n.55 del 12.03.2025 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 188 - Risoluzione per impegnare la Giunta a promuovere l'utilizzo intermodale della bicicletta e del treno attraverso azioni che favoriscano l'accessibilità delle stazioni e l'utilizzo dell'abbonamento "Mi Muovo bici in treno". A firma dei Consiglieri: Larghetti, Burani, Trande, Gordini, Casadei, Paldino

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che

dieci anni fa è stato istituito l’abbonamento annuale “Mi Muovo bici in treno”, riservato ai residenti in Emilia-Romagna per viaggiare con la bici al seguito sui treni attrezzati di Trenitalia e di Tper all’interno dei confini regionali. Attualmente nella nostra regione sono 630 i treni attrezzati per il trasporto di bici (su un totale di circa 900 treni circolanti), di cui il 90% su rete nazionale e il 10% su rete FER;

tale decisione nacque in seguito ad una petizione online lanciata da una cittadina bolognese e che, anche grazie al supporto delle associazioni per la mobilità ciclabile, raggiunse in poco tempo le 60mila firme allo scopo di ripristinare l’abbonamento che permetteva di trasportare le bici sul treno ad un prezzo accessibile;

il successo dell’iniziativa, oltre a dimostrare l’attenzione dei pendolari verso le soluzioni che agevolano l’intermodalità, permise di riattivare in breve tempo la tariffa speciale vigente in Emilia-Romagna, addirittura a un prezzo dimezzato (60 euro) rispetto al costo precedente;

attualmente, su tutti i treni regionali a livello nazionale, viene ammesso il trasporto gratuito di una bicicletta pieghevole (dimensioni max 80x110x40) mentre, su quelli contrassegnati da apposito pittogramma, può essere trasportata anche la bici montata, previo acquisto di un supplemento valido 24 ore o, in alternativa, di un altro biglietto di corsa semplice di seconda classe.

Considerato che

la Regione Emilia-Romagna è impegnata nella lotta ai cambiamenti climatici e nella riduzione delle emissioni climalteranti, la cui la prima fonte, secondo quanto riportato da ISPRA, è costituita per oltre il 24% dal settore dei trasporti;

con la Dichiarazione di emergenza climatica dell’agosto 2019 e con la sottoscrizione del Patto per il Lavoro e per il Clima, la Regione Emilia-Romagna ha preso l’impegno di rispondere alla sfida del cambiamento climatico e di accelerare la transizione ecologica, ponendosi l’obiettivo di raggiungere la decarbonizzazione prima del 2050, puntando tra l’altro allo sviluppo delle forme di mobilità sostenibile;

gli obiettivi strategici contenuti nella pianificazione regionale vigente evidenziano l’importanza del riequilibrio modale, a tutti i livelli, da perseguire attraverso azioni di incentivo del trasporto pubblico, della ciclabilità e dell’integrazione tra i mezzi di trasporto. In questa ottica la Regione ha promosso, presso le città con più di 50.000 abitanti, la redazione dei Piani Urbani della Mobilità Sostenibile (PUMS), finalizzati al raggiungimento degli obiettivi di riequilibrio modale;

queste azioni vengono rafforzate da quanto previsto in termini di strategie e priorità, dalla Legge 11 gennaio 2018, n. 2 inerente: “Disposizioni per lo sviluppo della mobilità in bicicletta e la realizzazione della rete nazionale di percorribilità turistica”, in cui vengono ribadite le priorità sopracitate;

la Regione, in continuità con quanto già attuato e avviato, sta attivamente promuovendo diverse iniziative per sviluppare una mobilità sostenibile con una maggiore sicurezza per la circolazione ciclistica, per incentivare i trasferimenti casa-lavoro, casa-scuola, per favorire il ciclo-turismo verso le città d’arte e le aree naturalistiche della nostra regione ed in generale per favorire l’avvicinamento anche dei cittadini a scelte di mobilità consapevoli. Nella scorsa legislatura sono stati stanziati oltre 160 milioni di euro per finanziare più di 500 progetti rivolti alla mobilità dolce su tutta l’Emilia-Romagna.

Ricordato che

il Regolamento europeo n. 1371 del 2007 relativo ai diritti e agli obblighi dei passeggeri nel trasporto ferroviario impone alle imprese ferroviarie di consentire ai passeggeri di portare le biciclette sul treno;

la Riforma dei diritti dei passeggeri del trasporto ferroviario, approvata il 25/01/2021 dal Consiglio europeo per favorire la mobilità sostenibile e facilitare il trasporto delle bici a bordo treno, ha stabilito che “le imprese ferroviarie saranno tenute a predisporre spazi per almeno quattro biciclette e i passeggeri saranno informati della capacità disponibile. Le imprese ferroviarie possono decidere di prevedere un numero diverso di spazi in funzione del tipo di servizio, delle dimensioni del treno e delle previsioni relative alla domanda di trasporto di biciclette. Gli Stati membri possono inoltre fissare un numero più elevato in caso di maggiore domanda di trasporto di biciclette. Gli obblighi relativi agli spazi per le biciclette si applicheranno nei casi in cui un'impresa ferroviaria ordini nuovo materiale rotabile o effettui un significativo ammodernamento del materiale rotabile esistente”;

la Legge regionale n. 10 del 2017 per la promozione della ciclabilità prevede che la Regione Emilia-Romagna - al fine di migliorare la qualità della vita e della salute della collettività, la tutela dell'ambiente nonché la salvaguardia del territorio e del paesaggio - promuova, nell'ambito delle politiche per la mobilità sostenibile, la ciclabilità urbana ed extraurbana integrata con altri sistemi di trasporto pubblico e collettivo, in sicurezza ed in continuità sull'intero territorio regionale;

sono le Regioni a programmare il servizio ferroviario ed a determinare tariffe e regole di accesso ai treni regionali ai sensi del D.Lgs. 18 novembre 1997 n. 422 che ha decentrato funzioni e compiti in materia di trasporto pubblico regionale e locale.

Tutto ciò premesso,

impegna la Giunta regionale

ad attivarsi presso RFI e FER, dove le condizioni lo consentano, per migliorare l’accessibilità interna delle stazioni ferroviarie affinché in ogni stazione sia possibile raggiungere i binari mediante ascensori di dimensioni adeguate anche per viaggiatori con disabilità o a mobilità ridotta oppure che ci sia uno scivolo sufficientemente largo così da consentire a chi ha la bici al seguito di salire le scale agevolmente con anche rampe fisse, laddove possibile, per consentire a tutti l’accesso ai binari e abbattere le barriere architettoniche;

a mettere in campo azioni affinché si possa arrivare ad ogni stazione in bicicletta mediante ciclabile protetta o bike lane, realizzando un censimento che abbia come obiettivo di analizzare la piena raggiungibilità in bici delle stazioni;

a migliorare la visibilità dell’utilizzo dell’abbonamento annuale “Mi Muovo bici in treno” per promuoverlo e farlo maggiormente conoscere all’utenza regionale;

a farsi parte attiva in sede di Conferenza Stato-Regioni allo scopo di raggiungere una omogeneizzazione della tariffazione e delle regole di accesso delle bici sui treni regionali di tutte le Regioni che agevoli l’utenza pendolare.

Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 19 febbraio 2025

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