n.363 del 07.12.2022 periodico (Parte Seconda)

Approvazione della rimodulazione del piano dei primi interventi urgenti di protezione civile per il contrasto della situazione di deficit idrico nel territorio della regione Emilia-Romagna (OCDPC N. 906/2022)

IL PRESIDENTE

IN QUALITÀ DI COMMISSARIO DELEGATO

Visti:

- il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59” e ss.mm.ii.;

- il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343 “Disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture proposte alle attività di protezione civile e per migliorare le strutture logistiche nel settore della difesa civile” convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401;

- il decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1 “Codice della protezione civile”;

- la legge regionale 7 febbraio 2005, n. 1 “Norme in materia di protezione civile e volontariato. Istituzione dell’Agenzia regionale di protezione civile” e, in particolare, l’art. 9 che attribuisce a tale Agenzia il coordinamento dell’istruttoria tecnica dei piani degli interventi urgenti di protezione civile in stretto raccordo e collaborazione con i Servizi regionali competenti per materia e con gli uffici e le strutture tecniche degli Enti locali maggiormente colpiti dagli eventi calamitosi, nonché con ogni altra struttura regionale e soggetto pubblico o privato interessati;

- la deliberazione della Giunta regionale 27 luglio 2015, n. 1023 “Approvazione ai sensi dell’art. 21, comma 6 della L.R. n. 1/2005 del regolamento di organizzazione e contabilità dell’Agenzia regionale di protezione civile.” e, in particolare:

  • l’art. 32, secondo cui l’Agenzia provvede direttamente allo svolgimento di tutte le attività amministrativo-contabili connesse con la gestione delle risorse finanziarie attribuite alle contabilità speciali aperte o da aprirsi a favore del Presidente della Regione Emilia-Romagna in qualità di Commissario delegato dello Stato per fronteggiare situazioni di emergenza di protezione civile in atto, ai sensi della normativa statale vigente in materia;
  • l’art. 34, che attribuisce all’Agenzia sia l’istruttoria tecnica e gestionale dei piani degli interventi urgenti di protezione civile, ivi comprese le funzioni relative alla programmazione e rimodulazione delle risorse finanziarie disponibili, sia i compiti di verifica e controllo sull’attuazione di tali piani da parte dei soggetti attuatori raccordandosi, a tal fine, con le altre strutture tecniche regionali nell’ambito delle rispettive competenze;

- la legge regionale 30 luglio 2015, n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni” e ss.mm.ii., ed in particolare, l’art. 19 che ha ridenominato l’Agenzia regionale di protezione civile in “Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile” (di seguito, per brevità, “Agenzia”), attribuendole le funzioni in materia di sicurezza territoriale e protezione civile;

Premesso che:

- il territorio della regione Emilia-Romagna è attualmente interessato da un lungo periodo di crisi idrica causata dalla eccezionale scarsità di precipitazioni pluviometriche e nevose registrate a partire dall’autunno 2021, il quale ha determinato una rilevante riduzione dei deflussi superficiali e delle conseguenti riserve idriche;

- tale prolungato periodo di siccità ha determinato una situazione di grave emergenza idrica, tuttora in atto;

Visti:

- il proprio decreto del 21 giugno 2022, n. 99 “Dichiarazione dello stato di crisi regionale connesso al contesto di criticità idrica nel territorio regionale.”;

- la delibera del Consiglio dei Ministri del 4 luglio 2022 “Dichiarazione dello stato di emergenza in relazione alla situazione di deficit idrico in atto nei territori delle regioni e delle province autonome ricadenti nei bacini distrettuali del Po e delle Alpi orientali, nonché per le peculiari condizioni ed esigenze rilevate nel territorio delle Regioni Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Veneto.” fino al 31 dicembre 2022, con contestuale stanziamento di 10 milioni 900 mila euro alla Regione Emilia-Romagna per l’attuazione dei primi interventi nelle more della valutazione dell’effettivo impatto dell’evento;

- l’ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile (di seguito, per brevità, “OCDPC”) 21 luglio 2022, n. 906 “Primi interventi urgenti di protezione civile finalizzati a contrastare la situazione di deficit idrico in atto per le peculiari condizioni ed esigenze rilevate nel territorio delle Regioni Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Veneto.” con cui il Presidente della Regione Emilia-Romagna è nominato Commissario delegato per il superamento dell’emergenza (art. 1, comma 1) con il compito di predisporre un piano degli interventi e delle misure più urgenti delle fattispecie previste dall’art. 25, comma 2, lettere a) e b) del d.lgs. 1/2018 da sottoporre alla preventiva approvazione del Capo del Dipartimento della protezione civile (d’ora in avanti, per brevità, “CDPC”) (art. 1, comma 3), nel limite dello stanziamento di 10 milioni 900 mila euro (art. 1, comma 3) e contestuale autorizzazione all’apertura di apposita contabilità speciale (art. 3, comma 2);

- il proprio decreto del 3 agosto 2022, n. 118 “Approvazione del piano dei primi interventi urgenti di protezione civile per il contrasto della situazione di deficit idrico nel territorio della Regione Emilia-Romagna (OCDPC n. 906/2022).”;

Dato atto che:

- per la realizzazione degli interventi previsti nell’OCDPC n. 906/2022 è stata aperta, presso la Banca d’Italia - Tesoreria Provinciale dello Stato – sezione di Bologna, la contabilità speciale n. 6368 intestata allo scrivente;

- con nota prot. n. 22/11/2022.1176475.U lo scrivente ha richiesto al CDPC la proroga della durata dello stato di emergenza per ulteriori 6 mesi, ossia fino al 30 giugno 2023, a causa del protrarsi della situazione di deficit idrico a livello regionale per via delle condizioni meteo di settembre e ottobre 2022;

Rilevato che con riferimento al piano dei primi interventi urgenti (approvato con il proprio decreto 118/2022):

  • è programmato l’intervento con codice 17530, CUP H11D22000060001, titolo “Interventi di rifornimento con autobotti al fine di garantire la continuità del servizio idropotabile”, con soggetto attuatore Hera S.p.a., per l’importo di 550 mila euro (IVA inclusa);
  • l’intervento si svolge nell’ambito geografico dei Comuni di Bologna, Camugnano, Castel d’Aiano, Castel di Casio, Castiglione dei Pepoli, Gaggio Montano, Grizzana Morandi, Marzabotto, Monterenzio, Monte San Pietro, Monzuno, Pianoro, San Benedetto Val di Sambro, Sasso Marconi, Valsamoggia e Vergato;
  • ATERSIR (Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi idrici e rifiuti), in qualità di soggetto deputato all’istruttoria delle proposte di interventi per il settore idropotabile, ha chiesto di potere estendere l’ambito geografico di realizzazione dell’intervento con codice 17530 al territorio del Comune di Lizzano in Belvedere (BO), rappresentando la necessità di tale Ente locale di ottenere l’approvvigionamento idrico nel proprio territorio tramite il servizio di autobotti gestito da Hera S.p.a. in considerazione della scarsità di tale risorsa (nota prot. Agenzia 02.11.2022.0058171.E);

Visti i seguenti articoli dell’OCDPC n. 906/2022:

- 1, comma 5 che consente la successiva rimodulazione ed integrazione del piano degli interventi con la preventiva approvazione del CDPC;

- 1, comma 7 e 6, comma 1 secondo cui la proposta di rimodulazione deve essere accompagnata dalla relazione trimestrale relativa alle attività espletate;

Considerato che:

- con la nota prot. n. 1135285 del 7/11/2022 lo scrivente ha trasmesso al CDPC, per l’approvazione, la proposta di rimodulazione del piano contenente l’inserimento del Comune di Lizzano in Belvedere tra i Comuni e le località nei quali si svolge l’intervento con codice 17530;

- alla nota è stata allegata la relazione trimestrale sullo stato di attuazione degli interventi e delle attività;

- con la nota prot. n. 0052801 del 16/11/2022 il CDPC ha comunicato l’approvazione della proposta di rimodulazione;

Ritenuto, pertanto, di approvare la rimodulazione del piano dei primi interventi urgenti di protezione civile per il contrasto della situazione di deficit idrico nel territorio della Regione Emilia-Romagna comprendente l’inserimento del Comune di Lizzano in Belvedere tra i Comuni e le località nei quali si svolge l’intervento con codice 17530;

Visti:

- il decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni” e, in particolare, gli artt. 26 e 42;

- la propria deliberazione n. 111 del 31 gennaio 2022 “Piano triennale di prevenzione della corruzione e trasparenza 2022-2024, di transizione al piano integrato di attività e organizzazione di cui all'art. 6 del D.L. n. 80/2021” e la determinazione dirigenziale n. 2335 del 9/2/2022 “Direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione previsti dal Decreto legislativo n. 33 del 2013. Anno 2022”;

Dato atto dei pareri allegati;

decreta:

1. di approvare la rimodulazione del piano dei primi interventi urgenti di protezione civile per il contrasto della situazione di deficit idrico nel territorio della Regione Emilia-Romagna comprendente l’inserimento del Comune di Lizzano in Belvedere tra i Comuni e le località nei quali si svolge l’intervento con codice 17530;

2. di confermare in ogni sua altra parte il proprio decreto n. 118/2022;

3. di disporre la pubblicazione del presente atto all’interno del Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico e sul seguente sito internet istituzionale dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile https://protezionecivile.regione.emilia-romagna.it/piani-sicurezza-interventi-urgenti/ordinanze-piani-e-atti-correlati-dal-2008/emergenza-per-deficit-idrico-2022/emergenza-per-deficit-idrico-2022;

4. di trasmettere il presente decreto al Capo del Dipartimento della protezione civile, ad ATERSIR, al Comune di Lizzano in Belvedere ed al soggetto attuatore interessato;

5. di provvedere agli obblighi di pubblicazione previsti dagli artt. 26, comma 2 e 42, del D.lgs. 33/2013 e ss.mm.ii. ed alle ulteriori pubblicazioni ai sensi dell’art. 7-bis, comma 3, del medesimo Decreto legislativo.

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