n.292 del 19.08.2020 periodico (Parte Seconda)

LR 4/2018, art. 11: Provvedimento di verifica di assoggettabilità a VIA (Screening) relativo al progetto "Ampliamento e modifiche dell'impianto irriguo Biancanigo-Campiano" localizzato nei comuni di Castel Bolognese e Faenza (RA) proposto dal Consorzio Irriguo Biancanigo-Campiano

IL DIRIGENTE FIRMATARIO

(omissis)

determina

a) di escludere dalla ulteriore procedura di V.I.A., ai sensi dell’art. 11, comma 1 della legge regionale 20 aprile 2018, n. 4, il progetto denominato “Ampliamento e modifiche dell’impianto irriguo Biancanigo-Campiano” nei comuni di Castel Bolognese e Faenza (RA) proposto dal Consorzio Irriguo Biancanigo - Campiano, per le valutazioni e raccomandazioni espresse in narrativa a condizione che vengano rispettate le prescrizioni di seguito indicate:

1) nella realizzazione della nuova rete di condotte in caso di parallelismi nei corsi d’acqua, gli stessi possono essere autorizzati se e soltanto lo scavo per la posa delle tubazioni è realizzato a 10 metri dal ciglio sponda del rio.

La verifica del rispetto di tale condizione sarà svolta a cura dell’Agenzia Regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione Civile – Servizio Area Reno e Po di Volano;

2) manutenzione dei tratti dove saranno realizzati gli attraversamenti, meglio definiti nella successiva fase di rilascio del nulla osta idraulico ai sensi del R.D.523/1904.

La verifica del rispetto di tale condizione sarà svolta a cura dell’Agenzia Regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione Civile – Servizio Area Reno e Po di Volano;

3) le attività di cantiere finalizzate alla costruzione dell’invaso in oggetto potranno essere svolte solo nei giorni feriali, nell’intervallo orario 7-20, limitando le attività acusticamente impattanti alle fasce 8-13 e 15-19, nel rispetto del limite LAeq (livello continuo equivalente ponderato A) di 70 dBA, con tempo di misura TM di 10 minuti, rilevato in facciata agli edifici residenziali, così come statuito dalla Giunta regionale con reliberazione n. 45 del 21/1/2002 e dallo specifico regolamento comunale.

La verifica del rispetto di tali condizioni sarà svolta a cura di ARPAE SAC Ravenna e dei Comuni interessati nell’ambito delle attività di vigilanza sul territorio;

4) le pompe idrauliche ed i relativi macchinari elettrici, uniche sorgenti sonore della fase di esercizio, dovranno essere collocati come descritto nella Tavola 8V Progetto di variante del 15 marzo 2020 (lungo la sponda interna dell’invaso, sul lato nord-ovest, a circa 170 metri dal ricettore B3). Le pompe dovranno essere fatte emergere solo quando sono spente. Durante il funzionamento ordinario dovranno essere mantenute sommerse dallo strato d’acqua sovrastante.

La verifica del rispetto di tali condizioni sarà svolta a cura di ARPAE SAC Ravenna e dell’Agenzia Regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione Civile – Servizio Area Reno e Po di Volano nell’ambito delle attività di vigilanza sul territorio;

5) dovrà essere data preventiva informazione sulla data di inizio e fine dei lavori ad ARPAE SAC Ravenna, ai Comuni interessati e alla Regione Emilia – Romagna, Servizio VIPSA;

b) che la verifica dell’ottemperanza delle presenti prescrizioni dovrà essere effettuata, come precedentemente elencato da:

1. Agenzia Regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione Civile – Servizio Area Reno e Po di Volano;

2. Agenzia Regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione Civile – Servizio Area Reno e Po di Volano;

3. Comune di Castel Bolognese e Faenza;

4. ARPAE SAC Ravenna;

5. Regione Emilia – Romagna, Servizio VIPSA;

c) di disporre che il progetto dovrà essere realizzato coerentemente a quanto dichiarato nello studio ambientale preliminare e negli elaborati presentati;

d) di disporre che il proponente è tenuto al rispetto dell’art. 28, comma 3, del D.Lgs. 152/06.

e) di disporre che in caso gli Enti preposti verifichino la non ottemperanza di prescrizioni precedentemente elencate, dovranno procedere alla comunicazione alla Regione Emilia–Romagna, Servizio VIPSA, che procederà come previsto dall’art. 29 del D.Lgs. 152/06 in termini di diffida e sanzioni.

f) di trasmettere copia della presente determinazione: al proponente Consorzio Irriguo Biancanigo-Campiano, all’Unione della Romagna Faentina, al Comune di Castel Bolognese, al Comune di Faenza, alla Provincia di Ravenna, alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, alla ARPAE – SAC Ravenna, all’Agenzia Regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione Civile – Servizio Area Reno e Po di Volano, al Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale;

g) di pubblicare, per estratto, la presente determina dirigenziale nel BURERT e, integralmente, sul sito web delle valutazioni ambientali della Regione Emilia-Romagna;

h) di rendere noto che contro il presente provvedimento è proponibile il ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale entro sessanta giorni, nonché ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni; entrambi i termini decorrono dalla data di pubblicazione nel BURERT;

i) di dare atto, infine, che si provvederà alle ulteriori pubblicazioni previste dal Piano triennale di prevenzione della corruzione ai sensi dell’art. 7 bis, comma 3, del D.Lgs. 33/2013.

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