n. 267 del 05.12.2012 periodico (Parte Seconda)
Procedura di verifica (screening) relativa all'attività di recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso la sede della ditta Cartocast S.n.c. in comune di Piacenza (Titolo II della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e s.m.i., come integrata dal D.Lgs 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i.)
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis)
delibera:
1) di escludere, ai sensi dell’art. 10, comma 1 della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, come integrata dal DLgs. 3 aprile 2006, n. 152 e successive modificazioni, in considerazione dei limitati impatti attesi, il progetto di “Attività di recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso la sede della ditta Cartocast S.n.c. in comune di Piacenza” presentato dalla Ditta “Cartocast S.n.c.” localizzato in Comune di Piacenza (PC) da ulteriore procedura di VIA. a condizione che siano rispettate le seguenti prescrizioni:
- per minimizzare gli impatti sull’ambiente, mettere in atto tutti gli interventi e azioni di mitigazione previste nel progetto;
- dovranno essere predisposti tutti i presidi tecnici e gestionali atti a minimizzare l’impatto acustico e l’emissione di polveri in atmosfera;
- le operazioni di recupero non possono riguardare rifiuti pericolosi;
- l’attività di recupero deve essere esercitata in conformità al D.M. 5 febbraio 1998 come modificato e integrato dal D.M. 5 aprile 2006, n. 186, e in conformità ai principi generali previsti dall’art. 178 del DLgs. 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i.;
- i rifiuti gestiti dalla Ditta non possono provenire da attività di demolizione dei veicoli fuori uso (centri di rottamazione), soggette all’applicazione del D.Lgs. 24 giugno 2003, n. 209;
- durante tutte le fasi operative e di deposito deve essere evitato ogni danno per la salute, l’incolumità, il benessere e la sicurezza della collettività e degli operatori addetti;
- durante le operazioni di carico e scarico di rifiuti devono essere adottate tutte le necessarie misure di sicurezza atte ad evitare l’insorgere di qualsiasi pericolo o inconveniente di ordine ambientale ed igienico sanitario;
- i rifiuti derivanti dalle attività di recupero di rifiuti dovranno essere gestiti in regime di deposito temporaneo così come definito all’articolo 183, lett. bb) del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i.;
- si ricorda che le tipologie 5.7 (quale spezzoni di cavo con il conduttore di alluminio ricoperto) e 5.8 (quale spezzoni di cavo di rame ricoperto)di cui al suballegato 1, allegato al D.M. 5 febbraio 1998 e s.m.i. non possono essere sottoposte a recupero (R4), il quale, ai sensi dello stesso D.M. 5 febbraio 1998 e s.m.i., avviene invece nell'industria metallurgica;
- deve essere completata la recinzione su tutti i lati dell'area in disponibilità della Ditta proponente, prevedendo in particolare che l'area utilizzata dalla Società Ecoborgo Srl risulti esterna alla zona recintata: in tal senso dovrà essere tenuta in considerazione, anche a parziale compensazione dell'incremento di emissioni da traffico, la possibilità di realizzare la recinzione attraverso la piantumazione di alberi ad alto fusto che potranno essere posti a dimora anche sui lati esterni del centro (seppur già chiusi con altre strutture);
- per quanto riguarda gli eventuali rifiuti stoccati in cumuli all'esterno del capannone, dovrà essere verificata la necessità di aggiornare l’esistente autorizzazione allo scarico di acque reflue di dilavamento rilasciata dal Comune di Piacenza in data 31 gennaio 2011;
- nella successiva fase di comunicazione ai sensi dell’art. 216 del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i., è fatto obbligo di produrre idoneo titolo concessorio che attesti la disponibilità dell’utilizzo ad uso domestico del pozzo privato;
2) di trasmettere la presente delibera alla Ditta Cartocast Snc; alla Provincia di Piacenza; al Comune di Piacenza; all’ARPA sezione provinciale di Piacenza; all’AUSL di Piacenza;
3) di pubblicare per estratto nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell'art. 10, comma 3 della L.R. 18 maggio 1999, n. 9, il presente partito di deliberazione;
4) di pubblicare integralmente sul sito web della Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell’art. 20, comma 7 del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i. il presente provvedimento di assoggettabilità.