n.97 del 18.04.2018 periodico (Parte Seconda)

Dichiarazione dello stato di crisi regionale per gli intensi eventi meteorologici che nei giorni 8-15 dicembre 2017 hanno colpito l'intero territorio regionale

IL PRESIDENTE

Visti:

- la legge 24 febbraio 1992, n. 225 “Istituzione del Servizio nazionale di protezione civile”, ed in particolare l’art. 2 che, alle lettere a), b) e c) del comma 1, individua e distingue gli eventi calamitosi in relazione al rilievo rispettivamente nazionale, regionale e locale degli stessi ed all’assetto dei poteri e delle attribuzioni di enti ed amministrazioni;

- la legge regionale 7 febbraio 2005, n. 1 “Norme in materia di protezione civile e volontariato. Istituzione dell'Agenzia regionale di protezione civile”;

Premesso che il territorio regionale è stato interessato da intensi ed estesi eventi metereologici nei giorni 8 – 15 dicembre 2017 associati a abbondanti precipitazioni, forti raffiche di vento, fenomeni di neve e vetro-ghiaccio, nonché mareggiate come di seguito precisato:

- intense piogge nella giornata del 8 dicembre 2017 che hanno generato un primo incremento dei livelli idrometrici dei fiumi Trebbia, Taro, Parma, Enza, Secchia, Panaro e Reno e nelle giornate del 10-11 dicembre 2017, accompagnate da temperature elevate e forti venti, che hanno favorito lo scioglimento del manto nevoso presente con conseguenti piene fluviali che hanno superato i massimi storici con rottura dell’argine destro del fiume Enza nel Comune di Brescello e alluvionamento della Località Lentigione, parziale sormonto dell’argine del fiume Parma nel Comune di Colorno e allagamento di parte dell’abitato, allagamenti delle aree golenali del fiume Secchia;

- vasti fenomeni di gelicidio e di forte vento nelle aree collinari e montane che hanno causato interruzioni della viabilità, danni alle infrastrutture e al servizio di erogazione dell’energia elettrica con disalimentazione di circa 25.000 utenze;

- intense mareggiate lungo tutto il litorale romagnolo;

Dato atto che l’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile ha assicurato il proprio intervento operativo raccordandosi con i Vigili del fuoco per gli interventi di soccorso tecnico urgente, nonché con le Prefetture e le Amministrazioni comunali coinvolte per supportare le richieste dal territorio, anche mediante l’attivazione del Volontariato di Protezione Civile;

Considerato che sulla base degli interventi effettuati e di una speditiva ricognizione delle situazioni di danno si rilevano danni in tutto il territorio regionale al sistema delle infrastrutture, con interruzioni della viabilità e dei servizi pubblici essenziali, al tessuto economico-produttivo ed agricolo e al patrimonio edilizio pubblico e privato;

Rilevata l’esigenza di interventi di somma urgenza necessari per i ripristini e il rafforzamento temporaneo degli argini, di interventi di pulizia e di messa in sicurezza delle aree allagate per consentire il rientro della popolazione evacuata, la riapertura della viabilità interrotta e il ripristino delle strutture danneggiate, di interventi immediati della riduzione del rischio residuo per evitare che il ripetersi di eventi analoghi possa generare danni ancora maggiori;

Dato atto che la Giunta regionale ha valutato di mettere a disposizione 2 milioni di euro per interventi di somma urgenza e immediata necessità a valere sulle risorse ancora disponibili sul bilancio 2017 dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile;

Considerate le caratteristiche dell’evento, la sua estensione territoriale è in corso di stesura la relazione di evento per la richiesta dello scrivente al Presidente del Consiglio dei Ministri della dichiarazione dello stato di emergenza, ai sensi dell’art. 5 della L. n. 225/92, affinché si provveda con mezzi e poteri straordinari per consentire la realizzazione degli interventi urgenti e mitigare le possibili gravi conseguenze sia per le persone che per il contesto socio-economico;

Visto l’art. 8, comma 1, della legge regionale n. 1/2005, ai sensi del quale, al verificarsi o nell'imminenza degli eventi di cui all'art. 2, comma 1, lettera b) della medesima legge regionale, ovvero eventi di rilievo regionale che per natura ed estensione necessitano di una immediata risposta della Regione, il Presidente della Giunta regionale decreta lo stato di crisi regionale, determinandone durata ed estensione territoriale;

Ritenuto, sulla base delle previsioni e delle valutazioni tecniche di cui sopra, di dichiarare ai sensi dell’art. 8 della legge regionale n. 1/2005 lo stato di crisi regionale per tutto il territorio regionale;

Dato atto che il Direttore dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, ai sensi dell’art. 10, comma 1, della citata legge regionale n. 1/2005, al verificarsi di una situazione di pericolo che renda necessari specifici lavori o altri interventi indifferibili e urgenti, nonché misure temporanee di assistenza a nuclei familiari evacuati da abitazioni inagibili, può adottare tutti i provvedimenti amministrativi necessari, assumendo i relativi impegni di spesa nei limiti delle disponibilità dei capitoli del bilancio dell'Agenzia regionale a ciò specificamente destinati, nel rispetto di direttive impartite dalla Giunta regionale;

Richiamate le deliberazioni della Giunta regionale:

- n.2416/2008, recante “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali fra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e successive modifiche ed integrazioni;

- n. 89/2017 “Approvazione Piano triennale di prevenzione della corruzione 2017 – 2019”;

- n. 468/2017 avente ad oggetto “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;

- n. 486/2017 avente ad oggetto “Direttiva di indirizzi interpretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.Lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del piano triennale di prevenzione della corruzione 2017-2019”;

- n. 1129/2017 con cui è stato rinnovato fino al 31 dicembre 2020 l’incarico di Direttore dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile al dott. Maurizio Mainetti, conferito con DGR. n. 1080/2012 e prorogato con DGR n. 2260/2015;

dato atto del parere allegato

decreta: 

Per le ragioni espresse in parte narrativa e che qui si intendono integralmente richiamate:

  1. di dichiarare, ai sensi dell’art. 8 della legge regionale n. 1/2005, lo stato di crisi regionale per la durata di 90 giorni decorrenti dalla data di adozione del presente decreto in tutto il territorio della regione Emilia-Romagna;
  2. di dare atto che il Direttore dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, ai sensi dell’art. 10, comma 1, della legge regionale n. 1/2005, al verificarsi di una situazione di pericolo che renda necessari specifici lavori o altri interventi indifferibili e urgenti, nonché misure temporanee di assistenza a nuclei familiari evacuati da abitazioni inagibili, può adottare tutti i provvedimenti amministrativi necessari, assumendo i relativi impegni di spesa nei limiti delle disponibilità dei capitoli del bilancio dell'Agenzia regionale a ciò specificamente destinati, nel rispetto di direttive impartite dalla Giunta regionale;
  3. di pubblicare integralmente il presente decreto nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna;
  4. di dare atto che il presente atto sarà pubblicato altresì sul sito web istituzionale della Regione nella sezione “Amministrazione trasparente”, sottosezione di 2° livello denominata “dati ulteriori”, in applicazione degli indirizzi regionali concernenti l’ampliamento della trasparenza ai sensi dell’articolo 7-bis, comma 3, del D.Lgs. n. 33/2013 e successive modifiche.

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