n.311 del 03.11.2021 periodico (Parte Terza)

Avviso per il conferimento di un incarico quinquennale di “Dirigente medico - Direttore” – Disciplina: Medicina fisica e riabilitazione – per le esigenze dell’U.O.C. “Medicina riabilitativa a supporto dei percorsi aziendali ospedale-territorio”

In attuazione della deliberazione del Direttore Generale n. 341 del 27/9/2021 ed in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 15 D.Lgs. 502/92 e s.m.i., nonché dal D.P.R. 484/97, dal D.lgs. 165/2001 e s.m.i., dalla Legge regionale n. 29/04, dal D.Lgs. 33/2013 e dalla D.G.R. RER n. 312/2013, dalle deliberazioni del Direttore Generale dell’AUSL di Piacenza n. 188 del 5/9/2014, n. 189 del 5/9/2014 e n. 34 del 27/2/2016 è indetto avviso pubblico per l’attribuzione del seguente incarico quinquennale:

Ruolo: Sanitario - Profilo Professionale: Medici - Posizione Funzionale: Dirigente Medico – Direttore - Disciplina: Medicina Fisica e Riabilitazione

-

per le esigenze dell’U.O.C. “Medicina riabilitativa a supporto dei percorsi aziendali ospedale-territorio”

con rapporto di lavoro esclusivo ex art. 15 quater D.Lgs. n. 502/1992, introdotto dal D.L.vo 19/6/1999, n. 229.

Sono richiamate le disposizioni di cui alla legge 10/4/1991, n. 125 che garantisce pari opportunità tra uomini e donne per l’accesso al lavoro, come anche previsto dall’art. 61 del d.lgs. 29/1993, così come modificato dall’art. 29 del d.lgs. 546/1993.

DEFINIZIONE DEL FABBISOGNO:

PROFILO OGGETTIVO DELLA STRUTTURA

Il Dipartimento di Medicina Riabilitativa, è costituito da unità operative omogenee sotto il profilo dell’attività o delle risorse umane e tecnologiche impiegate, comprende:

1) Unità Operativa Complessa ad estensione aziendale “Unità Spinale, Neuroriabilitazione e Medicina Riabilitativa Intensiva”

2) Unità Operativa Complessa ad estensione aziendale “Medicina Riabilitativa a supporto dei percorsi aziendali Ospedale-Territorio”

3) Unità Operativa Semplice Dipartimentale “Medicina Riabilitativa”

4) Unità Operativa Dipartimentale "Pneumo-Cardiologia Riabilitativa"

Il Dipartimento riunisce personale di ambiti diversi, costituito da unità operative omogenee, affini o complementari, che perseguono comuni finalità e sono tra loro interdipendenti, pur mantenendo le proprie autonomie e responsabilità professionali.

Il Dipartimento sviluppa percorsi assistenziali di eccellenza, finalizzati al trattamento della post –acuzie, nell’ottica della continuità assistenziale, per il recupero funzionale ed il miglioramento delle condizioni di salute dei pazienti dopo un evento acuto, attraverso la collaborazione tra le professionalità che vi operano e la formazione degli operatori.

La riorganizzazione del dipartimento di Medicina Riabilitativa ha previsto l’attivazione dell’Unità Operativa Complessa ad estensione aziendale “Medicina Riabilitativa a supporto dei percorsi aziendali Ospedale-Territorio” che prevede:

  • presa in carico precoce dei pazienti ricoverati e con PDTA coinvolgenti la Riabilitazione;
  • le attività di setting e riabilitazione dei pazienti ricoverati presso le diverse UU.OO. degli ospedali di Piacenza;
  • le attività di riabilitazione ambulatoriale a Piacenza, suddivise in diversi livelli in relazione alle disabilità semplici o complesse;
  • le attività di riabilitazione domiciliare aziendale;
  • le attività di interfaccia con i dipartimenti territoriali e le strutture accreditate.

Nella riorganizzazione delle attività si rende pertanto necessaria una definizione dei vari setting riabilitativi, definendo i criteri ed i requisiti che ne stabiliscano l’appropriatezza d'uso in base alle risorse a disposizione.

Nell’ambito dell’attività della Unità Operativa Complessa ad estensione aziendale “Medicina Riabilitativa a supporto dei percorsi aziendali Ospedale-Territorio” si ritiene necessario che:

  • venga data priorità alla presa in carico omnicomprensiva della persona disabile e non vengano erogate mere prestazioni di rieducazione funzionale d'organo monospecialistiche (criterio di "appropriatezza");
  • ogni intervento sia guidato da un programma riabilitativo inserito in un Progetto Riabilitativo Individuale e conseguentemente orientato al raggiungimento di obiettivi ben definiti e misurabili (criterio della "presa in carico onnicomprensiva" e della "verificabilità dell'efficacia degli interventi");
  • vengano effettuati interventi di validità riconosciuta e condivisa e con finalità causali più che sintomatiche (criterio di "efficacia" e dell'”Evidence Based Medicine");
  • sia facilitata la partecipazione attiva e consapevole al percorso di cura al paziente e alla sua famiglia, se necessario, da perseguire con azioni di educazione, supporto, formazione ed informazione durante tutto il periodo della presa in carico riabilitativa (criterio del "coinvolgimento attivo dell'utente");
  • sia realizzato un sistema indipendente, imparziale ed obiettivo di valutazione dell'efficacia e dell'efficienza delle singole prese in carico (criteri di "valutazione efficacia" e "valutazione efficienza").

Figure professionali coinvolte

Il team, di cui il responsabile è il medico specialista in riabilitazione, è lo strumento operativo per il lavoro interprofessionale-disciplinare attuato in riabilitazione da molti anni.

Esso rappresenta il metodo più efficace di lavoro per favorire il raggiungimento degli obiettivi professionali e tutela il professionista da eventuali rischi di isolamento e di burnout professionale.

I luoghi di cura

La degenza

La comprovata efficacia della tempestività e precocità dell’intervento riabilitativo, documentata dalle evidenze della letteratura in termini di recupero e di prevenzione di ulteriori danni, esige che il percorso riabilitativo e la definizione del relativo progetto riabilitativo vengano avviati contestualmente al ricovero in acuto. La procedura riabilitativa rappresenta un criterio di appropriatezza e deve essere valorizzata come parte integrante ed irrinunciabile della tariffazione dell’episodio di ricovero in acuzie.

Le attività riabilitative in strutture di ricovero e cura per acuti sono caratterizzate da interventi sanitari di riabilitazione diretti al recupero di disabilità importanti e complesse, modificabili, che richiedono un elevato impegno assistenziale riferibile ad un nursing infermieristico articolato nell'arco delle 24 ore. In tale fase trovano anche un setting appropriato le gravi patologie disabilitanti ad interessamento multiorgano delle persone ad alta complessità, che presentano situazioni di complessità clinico-assistenziale per comorbilità da patologie concomitanti e interagenti con la prognosi riabilitativa. Tali situazioni richiedono di essere gestite in contiguità alle specialità ed alle dotazioni strumentali e tecnologiche dell’acuzie.

Gli interventi hanno come obiettivo la stabilizzazione clinica ed il ripristino di condizioni di autonomia e/o di gestibilità in ambito extraospedaliero. I pazienti che vi accedono sono caratterizzati da:

- comorbidità concomitanti e interagenti con la prognosi riabilitativa;

- necessità di competenza specialistica riabilitativa nella gestione del disabile grave in condizioni di criticità e necessità di consulenze medico-specialistiche multidisciplinari.

La gestione della fase dimissiva e della continuità del percorso riabilitativo dipartimentale richiedono poi l’integrazione con la rete dei servizi territoriali e la stretta collaborazione col MMG.

Tutte le attività assistenziali e riabilitative devono essere documentate e registrate all’interno della cartella clinica che è parte integrante del Progetto Riabilitativo Individuale (P.R.I.)

L'azione riabilitativa con competenze specifiche deve garantire:

  • l'inquadramento, la valutazione del rischio e il monitoraggio clinico;
  • la presa in carico globale del paziente con il coinvolgimento del team multiprofessionale;
  • l'elaborazione e la messa in atto del progetto riabilitativo individuale, attraverso uno o più programmi di riabilitazione;
  • i programmi di intervento su barriere e facilitatori, gli adattamenti ambientali, la fornitura di dotazioni strumentali, tecnologiche e di ausili ed il relativo addestramento della persona disabile e dei caregivers.

Un capitolo importante per migliorare l'outcome funzionale della persona con disabilità è costituito dalla prescrizione, all'interno del progetto riabilitativo individuale, degli ausili, protesi ed ortesi, individuati nell'ambito del nomenclatore tariffario, con relativo collaudo degli stessi, e dalla verifica dell'efficacia/efficienza del servizio di fornitura.

Il territorio

Il percorso riabilitativo dipartimentale trova la sua naturale continuità a livello territoriale, contesto in cui è possibile la verifica reale dell’outcome in termini di attività e partecipazione. L’ambito territoriale diviene quindi il luogo privilegiato per l’intervento contestuale sulle componenti ambientali e sui fattori personali (ICF).

Dimissione dalla degenza

In coerenza con il principio di "presa in carico della persona" e con la necessità che sia garantito alla persona disabile ricoverata in acuzie un percorso riabilitativo unico integrato nei vari setting terapeutici della rete riabilitativa, devono essere curate e monitorate in ambito dipartimentale, con adeguati strumenti di valutazione dell’appropriatezza, le fasi di passaggio tra i vari setting riabilitativi ed in particolare le dimissioni protette e le “dimissioni critiche” nonchè la necessaria continuità di interventi riabilitativi al domicilio o in strutture assistenziali

Ambulatorio

Nell'ambito dell'organizzazione del Dipartimento a livello ambulatoriale ospedaliero ed extraospedaliero bisogna differenziare due ben distinte tipologie di utenti definite in base a differenziati bisogni e livelli di intervento riabilitativo indipendentemente dalla fascia di età di appartenenza:

  1. “caso complesso”: utenti affetti da menomazioni e/o disabilità importanti, spesso multiple, con possibili esiti permanenti, elevato grado di disabilità nelle ADL che richiedono un team multiprofessionale (almeno 3 tipologie di professionisti della riabilitazione, compreso il medico specialista in riabilitazione) che effettui una presa in carico omnicomprensiva nel lungo termine mediante un Progetto Riabilitativo Individuale che preveda molteplici programmi terapeutici.
  2. “caso non complesso”: utenti affetti da menomazioni e/o disabilità di qualsiasi origine che, sulla base di un Progetto Riabilitativo Individuale, necessitano di un solo programma terapeutico riabilitativo erogato direttamente dal medico specialista in riabilitazione o tramite un’unica tipologia di professionista della riabilitazione.

La ricerca in riabilitazione

La medicina riabilitativa per molti anni ha subito le conseguenze dell’assenza di percorsi e strumenti scientificamente validi e validati, facendo di un approccio empirico il proprio modus operandi nell’assistenza e nella ricerca. Nell’epoca della medicina basata sull’evidenza, tale approccio ha creato un profondo divario culturale e scientifico tra riabilitazione e altre specialità che solo negli ultimi anni ha cominciato ad essere colmato.

La ricerca in riabilitazione ha compiuto grandi progressi, negli ultimi anni, avvalendosi dei contributi metodologici della evidence based medicine. Tradizionalmente il principale interesse scientifico è stato lo studio delle alterazioni fisiopatologiche e del recupero delle funzioni; più recentemente è stato condotto un numero crescente di trials prospettici in cui si è valutata l'efficacia della riabilitazione nelle disabilità derivanti da varie patologie. Per alcune condizioni sono già disponibili meta analisi di trials controllati, da cui derivano importanti indicazioni per lo sviluppo della ricerca quali l’utilizzo di nuove tecnologie in riabilitazione come ad esempio la robotica, la realtà virtuale e la teleriabilitazione.

Titolo dell’incarico:

Direttore di Unità Operativa Complessa ad estensione aziendale “Medicina Riabilitativa a supporto dei percorsi aziendali Ospedale-Territorio” sulle sedi di Piacenza e Fiorenzuola e a livello territoriale sul Distretto di Piacenza

Luogo di svolgimento dell’incarico

:

L’attività verrà svolta presso Unità Operativa Complessa ad estensione aziendale “Medicina Riabilitativa a supporto dei percorsi aziendali Ospedale-Territorio” sulle sedi di Piacenza e Fiorenzuola e a livello territoriale del Distretto di Piacenza.

Attività potranno essere svolte presso altre sedi, secondo le specifiche indicazioni operative fornite dalla Direzione aziendale.

Sistema delle relazioni

Relazioni operative con:

  • Direzione del Dipartimento di Medicina Riabilitativa;
  • Direzione Medica dell’AUSL di Piacenza;
  • Unità Operative dell’Ospedale di Piacenza e del Dipartimento di Medicina Riabilitativa;
  • Unità Operative dei Distretti Socio-Sanitari;
  • strutture assistenziali territoriali;
  • Dipartimento di Prevenzione.

Principali responsabilità

Le principali responsabilità attribuite al Direttore di struttura complessa sono riferite a:

- gestione della leadership e aspetti manageriali;

- aspetti relativi al governo clinico;

- gestione tecnico-professionale-scientifica della U.O.;

- indirizzo e coordinamento nella gestione clinica dei pazienti della U.O. e gestione diretta degli stessi.

Caratteristiche attuali dell’Unità Operativa Complessa

  • presa in carico precoce dei pazienti ricoverati e con PDTA coinvolgenti la Riabilitazione;
  • le attività di setting e riabilitazione dei pazienti ricoverati presso le diverse UU.OO. degli ospedali di Piacenza;
  • le attività di riabilitazione ambulatoriale a Piacenza, suddivise in diversi livelli in relazione alle disabilità semplici o complesse;
  • le attività di riabilitazione domiciliare aziendale;
  • le attività di interfaccia con i dipartimenti territoriali e le strutture accreditate.

PROFILO SOGGETTIVO DELLA STRUTTURA

Competenze richieste

Leadership e coerenza negli obiettivi – aspetti manageriali

- Conoscere i concetti di Mission e Vision dell’organizzazione, promuovere lo sviluppo e la realizzazione degli obiettivi dell’Azienda.

- Conoscere i dati epidemiologici e gestionali disponibili e le principali novità scientifiche di settore, al fine di identificare e promuovere attivamente cambiamenti professionali, organizzativi e relazionali sostenibili e utili alla realizzazione della Mission della struttura di appartenenza e dell’Azienda nel suo complesso.

- Conoscere l’atto aziendale e la sua articolazione, oltre ai modelli dipartimentali e il loro funzionamento.

- Conoscere i modelli e le tecniche di progettazione per la pianificazione e la realizzazione di progettualità trasversali all’Azienda.

- Conoscere le tecniche di budgeting al fine di collaborare attivamente alla definizione del programma di attività della struttura di appartenenza e alla realizzazione delle attività necessarie al perseguimento degli obiettivi stabiliti.

- Conoscere le tecniche di gestione delle risorse umane; programmare, inserire, coordinare e valutare il personale della Unità Operativa relativamente a competenze professionali e comportamenti organizzativi; programmare e gestire le risorse professionali e materiali nell’ambito del budget di competenza; valutare le implicazioni economiche derivanti dalle scelte organizzative e professionali e dai comportamenti relazionali assunti; gestire la propria attività in modo coerente con le risorse finanziarie, strutturali, strumentali e umane disponibili, secondo quanto previsto dalla normativa vigente, dalle linee guida, dalle specifiche direttive aziendali e dai principi della sostenibilità economica.

- Organizzare il lavoro in modo coerente con le indicazioni aziendali e con gli istituti contrattuali.

- Promuovere un clima collaborativo.

Governo clinico

- Collaborare per il miglioramento dei servizi e del governo dei processi assistenziali.

- Realizzare e gestire i percorsi riabilitativi con modalità integrata con le altre strutture aziendali e con i professionisti coinvolti.

- Partecipare alla creazione, introduzione e implementazione di nuovi modelli organizzativi e professionali, così come promuovere l’utilizzo di nuove tecniche assistenziali, al fine di implementare la qualità delle cure e dell’assistenza.

- Attuare il monitoraggio degli eventi avversi, adottare le politiche aziendali del rischio clinico e della sicurezza dei pazienti, promuovendo e applicando modalità di lavoro e procedure in grado di minimizzare il rischio clinico per gli utenti e gli operatori

Pratica clinica e gestionale specifica

Il Direttore deve praticare e gestire l’attività dell’Unità Operativa (sia in termini generali che di disciplina specialistica), al fine di ottimizzare la soddisfazione dei bisogni di salute e delle aspettative dell’utenza esterna ed interna, generando valore aggiunto per l’organizzazione. Deve avere una adeguata esperienza nell’ambito delle patologie che afferiscono alla struttura, in particolare per quanto riguarda il loro trattamento e gli aspetti organizzativo-gestionali correlati.

Deve avere consolidata competenza professionale nella cura ed assistenza di pazienti in fase post-acuta precoce portatori di disabilità multipla e complessa, gravi cerebrolesi e neurolesi, pazienti politraumatizzati, così come di pazienti con patologie disabilitanti in ambito neurologico e muscoloscheletrico, o in fase di recupero post-intervento ortopedico di elezione. Deve gestire le attività ambulatoriali erogate per complessità della casistica e per tipologia di prestazioni sia in sede ospedaliera che territoriale. Deve conoscere i percorsi riabilitativi in ambito cardiologico e respiratorio.

Deve possedere capacità e competenza nella predisposizione di percorsi assistenziali nell’ambito della struttura ospedaliera ed in integrazione con il territorio, basati su linee guida professionali ed organizzative, che rendano uniforme ed appropriata, in termini qualitativi e quantitativi nonché di setting assistenziale, l’erogazione di prestazioni nell’ambito della disciplina, al fine di sviluppare piani integrati di cura ed assistenza alla persona tra ospedale e territorio, per il miglioramento della continuità delle cure, in rapporto alle esigenze cliniche ed alla condizione di fragilità dei pazienti.

Deve possedere capacità nello sviluppare nuovi modelli organizzativi che ottimizzino la diagnosi e la cura dei pazienti nei diversi setting assistenziali, al fine di garantire il ricorso appropriato al regime di ricovero.

Deve poter dimostrare, utilizzando la sua specifica esperienza e competenza, la capacità di creare “reti” di collaborazione con altre analoghe UU.OO. e con i Dipartimenti clinici aziendali.

Deve garantire la crescita professionale del personale a lui assegnato al fine di assicurare a ciascuno l’acquisizione di specifiche competenze, instaurando e mantenendo un clima interno che favorisca la crescita delle conoscenze e delle competenze di tutti i collaboratori e che faccia percepire agli utenti un'immagine positiva della qualità dell'assistenza ricevuta.

Deve possedere capacità e attitudini relazionali per favorire la positiva soluzione dei conflitti e per facilitare la collaborazione tra le diverse professionalità presenti nella struttura complessa.

Deve controllare l’efficacia delle attività dell’U.O. tramite periodici incontri, promuovendo l’aggiornamento e le inter-relazioni anche con specialisti di altri centri.

Deve impegnarsi affinché la qualità delle cure migliori costantemente, assicurando competenza clinica, collaborando con altri professionisti per contenere la possibilità di errore medico, garantendo i migliori livelli di sicurezza per pazienti ed operatori, ottimizzando l’impiego delle risorse disponibili e garantendo gli esiti positivi del servizio erogato.

Deve progettare e realizzare percorsi assistenziali che:

  • siano efficaci, efficienti, appropriati dal punto di vista clinico ed organizzativo e coerenti con gli indirizzi della programmazione aziendale, regionale e nazionale;
  • garantiscano l’equità dell’assistenza, valutando l’efficacia anche con l’utilizzo degli strumenti di verifica dell’appropriatezza delle prestazioni sanitarie
  • si adattino alla realtà locale documenti di indirizzo clinico assistenziale basati su prove di efficacia;
  • favoriscano un approccio multidimensionale, multiprofessionale e interculturale, utilizzando sistemi di verifica e miglioramento della documentazione sanitaria
  • integrino tra di loro i diversi livelli di assistenza e supportino la continuità assistenziale tra le strutture del SSN;
  • tengano conto anche delle segnalazioni positive e negative ricevute da parte dell’utenza e degli stakeholder;
  • garantiscano la sicurezza e la privacy dei pazienti e degli utenti.

Requisiti necessari per esercitare le funzioni previste dal profilo di ruolo descritto

Il profilo di ruolo rappresenta, in particolare per gli aspetti clinico-gestionali propri della U.O.C., in modo sintetico, l’insieme delle attività, delle azioni e dei comportamenti che il Direttore deve attuare per esercitare il proprio ruolo.

L'incarico dirigenziale è caratterizzato da competenze generali atte a garantire le funzioni di direzione e organizzazione della struttura affidata e da specifiche competenze professionali, nell'ambito degli indirizzi programmatori nazionali e regionali e degli indirizzi gestionali e assistenziali aziendali.

Le competenze generali richieste al dirigente per lo svolgimento delle funzioni di direzione e organizzazione della struttura affidata sono: l'esercizio della leadership, l'adesione alle strategie aziendali e la fattiva collaborazione al loro sviluppo, la gestione delle risorse umane assegnate e delle loro competenze, la gestione di budget assegnate, lo sviluppo di sinergie con tutte le componenti del sistema socio-sanitario regionale (per esempio, altre strutture aziendali ospedaliere, distrettuali e della prevenzione, medici convenzionati, strutture accreditate) e la gestione dei processi necessari per una erogazione appropriata delle prestazioni assistenziali (sicura, efficace, efficiente e sostenibile).

Pertanto, al fine di esercitare tale specifico ed impegnativo profilo di ruolo, il Candidato deve aver maturato esperienza specifica in unità operative ospedaliere con adeguata casistica trattata di pazienti con patologie e situazioni disabilitanti in ambito neurologico e osteoarticolare.

Il Candidato deve avere competenza nel trattamento di pazienti cerebrolesi e mielolesi. Deve avere competenza nella gestione della protesica e degli ausili.

Il Candidato deve possedere capacità di garantire la presa in carico globale del paziente, con esperienza in Valutazione Multidimensionale nonché di elaborazione ed applicazione di Percorsi di Dimissione Protetta e capacità di gestire le problematiche di stabilizzazione internistica della persona disabile nel corso del trattamento riabilitativo.

Deve avere competenza nell’elaborazione e gestione di percorsi integrati tra ospedale e territorio per la presa in carico del paziente in un approccio bio-psico-sociale, con capacità di elaborazione di piani integrati multiprofessionali di cura ed assistenza alla persona, con particolare riferimento all’integrazione con le attività domiciliari e con le strutture intermedie e residenziali territoriali per gli anziani.

Requisiti generali e specifici di ammissione

  • cittadinanza italiana, fatte salve le equiparazioni stabilite dalle leggi vigenti, o di uno Stato membro dell’Unione Europea; sono altresì ammessi i cittadini di stati non appartenenti all’Unione Europea in possesso dei requisiti di cui all’art. 7 della L. 97/2013, integrativo dell’art. 38 del D.Lgs. 165/2001;
  • idoneità fisica all’impiego. Il relativo accertamento sarà effettuato, a cura dell’Azienda U.S.L. di Piacenza, prima dell’immissione in servizio;
  • iscrizione all’Albo dell’Ordine dei Medici. L’iscrizione al corrispondente albo professionale di uno dei paesi dell’Unione Europea consente la partecipazione alla selezione, fermo restando l’obbligo dell’iscrizione all’albo in Italia prima dell’assunzione in servizio;
  • anzianità di servizio di sette anni, di cui cinque nella disciplina (MEDICINA FISICA E RIABILITAZIONE) o disciplina equipollente, e specializzazione nella disciplina (MEDICINA FISICA E RIABILITAZIONE) o in una disciplina equipollente ovvero anzianità di servizio di dieci anni nella disciplina (MEDICINA FISICA E RIABILITAZIONE). L’anzianità di servizio utile per l’accesso deve essere maturata secondo le disposizioni contenute nell’art. 10 del D.P.R. n. 484/1997.
  • laurea in medicina e chirurgia;
  • abilitazione all’esercizio della professione.

Tutti i requisiti devono essere posseduti alla data di scadenza del termine stabilito per la presentazione delle domande di ammissione.

La partecipazione ai concorsi indetti da Pubbliche Amministrazioni non è soggetta a limiti d’età; non possono partecipare coloro che hanno superato i limiti di età previsti dalla vigente normativa per il collocamento a riposo.

Tenuto conto dei suddetti limiti di età e della durata quinquennale del contratto il primo incarico relativo al presente avviso pubblico potrà essere conferito qualora il termine finale coincida o non superi comunque i suddetti limiti. Non possono accedere all’incarico coloro che siano esclusi dall’elettorato attivo o che siano stati destituiti o dispensati dall’impiego presso pubbliche Amministrazioni.

Il candidato cui sarà conferito l’incarico dovrà partecipare al corso di formazione manageriale previsto dall’art. 7 DPR 484/1997, che verrà organizzato dalla Regione Emilia-Romagna e/o dalle Aziende Sanitarie, ai sensi della delibera di Giunta regionale n. 318/2012.

Domanda di ammissione

La domanda redatta in carta semplice, deve essere rivolta al Direttore Generale dell’Azienda U.S.L. di Piacenza e spedita nei modi e nei termini previsti al successivo punto “Modalità e termini per la presentazione della domanda”.

Nella domanda gli aspiranti dovranno dichiarare sotto la propria responsabilità:

1. cognome, nome, la data, il luogo di nascita e la residenza;

2. il possesso della cittadinanza italiana, ovvero i requisiti sostitutivi di cui all’art. 2, 1° comma punto 1) del D.P.R. n. 487/1994 o di cui all’art. 7 L. 97/2013;

3. il Comune di iscrizione nelle liste elettorali, ovvero i motivi della non iscrizione o della cancellazione dalle liste medesime;

4. le eventuali condanne penali riportate, ovvero di non avere riportato condanne penali, nonché eventuali procedimenti penali pendenti;

5. il possesso dei requisiti generali e specifici di ammissione;

6. la posizione nei riguardi degli obblighi militari;

7. i servizi prestati come dipendente presso pubbliche amministrazioni e le cause di risoluzione di precedenti rapporti di pubblico impiego (ovvero di non avere mai prestato servizio presso pubbliche amministrazioni);

8. il domicilio, il recapito telefonico e l’indirizzo PEC presso il quale sarà fatta all’aspirante, ad ogni effetto, ogni necessaria comunicazione.

Nella domanda ciascun candidato dovrà indicare se intende o meno aderire all’opzione per il rapporto di lavoro esclusivo; tale opzione è immodificabile per tutta la durata dell’incarico. Ai sensi dell’art. 8 c. 4 della Legge regionale 29/2004 l’esclusività del rapporto di lavoro costituisce criterio preferenziale per il conferimento dell’incarico di Direzione di struttura complessa.

La domanda deve essere sottoscritta dall’interessato; ai sensi del DPR n. 445 del 28/12/2000 non è richiesta l’autenticazione della firma in calce alla domanda, ma dovrà essere accompagnata da copia fotostatica di valido documento di identità.

La mancata sottoscrizione della domanda o la omessa indicazione, nella medesima, anche di un solo requisito richiesto per l’ammissione o di una sola delle dichiarazioni sopra riportate, determina l’esclusione dalla selezione.

I dati personali saranno trattati nel rispetto del D.Lgs. n. 196/03 per le parti ancora valide, in quanto non in contrasto con il Reg. UE 2016/679 (Regolamento europeo per la protezione dei dati personali), che costituisce attualmente il riferimento normativo fondamentale in materia. La presentazione della domanda da parte del candidato implica il consenso al trattamento dei propri dati personali, compresi i dati sensibili, a cura del personale assegnato all’ufficio preposto alla conservazione delle domande ed all’utilizzo delle stesse per lo svolgimento delle procedure concorsuali.

Documentazione da allegare alla domanda

Alla domanda di partecipazione gli aspiranti devono allegare tutta la documentazione relativa ai titoli che ritengano opportuno presentare agli effetti della valutazione di merito e della formulazione dell’elenco degli idonei, nonché un curriculum professionale , datato e firmato, redatto in carta semplice, relativo alle attività professionali, di studio, direzionali-organizzative svolte, i cui contenuti, ai sensi dell’art. 8 del D.P.R. n. 484/1997, dovranno fare riferimento:

a) alla tipologia delle istituzioni in cui sono allocate le strutture presso le quali il candidato ha svolto la sua attività e alla tipologia delle prestazioni erogate dalle strutture medesime;

b) alla posizione funzionale del candidato nelle strutture ed alle sue competenze con indicazione di eventuali specifici ambiti di autonomia professionale con funzioni di direzione;

c) alla tipologia qualitativa e quantitativa delle prestazioni effettuate dal candidato;

d) ai soggiorni di studio o di addestramento professionale per attività attinenti alla disciplina in rilevanti strutture italiane o estere di durata non inferiore a tre mesi con esclusione dei tirocini obbligatori;

e) all’attività didattica presso corsi di studio per il conseguimento del diploma universitario, di laurea o di specializzazione ovvero presso scuole per la formazione di personale sanitario con indicazione delle ore annue di insegnamento;

f) alla partecipazione a corsi, congressi, convegni e seminari, anche effettuati all’estero, purché abbiano in tutto, o in parte, finalità di formazione e di aggiornamento professionale e di avanzamento di ricerca scientifica, nonché alle pregresse idoneità nazionali;

g) alla produzione scientifica, valutata in relazione all’attinenza alla disciplina ed in relazione alla pubblicazione su riviste nazionali ed internazionali, caratterizzate da criteri di filtro nell’accettazione dei lavori, nonché al suo impatto sulla comunità scientifica;

h) alla continuità e alla rilevanza dell’attività pubblicistica e di ricerca svolta nel corso dei precedenti incarichi.

Poiché, ai sensi dell’art. 15 della L. 183 del 12/11/2011, dal 1/1/2012 non è più possibile richiedere o accettare certificazioni rilasciate da Pubbliche amministrazioni in ordine a stati, qualità personali e fatti, in luogo dei certificati i candidati potranno presentare le relative dichiarazioni sostitutive di cui agli artt. 46 e 47 del DPR 445/2000.

I candidati, per quanto attiene il servizio prestato presso l'Azienda USL di Piacenza od enti confluiti, possono fare riferimento ai documenti contenuti nel proprio fascicolo personale, precisando gli estremi del servizio di cui si chiede la valutazione ai fini dell'ammissione e/o della valutazione di merito.

Le dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà per essere prese in considerazione devono contenere tutti gli elementi che sarebbero stati presenti nel documento rilasciato dall’autorità competente, in modo da consentire gli opportuni controlli.

Alle dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà dovrà essere allegata fotocopia di un valido documento di riconoscimento. In mancanza del documento di riconoscimento le dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà non verranno prese in considerazione per la valutazione.

Non saranno valutate idoneità a corsi e tirocini, né partecipazioni a congressi, convegni e seminari in qualità di uditore. I contenuti del curriculum - esclusi quelli di cui alla precedente lettera c), e le pubblicazioni - possono essere autocertificati dal candidato ai sensi del D.P.R. 445/2000 e successive modificazioni.

Modalità e termini per la presentazione delle domande

Le domande devono pervenire entro le ore 12 del 30° giorno non festivo successivo alla data di pubblicazione dell’estratto del presente bando sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. Qualora detto giorno sia festivo, il termine è prorogato alla stessa ora del primo giorno successivo non festivo.

Le domande dovranno essere inviate, nel rispetto dei termini di cui sopra, utilizzando una casella di posta elettronica certificata, all’indirizzo PEC dell’Azienda U.S.L. di Piacenza: avvisi.concorsi@pec.ausl.pc.it.

La domanda e tutta la documentazione allegata dovranno essere contenute in un massimo di n. 2 files formato PDF, la cui dimensione massima non potrà superare 5 MB ciascuno.

L’oggetto della Pec dovrà indicare in maniera chiara ed inequivocabile il riferimento al concorso cui il candidato intende partecipare. L’inoltro della domanda potrà essere effettuato via Pec una sola volta; nel caso di più invii successivi si terrà conto solo del primo.

Si precisa che per la validità dell’invio, la domanda del candidato deve provenire da una casella di posta certificata, così come stabilito dalla normativa vigente. Non sarà, pertanto, ritenuto valido l’invio da casella di posta elettronica semplice/ordinaria anche se indirizzata alla PEC Aziendale. La domanda di concorso dovrà essere firmata dal candidato in maniera autografa, scannerizzata e inviata. In alternativa il candidato dovrà utilizzare una delle modalità previste dall’art. 65 del D.Lgs. 7/3/2005, n. 82 e s.m.i. Il mancato rispetto delle predette modalità di inoltro/sottoscrizione della domanda comporterà l’esclusione dal concorso.

È esclusa ogni altra forma di presentazione o di trasmissione.

L’Amministrazione utilizzerà, per ogni comunicazione anche successiva alla procedura in oggetto, il medesimo mezzo con piena efficacia e garanzia di conoscibilità degli atti trasmessi da parte del candidato.

Il termine fissato per la presentazione della domanda è perentorio. È data possibilità ai candidati di produrre successivamente - e comunque da far pervenire entro e non oltre 10 giorni dalla data di scadenza del termine per la presentazione delle domande - con modalità cartacee, la documentazione utile alla valutazione, a condizione che la stessa risulti dettagliatamente elencata in apposito allegato alla domanda di partecipazione trasmessa telematicamente nei termini sopra indicati. I documenti non elencati preventivamente nella domanda di ammissione alla selezione non saranno presi in considerazione alcuna e saranno restituiti al candidato

L’Amministrazione non assume responsabilità per la dispersione di comunicazioni derivante da inesatta indicazione del recapito da parte del concorrente oppure da mancata o tardiva comunicazione del cambiamento di indirizzo indicato nella domanda, né per eventuali disguidi postali o telegrafici o comunque imputabili a terzi, a caso fortuito o forza maggiore.

La documentazione presentata potrà essere ritirata personalmente o da un incaricato munito di delega, previo riconoscimento tramite documento d’identità valido, entro i termini di validità della graduatoria, decorsi i quali non sarà più possibile la restituzione della documentazione allegata alla domanda.

Commissione

La Commissione, di cui all’art. 15 c. 7 bis D.Lgs. 502/92 e s.m.i., è composta dal Direttore Sanitario e da tre Direttori di struttura Complessa nella medesima disciplina dell’incarico da conferire, individuati tramite sorteggio da un elenco nazionale nominativo nazionale predisposto dal Ministero della Salute.

Le operazioni di sorteggio saranno pubbliche e avranno luogo presso l’U.O. Risorse Umane – Ufficio Reclutamento personale, Via Anguissola n. 15, il primo lunedì non festivo successivo alla scadenza del termine

utile per la presentazione delle domande, con inizio alle ore 9.00.

La valutazione viene effettuata dalla Commissione tramite analisi comparativa dei curricula, dei titoli professionali posseduti, avuto anche riguardo alle necessarie competenze organizzative e gestionali, dei volumi dell’attività svolta, dell’aderenza del profilo ricercato e agli esiti di un colloquio.

La composizione della commissione è pubblicata sul sito internet aziendale.

Criteri e modalità di valutazione

La Commissione valuterà i candidati sulla base del curriculum e di un colloquio e disporrà complessivamente di 100 punti così ripartiti:

30 punti per il curriculum;

70 punti per il colloquio.

Per essere presi in considerazione ai fini dell’inserimento nella terna di idonei i candidati dovranno riportare almeno 15 punti nella macroarea curriculum e almeno 60 punti nella macroarea colloquio.

Il punteggio per la valutazione del CURRICULUM viene ripartito ed attribuito come segue:

  • Esperienze professionali: massimo punti 20

In relazione al fabbisogno definito in tale ambito verranno prese in considerazione le esperienze professionali del candidato, con prevalente considerazione di quelle maturate negli ultimi 5 anni, tenuto conto:

- della loro attinenza, rilevanza, durata e continuità;

- della rilevanza delle strutture in cui sono state maturate;

- della tipologia delle istituzioni in cui sono allocate le strutture presso le quali il candidato ha svolto la sua attività e la tipologia delle prestazioni erogate dalle strutture medesime;

- della posizione funzionale del candidato nelle strutture e delle sue competenze con indicazione di eventuali specifici ambiti di autonomia professionale con funzioni di direzione, ruoli di responsabilità rivestiti, lo scenario organizzativo in cui ha operato il dirigente e particolari risultati ottenuti nelle esperienze professionali precedenti;

- della tipologia qualitativa e quantitativa delle prestazioni effettuate dal candidato anche con riguardo all’attività/casistica trattata nei precedenti incarichi, misurabile in termini di volume e complessità.

  • Attività di formazione, studio, ricerca e produzione scientifica: massimo punti 10

Tenuto conto del fabbisogno definito, in tale ambito verranno presi in considerazione:

- Soggiorni di studio o di addestramento professionale per attività attinenti alla disciplina in rilevanti strutture italiane o estere di durata non inferiore a tre mesi con esclusione dei tirocini obbligatori;

- Attività didattica presso corsi di studio per il conseguimento di diploma universitario, di laurea o di specializzazione ovvero presso scuole per la formazione di personale sanitario;

- Partecipazione a corsi, congressi, convegni e seminari, anche effettuati all’estero, in qualità di docente o relatore;

- Produzione scientifica, valutata in relazione all’attinenza alla disciplina ed il relazione alla pubblicazione su riviste nazionali ed internazionali, caratterizzate da criteri di filtro nell’accettazione dei lavori, nonché al suo impatto sulla comunità scientifica;

- Continuità e rilevanza dell’attività pubblicistica e di ricerca svolta nel corso dei precedenti incarichi.

La Commissione di valutazione, tenuto conto dei predetti criteri e parametri numerici, attribuirà al curriculum di ogni candidato un punteggio complessivo, adeguatamente e dettagliatamente motivato.

Nell’ambito del COLLOQUIO verranno valutate:

  • Capacità professionali nella specifica disciplina con riferimento anche alle esperienze professionali documentate, rispondenti al fabbisogno determinato dall’Azienda: valutate sino a un massimo di 30 punti;
  • Capacità gestionali, organizzative e di direzione con riferimento alle caratteristiche dell’incarico da svolgere, rispondenti al fabbisogno determinato dall’Azienda: valutate sino a un massimo di 40 punti.

La Commissione, nell’attribuzione del punteggio terrà conto della chiarezza espositiva, della correttezza delle risposte, dell’uso di linguaggio scientifico appropriato, della capacità di collegamento con altre discipline o

specialità per la miglior risoluzione dei quesiti anche dal punto di vista dell’efficacia e dell’economicità degli interventi.

Il colloquio è altresì diretto a testare la visione e l’originalità delle proposte sull’organizzazione della struttura complessa, nonché l’attitudine all’innovazione ai fini del miglioramento dell’organizzazione e della soddisfazione degli stakeholders della struttura stessa.

In esito al processo di valutazione ad ogni candidato è attribuito un punteggio complessivo, derivante dalla somma di quanto riportato nella macroarea curriculum e quanto riportato nella macroarea colloquio.

La terna degli idonei viene composta dai tre candidati che hanno ottenuto il punteggio complessivo più alto a condizione che abbiano conseguito la valutazione minima prevista per ogni macroarea.

Qualora i candidati idonei siano in numero inferiore a tre le operazioni di valutazione si intendono comunque validamente compiute e gli atti sono trasmessi al Direttore Generale per i successivi adempimenti.

I candidati saranno convocati al colloquio almeno 15 gg. prima del giorno fissato, con comunicazione all’indirizzo PEC indicato nella domanda di partecipazione. La data del colloquio sarà altresì pubblicata, con analogo preavviso, sul sito Internet aziendale: www.ausl.pc.it – Assunzione personale – Selezioni in corso. Al colloquio i candidati dovranno presentarsi muniti di documento di identità personale in corso di validità. Il colloquio si svolgerà in un’aula aperta al pubblico, ferma restando al possibilità di non far assistere alle operazioni relative gli altri candidati qualora la Commissione intenda gestire il colloquio medesimo con modalità uniformi, somministrando ai candidati le medesime domande.

La mancata presentazione al colloquio, indipendentemente dalla causa, comporta la rinuncia alla selezione.

Le operazioni concorsuali saranno svolte nel rispetto di quanto previsto dalle “Linee guida per la gestione da parte di tutte le pubbliche amministrazioni e le aziende ed enti del Servizio Sanitario Regionale.

Conferimento incarico

L’incarico verrà conferito dal Direttore Generale ad un candidato individuato nell’ambito di una terna di idonei, predisposta dalla Commissione, che, nel rigoroso rispetto del fabbisogno definito, attribuirà a ciascun aspirante un punteggio sulla base della valutazione dei curricula e degli esiti di un colloquio.

La terna degli idonei è composta, sulla base dei migliori punteggi attribuiti, dai candidati che abbiamo raggiunto o superato le soglie minime di punteggio previste dal bando. Nell’ambito della terna il Direttore Generale potrà nominare uno dei due candidati che non hanno conseguito il miglior punteggio, motivando congruamente tale scelta, anche tenendo conto del criterio preferenziale dell’esclusività del rapporto, ai sensi dell’art. 8 c. 4 L.R. 29/2004.

Ai sensi dell’art. 15 c. 7 ter D.Lgs. 502/92 e s.m.i. “L’incarico di direttore di struttura complessa è soggetto a conferma al temine di un periodo di prova di sei mesi, prorogabile di altri sei, a decorrere dalla data di nomina a detto incarico, sulla base della valutazione di cui al comma 5”.

L’incarico avrà durata quinquennale, con facoltà di rinnovo per lo stesso o per un periodo più breve, previa verifica positiva al termine dell’incarico da effettuarsi da parte di un collegio tecnico ai sensi delle vigenti disposizioni normative.

Adempimenti del candidato al quale è conferito l'incarico

Il concorrente cui sarà conferito l’incarico sarà invitato a stipulare apposito contratto individuale di lavoro ai sensi del vigente C.C.N.L. Area Sanità 19/12/2019 subordinatamente alla presentazione, nel termine di giorni 30 dalla richiesta dell’Azienda - sotto pena di mancata stipulazione del contratto medesimo - dei documenti elencati nella richiesta stessa. Copia del presente avviso potrà essere richiesta presso l’U.O. Risorse Umane.

Si intendono qui richiamate le disposizioni, tutte, in materia di inconferibilità e di incompatibilità di incarichi di cui al D.Lgs. 39/2013.

L’Azienda U.S.L. di Piacenza si riserva ogni facoltà di disporre la proroga dei termini del presente avviso, la loro sospensione e modificazione, la revoca ed annullamento dell’avviso stesso in relazione all’esistenza di ragioni di pubblico interesse concreto ed attuale.

Per tutto quanto non previsto dal presente bando, si intendono qui richiamate le norme di legge vigenti in materia.

La presentazione della domanda comporta l’accettazione incondizionata delle norme contenute nel presente avviso e il consenso alla pubblicazione del curriculum e di ogni altro elemento come indicato nel bando.

Per informazioni gli interessati potranno rivolgersi all' U.O. Risorse Umane dell'Azienda Unità Sanitaria Locale di Piacenza – Via Anguissola n.15 - tel. 0523/398708 o consultare il sito Internet aziendale: www.ausl.pc.it – Assunzione personale.

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina