n.137 del 12.05.2021 periodico (Parte Seconda)

Deliberazione 1971/2020 - Scorrimento graduatoria progetti di filiera settore lattiero-caseario - Differimento termini presentazione progetti variante

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Richiamati:

- il Regolamento (UE) n. 1303 del 17 dicembre 2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;

- il Regolamento (UE) n. 1305 del 17 dicembre 2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che abroga il Regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio;

- il Regolamento (UE) n.1306 del 17 dicembre 2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della politica agricola comune e che abroga i regolamenti del Consiglio (CEE) n. 352/1978, (CE) n. 165/1994, (CE) n. 2799/1998, (CE) n. 814/2000, (CE) n. 1290/2005 e (CE) n. 485/2008;

- il Regolamento (UE) n. 1407 del 18 dicembre 2013 della Commissione relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti “de minimis”;

- il Regolamento delegato (UE) n. 640 dell’11 marzo 2014 della Commissione che integra il regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio per quanto riguarda il sistema integrato di gestione e di controllo e le condizioni per il rifiuto o la revoca di pagamenti nonché le sanzioni amministrative applicabili ai pagamenti diretti, al sostegno allo sviluppo rurale e alla condizionalità;

- il Regolamento delegato (UE) n. 807 dell’11 marzo 2014 della Commissione che integra talune disposizioni del regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che introduce disposizioni transitorie;

- il Regolamento di esecuzione (UE) n. 808 del 17 luglio 2014 della Commissione recante modalità di applicazione del Regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR);

- il Regolamento di esecuzione (UE) n. 809 del 17 luglio 2014 della Commissione recante modalità di applicazione del Regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio per quanto riguarda il sistema integrato di gestione e di controllo, le misure di sviluppo rurale e la condizionalità;

- il Regolamento (UE) n. 2393 del 13 dicembre 2017 del Parlamento Europeo e del Consiglio che modifica, tra l’altro, i Regolamenti (UE) n. 1305/2013 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e (UE) n. 1306/2013 sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della politica agricola comune;

Visto il Programma di Sviluppo Rurale della Regione Emilia-Romagna per il periodo 2014-2020 (di seguito per brevità indicato come PSR 2014-2020) attuativo del citato Regolamento (UE) n. 1305 del 17 dicembre 2013, adottato con deliberazione dell’Assemblea Legislativa n. 169 del 15 luglio 2014, nell’attuale formulazione (Versione 10.1) approvata dalla Commissione europea con Decisione C (2020) 6376 del 14 settembre 2020, di cui si è preso atto con propria deliberazione n. 1219 del 21 settembre 2020;

Richiamate inoltre le sottoindicate proprie deliberazioni:

- n. 227 del 27 febbraio 2017 recante “Reg. (UE) 1305/2013 – PSR 2014/2020 – Progetti di Filiera – Approvazione avvisi pubblici regionali per i tipi di operazione 4.1.01, 4.2.01, 16.2.01 e proposta formativa per il tipo di operazione 1.1.01” come aggiornata dalle deliberazioni n. 908 del 21 giugno 2017 e n. 1408 del 25 settembre 2017;

- n. 370 del 12 marzo 2018 recante “Reg. (UE) 1305/2013 – PSR 2014/2020 – Progetti di Filiera – Approvazione avvisi pubblici regionali per i tipi di operazione 4.1.01, 4.2.01, 16.2.01 e proposta formativa per il tipo di operazione 1.1.01 approvati con delibera di Giunta regionale n. 227/2017 e successive modifiche ed integrazioni – Disposizioni collegate allo svolgimento delle attività istruttorie e differimento dei termini procedimentali”;

- n. 996 del 25 giugno 2018 recante “Reg. (UE) 1305/2013 – PSR 2014/2020 – Progetti di Filiera – Approvazione avvisi pubblici regionali per i tipi di operazione 4.1.01, 4.2.01, 16.2.01 e proposta formativa per il tipo di operazione 1.1.01 approvati con delibera di Giunta regionale n. 227/2017 e successive modifiche ed integrazioni – Disposizioni in ordine all’utilizzo delle risorse residue”;

Richiamata altresì la determinazione dirigenziale n. 10338 del 2 luglio 2018, come modificata dalle successive determinazioni n. 11504 del 18 luglio 2018 e n. 14050 del 4 settembre 2018, con la quale sono state approvate le graduatorie settoriali dei progetti di filiera e gli elenchi delle relative iniziative ammesse a finanziamento suddivise per singolo progetto, con riferimento al suddetto programma;

Richiamate infine:

- la Legge Regionale 31 luglio 2020, n. 5 “Interventi urgenti per il settore agricolo e agroalimentare. Modifiche alla Legge Regionale n. 4 del 2009” che prevede, tra l’altro, all’art. 1, comma 1, che la Regione è autorizzata a concedere aiuti integrativi per il finanziamento di operazioni inserite in progetti di filiera, realizzati nell’ambito della Priorità P3 - "Promuovere l'organizzazione della filiera agroalimentare, compresa la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli, il benessere degli animali e la gestione dei rischi nel settore agricolo" del Programma di sviluppo rurale 2014-2020, secondo le modalità e le condizioni previste dal Programma stesso;

- la propria deliberazione n. 1512 del 2 novembre 2020 con la quale, tra l’altro, è stato disposto lo scorrimento della graduatoria approvata con determinazione dirigenziale n. 10338/2018 e successive modificazioni, relativa agli Avvisi pubblici adottati con deliberazione n. 227/2017 e successive modifiche, fino al completo soddisfacimento del fabbisogno relativo ai “Progetti di filiera” del settore 1 – settore lattiero-caseario (latte bovino), per i quali non era stato possibile, in assenza di risorse, procedere con le concessioni;

- la propria deliberazione n. 1971 in data 21 dicembre 2020 recante “Reg. (UE) n. 1305/2013 - PSR 2014/2020 - progetti di filiera - delibera di Giunta regionale n. 227/2017 e successive modifiche ed integrazioni - disposizioni attuative in relazione allo scorrimento della graduatoria relativa al settore lattiero-caseario” che detta nuove disposizioni in ordine ai termini di esecuzione dei lavori e di rendicontazione dei progetti, in modo da renderli coerenti con le scadenze imposte dai regolamenti comunitari ai fini della rendicontazione del Programma di sviluppo rurale;

Considerato:

- che il Servizio Competitività delle imprese agricole ed agroalimentari, in relazione al lungo periodo di tempo intercorso rispetto all’approvazione della graduatoria aveva ritenuto necessario verificare, preliminarmente all’adozione degli atti di concessione, la situazione delle filiere;

- che una delle questioni più rilevanti emerse dalla ricognizione effettuata riguardava le varianti eseguite prima della concessione, per le quali, in assenza della concessione stessa, non poteva essere richiesta la specifica autorizzazione prevista dalla deliberazione di Giunta regionale n. 227/2017 e relativi allegati;

Dato atto che la citata propria deliberazione n. 1971/2020:

  •  al punto 2 del dispositivo:

- ha autorizzato, per le ragioni ivi espresse, la possibilità di istruire domande di variante riferite anche a varianti eseguite prima del rilascio della concessione, per le quali pertanto non era stato possibile richiedere la preliminare autorizzazione;

- ha previsto l’ammissibilità delle spese sostenute antecedentemente alla presentazione della domanda di variante qualora l’istruttoria dia esito favorevole rispetto alle ulteriori condizioni di ammissibilità stabilite dalla propria deliberazione n. 227/2017 e relativi allegati e dalle successive proprie deliberazioni n. 1453 del 10 settembre 2018 e n. 1920 del 12 novembre 2018 che hanno introdotto modifiche alla disciplina delle varianti;

- ha stabilito che tali richieste di variante debbano essere presentate entro 90 giorni dalla data di comunicazione della concessione;

  • ha demandato, al punto 3 del dispositivo, ad apposito atto del Responsabile del Servizio Competitività delle imprese agricole ed agroalimentari la definizione di puntuali indicazioni per l’espletamento delle istruttorie relative alle domande di variante e ad eventuali nuovi permessi di costruire presentati;
  • ha ribadito, al punto 4 del dispositivo, che non sarà possibile presentare più di una richiesta di variante per ciascun progetto, considerando anche quelle già realizzate prima della concessione;

Preso atto che con determinazione dirigenziale n. 6614 in data 14 aprile 2021 sono state approvate, da parte della Responsabile del Servizio Competitività delle imprese agricole ed agroalimentari, le “Disposizioni a cui attenersi nello svolgimento delle istruttorie relative alle domande di variante ai Progetti di filiera del settore 1 – lattiero-caseario (latte bovino) approvati ai sensi della deliberazione della Giunta regionale n. 1971/2020”;

Visti i decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri recanti misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale e le proprie ordinanze in merito al COVID-19;

Considerato:

- che le prime determinazioni di concessione sono state notificate ai rispettivi soggetti promotori/capofila in data 25 gennaio 2021, e che conseguentemente i progetti di variante dovrebbero essere presentati entro il 25 aprile 2021;

- che alcune associazioni professionali, con note assunte agli atti del Servizio Competitività delle imprese agricole ed agroalimentari, hanno richiesto una proroga di 60 giorni del termine previsto per la presentazione delle domande di variante;

- che anche alcuni soggetti promotori capofila con note prot. n. 15/04/2021.0362624.E e n. 15/04/2021.0362632.E hanno richiesto la medesima proroga di 60 giorni;

- che dette richieste sono principalmente riconducibili alla necessità da parte delle imprese di valutare attentamente lo stato dell’intero piano di investimenti per evitare modifiche successive che non sarebbero ammissibili data la possibilità di poter effettuare un solo progetto di variante come previsto dal punto 4 del dispositivo della citata propria deliberazione n. 1971/2020;

- che, inoltre, a causa della pandemia in atto, i contatti e i rapporti tra le imprese beneficiarie, i tecnici incaricati ed i terzi fornitori dei servizi e dei macchinari oggetto degli interventi si sono notevolmente allungati;

- che infine le varianti devono essere approvate dal promotore/capofila, con assenso formale, che necessita di un’attenta valutazione da parte dell’impresa capofila non solo rispetto al mantenimento degli obblighi previsti dall’accordo ma anche del rispetto dei requisiti previsti dalla filiera e quindi dalla situazione generale di tutti i beneficiari diretti;

Constatate le difficoltà rappresentate dai beneficiari sulla base delle motivazioni addotte;

Ritenuto, pertanto, con il presente atto, al fine di consentire la valutazione dei progetti di variante da parte di tutti i soggetti coinvolti nei singoli progetti di filiera, di differire di ulteriori 60 giorni il termine per la presentazione delle domande di variante già previsto al punto 2, primo alinea del dispositivo della propria deliberazione n. 1971/2020, fissato in 90 giorni;

Richiamati, in ordine agli obblighi di trasparenza:

- il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 recante “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e successive modifiche ed integrazioni;

- la propria deliberazione n. 111 del 28 gennaio 2021 recante “Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza. Anni 2021-2023”, ed in particolare l’allegato D) recante “Direttiva di indirizzi interpretativi per l’applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal d.lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del Piano triennale di prevenzione della corruzione 2021-2023”;

Vista la Legge Regionale 26 novembre 2001, n. 43 "Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna" e successive modifiche ed integrazioni, ed in particolare l’art. 37, comma 4;

Viste altresì le proprie deliberazioni:

- n. 2416 del 29 dicembre 2008 "Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007" e successive modifiche ed integrazioni;

- n. 468 del 10 aprile 2017 “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;

- n. 2013 del 28 dicembre 2020 “Indirizzi organizzativi per il consolidamento e il potenziamento delle capacità amministrative dell’Ente per il conseguimento degli obiettivi del programma di mandato, per fare fronte alla programmazione comunitaria 2021/2027 e primo adeguamento delle strutture regionali conseguenti alla soppressione dell’IBACN”;

- n. 2018 del 28 dicembre 2020 “Affidamento degli incarichi di Direttore Generale della Giunta regionale ai sensi dell’art. 43 della L.R. n. 43/2001 e ss.mm.ii.”;

- n. 415/2021 “Indirizzi organizzativi per il consolidamento e il potenziamento delle capacità amministrative dell'ente per il conseguimento degli obiettivi del programma di mandato, per fare fronte alla programmazione comunitaria 2021/2027: Proroga degli incarichi”;

Richiamate infine le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

Dato atto che il responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell'Assessore all'Agricoltura e Agroalimentare, Caccia e Pesca, Alessio Mammi;

A voti unanimi e palesi delibera

1) di richiamare le considerazioni formulate in premessa che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente dispositivo;

2) di differire di ulteriori 60 giorni il termine fissato al punto 2, primo alinea del dispositivo della propria deliberazione n. 1971/2020, precedentemente fissato in 90 giorni decorrenti dalla trasmissione tramite PEC delle determinazioni di concessione ai soggetti promotori capofila, per la presentazione delle domande di variante, relative ai progetti di filiera del settore 1 - lattiero-caseario (latte bovino);

3) di dare atto che resta confermato quant’altro stabilito nella propria deliberazione n. 1971/2020;

4) di dare atto altresì che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative e amministrative richiamate in parte narrativa;

5) di disporre infine la pubblicazione in forma integrale della presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico, dando atto che il Servizio Competitività delle imprese agricole ed agroalimentari provvederà a darne la più ampia diffusione anche sul sito internet E-R Agricoltura, Caccia e Pesca.

 

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