n. 41 del 14.03.2012 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 1789 - Risoluzione proposta dalla consigliera Barbati per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte alla prevenzione della tubercolosi

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

- in Italia si verificano cinquemila casi di Tbc ogni anno, di cui 500 solo in Emilia-Romagna, cifra che ci colloca tra le regioni con il più alto tasso di incidenza della malattia. Addirittura la città di Bologna ha la maglia nera delle città italiane per quanto riguarda il 2010 con 130-150 casi di Tbc;

- il 16% dei batteri isolati all’Ospedale S. Orsola di Bologna nel 2011 è resistente ai farmaci più efficaci e causa infezioni difficilmente trattabili, segnando così l’avvento di una nuova emergenza dei ceppi cosiddetti ‘mdr’ (multi-drug resistant) resistenti ai più efficaci farmaci antitubercolari, prevalentemente provenienti da soggetti nati all’estero;

- l’incidenza della malattia è alta anche tra il personale sanitario in quanto la vaccinazione è obbligatoria, ma l’efficacia del vaccino non è altissima e molti soggetti si rifiutano di farla. I reparti più a rischio per la contrazione della Tbc da parte del personale sanitario sono nello specifico: pronto soccorso, pneumologia, anatomia patologica, microbiologia, malattie infettive e radiologia cardio-pneumologica;

- peraltro, come rilevato dal “Piano sociale e sanitario 2008-2010”, “L’incidenza di tubercolosi non ha mostrato flessioni nell’ultimo decennio, nonostante gli interventi attuati; indagini recenti hanno evidenziato la necessità di migliorare la tempestività diagnostica ed il follow-up dei pazienti”.

Rilevato che

- la delibera di Giunta regionale 7 febbraio 2005, n. 186 (recante Attivazione di un “Sistema di segnalazione rapida” di eventi epidemici ed eventi sentinella nelle strutture sanitarie e nella popolazione generale) ha istituito - ad integrazione di quanto previsto dalla normativa nazionale e regionale vigente in tema di sistema informativo delle malattie infettive - un sistema di segnalazione rapida di eventi epidemici ed eventi sentinella nelle strutture sanitarie e nella popolazione generale, finalizzato alla sorveglianza di malattie infettive e diffusive richiedenti, per specifiche caratteristiche epidemiologiche o della popolazione coinvolta, piani di risposta rapidi e interventi adeguati al controllo della diffusione delle stesse;

- la determina regionale 1 febbraio 2006, n. 1925 (recante “Approvazione del documento che disciplina il sistema di segnalazione rapida di eventi epidemici ed eventi sentinella nelle strutture sanitarie e nella popolazione generale, istituito con Delib. GR. n. 186/2005”), ha disciplinato - sotto il profilo operativo - le modalità di segnalazione rapida delle malattie infettive, tra cui la tubercolosi, che colpisca un operatore sanitario ovvero un cittadino;

- nonostante tali interventi, il “Piano sociale e sanitario 2008 - 2010” ha espressamente indicato, tra gli obiettivi da perseguire mediante l’adozione di strategie e misure efficienti, “Il consolidamento e lo sviluppo di sistemi di sorveglianza [delle malattie infettive, tra cui - ovviamente - la TBC] più sensibili e tempestivi” e segnatamente “ - il miglioramento dei piani di intervento per le malattie infettive rilevanti, in particolare all’interno della collettività (TB, legionellosi, meningiti, ecc.) (…), e lo sviluppo di piani di risposta in caso di (…) emergenze epidemiche (…); miglioramento che deve prevedere un esplicito e costante riferimento all’integrazione coi servizi clinici e alla definizione delle rispettive azioni e delle opportune sequenze; - il consolidamento ed il miglioramento dei programmi per la sorveglianza ed il controllo delle infezioni associate all’assistenza sanitaria (…), anche attraverso un’azione sinergica con il comitato delle infezioni ospedaliere e con la Commissione terapeutica locale e con le iniziative messe a punto nei Nuclei delle cure primarie per il miglioramento dell’appropriatezza farmaceutica; - interventi attivi per assicurare il mantenimento degli elevati livelli di copertura vaccinale raggiunti in questa regione per le vaccinazioni ormai consolidate, il miglioramento della capacità di raggiungere attivamente le persone a rischio e l’attivazione di nuovi programmi vaccinali (…), anche qui valorizzando gli impegni di educazione sanitaria assunti dai Nuclei delle cure primarie”.

Visti

- l’art. 32, comma 1, Cost., ai sensi del quale “La repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”;

- la L. 23 dicembre 1978, n. 833 (“Istituzione del servizio sanitario nazionale”), che promuove la tutela della salute e la qualità delle prestazioni sanitarie in tutte le loro forme;

- il “Piano sanitario nazionale 2011-2013”;

- la L.R. 23 dicembre 2004, n. 29, recante “Norme generali sull’organizzazione ed il funzionamento del Servizio sanitario regionale”.

Impegna la Giunta regionale

- a stimare le criticità ancora sussistenti nel sistema di rilevazione e di prevenzione della malattia della tubercolosi tra gli operatori sanitari e nelle strutture sanitarie;

- a potenziare strategie efficienti ed efficaci di controllo e prevenzione al fine di evitare una diffusione della TBC tra gli operatori sanitari, e di conseguenza tra i pazienti, anche implementando l’attività di controllo e monitoraggio volta ad assicurare che le misure precauzionali siano effettivamente rese operative ed eseguite da parte degli operatori sanitari e in tutte le strutture sanitarie;

- ad incrementare le misure precauzionali nelle scuole e, più in generale, nei luoghi pubblici maggiormente esposti al rischio di diffusione del virus;

- a promuovere campagne informative e di sensibilizzazione in modo capillare, sia tra i cittadini che tra gli operatori sanitari.

Approvata all’unanimità dei presenti nella seduta pomeridiana del 28 febbraio 2012

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