n.409 del 26.11.2020 (Parte Prima)
Oggetto n. 2084 - Ordine del giorno n. 1 collegato all'oggetto 1622 Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: "Riordino istituzionale e delle funzioni regionali nel settore del patrimonio culturale". A firma delle Consigliere: Rontini, Pillati, Zamboni
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
la Regione Emilia-Romagna, per favorire il riconoscimento e lo sviluppo delle identità culturali e delle tradizioni storiche delle comunità residenti nel territorio regionale, ha adottato la Legge Regionale 18 luglio 2014, n. 16 “Salvaguardia e valorizzazione dei dialetti dell’Emilia-Romagna”, in continuità con la precedente Legge Regionale n. 45/1994;
attraverso tale legge la Regione Emilia-Romagna ha voluto salvaguardare e valorizzare i dialetti dell'Emilia-Romagna nelle loro espressioni orali e letterarie, popolari e colte, quali parte integrante del patrimonio storico, civile e culturale regionale e adoperarsi affinché tale patrimonio resti fruibile alle future generazioni attraverso la trasmissione delle sue diverse forme e manifestazioni;
la L.R. 45/1994 e la successiva L.R. 16/2014 hanno assegnato all’Istituto per i beni artistici culturali e naturali (IBACN) il ruolo di promozione e coordinamento delle attività connesse alla salvaguardia e valorizzazione dei dialetti dell’Emilia-Romagna: la Regione, avvalendosi del supporto dell’IBACN, ha così inteso rispondere al desiderio - mai sopito presso le comunità - di valorizzazione e di diffusione degli idiomi locali nei più svariati aspetti in cui essi si manifestano;
in base alla Legge regionale n. 16 del 2014, l’Istituto per i beni artistici culturali e naturali proponeva all’approvazione della Regione il programma annuale delle azioni e degli interventi formulato con il parere del Comitato scientifico per la salvaguardia, la valorizzazione e la trasmissione dei dialetti.
Preso atto che
con il PDL in oggetto la Regione Emilia-Romagna intende “internalizzare” l’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, realtà che dal primo gennaio del 2021 non sarà più un soggetto autonomo, ma tornerà a far parte integrante dell’Assessorato regionale alla cultura;
il PDL in approvazione oggi, all’articolo 2 dispone il trasferimento delle funzioni e delle attribuzioni dell’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali alla Regione a partire dal 1° gennaio 2021, disciplinando il percorso finalizzato alla soppressione dell’Istituto medesimo. Inoltre dispone la riacquisizione dei beni dell’IBACN, le sue risorse strumentali, il personale dipendente dalla data del 1° gennaio 2021. Gli organi dell’Istituto decadranno dai loro incarichi alla data del 1° gennaio 2021 ad eccezione del revisore unico;
sempre all’art. 2 si dispone che la Giunta regionale definirà gli indirizzi per la sollecita, efficiente ed economica attuazione di ogni operazione finalizzata alla soppressione dell’Istituto dei beni artistici, culturali e naturali individuando a tal fine un commissario autorizzato a compiere gli atti necessari alla soppressione dell'Istituto;
il progetto di legge, all’articolo 13, pone in capo alla Giunta regionale l’approvazione del piano annuale delle azioni e degli interventi, nonché le relative modalità attuative, mentre finora la Regione si avvaleva dell'Istituto regionale per i beni artistici, culturali e naturali (IBACN), ed all’art. 14 dettaglia in particolare le modalità di attuazione delle diverse azioni di promozione della cultura dei dialetti emiliano-romagnoli.
Evidenziato che
parte dei documenti digitalizzati di pertinenza dell’archivio sonoro del Centro per il dialetto romagnolo è stata catalogata su un data entry fornito gratuitamente dall’Archivio di etnografia e storia sociale della Regione Lombardia (AESS) ed è stata accessibile in rete fino a inizio 2020 tramite il sito internet www.casafoschi.it;
attualmente, i suddetti documenti catalogati non risultano più accessibili in rete al pubblico.
Tenuto conto che
vi era l’intento di ricondurre il progetto di digitalizzazione suddetto tra le attività dell’IBC, per coordinare le varie iniziative in corso e rilanciare l’archivio sonoro in chiave regionale.
Tutto ciò premesso e considerato impegna la Giunta regionale
a implementare e continuare ad assumere, promuovere e sostenere iniziative volte alla salvaguardia e alla valorizzazione dei dialetti dell’Emilia-Romagna, dando piena applicazione a quanto previsto dalla legge regionale n. 16 del 2014 anche a seguito della soppressione dell’IBACN;
ad individuare, in tale ambito, specifiche modalità per la realizzazione di un archivio sonoro regionale, collegato alla banca dati del Centro per il dialetto romagnolo e alla piattaforma web per la catalogazione delle fonti orali, previa ricognizione dei fondi audiovisivi sui dialetti, la musica popolare e le tradizioni orali presenti in Emilia-Romagna.
Approvato all'unanimità dei votanti nella seduta pomeridiana del 24 novembre 2020