n.293 del 13.10.2021 periodico (Parte Seconda)

L.R. n. 4/2018, art. 11: Provvedimento di verifica di assoggettabilità a VIA (screening) relativo al progetto di messa in sicurezza di tratti critici del litorale nelle province di Rimini, Forlì-Cesena e Ravenna con sabbie sottomarine da aree off-shore, denominato Progettone 4

IL DIRIGENTE FIRMATARIO

(omissis)

determina

a) di escludere dalla ulteriore procedura di V.I.A., ai sensi dell’art. 11, comma 1, della legge regionale 20 aprile 2018, n. 4, il progetto di “posizionamento di barriere permeabili (moduli w-mesh) in un tratto di specchio d’acqua antistante l’arenile del Comune di Riccione” proposto dal Comune di Riccione, per le valutazioni espresse in narrativa, a condizione che vengano rispettate le prescrizioni di seguito indicate:

1) dovrà essere rispettato il cronoprogramma previsionale indicato nella documentazione volontaria trasmessa anticipando le lavorazioni a Lido di Dante e Punta Marina e comunque definendo in accordo con l’Ente Parco Delta del Po e i Carabinieri Reparto Biodiversità di Punta Marina i tempi e i modi per minimizzare gli impatti e le interferenze in tali aree al fine di salvaguardare il periodo riproduttivo della fauna selvatica;

2) il proponente dovrà comunicare all’Ente Parco Delta del Po, ai Carabinieri Reparto Biodiversità di Punta Marina l’inizio dei lavori nelle aree di intervento Milano Marittima, Lido di Dante e Punta Marina con almeno 10 giorni di anticipo;

3) dovrà essere comunicata al Servizio VIPSA della Regione Emilia-Romagna la conclusione dei lavori nelle diverse aree; in generale i lavori dovranno essere conclusi entro l’inizio della stagione balneare 2022, come previsto dal DM 173/2006; in caso di situazioni impreviste che comportino modifiche al cronoprogramma previsionale dovrà essere data tempestiva comunicazione alle Autorità competenti al fine di concordare eventuali deroghe e le modalità e le condizioni per la conclusione degli interventi previsti;

4) dovrà essere realizzato il monitoraggio ambientale con le cadenze, i criteri e le caratteristiche indicate, fermo restando che in sede di autorizzazione degli interventi potranno essere ulteriormente perfezionati tali aspetti in accordo con gli enti competenti;

5) gli esiti dei monitoraggi, in base alle scadenze previste per i rilievi e per campionamenti, dovranno essere trasmessi con una relazione di analisi delle risultanze entro 6 mesi dalla fine delle attività di rilievo e di campionamento alla Regione Emilia-Romagna (Servizio geologico, sismico e dei suoli, Servizio VIPSA, Servizio Difesa del suolo, della costa e bonifica) e alle sedi operative di Rimini, Forlì-Cesena e Ravenna di Arpae Area est;

b) che la verifica dell’ottemperanza delle presenti prescrizioni compete per quanto di competenza a:

condizione n. 1 e 2–Ente Parco Delta del Po e i Carabinieri Reparto Biodiversità di Punta Marina;

condizione n. 3–Servizio Vipsa della Regione Emilia-Romagna;

condizione n. 4–Arpae Area est;

condizione n. 5 - Regione Emilia-Romagnae Arpae Area est;

c) di raccomandare che

  • di prevedere in sede di gara forme di premialità per l’individuazione di proposte per la rimozione dei materiali organici e conchigliari asportati dal fondale in fase di prelievo del materiale sabbioso;
  • di non prevedere lavori e interventi sulle dune esistenti al fine di salvaguardare tali relitti di naturalità;
  • a seguito della conclusione del presente procedimento è necessario acquisire i pareri e gli atti di assenso da parte delle Amministrazioni competenti rispetto a tale intervento di ripascimento; il progetto dovrà essere realizzato coerentemente a quanto dichiarato nello studio ambientale preliminare;

d) per eventuali modifiche gestionali, ottimizzazioni e perfezionamenti progettuali che non vadano a modificare gli impatti ambientali valutati nella presente procedura non debba essere attivato un nuovo procedimento di verifica di assoggettabilità ai sensi dell’art. 10 della LR 4/18;

e) di stabilire, ai sensi dell’art. 25 della l.r. 4/2018, che la relazione di verifica di ottemperanza delle prescrizioni dovrà essere presentata alla Regione Emilia-Romagna Servizio Valutazione Impatto e Promozione Sostenibilità Ambientale e agli altri soggetti specificamente individuati per la verifica delle diverse prescrizioni;

f) di dare atto che la non ottemperanza alle prescrizioni sarà soggetta a sanzione come definito dall’art. 29 del d.lgs. 152/2006;

g) di stabilire l’efficacia temporale per la realizzazione del progetto in 5 anni; decorso tale periodo senza che il progetto sia stato realizzato, il provvedimento di screening deve essere reiterato, fatta salva la concessione, su istanza del proponente, di specifica proroga da parte dell’autorità competente;

h) di trasmettere copia della presente deliberazione: al proponente Agenzia di Protezione Civile – Area Romagna, sede di Rimini, ad Arpae Area est, ad Arpae Direzione generale, alla Regione Emilia-Romagna(Servizio geologico, sismico e dei suoli, Servizio difesa del suolo, della costa e bonifica e al Servizio turismo, commercio e sport),alla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini, al Parco Regionale del Delta del Po dell'Emilia-Romagna, ai Carabinieri - Ufficio territoriale per la biodiversità Punta Marina, al Comune di Misano adriatico, al Comune di Riccione, al Comune di Bellaria-Igea Marina, al Comune di Cesenatico, al Comune di Cervia, al Comune di Ravenna, alla AUSL Romagna – Dipartimento di Sanità Pubblica, alla Capitaneria di Porto di Rimini e alla Capitaneria di Porto di Ravenna;

i) di pubblicare, per estratto, la presente determina dirigenziale sul BURERT e, integralmente, sul sito web delle valutazioni ambientali della Regione Emilia-Romagna;

j) di rendere noto che contro il presente provvedimento è proponibile il ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale entro sessanta giorni, nonché ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni; entrambi i termini decorrono dalla data di pubblicazione sul BURERT;

k) di dare atto, infine, che si provvederà alle ulteriori pubblicazioni previste dal Piano triennale di prevenzione della corruzione ai sensi dell’art. 7 bis, comma 3, del d.lgs. 33/2013.

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