n.411 del 11.12.2019 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 9177 - Risoluzione per impegnare la Giunta a proseguire nell’attuazione del Piano regionale di gestione dei rifiuti e a chiedere al Governo una revisione della plastic tax in modo che non risulti penalizzante per gli operatori del settore ed incentivi il comportamento virtuoso. A firma dei Consiglieri: Montalti, Calvano, Caliandro, Sabattini, Bessi, Pruccoli, Ravaioli, Zoffoli, Campedelli, Tarasconi, Zappa- terra, Benati, Marchetti Francesca, Boschini, Poli, Paruolo, Rontini, Molinari, Serri, Soncini
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
l’approccio della Regione Emilia-Romagna al tema del trattamento dei rifiuti risulta del tutto evidente dal dettato della LR 16/2015 e del Piano regionale di gestione dei rifiuti: sostegno a modalità di produzione orientate alla riduzione del rifiuto ed alla piena differenziazione, diminuzione della produzione a monte, riciclaggio e riutilizzo della materia, con la conseguente adozione della tariffazione puntuale tesa a favorire comportamenti consapevoli e virtuosi da parte dei cittadini.
La plastica è, oggi, fra le materie più criticate per l’impatto inquinante sull’ambiente sia per la sua lunghissima durabilità che per l’enorme quantità prodotta dalla nostra società: materiale difficilmente deperibile, la sua presenza nei terreni, nei corsi d’acqua e nei mari causa problemi all'habitat naturale ed antropico, soprattutto laddove ci si riferisca alle microplastiche che entrano nella catena alimentare danneggiando anche l’uomo.
Rilevato che
la Strategia europea per la plastica nell’economia circolare, approvata nel gennaio 2018, si propone di sostenere la transizione verso l’economia circolare anche sostenendo la riconversione dei processi produttivi e la realizzazione di prodotti alternativi ecocompatibili.
La Direttiva 904/2019, vigente dal luglio scorso, intende ridurre l’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente e si propone, entro il 2021, la totale eliminazione di alcuni prodotti monouso quali bastoncini cotonati, posate e stoviglie usa e getta, contenitori in poliestere espanso.
Evidenziato che
la Regione Emilia-Romagna, condividendo e facendo proprio l’obiettivo della riduzione del consumo di plastica monouso, ha inteso anticipare alcune misure previste dalla normativa per il prossimo futuro con azioni quali l’eliminazione di tutti i prodotti usa e getta dalle sedi regionali, enti e aziende dipendenti, nonché da tutte le pubbliche amministrazioni e gli uffici pubblici che vorranno aderire all’iniziativa, e il divieto di utilizzare stoviglie usa e getta negli eventi finanziati e patrocinati dalla Regione e in molte spiagge del litorale romagnolo.
Tuttavia, è ben evidente che, per ridurre la presenza di plasiche monouso nell’ambiente, oltre ad intervenire sulle abitudini dei consumatori finali attraverso misure culturali e tariffarie, è ancor prima necessario intervenire sul ciclo produttivo, al fine di sostenere la riconversione verso nuovi prodotti ecocompatibili delle imprese che operano nel packaging, settore centrale nell’economia regionale con oltre duecento aziende, diciottomila addetti e 8 miliardi di fatturato, pari al 63% dell’intero fatturato italiano della produzione di plastica.
Reso noto che
all’ipotesi, avanzata in Finanziaria dal Governo nazionale, di introdurre una plastic tax che rischierebbe di avere pesantissime ricadute sul settore, la Regione ha opposto una strategia Plastic Free condivisa con enti pubblici, imprese, sindacati, associazioni e comunità scientifica per liberare dalla plastica usa e getta uffici, mense, sagre e feste e ripulire spazi pubblici, fiumi, mare e spiagge.
Si tratta di una serie combinata di azioni, quindici per la precisione, che coinvolgendo tutti gli attori sociali, economici ed istituzionali interessati al tema, intendono definire un percorso finalizzato a tre obiettivi così sintetizzabili: riconvertire, ridurre e ripulire.
Obiettivi da conseguire attraverso azioni di sostegno e incentivazione per le quali sono già stati stanziati 2 milioni di euro - che potranno eventualmente essere implementate a bilancio - per supportare enti pubblici e privati che decidono di ridurne l’uso, per sostenere la vendita di prodotti sfusi, per rimuovere i rifiuti dai letti dei corsi d’acqua, dal mare e negli spazi pubblici. In particolare, per il mondo dell’impresa e del lavoro, è previsto il sostegno alla riconversione industriale dei processi e dei prodotti nell'ottica dell'economia circolare, anche attraverso progetti di ricerca e sperimentali che portino verso soluzioni eco-compatibili in sostituzione delle attuali plastiche o all’utilizzo di plastiche riutilizzabili; si prevede poi la possibilità di percorsi di riqualificazione professionale con l'obiettivo di tutelare e riqualificare l'occupazione.
Sottolineato che
a seguito delle preoccupazioni espresse al Governo dal Presidente della Regione Stefano Bonaccini in merito alle ricadute di un’eventuale plastic tax sull’economia regionale, il Ministro dell'Economia Roberto Gualtieri si è impegnato ad aprire un tavolo nazionale per l’attuazione del provvedimento, affinché tale misura non abbia ricadute negative sulla filiera del packaging.
Evidenziato inoltre che
a tale provvedimento potrebbe aggiungersi anche la cosiddetta sugar tax, che rischia di penalizzare un settore importantissimo anche per l’economia regionale come quello saccarifero, senza peraltro favorire la pur fondamentale e necessaria educazione alimentare.
In Emilia-Romagna il sostegno della Regione al settore saccarifero è significativo e continuativo nel tempo: lo scorso anno abbiamo stanziato un milione e 250 mila euro di risorse regionali a favore del settore bieticolo-saccarifero in difficoltà assegnando ai produttori agricoli un aiuto economico per ogni ettaro di superficie coltivata. Una misura di sostegno straordinaria proprio per salvaguardare un settore di grande rilevanza per l’agroalimentare dell’Emilia-Romagna, sia sotto il profilo economico, sia occupazionale, messo in crisi dalla cessazione del regime comunitario delle quote zucchero e dall’aggressiva politica dei prezzi praticata dalle più importanti imprese saccarifere dei Paesi nordeuropei. Per una coltura, la barbabietola, che oltretutto assicura notevoli vantaggi ambientali nell’ambito di una corretta rotazione colturale.
Impegna la Giunta
a proseguire nell’attuazione delle misure previste dal Piano appena approvato destinandovi anche le ulteriori risorse che il Bilancio 2020 consentirà di reperire.
A chiedere al Governo una revisione della plastic tax tale per cui la misura non si traduca in una penalizzazione per gli operatori del settore, quanto piuttosto nell’incentivazione di comportamenti virtuosi.
A ribadire la richiesta al Governo di non penalizzare un settore importantissimo come quello saccarifero, condannandoci a un futuro da importatori di zucchero, incomprensibile per un Paese leader nella produzione dolciaria di qualità con marchi famosi nel mondo.
Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 21 novembre 2019