n.1 del 07.01.2021 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 2182 - Risoluzione per impegnare la Giunta, vista l’esondazione del Panaro a Modena, a prendere in esame l’adozione di forme di collaborazione con le università della regione per l’utilizzo dei modelli relativi all’evoluzione spazio-temporale dell’onda di esondazione. A firma della Consigliera: Piccinini
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
nella giornata del 6 dicembre il fiume Panaro ha rotto gli argini a seguito di un'ondata di piena particolarmente intensa allagando il territorio di Nonantola e di altre località nel Modenese;
si tratta dell'ennesimo evento alluvionale nei fiumi della regione, in particolare nelle aree di pianura, causando danni ingentissimi, producendo gravissimi disagi e determinando costi enormi per gli indennizzi, per il recupero di beni e manufatti e per il ripristino delle infrastrutture;
questi eventi ed il loro ripetersi sono riconducibili a diverse cause che impongono, comunque, l'adozione di una seria strategia di prevenzione, alla base di qualsiasi prospettiva ed organizzazione di "protezione civile";
a questo fine gioca un ruolo di particolare rilievo la disponibilità di sistemi di previsione delle piene e dei punti di possibile rotta, individuando le aree a rischio di collasso arginale e simulando l'evoluzione dell'onda di esondazione;
l'Università di Modena e Reggio Emilia ha messo a punto un modello, scientificamente validato, in grado di descrivere con precisione e in pochissimo tempo l'evoluzione spazio-temporale dell'onda di esondazione, cogliendo in modo automatico il massimo dettaglio topografico fornito dai rilievi lidar (light detection and ranging) laddove serva, accrescendo in questo modo l'efficienza computazionale;
anche l'Università di Parma ha elaborato studi specifici, relativi al territorio di Nonantola, sviluppando modelli per l'adozione di piani preventivi da fronte dei probabili punti di rottura.
Considerato che
la gestione dell'emergenza è una fase degli interventi di protezione civile, anche per quanto attiene alle misure relative alla tenuta degli argini: una fase che segue quelle della prevenzione della manutenzione;
la disponibilità di modelli quali quelli messi a punto dalle Università nella nostra regione può rappresentare uno strumento di particolare utilità non solo rispetto all'emergenza, ma proprio per rendere strutturale l'azione di prevenzione e per guidare gli interventi manutentivi.
Impegna la Giunta regionale
a prendere in esame l'adozione delle opportune forme di collaborazione con le università della regione per l'utilizzo tempestivo dei modelli elaborati dalle stesse relativi all'evoluzione spazio temporale dell'onda di esondazione, al fine di strutturare con piena consapevolezza e sulla base di evidenze scientifiche gli interventi di prevenzione e di manutenzione alla base di quella strategia di protezione civile.
Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 10 dicembre 2020