n.190 del 21.12.2011 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 1961 - Risoluzione proposta dai consiglieri Cavalli, Carini, Bernardini, Filippi, Corradi, Manfredini, Lombardi, Villani, Pollastri, Bartolini, Malaguti, Aimi, Favia, Alessandrini, Mori, Moriconi, Zoffoli, Pariani, Barbieri, Vecchi Luciano, Bazzoni, Montanari, Naldi, Piva, Marani, Cevenini, Monari, Barbati, Leoni, Costi e Riva per impegnare la Giunta ad attivarsi presso la Commissione europea, tramite il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali al fine di ottenere l'introduzione in etichetta della indicazione del paese di origine dei prodotti extra-Ue, compresi quelli IGP e con particolare riferimento all'aglio cinese

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna 

Premesso che

con Regolamento di Esecuzione (UE) del 27 ottobre 2011 n. 1098, è stato iscritto al registro delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette, l’aglio cinese Jinxiang Da Suan; 

sulla base del sopracitato riconoscimento, l’aglio cinese potrà essere commercializzato all’interno degli stati europei fregiandosi del marchio IGP.

Ritenuto che

la decisione della Commissione Europea, assunta nell’ottica di rendere compatibile la normativa comunitaria con le richieste dell’Organizzazione mondiale del commercio (WTO), si presume sia finalizzata a porre le basi per un mutuo riconoscimento internazionale delle denominazioni di origine dei prodotti alimentari;

si auspica che tale decisione trovi puntuale riscontro in iniziative analoghe - sia sul versante giuridico che a livello di effettiva esecuzione dei controlli e sanzioni - da parte del Governo Cinese a favore dei prodotti agroalimentari europei;

queste iniziative dovrebbe produrre presumibili effetti positivi nel campo delle esportazioni in Cina dei prodotti europei a marchio IGP, ed al contempo si spera che possano tradursi in misure di contrasto effettivo della commercializzazione in Cina dell’elevato numero di alimenti venduti come europei, ma in realtà prodotti in Cina e/o in altri paesi asiatici.

Ritenuto altresì che

l’eventuale non facile ed immediata leggibilità da parte dei consumatori della provenienza cinese dei prodotti IGP, destinati ad essere commercializzati in Europa, potrebbe trarre in inganno i consumatori europei;

appare estremamente importante che l’Europa preveda una specifica etichettatura per tutti i prodotti, compresi quelli IGP, importati da Paesi extra-UE, al fine di favorire un facile ed immediato riconoscimento da parte dei consumatori del Paese di provenienza dei predetti prodotti agroalimentari, sia che provengano dalla Cina e/o da altri paesi extraeuropei che potranno fregiarsi in Europa dell’identificativo IGP, anche al fine di tutelare i nostri produttori che, in difetto, potrebbero risultare penalizzati da informazioni commerciali idonee a trarre in inganno i consumatori.

Impegna la Giunta regionale

ad attivarsi presso la Commissione Europea, tramite il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, al fine di ottenere, coerentemente con le posizioni assunte dalla Regione Emilia-Romagna, l’introduzione in etichetta della indicazione del Paese di origine di tutti i prodotti di provenienza extracomunitaria, compresi quelli IGP.

Approvata all’unanimità dei presenti nella seduta pomeridiana del 6 dicembre 2011

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