Regionale Emilia-Romagna FESR 2021-2027 ed istituzione dei Comitati di Sorveglianza dei due Programmi”;

Viste le Leggi Regionali:

- n.12 del 30 giugno 2003, “Norme per l’uguaglianza delle opportunità di accesso al sapere, per ognuno e per tutto l’arco della vita, attraverso il rafforzamento dell’istruzione e della formazione professionale, anche in integrazione tra loro” e ss.mm.ii.;

- n.17 del 1 agosto 2005, “Norme per la promozione dell’occupazione, della qualità, sicurezza e regolarità del Lavoro” e ss.mm.ii.;

- n. 19 del 25 novembre 2016, “Servizi educativi per la prima infanzia. Abrogazione della L.R. n. 1 del 10 gennaio 2000”;

Vista la deliberazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna n. 79 del 27 aprile 2022 “Programmazione degli interventi per l'ampliamento, il consolidamento e la qualificazione del sistema integrato dei servizi educativi per l'infanzia per i bambini in età 0-3 anni e per lo sviluppo del sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita sino ai sei anni. Indirizzi per il triennio 2022-2023-2024. (Delibera della Giunta regionale n. 476 del 28 marzo 2022)”;

Richiamata altresì la deliberazione dell’Assemblea legislativa n.44 del 30/6/2021 “Approvazione del Documento Strategico regionale per la Programmazione unitaria delle politiche europee di sviluppo (DSR 2021-2027). (Delibera della Giunta regionale n. 586 del 26 aprile 2021)”;

Viste inoltre:

- l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, sottoscritta dai Governi di 193 Paesi, che costituisce il primo accordo globale e definisce un programma di azione universale, fissando 17 nuovi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, denominati SDGs (Sustainable Development Goals) e 169 traguardi (targets), alla cui realizzazione sono chiamati tutti i Paesi, in funzione del loro livello di sviluppo, dei contesti e delle capacità nazionali;

- la propria deliberazione n. 1840 del 8/11/2021 “Approvazione Strategia regionale sviluppo sostenibile Agenda 2030”;

- la propria deliberazione n. 1899 del 14/12/2020 “Approvazione del "Patto per il lavoro e per il clima"”;

Richiamate le proprie deliberazioni:

- n.1132/2022 “Approvazione dell'elenco dei comuni e loro forme associative da ammettere al finanziamento delle risorse del fondo nazionale per il sistema integrato di educazione e istruzione. d.lgs. n. 65/2017. Anno 2022”;

- n.1385/2022 “Misura regionale di sostegno economico alle famiglie denominata "Al nido con la Regione" finalizzata all'abbattimento delle rette/tariffe di frequenza ai servizi educativi per la prima infanzia". Anno educativo 2022-2023.”;

- n.1298/2015 “Disposizioni per la programmazione, gestione e controllo delle attività formative e delle politiche attive del lavoro - Programmazione SIE 2014-2020”;

Richiamati altresì:

- il Decreto del Presidente della Repubblica 5 febbraio 2018, n. 22 “Regolamento recante i criteri sull’ammissibilità delle spese per i programmi cofinanziati dai Fondi strutturali di investimento europei (SIE) per il periodo di programmazione 2014/2020. (18G00048);

- il “Quadro di riferimento per gli interventi FSE da attuare in risposta al COVID 19” adottato nella versione aggiornata da ANPAL con nota del 19/2/2021 prot. 4364, nonché la nota ANPAL del 31/03/2022 prot. 4379 con la quale viene comunicata la validità del Quadro anche successivamente alla cessazione dello stato di emergenza nazionale;

Richiamata la propria deliberazione n.909 del 6/6/2022 “Adozione del primo calendario degli Inviti a presentare proposte sul PR FSE+ e sul PR FESR 2021-27 Emilia-Romagna”;

Richiamato inoltre il documento “Metodologia e Criteri di Selezione delle Operazioni” approvato, ai sensi di quanto previsto dal Regolamento (UE) 2021/1060 art. nn. 73 e 40 dal Comitato di Sorveglianza del programma FSE+ nella seduta del 30/9/2022;

Dato atto che con la sottoscrizione del Patto per il lavoro e per il clima la Regione, insieme a enti locali, sindacati, imprese, scuola, atenei, associazioni ambientaliste, Terzo settore e volontariato, professioni, Camere di commercio e banche, hanno condiviso un progetto di rilancio e sviluppo dell’Emilia-Romagna fondato sulla sostenibilità e che il primo obiettivo strategico assunto nel Patto è fare dell’Emilia-Romagna una regione della conoscenza e dei saperi;

Visto in particolare che la Regione si è impegnata per il conseguimento dell’obiettivo atteso ad investire per “Rafforzare la rete dei servizi educativi e delle scuole per l’infanzia (0-6) assicurando che siano accessibili a tutte le bambine e i bambini, diffusi su tutto il territorio regionale, abbattendo progressivamente liste d’attesa e costo a carico delle famiglie, alzando la qualità dell’offerta dell’intero sistema integrato”;

Dato atto che Il Programma FSE+ rappresenta uno strumento decisivo per generare sviluppo sostenibile e inclusivo e per attuare a livello regionale il Pilastro europeo dei diritti sociali contribuendo a contrastare le diseguaglianze economiche, sociali, di genere e generazionali

Visto in particolare che, nell’ambito della priorità 3. Inclusione sociale la Regione, si è impegnata a potenziare il sistema di welfare, sostenendo, tra le altre, misure per l’infanzia per favorire la più ampia partecipazione e l’abbattimento delle rette per gli asili nido con l’obiettivo di rafforzare e qualificare l’offerta di servizi di sostegno in risposta a bisogni specifici come misura di contrasto alla povertà educativa, di sostegno alle famiglie in condizioni economiche svantaggiate e di promozione della conciliazione vita-lavoro e dell’occupazione femminile, e come precondizione per contrastare marginalità ed esclusione e i connessi costi individuali e collettivi;

Dato atto che in attuazione della delibera di Assemblea legislativa n.79/2022 con propri atti sono state destinate a Comuni e Unioni dei Comuni rispettivamente 7.250.000,00 euro per il sostegno a gestione e qualificazione del sistema dei servizi per la prima infanzia e 18.250.000 euro per la misura “Al nido con la Regione”, finalizzata, in continuità con gli scorsi anni, all’abbattimento delle rette di frequenza e che a tali misure si affiancano gli oltre 28 milioni di euro del Fondo Nazionale ripartiti tra i Comuni e le Unioni dei Comuni per sostenere il sistema integrato di educazione e istruzione 0-6 anni;

Dato atto inoltre che a fronte di tali investimenti in numerosi territori della nostra regione nell’anno educativo 2022/2023 si è registrato un significativo aumento della domanda per questa tipologia di servizi, che si è tradotta in un aumento dei bambini in lista di attesa, anche in contesti in cui il tasso di copertura è superiore al 33% della popolazione target, ovvero della popolazione in età compresa tra i 3 e i 36 mesi;

Ritenuto per quanto sopra, e tenuto conto dei tempi di adozione da parte della Commissione europea del Programma FSE+ nonché della necessità di adempiere agli obblighi regolamentari ed in particolare all’approvazione da parte del Comitato di Sorveglianza nella prima seduta del 30/9/2022 dei Criteri di Selezione, di dare prima attuazione sperimentale agli impegni assunti per l’anno educativo 2022/2023 rafforzando ulteriormente gli impegni economici già assunti;

Valutato pertanto necessario con il presente atto approvare una “Misura straordinaria e sperimentale di sostegno all’ampliamento dell’offerta nell’ambito sistema integrato dei servizi educativi per l’infanzia per i bambini in età 0-3 anni. Anno educativo 2022/2023 - PR FSE+ 2021/2027 Priorità 3. Inclusione sociale”, allegato 1), parte integrante e sostanziale al presente atto;

Dato atto che le domande di finanziamento candidate a valere sull’avviso di cui all’allegato 1) al presente atto:

- dovranno essere formulate ed inviate secondo le modalità e nei termini riportati nello stesso;

- saranno sottoposte ad una istruttoria di ammissibilità eseguita da un gruppo di lavoro composto da collaboratori dei settori regionali competenti nominato con atto del Direttore Generale “Conoscenza, Ricerca, Lavoro, Imprese”;

Dato atto che le risorse disponibili per dare prima attuazione sono pari a euro 7.000.000,00 a valere sul Programma FSE+ - Priorità 3. “Inclusione sociale” Obiettivo specifico k) “Migliorare l'accesso paritario e tempestivo a servizi di qualità, sostenibili e a prezzi accessibili, compresi i servizi che promuovono l'accesso agli alloggi e all'assistenza incentrata sulla persona, anche in ambito sanitario; modernizzare i sistemi di protezione sociale, anche promuovendone l'accesso e prestando particolare attenzione ai minori e ai gruppi svantaggiati; migliorare l'accessibilità l'efficacia e la resilienza dei sistemi sanitari e dei servizi di assistenza di lunga durata, anche per le persone con disabilità (FSE+)”;

Ritenuto inoltre di prevedere che nel caso in cui le richieste di finanziamento valutate ammissibili fossero superiori al contributo previsto con proprio successivo atto potrà essere aumentato lo stanziamento così determinato o, in subordine, potrà essere prevista una riduzione proporzionale del numero di posti finanziabili per ciascun Comune/Unione di Comuni;

Visto il D.Lgs. n. 118/2011 ad oggetto “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli Enti Locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della Legge 5 maggio 2009. n.42” e ss.mm.ii.”;

Ritenuto di stabilire che l'attuazione gestionale, in termini amministrativo-contabili delle attività progettuali che saranno oggetto operativo dell’Invito di cui all’Allegato 1) parte integrante e sostanziale al presente atto, verranno realizzate ponendo a base di riferimento i principi e postulati che disciplinano le disposizioni previste dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.;

Dato atto, in specifico, che:

- al fine di meglio realizzare gli obiettivi che costituiscono l'asse portante delle prescrizioni tecnico-contabili previste per le Amministrazioni Pubbliche dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii., con particolare riferimento al principio della competenza finanziaria potenziata, le successive fasi gestionali nelle quali si articola il processo di spesa della concessione, impegno, liquidazione, ordinazione e pagamento saranno soggette a valutazioni ed eventuali rivisitazioni operative per renderli rispondenti al percorso contabile tracciato dal Decreto medesimo;

- in ragione di quanto sopra indicato, le successive fasi gestionali caratterizzanti il ciclo della spesa saranno strettamente correlate ai possibili percorsi contabili indicati dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii. con riferimento ai cronoprogrammi di spesa presentati dai soggetti attuatori individuati;

- la copertura finanziaria prevista nel presente provvedimento riveste, pertanto, carattere di mero strumento programmatico-conoscitivo di individuazione sistemica ed allocazione delle risorse disponibili destinate, nella fase realizzativa, ad essere modificate anche nella validazione economico-temporale in base agli strumenti resi disponibili dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii. per il completo raggiungimento degli obiettivi in esso indicati;

Richiamate:

- la Legge 16 gennaio 2003, n. 3 recante “Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione” in particolare l’art. 11;

- la Legge 13 agosto 2010, n. 136 recante “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia”;

- la determinazione dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture del 7 luglio 2011, n. 4 in materia di tracciabilità finanziaria ex art.3, legge 13 agosto 2010, n. 136 e successive modifiche;

Richiamati:

- il Decreto Legislativo n.33/2013 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;

- la propria deliberazione n. 2329/2019 “Designazione del Responsabile della protezione dei dati”;

- la propria deliberazione n.771/2021 “Rafforzamento delle capacità amministrative dell'Ente. Secondo adeguamento degli assetti organizzativi e linee di indirizzo 2021” con la quale si è proceduto al conferimento dell’incarico di Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT) per le strutture della Giunta della Regione Emilia-Romagna;

- la propria deliberazione n.111/2022 “Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e Trasparenza 2022-2024, di transizione al Piano Integrato di Attività e Organizzazione di cui all'art. 6 del D.L. n. 80/2021”;

- la determinazione dirigenziale n. 2335/2022 “Direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione previsti dal Decreto Legislativo n. 33 del 2013”;

Viste le Leggi regionali:

- n.40/2001 “Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna, abrogazione delle L.R. 6 luglio 1977, n. 31 e 27 marzo 1972, n.4” per quanto applicabile;

- n.43/2001, “Testo Unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e ss.mm.ii;

- n.19/2021 recante “Disposizioni collegate alla Legge regionale di stabilità per il 2022”;

- n.20/2021 “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2022-2024 (Legge di stabilità regionale 2022)”;

- n.21/2021 “Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2022-2024”;

- n.9/2022 “Disposizioni collegate alla legge di assestamento e prima variazione generale al bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2022–2024”;

- n.10/2022 “Assestamento e prima variazione generale al bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2022-2024”;

Richiamate le proprie deliberazioni:

- n.2276/2021, “Approvazione del documento tecnico di accompagnamento e del bilancio finanziario gestionale di previsione della Regione Emilia-Romagna 2022-2024”;

- n.1354/2022 “Aggiornamento del documento tecnico di accompagnamento e del bilancio finanziario gestionale di previsione della Regione Emilia-Romagna 2022-2024”.

Richiamate, altresì, le proprie deliberazioni:

- n.468/2017 “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;

- n.2204/2017 “Assunzioni per il conferimento di incarico dirigenziale, ai sensi dell’art. 18 della L.R. 43/2001, presso la Direzione Generale Economia della Conoscenza, del Lavoro e dell’Impresa – Scorrimento graduatorie”;

- n.2200/2021 “Proroga della revisione degli assetti organizzativi dell'ente e degli incarichi dirigenziali e di posizione organizzativa”;

- n.324/2022 “Disciplina organica in materia di organizzazione dell’ente e gestione del personale”;

- n.325/2022 “Consolidamento e rafforzamento delle capacità amministrative: riorganizzazione dell’ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale”;

- n.426/2022 “Riorganizzazione dell’ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale. Conferimento degli incarichi ai Direttori Generali e ai Direttori di Agenzia”;

Richiamate inoltre le determinazioni dirigenziali:

- n.5595/2022 “Micro-organizzazione della Direzione Generale Conoscenza, Ricerca, lavoro, Imprese a seguito della D.G.R. n. 325/2022.Conferimento incarichi dirigenziali e proroga incarichi di titolarità di Posizione organizzativa”;

- n.17024/2022 “Proroga incarichi dirigenziali in scadenza al 30/9/2022”;

Dato atto che il Responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta della Vicepresidente e Assessore al contrasto alle diseguaglianze e transizione ecologica: Patto per il clima, welfare, politiche abitative, politiche giovanili, cooperazione internazionale allo sviluppo, relazioni internazionali, rapporti con l’UE e dell’Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione;

A voti unanimi e palesi

delibera

per le motivazioni espresse in premessa:

1. di approvare una “Misura straordinaria e sperimentale di sostegno all’ampliamento dell’offerta nell’ambito sistema integrato dei servizi educativi per l’infanzia per i bambini in età 0-3 anni. Anno educativo 2022/2023 - PR FSE+ 2021/2027 Priorità 3. Inclusione sociale, allegato 1), parte integrante e sostanziale al presente atto;

2. di dare atto che le domande di finanziamento candidate a valere sull’avviso di cui all’allegato 1) al presente atto:

- dovranno essere formulate ed inviate secondo le modalità e nei termini riportati nello stesso;

- saranno sottoposte ad una istruttoria di ammissibilità eseguita da un gruppo di lavoro composto da collaboratori dei settori regionali competenti nominato con atto del Direttore Generale “Conoscenza, Ricerca, Lavoro, Imprese”;

3. di dare atto che le risorse disponibili per dare prima attuazione alla Misura di cui all’allegato 1 del presente atto, sono pari a euro 7.000.000,00 a valere sul Programma FSE+ - Priorità 3. “Inclusione sociale” Obiettivo specifico k) “Migliorare l'accesso paritario e tempestivo a servizi di qualità, sostenibili e a prezzi accessibili, compresi i servizi che promuovono l'accesso agli alloggi e all'assistenza incentrata sulla persona, anche in ambito sanitario; modernizzare i sistemi di protezione sociale, anche promuovendone l'accesso e prestando particolare attenzione ai minori e ai gruppi svantaggiati; migliorare l'accessibilità l'efficacia e la resilienza dei sistemi sanitari e dei servizi di assistenza di lunga durata, anche per le persone con disabilità (FSE+)”;

4. di prevedere che nel caso in cui le richieste di finanziamento valutate ammissibili fossero superiori al contributo previsto con proprio successivo atto potrà essere aumentato lo stanziamento come determinato al punto 3. che precede o, in subordine, potrà essere prevista una riduzione proporzionale del numero di posti finanziabili per ciascun Comune/Unione di Comuni;

5. di prevedere che al finanziamento ed all’assunzione del relativo impegno di spesa a favore dei Comuni/Unioni, provvederà il Responsabile dell’Area “Interventi formativi e per l’occupazione”, con successivo proprio provvedimento, per il 30% sull’annualità 2022 e per il restante 70% sull’annualità 2023, nel rispetto di quanto previsto dagli articoli da 82 a 94 del D.Lgs. n.159/2011 e ss.mm. c.d. “Codice antimafia”, a seguito del ricevimento da parte dei Comuni/Unioni del Codice Unico Progetto (CUP) e previsa acquisizione della certificazione attestante che i soggetti beneficiari dei contributi sono in regola con il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali;

6. di stabilire che il contributo pubblico approvato verrà erogato con atto del Responsabile dell’Area “Liquidazione interventi educazione, formazione, lavoro e supporto all’autorità di Gestione FSE+”, o suo delegato, a ciascun Comune e/o Unione dei comuni, al massimo in due tranche, secondo le seguenti modalità alternative:

- una prima tranche pari al 30% previa trasmissione da parte del Comune e/o Unione dei Comuni di formale nota con cui lo stesso comunica l’avvenuto avvio della Misura, e pertanto delle procedure per l’attivazione di nuovi posti nido a valere sull’anno educativo 2022/23 per l’ampliamento dell’offerta pubblica di servizi educativi per la prima infanzia e richiede l’erogazione della prima tranche di pagamento e la restante quota a saldo, a seguito all’approvazione delle risultanze del controllo rendicontuale, e quindi sulla spesa effettivamente ammissibile, eseguito dall’Area “Liquidazione interventi educazione, formazione, lavoro e supporto all’autorità di Gestione FSE+”;

- in alternativa al precedente punto, direttamente a saldo, a seguito all’approvazione delle risultanze del controllo rendicontuale, e quindi sulla spesa effettivamente ammissibile, eseguito dall’Area “Liquidazione interventi educazione, formazione, lavoro e supporto all’autorità di Gestione FSE+”;

7. di stabilire, in ragione delle argomentazioni indicate in premessa, che le fasi gestionali nelle quali si articola il processo di spesa della concessione, liquidazione, ordinazione e pagamento saranno soggette a valutazioni ed eventuali rivisitazioni operative per dare piena attuazione ai principi e postulati contabili dettati dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii.;

8. di precisare che la copertura finanziaria prevista nel presente provvedimento riveste carattere di mero strumento programmatico-conoscitivo di individuazione sistematica ed allocazione delle risorse destinate, nella fase realizzativa, ad essere modificate anche nella validazione economico-temporale in base agli strumenti resi disponibili dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii. per il completo raggiungimento degli obiettivi in esso indicati;

9. di disporre la pubblicazione ai sensi dell’art. 26, comma 1, del D.lgs. n. 33 del 2013 e ss.mm.ii. e l’ulteriore pubblicazione prevista dal piano triennale di prevenzione della corruzione, ai sensi dell’art. 7 bis, comma 3, del D.lgs. n. 33 del 2013 e ss.mm.ii.;

10. di pubblicare altresì la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico e sul sito http://formazionelavoro.regione.emilia-romagna.it.

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