n.30 del 08.02.2017 periodico (Parte Seconda)

Provvedimento relativo alla Procedura di verifica (screening) riguardante il progetto d'installazione di un essiccatore per disidratazione fanghi e digestato presso lo stabilimento di Unigrà srl in Via Gardizza, 9/B - Ravenna, in comune di Conselice (RA), presentato dalla ditta Unigrà srl

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

(omissis)

delibera:

a) di dare atto e fare proprio il parere contenuto nella relazione istruttoria redatta dalla Struttura ARPAE inviata alla Regione Emilia-Romagna con PGRA n. 15476 del 14/12/2016, acquisita dalla Regione Emilia-Romagna al PG.2016.769059 del 15/12/2016 e allegato alla presente delibera; tale relazione costituisce l’Allegato 1 della presente delibera e ne è parte integrante e sostanziale; 

b) di escludere, ai sensi dell’art. 10, comma 1 della L.R. n. 9 del 1999, dalla procedura di V.I.A. l’intervento proposto dalla ditta Unigrà srl (P.IVA n. 02403240399) avente sede legale in Via Gardizza n.9/b, Comune di Conselice (RA) relativo al progetto d’installazione di un essiccatore per disidratazione fanghi e digestato presso lo stabilimento esistente di Unigrà srl localizzato in Ravenna, Comune di Conselice, Via Gardizza, 9/B in quanto non comporterà impatti negativi e significativi sull’ambiente, a condizione che siano rispettate le seguenti prescrizioni: 

  1. il proponente dovrà inoltrare al Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale idonea richiesta di variante all’atto di concessione n.135/1996 per lo scarico delle acque depurate nel canale di scolo consorziale “Diversivo in Valle”, con indicazione dei volumi di scarico su base annua recapitanti a canale con la messa a regime dell’impianto in esame anche aggiornando i volumi relativi alle acque di origine non meteorica immessi nella rete scolante consorziale;
  2. l’esecuzione delle opere idrauliche in progetto sono soggette a verifica finale da parte del Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale per cui, al fine di consentire il sopralluogo di riscontro di competenza, il proponente dovrà presentare apposita comunicazione di fine lavori;
  3. il proponente dovrà provvedere entro tre mesi dalla data della deliberazione di screening al ripristino del manufatto a servizio del fosso collettore aziendale di scarico nel canale consorziale “Diversivo in Valle”;
  4. ai fini dell'AIA, le modifiche progettuali prospettate a livello preliminare dal proponente dovranno essere presentate e valutate ai sensi dell'art. 29-nonies del D.Lgs. n. 152/2006 e smi;a corredo dell’istanza di AIA la Ditta dovrà:
    1. aggiornare la planimetria della rete fognaria con dettaglio sia di impianto sia di sito complessiva;
    2. specificare le modalità di gestione delle acque reflue derivanti dall’impianto in progetto;
    3. descrivere le modalità di gestione, anche in termini di monitoraggio, dei rifiuti prodotti in proprio da destinare allo smaltimento interno nella discarica aziendale, precisandone la tipologia (codici CER), i quantitativi e le caratteristiche chimico – fisiche, tenendo in considerazione anche situazioni di emergenza e anomalie all'impianto di essiccamento;
    4. aggiornare il Piano di Monitoraggio inserito in AIA in relazione alla modifica impiantistica proposta (non trascurando gli aspetti legati alle emissioni odorigene, ai consumi di materie prime ed energia, etc.) e alle connesse modalità di gestione della discarica aziendale;
    5. produrre in caso di modifiche, potenziamenti o introduzione di nuove sorgenti sonore, ai sensi dell'art.8 della Legge Quadro sull'inquinamento acustico n. 447/1995, nuova documentazione previsionale d'impatto acustico secondo i criteri della D.G.R. n. 673/2004;
  5. le acque derivanti dalle batterie di condensazione dell’essiccatore (circa 1,1 m3/h alla massima capacita d’essiccamento) sono da classificarsi come acque reflue industriali e pertanto, alla luce degli elementi conoscitivi forniti, da recapitare tramite la rete dedicata ad idoneo trattamento presso il depuratore aziendale prima dello scarico in acque superficiali attraverso il punto di scarico S1B. In sede di AIA, sulla base di idonea caratterizzazione da presentare, potrà essere eventualmente valutata la gestione di tale flusso mediante la linea “acque industriali che non necessitano di depurazione” afferente al punto di scarico S1C;

c) di determinare le spese per l’istruttoria relativa alla procedura predetta a carico del proponente in euro 500,00 ai sensi dell’articolo 28 della LR 9/99 e della deliberazione della Giunta Regionale 15/7/2002, n. 1238, importo correttamente versato all'ARPAE SAC di Ravenna all'avvio del procedimento;

d) di trasmettere la presente delibera al SUAP dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna, al Comune di Conselice, alla Sezione Territoriale e alla SAC dell'ARPAE di Ravenna, all’AUSL – Dipartimento di Sanità pubblica della Romagna, alla Provincia di Ravenna – Servizio Territorio, al Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale, all'Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e al proponente Unigrà srl;

e) di pubblicare per estratto, ai sensi dell'art. 10, comma 3, della LR 9/99, il presente partito di deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna;

f) di pubblicare integralmente sul sito web della Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell'art. 10, comma 3, della LR 9/99, il presente provvedimento di verifica (screening).

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