n.123 del 03.05.2017 periodico (Parte Seconda)

Provvedimento di verifica (screening) relativa al progetto di incremento della capacità di recupero dell'impianto da 25.000 a 45.000 tonnellate/anno in Via Baccilliera, 10/12 in comune di Calderara di Reno (BO). Proponente: CEA Ambiente Srl (Titolo II della L.R. 9/99)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

(omissis)

delibera:

a) di dare atto e fare proprio il parere contenuto nella Relazione istruttoria redatta da ARPAE SAC, inviata alla Regione Emilia-Romagna con nota prot.6241 del 21/3/2017, acquisita dalla Regione Emilia-Romagna al PG/2017/190249 del 21/3/2017 e allegata alla presente delibera; tale Relazione costituisce l’ALLEGATO 1 della presente delibera e ne è parte integrante e sostanziale;

b) di escludere, ai sensi dell’art. 10, comma 2 della L.R. n. 9 del 1999, dalla procedura di V.I.A., l'intervento proposto dalla Società CEA Ambiente s.r.l., relativo all’“Incremento della capacità di recupero dell'impianto da 25.000 a 45.000 tonnellate/anno in via Baccilliera, 10/12 a Calderara di Reno (BO)”, in quanto non comporterà impatti negativi e significativi sull'ambiente, a condizione che siano rispettate le seguenti prescrizioni:

  • il Piano delle Emergenze (PDE) dovrà essere allegato alla comunicazione di variazione dell’atto di iscrizione, ai sensi dell’art. 216 del D.Lgs. 152/06 e smi, che verrà presentata da CEA Ambiente ad ARPAE SAC di Bologna;
  • successivamente alla Delibera regionale di screening, il proponente dovrà inviare la comunicazione di variazione dell’atto di iscrizione, ai sensi dell’art. 216 del D.Lgs. 152/06 e smi, ad ARPAE SAC di Bologna, specificando tipologie e quantitativi di rifiuto da recuperare in R5, per un totale di 45.000 t/a, coerentemente con quanto depositato e valutato nella presente procedura;
  • la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Bologna e le Province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara prescrive l’applicazione dell’art. 90 del D. Lgs 42/2004, che impone a chiunque scopra fortuitamente cose aventi interesse artistico, storico, archeologico, di farne immediata denuncia all’autorità competente e di lasciare nelle condizioni e nel luogo in cui sono state ritrovate;

In merito alla componente Atmosfera e odori, si prescrive:

  • per quanto attiene alle emissioni diffuse, la Ditta dovrà esercire l'impianto secondo le migliori tecnologie disponibili, adottando tutte le cautele atte a contenere il più possibile le emissioni di polverosità diffusa in atmosfera durante l
a lavorazione, la movimentazione e lo stoccaggio di materiali polverulenti, in ottemperanza alle prescrizioni dettate dall'allegato V alla parte quinta del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152; in particolare:
    • dovrà essere assicurata la costante umidificazione dei piazzali e delle aree maggiormente soggette al transito di veicoli e, per le superfici pavimentate con materiali impermeabili (asfalto, cemento, ecc.), la periodica pulizia (almeno due volte alla settimana, salvo il verificarsi di eventi meteorici), con particolare attenzione e maggiore frequenza nei periodi siccitosi e ventosi;
    • la viabilità interna e le aree pavimentate dovranno essere costantemente mantenute in piena efficienza;
    • durante la movimentazione ed il trasporto del materiale inerte polverulento dovranno essere impiegati dispositivi chiusi, con la copertura del carico dei camion in entrata ed in uscita dall'impianto;
    • dovrà essere imposto l'obbligo di riduzione della velocità di transito da parte dei mezzi lungo strade, piste e piazzali non pavimentati, mediante l'apposizione di idonea segnaletica;
    • dovrà essere assicurata la costante umidificazione dei cumuli depositati nei piazzali e della superficie del suolo su cui si effettua lo stoccaggio del materiale polverulento;
    • i sistemi di mitigazione e di contenimento delle emissioni diffuse dovranno essere mantenuti in continua efficienza;
  • entro tre mesi dall'attivazione dell'impianto dovranno essere seguite delle indagini olfattometriche secondo le tecniche previste dalla UNI EN 13725:2004 (le cui risultanze dovranno essere inviate a ARPAE SAC e ARPAE ST); il giorno e l'ora dell'indagine dovranno essere comunicati con congruo anticipo ad ARPAE - sportello di Casalecchio di Reno, fax 051 570399; l'indagine dovrà essere finalizzata a rilevare concentrazione e portata di odore presso le sorgenti emissive (tamburo rotante e la tramoggia di carico del materiale) nelle condizioni di utilizzo più gravose; in base ai risultati ottenuti, ARPAE potrà richiedere ulteriori rilievi e/o l’adozione di interventi di mitigazione, ovvero la realizzazione di uno studio, mediante strumenti modellistici, per stimare le concentrazioni orarie di picco di odore nei pressi dei ricettori da R1 a R8 (già individuati nell'ambito dell'impatto acustico), considerando entrambi gli impianti in funzione; tali valori di concentrazione di picco di odore (98° percentile su base annua) presso i ricettori non dovranno superare valori soglia di alcune UO; qualora si riscontrassero valori superiori si dovranno prevedere mitigazioni/limitazioni d'uso degli impianti;

in merito alla componente Traffico, si prescrive:

  • i mezzi pesanti da e per l’impianto di recupero dovranno utilizzare per la maggior parte dei transiti, la rete viaria di pertinenza del comune Anzola dell’Emilia, in quanto presenta le uniche strade a carreggiata adeguata per i mezzi pesanti; la rete viaria del comune di Calderara (via Di Mezzo Ponente e via Sacernia) non consente il transito dei mezzi pesanti in sicurezza essendo viabilità a carreggiata ristretta e con curve a 90 gradi senza visuale, oltre alla presenza dell’abitato di Sacerno;
  • Cea Ambiente srl dovrà provvedere, prima dell’entrata in esercizio dei due nuovi macchinari, ad adeguare il fondo stradale del tratto di Via Bacciliera che attualmente risulta già in alcuni punti sconnesso, e dovrà mantenerlo nel tempo in buone e regolari condizioni tali da garantire la sicurezza della circolazione;

in merito alla componente Vegetazione e fauna, si prescrive:

  • di mantenere la vegetazione esistente lungo il perimetro del comparto ai fini della mitigazione paesaggistica dell’impianto; come prevede il Regolamento Comunale del Verde, dovranno essere sostituite in egual numero le piante morte; la vegetazione potrà essere anche aumentata, nel rispetto delle adeguate distanze tra le piante al fine di garantire lo sviluppo delle stesse;

c) di determinare le spese per l’istruttoria relativa alla procedura predetta a carico del proponente in euro 500,00 ai sensi dell’articolo 28 della L.R. n. 9 del 1999 e della deliberazione della Giunta Regionale 15/07/2002, n. 1238, importo correttamente versato alla Struttura ARPAE all'avvio del procedimento;

d)di trasmettere la presente delibera al proponente CEA Ambiente S.r.l.; al SUAP del Comune di Calderara di Reno; al Comune di Calderara di Reno; all’ARPAE SAC di Bologna; all’ARPAE – Distretto Territoriale Urbano; alla Città metropolitana di Bologna; all’ Azienda USL Bologna; all’Autorità di Bacino del Fiume Reno; alla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Bologna e le Province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara; all’Agenzia Regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile Servizio Area Reno e Po di Volano, all’Aeroporto G. Marconi di Bologna SPA e all’Unione Terre d’Acqua - Polizia Municipale;

e)di pubblicare per estratto, ai sensi dell'art. 10, comma 3, della L.R. n. 9 del 1999, il presente partito di deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna;

f)di pubblicare integralmente sul sito web della Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell'art. 10, comma 3, della L.R. n. 9 del 1999, il presente provvedimento di verifica (screening).

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