n.17 del 25.01.2021 (Parte Seconda)

Oggetto n. 2260 - Risoluzione per impegnare la Giunta a prevedere sostegni straordinari alla rete di sale cinematografiche “tradizionali” della regione e a porre l’attenzione, anche a livello nazionale, al ruolo delle sale cinematografiche attraverso una politica di sostegno al settore. A firma dei Consiglieri: Marchetti Francesca, Amico, Bondavalli, Zappa-
terra, Costi, Costa, Bulbi, Tarasconi, Pillati, Maletti, Montalti, Soncini, Mori, Caliandro, Daffadà, Mumolo, Rossi, Rontini, Sabattini, Fabbri, Taruffi, Bessi

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

con la L.R. 23 luglio 2014, n. 20 (“Norme in materia di cinema e audiovisivo”), la Regione Emilia-Romagna ha ridefinito in maniera organica la disciplina del settore cinematografico e audiovisivo, coinvolgendo le competenze di diversi assessorati e puntando sulla valorizzazione di tutti gli aspetti connessi all’intera filiera: da quello culturale a quello economico, senza dimenticare l’impatto turistico e occupazionale che ne deriva.

Le industrie culturali e creative erano già state individuate quali sistemi industriali ad alto potenziale di crescita e, pertanto, riconosciute dalla Regione come rilevante driver di innovazione e di sviluppo, nell’ambito della sua strategia di specializzazione regionale 2014-2020.

Evidenziato che

in questo secondo triennio di attuazione della legge si è cercato di migliorare e rafforzare le azioni avviate nei primi anni realizzando opportunità imprenditoriali per la crescita di tutta la filiera del cinema e dell’audiovisivo. I risultati fin qui ottenuti, confermati anche dagli operatori del settore, simboleggiano una solida base per la sfida che ci aspetta nel triennio 2021-2023, ovvero la valorizzazione delle relazioni con il territorio e con le imprese ed il potenziamento dell’impatto occupazionale all’interno della regione.

Sottolineato che

le attività cinematografiche e audiovisive, proprio grazie all’approvazione della legge regionale 20/2014, hanno assunto una dimensione significativa anche rispetto ai finanziamenti erogati dalla Regione. Dalla relazione dell’Osservatorio dello Spettacolo per il 2019 risulta un finanziamento regionale complessivo di 30.568.822 di euro di cui 24.568.310 per lo spettacolo dal vivo e 5.482.893 per il cinema e l’audiovisivo.

Inoltre, nel triennio 2018- 2020 si è data continuità alle misure del triennio precedente, vale a dire che per ogni annualità sono stati pubblicati diversi bandi a sostegno di imprese emiliano-romagnole, nonché nazionali e internazionali.

Tutti gli interventi sono stati resi possibili grazie al fondo regionale per l’audiovisivo, istituito dall’art. 10 della legge, che è stato incrementato in maniera sensibile nel corso del triennio, fino ad arrivare ad oltre 2,5 milioni di euro nel 2020. Una disponibilità finanziaria che ha permesso all’Emilia-Romagna di affermarsi quale una delle regioni più attive nell’ambito dell’attrattività audiovisiva.

Considerato che

l’attività di Film Commission è senza dubbio il fulcro di tutti gli interventi regionali di promozione del territorio quale set per riprese audiovisive e di valorizzazione degli aspetti indispensabili a qualificare l’attrattività del sistema regionale, anche a livello internazionale.

Numerosi sono stati i progetti di elevata qualità realizzati grazie al contributo regionale. A partire dalla promozione del territorio, che è stata un punto cardine dell’attività svolta in occasione dei numerosi eventi internazionali ai quali la Regione ha partecipato, come, ad esempio, il Festival del cinema di Cannes, la Mostra del Cinema di Venezia o la Berlinale. Particolarmente apprezzate sono state le anteprime di film sostenuti con il Fondo regionale per l’audiovisivo.

Dato atto che

l’emergenza sanitaria causata dal virus Covid-19 ha messo a dura prova l’intera filiera dello spettacolo e della cultura.

In Emilia-Romagna sono ancora oggi attivi circa 200 cinema “tradizionali”, monosale o piccole multisale fino a quattro schermi, che svolgono una preziosissima attività di presidio del territorio nei piccoli paesi così come nei centri storici delle città.

Queste sale sono punto di riferimento per l’incontro e la socializzazione in forma continuativa e non estemporanea: producono occasioni di approfondimento culturale e contribuiscono a elevare la qualità della vita dei cittadini; propongono una programmazione di qualità che altrimenti non troverebbe spazio presso altri e più grandi cinema: film d’essai, produzioni indipendenti prive di distribuzione, film restaurati della storia del cinema, documentari. Realizzano inoltre iniziative di formazione al linguaggio audiovisivo, in collaborazione con gli istituti scolastici del territorio; promuovono una fruizione collettiva di opere cinematografiche, secondo una modalità che progressivamente va trasformandosi causa dell’impiego di altre tecnologie.

La prolungata chiusura delle sale, a causa della pandemia, fa stimare che in assenza di aiuti per l’apertura e il rilancio dei consumi cinematografici, il parco delle sale cinematografiche regionali possa subire una flessione del 20/25%.

Sottolineato che

la Regione, nel Programma attuativo per il triennio 2018-2020, ha individuato alcuni obiettivi prioritari per la diffusione delle opere cinematografiche e audiovisive e per la promozione della cultura cinematografica sul territorio, che vanno dal sostenere gli eventi, festival, rassegne, iniziative di valorizzazione del genere documentario, iniziative mirate al mondo della scuola, iniziative di distribuzione del cinema di qualità; alla valorizzare di luoghi deputati alla fruizione audiovisiva (sostegno alle sale cinematografiche, soprattutto al piccolo esercizio, favorendo il consolidamento e lo sviluppo di un sistema regionale in grado di diversificare l’offerta); ed infine di consolidare ed ampliare il patrimonio audiovisivo disponibile, sostenendo progetti di studio, ricerca, acquisizione, conservazione e valorizzazione.

La Regione ha sostenuto la rete delle sale cinematografiche attraverso un processo di digitalizzazione e di ammodernamento delle attrezzature. Proprio grazie allo scorso piano triennale si sono riscontrati risultati positivi, anche grazie all’attivazione di specifici bandi regionali a sostegno di questo genere di interventi. Nello specifico, infatti, con la misura "Por Fesr 2007-2013 -Sostegno a progetti e servizi per la creazione di reti di imprese, per l’innovazione tecnologica e organizzativa nelle pmi - Bando per le imprese del terziario" erano stati finanziati 58 progetti e concesso un contributo di € 2.316.285,90 per supportare i processi di conversione alla tecnologia elettronica digitale delle imprese del terziario che esercitano l’attività di proiezione cinematografica, al fine di favorire l’acquisizione di knowhow tecnologico, con l'obiettivo di consentire un salto qualitativo alle singole aziende, incentivando progetti di investimento in innovazione tecnologica. Inoltre attraverso un ulteriore bando, approvato nel dicembre 2013, erano stati finanziati per una somma complessiva di € 1.598.953,60 anche progetti di ammodernamento degli impianti cinematografici gestiti da enti non costituiti in forma di impresa, sostenendo quindi realtà del Terzo Settore, parrocchie, centri ricreativi, proprio per permettere ad una platea più ampia di rispondere agli standard imposti dalla distribuzione delle pellicole.

Tutto ciò premesso e considerato,

impegna la Giunta

a prevedere sostegni straordinari alla rete di sale cinematografiche “tradizionali” della regione, inserendoli nei ristori che la Regione Emilia-Romagna assegnerà alle realtà economiche con fondi governativi, sulla base dei Decreti Ristori, per superare la crisi che stanno vivendo a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-2019 e per il consolidamento del ruolo di aggregazione sociale e di interesse pubblico rivestito dalle stesse, con l’obiettivo di salvaguardare soprattutto le sale collocate nei centri storici o nelle aree più periferiche e decentrate attraverso il miglioramento e la diversificazione dei servizi e dei prodotti culturali, con particolare riguardo alla distribuzione di opere di qualità nel circuito di sale d'essai.

A porre l’attenzione, anche a livello nazionale, al ruolo delle sale cinematografiche attraverso una reale politica di sostegno al settore, in quanto solo la presenza di una rete capillare di cinema può consentire alla Regione di svolgere quella politica di qualificazione del territorio, di crescita civile, sociale e culturale dei propri cittadini e di reale sviluppo per l’intera filiera.

Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta antimeridiana del 19 gennaio 2021

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