n.121 del 08.05.2013 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 2691 - Risoluzione proposta dal consigliere Cavalli per impegnare la Giunta a porre in essere azioni, presso il Governo e l’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, per promuovere campagne di sensibilizzazione circa i rischi collegati al gioco d’azzardo patologico, incrementare i controlli nei locali dotati di slot-machine, dotandole anche di sistemi di lettura automatica dei documenti per contrastarne l’utilizzazione da parte dei minori

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Visti

il Decreto Legislativo 14 aprile 1948 n. 496, Disciplina delle attività di giuoco;

il Decreto del Presidente della Repubblica 24 gennaio 2002 n. 33, Regolamento concernente l'affidamento delle attribuzioni in materia di giochi e scommesse all'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato;

il Decreto del Presidente della Repubblica 2003 n. 385, Regolamento di organizzazione dell’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato;

il Regio Decreto 18 giugno 1931, n. 773, Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.

Premesso che

il gioco d’azzardo è un’attività ludica basata principalmente sull’investimento di una somma più o meno ingente di denaro o equivalenti la quale è potenzialmente capace di rendere, in caso di vittoria, un premio di simile o diversa natura;

ai sensi dell’art. 1 del D.lgs. 496/48 l’organizzazione e l’esercizio del gioco d’azzardo sono riservati allo Stato;

negli ultimi 10 anni il fatturato del gioco d’azzardo è più che triplicato, superando i 50 miliardi di euro, siamo oggi la nazione con la maggiore spesa pro capite in gioco d’azzardo (890€ l’anno);

si contano in Italia 28 milioni di giocatori occasionali dei quali 7 milioni sono abituali; si stima, inoltre, che circa 750.000 italiani soffrano di disturbi collegati al gioco d’azzardo e circa 80.000 siano affetti da Gioco d’Azzardo Patologico (GAP);

uno dei canali di scommessa più diffusi è rappresentato dai cosiddetti videopoker, collocati, oltre che nelle apposite sale giochi, in numerosissimi locali (bar, tabaccherie, ecc.);

ai sensi dell’articolo 110, comma 8 del TULPS, l'utilizzo di questi dispositivi è vietato ai minori di anni 18.

Appreso che 

il GAP si sta diffondendo in misura preoccupante assumendo i contorni di una piaga sociale;

il GAP sta colpendo anche giovani e giovanissimi e sembrerebbe che il canale attraverso il quale i giovani si avvicinano al gioco d’azzardo sia proprio quello dei c.d. videopoker.

Considerato che

con estrema frequenza, i media riportano di minori che hanno già sviluppato il GAP, appare evidente come il divieto di cui l’art. 110, comma 8 del TULPS non sia fatto opportunamente rispettare dai gestori dei locali.

Considerato inoltre che 

al fine di evitare il consumo di tabacco ai soggetti minori di anni 16, l’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato (AAMS) ha predisposto l’istallazione di soli distributori automatici di tabacchi dotati di lettura automatica di documenti contenenti l’indicazione anagrafica degli utenti.

Ritenuto che

per contrastare il gioco d’azzardo da parte dei giovani e le conseguenti ripercussioni sociali sarebbe utile subordinare la fruizione dello stesso ad un più attento e preciso accertamento dell’età anagrafica degli utenti.

Impegna la Giunta regionale

ad attivarsi presso il Governo nazionale e la AAMS, sollecitando l’integrazione degli apparecchi di cui all’articolo 110, comma 6 del TULPS con sistemi di lettura automatica di documenti contenenti l’indicazione anagrafica degli utenti;

ad attivarsi presso gli organi di Polizia al fine di incrementare i controlli presso i locali dotati di slot-machine e simili;

a promuovere anche tra i minori campagne di sensibilizzazione circa i rischi collegati al Gioco d’Azzardo Patologico.

Approvata all'unanimità dei presenti nella seduta antimeridiana del 23 aprile 2013

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