n. 58 del 14.04.2010 Periodico (Parte Seconda)

Comitato Interassociativo Gestione Servizi Pesca – Concessione derivazione acque pubbliche dal t. Prampola con procedura ordinaria ad uso ittico in comune di Villa Minozzo (RE), località Minozzo (pratica n. 458 - RE08A0068)

IL RESPONSABILE

(omissis)

determina:

per i motivi indicati in premessa:

a) di rilasciare al Comitato Interassociativo Gestione Servizi Pesca - codice fiscale: 80017750359 con sede in …omissis… la concessione di derivazione acqua pubblica dal T. Prampola in località Minozzo, per alimentazione peschiera ad uso ittico;

b) di fissare la quantità d’acqua prelevabile pari ad una portata massima e media di Mod.0,03 (l/s 3), per il volume annuo di mc 94’608, nel rispetto delle modalità nonché degli obblighi e condizioni dettagliati nel Disciplinare parte integrante del presente atto;

c) di stabilire che la concessione sia rilasciata fino al 31 dicembre 2015;

(omissis)

Disciplinare tecnico allegato alla determinazione di concessione di acque pubbliche n. 1402 del 16/02/2010

(omissis)

Articolo 1 - Quantità dell’acqua da derivare e destinazione d’uso della stessa 

La quantità di acqua pubblica da derivare dal T. Prampola in località Minozzo, è determinata nella misura massima e media di Mod.0,03 (l/s 3), per il volume annuo di mc 94’608.

L’acqua è concessa per alimentazione peschiera ad uso ittico.

Articolo 2 - Descrizione ed ubicazione delle opere di presa e modalità di esercizio della derivazione

La presa avviene dal Torrente Prampola con pozzetto in cemento 30x30 in corrispondenza di un salto naturale; da detto pozzetto l’acqua è convogliata con conduttura in PVC del diametro di mm. 80 interrata per un tratto di mt. 35 sino alla casa (ex Mulino di Tromba). La tubazione prosegue poi fuori terra a ridosso della sponda in dx idraulica per mt. 100 fino al pozzetto ripartitore in cemento delle dimensioni di 40x40, posto a monte di 25 metri dal laghetto. Da detto pozzetto l’acqua è ripartita fra la peschiera ed il serbatoio della Latteria Sociale Minozzo.

L’acqua della peschiera è convogliata con tubazione in PVC del diametro di mm. 80 ad un pozzetto 50x50 dal quale è diretta ad un secondo pozzetto 30x30 che porta l’acqua parte nella vasca dei riproduttori e parte al laghetto delle trote Fario.

A pochi metri dal pozzetto ripartitore fra la peschiera e la latteria viene derivata la sorgente della peschiera mediante pozzetto 30x30 e conduttura in PVC del diametro di mm. 40 per un tratto di mt. 25 fino alle vasche longitudinale e Californiana per la schiusa e lo svezzamento degli avanotti. Nel periodo agosto-novembre nel quale l’acqua della sorgente non è utilizzata per la schiusa, viene ricondotta nella vasca dei riproduttori.

La restituzione dal laghetto avviene in continuo mediante una chiavica a saracinesca per tracimazione che, con condotto in PVC del diametro di mm. 300, reimmette l’acqua nel T. Prampola. Per le operazioni di svuotamento e recupero trote viene sollevata la saracinesca e svuotato il laghetto attraverso lo stesso condotto.

La restituzione dalle vasche dell’incubatoio avviene mediante due condotti in PVC (uno per vasca) del diametro di mm. 150 che reimmettono l’acqua nel torrente per caduta.

Il punto di presa è ubicato nel Comune di Villa Minozzo (RE), loc. Minozzo, in corrispondenza del terreno distinto nel NCT di detto Comune al foglio 33, mapp.317, proprietà del sig. Fioroni Giglio, coordinate UTM X=1614600,87; Y=4912431,55.

Articolo 3 - Deflusso minimo vitale

Al fine di garantire la tutela dell’ecosistema fluviale, la portata da lasciar defluire in alveo a valle della sezione di prelievo (DMV) è fissata in l/sec 4 pari a m3/sec 0.004 in ottemperanza dei principi generali e dei criteri stabiliti nel Piano di Tutela delle Acque, adottato con Deliberazione Consiglio Regionale N. 633 del 22/12/2004 e approvato con Deliberazione dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna n. 40 del 21/12/2005.

Tenuto conto che, in base alla normativa vigente il DMV viene attualmente definito sulla base della sola componente idrologica e che i parametri correttivi della componente morfologica-ambientale del DMV verranno definiti ed applicati entro il 31/12/2016, il valore del DMV sopra riportato potrà subire variazioni anche in aumento, senza che ciò possa dar luogo alla corresponsione di indennizzi da parte della pubblica amministrazione.

Articolo 4 - Obblighi e condizioni particolari cui è assoggettata la derivazione

L’utilizzo di prodotti alimentari e di medicinali per l’allevamento ittico deve essere fatto assicurando che le caratteristiche qualitative del corpo idrico nel punto in cui vengono scaricate le acque (dopo il loro utilizzo nell’impianto ittico) siano mantenute uguali a quelle presenti a monte delle opere di presa.

Il concessionario è obbligato a collocare in maniera visibile per tutta la durata della concessione, limitatamente al periodo di effettivo prelievo, in corrispondenza di ogni punto di presa il cartello identificativo della concessione non appena questo gli sia consegnato o trasmesso dal Servizio concedente. In caso di furto o smarrimento il concessionario è tenuto ad informare il Servizio concedente, che provvederà, a spese del concessionario, a rilasciare un duplicato degli stessi.

Nell’esercizio del prelievo è fatto divieto di effettuare nell’alveo dei corsi d’acqua interessati escavazioni, buche e sbarramenti nonché di ingombrare, manomettere o alterare in alcun modo l’argine e le sponde.

In caso di inosservanza di tale divieto si applicheranno le sanzioni previste dalle norme di Polizia Idraulica di cui agli artt. 93 e seguenti del R.D. 25/07/1904 n. 523. La ditta concessionaria sarà, in ogni caso, tenuta a riparare a sua cura e spese ed, in conformità alle disposizioni del Servizio, gli eventuali danni che per effetto del prelievo venissero arrecati alle sponde ed alle pertinenze dei corsi d’acqua medesimi.

Il tratto di derivazione che è comune ai due concessionari (Comitato Interassociativo Gestione Servizi Pesca e Latteria Sociale Minozzo) viene gestito secondo gli accordi sottoscritti dal sig. Fioroni Giglio e dalla Latteria Sociale Minozzo in data 21/07/2003, acquisiti agli atti di questo Servizio e confermati dal Comitato concessionario che di fatto subentra al sig. Fioroni Giglio.

Inoltre, nei confronti della richiesta di concessione a derivare di cui alla pratica 451, chiesta dal sig. Fioroni Carlo ad uso domestico per irrigazione giardino, la struttura ittiogenica gestita dal Comitato Interassociativo Gestione Servizi Pesca mantiene la priorità ed in caso di necessità quali secche estive, periodi particolarmente siccitosi, ecc. che potrebbero danneggiare la fauna ittica presente nell’impianto, è inderogabile la cessazione della captazione da parte del sig. Fioroni Carlo, come da accordi sottoscritti in data 16/07/2008, agli atti di questo Servizio.

È vietato cedere o vendere a terzi, in tutto o in parte, la risorsa idrica oggetto delle presente concessione. L’inosservanza di tale divieto comporta la decadenza dal diritto a derivare.

Sono a carico del concessionario l’esecuzione e la manutenzione di tutte le opere che si rendano necessarie, in relazione alla derivazione concessa, per garantire sia la difesa dell’ambiente, sia il buon regime delle acque, anche se la necessità di tali opere venga accertata in seguito.

L’Autorità Sanitaria preposta al controllo igienico delle acque può vietare il prelievo delle stesse qualora motivazioni di carattere igienico-sanitario lo rendessero necessario.

In ogni caso l’osservanza delle condizioni imposte dal presente disciplinare di concessione non esime da responsabilità il Concessionario che provochi inquinamento delle acque.

 (omissis)

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