n.130 del 16.05.2018 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 6127 - Risoluzione per impegnare la Giunta a stigmatizzare atti e comportamenti che si richiamano in varie forme al fascismo e ai suoi linguaggi rituali, alla sua simbologia o che promuovano forme di discriminazione in contrasto con la Carta Costituzionale. A firma dei Consiglieri: Rontini, Caliandro, Prodi, Torri, Taruffi, Calvano, Boschini, Molinari, Mori, Marchetti Francesca, Mumolo, Bagnari, Serri, Poli, Bessi, Rossi Nadia, Montalti, Zoffoli, Ravaioli, Sabattini, Iotti, Tarasconi, Zappaterra, Campedelli
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Si riconosce
nei principi sanciti dalla Costituzione italiana quale fondamentale sistema di diritti e doveri della Repubblica, indispensabili e insostituibili per garantire il nostro sistema democratico.
Evidenziato che
la Regione Emilia-Romagna si fonda, come richiamato nel preambolo del suo Statuto, sui valori della Resistenza al nazismo e al fascismo e sugli ideali di libertà e unità nazionale del Risorgimento, e si basa sui valori sanciti dalla Costituzione italiana e dall'Unione europea.
Esprime
preoccupazione per la crescente diffusione e visibilità di fenomeni che apertamente si richiamano al fascismo, usandone simboli e lessico, promuovendo idee e atteggiamenti che furono alla base del fascismo storico e che contrastano con i valori fondanti della nostra democrazia e l'ordinamento vigente.
Allarmata
dalla ripresa di iniziative di tipo nazi-fascista, dalla crescita e dalla diffusione di movimenti dichiaratamente neofascisti, dai sempre più frequenti episodi di razzismo nello sport e non solo, dai numerosi atti vandalici contro monumenti e simboli della memoria antifascista.
Ribadisce
la necessità di tenere sempre viva l'attualità dei valori della Resistenza e della Costituzione antifascista da parte delle Istituzioni, quale patrimonio comune a garanzia della convivenza democratica e delle libertà dei cittadini.
Considerato che
è necessario continuare a incentivare la promozione di iniziative culturali in collaborazione con le scuole e nei luoghi di aggregazione affinché, come prevede anche la legge regionale 3 marzo 2016, n. 3 (Memoria del Novecento. Promozione e sostegno alle attività di valorizzazione della storia del Novecento in Emilia-Romagna), sia mantenuta la memoria storica, iniziative che consentano di portare all’attenzione della popolazione il problema dei nuovi fascismi in particolare modo rivolte alle persone più giovani e “vulnerabili”.
Condanna
ogni manifestazione lesiva del carattere democratico della Repubblica e i comportamenti volti ad alterare la memoria storica delle vicende che hanno portato alla Liberazione del nostro Paese.
Impegna il Presidente e la Giunta regionale
a stigmatizzare atti e comportamenti che si richiamano in varie forme al fascismo, ai suoi linguaggi e rituali, alla sua simbologia o che promuovano forme di discriminazione in contrasto con la Carta costituzionale;
a tenere vivi ed attualizzare i valori di libertà, tolleranza, solidarietà che stanno alla base della nostra Costituzione e che costituiscono l’atto fondativo della convivenza democratica anche promuovendo l’impegno civico dei cittadini che svolgono un ruolo insostituibile e fondamentale nella vita attiva delle nostre Comunità, coerentemente con il dettato costituzionale; questo mediante l’organizzazione di incontri pubblici, attività rivolte ai giovani da portarsi avanti anche in collaborazione con le istituzioni scolastiche e percorsi relativi alla valorizzazione della memoria e delle celebrazioni degli anniversari della nostra Costituzione e Repubblica, così come previsto anche dalla citata legge regionale n. 3 del 2016;
a non concedere spazi, patrocini, contributi di qualsiasi natura a coloro che non garantiscano di rispettare i valori della Costituzione, professando o praticando comportamenti fascisti, discriminatori di ogni genere o violino le leggi Scelba e Mancino;
a rafforzare nella società quella cultura che ha consentito per decenni alla nostra Repubblica di respingere, sia a livello culturale che politico e sociale, ogni rigurgito neofascista e ogni tentazione antidemocratica;
ad inviare la presente risoluzione alla Presidenza della Repubblica e ai Presidenti di Camera e Senato.
Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta antimeridiana del 18 aprile 2018