n.203 del 30.07.2025 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 619 - Risoluzione sulla piena accessibilità e sullo sviluppo dell'utilizzo dei DAE (Defibrillatori Automatici Esterni) da parte della cittadinanza. A firma dei Consiglieri: Gordini, Casadei, Arduini, Trande, Muzzarelli, Lori, Castellari, Quintavalla, Albasi, Sabattini, Costi, Proni, Bosi, Daffadà, Lembi, Fornili, Valbonesi, Ancarani, Critelli

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Visti

la legge 4 agosto 2021, n. 116 recante “Disposizioni in materia di utilizzo dei defibrillatori semiautomatici e automatici” (GU Serie Generale n. 193 del 13-08-2021), in particolare l’art. 1, comma 3 che prevede “con decreto del Ministro della Salute, sono stabiliti i criteri e le modalità per l’installazione di DAE, opportunamente indicati con apposita segnaletica, favorendo ove possibile la loro collocazione in luoghi accessibili 24 ore su 24 anche al pubblico”;

il decreto del Ministero della Salute, 16 marzo 2023, recante “Definizione dei criteri e delle modalità per l'installazione dei defibrillatori semiautomatici e automatici esterni, ai sensi dell’articolo 1, comma 3, della legge 4 agosto 2021, n. 116”, in particolare, l’Allegato A;

le Linee Guida ERC (European Resuscitation Council) 2021 che aggiungono efficacia alla pratica clinica nella gestione dell’arresto cardiaco e che presentano, tra gli elementi più enfatizzati, aggiornamenti dal punto di vista clinico, ma anche informazioni utili ai responsabili delle politiche sanitarie, con lo sviluppo e l’utilizzo dei Registri nazionali degli arresti cardiaci, l’uso della tecnologia per il coinvolgimento dei cittadini, la formazione RCP (rianimazione cardio polmonare) obbligatoria nelle scuole.

Premesso che

la legge nazionale n. 116/2021 stabilisce le disposizioni fondamentali per la diffusione e l’utilizzo dei defibrillatori semiautomatici e automatici esterni (DAE), con l’obiettivo di incrementare la possibilità di un tempestivo intervento in caso di arresto cardiaco;

la presenza dei DAE è fondamentale per garantire un intervento tempestivo in caso di arresto cardiaco extraospedaliero, aumentando significativamente le probabilità di sopravvivenza se utilizzati entro 3-5 minuti dall’insorgenza dell’emergenza;

i programmi di defibrillazione ad accesso pubblico (PAD) hanno contribuito a migliorare i risultati nella gestione degli arresti cardiaci, ma l’uso effettivo dei dispositivi rimane limitato a meno del 3% degli eventi, anche nei luoghi pubblici;

la legge 116 del 2021 prevede l’implementazione di un’applicazione nazionale per la geolocalizzazione dei DAE, ma tale misura non è stata ancora pienamente attuata su tutto il territorio nazionale;

molti DAE sono collocati all’interno di edifici chiusi durante le ore serali e notturne, i fine settimana e i giorni festivi, risultando inutilizzabili proprio quando potrebbero essere più necessari;

un’indagine su 115 DAE presenti nei centri storici di Bologna e Cuneo ha mostrato che l’81% dei dispositivi a Bologna e il 76% a Cuneo si trova in edifici chiusi al di fuori degli orari prettamente lavorativi;

in Emilia-Romagna sono registrati 9.364 DAE e in Piemonte 2.953, ma la loro effettiva disponibilità è compromessa dalla collocazione non sempre accessibile;

la Regione Emilia-Romagna ha investito 1,5 milioni di euro per l’acquisto di circa mille nuovi DAE, destinati a migliorare la copertura territoriale e a migliorare la fruizione di detti dispositivi anche in aree meno accessibili;

attualmente in Emilia-Romagna risultano installati 8.385 DAE, con un aumento del 12% rispetto al 2023, distribuiti principalmente presso imprese private, impianti sportivi, luoghi pubblici e scuole;

la disponibilità dei DAE diminuisce, in modo significativo, durante la notte e nei fine settimana, compromettendo l’efficacia dell’intervento tempestivo;

la legge 116 del 2021 sottolinea l’importanza di garantire la disponibilità dei DAE al pubblico in ogni momento della giornata, ma l’attuazione pratica di questa disposizione è ancora incompleta;

assicurare la disponibilità dei DAE è essenziale per ridurre il numero di decessi per arresto cardiaco, che in Italia ammontano a circa 60.000 ogni anno.

Considerato che

per migliorare gli esiti riferiti dai pazienti colpiti da arresto cardiaco extraospedaliero (OHCA – Out of Hospital Cardiac Arrest) è utile arrivare ad un piano di potenziamento e omogeneizzazione delle azioni già in essere nel territorio della Regione Emilia-Romagna, in coerenza con la normativa nazionale e con le Linee Guida ERC 2021, secondo i seguenti dettami:

1.  Ottimizzazione della Distribuzione dei DAE sul Territorio Regionale

Si propone una mappatura aggiornata della presenza di DAE in Emilia-Romagna, con l’obiettivo di raggiungere una copertura capillare conforme alle raccomandazioni delle Linee Guida ERC 2021. In particolare, si intende:

- in riferimento alle aree urbane, la densità minima raccomandata di DAE e di first responder (primi soccorritori) per garantire una defibrillazione il più precoce possibile è di 2 DAE per chilometro quadrato e, almeno, di 10 first responder per chilometro quadrato;

-  rendere prioritaria l’installazione in aree a maggiore incidenza di eventi cardiovascolari, come stazioni ferroviarie, impianti sportivi, centri commerciali, zone industriali.

2.  Sensibilizzazione e Promozione dell’App “DAE Responder”

Per facilitare la tempestività degli interventi da parte dei cittadini e dei soccorritori occasionali, si propone una campagna di comunicazione mirata alla diffusione e allo scaricamento dell’applicazione gratuita “DAE RespondER”, già in uso sul territorio regionale:

-  organizzare eventi informativi a livello locale e regionale per educare la popolazione sull'importanza del primo soccorso e del ruolo dell’App “DAE RespondER” nella catena della sopravvivenza;

-  promuovere l’utilizzo dell’App attraverso canali social istituzionali, quali i portali delle AUSL e degli enti locali, e in collaborazione con associazioni di volontariato e protezione civile.

3.  Diffusione dei DAE e Formazione nelle Scuole e negli Uffici Pubblici

In linea con l’articolo 1, comma 2 della legge 116/2021, che prevede la diffusione dei defibrillatori in scuole e luoghi pubblici, si propone:

- l’installazione obbligatoria di DAE in tutte le scuole di ogni ordine e grado e in ogni ufficio pubblico regionale, provinciale e comunale o, comunque, avente sede sul territorio regionale;

- l’attivazione di percorsi informativi e formativi rivolti agli studenti, al personale scolastico e ai dipendenti pubblici, affinché siano in grado di intervenire tempestivamente in caso di necessità;

-  l’incentivazione di progetti di alternanza scuola-lavoro con focus sulla formazione BLSD (Basic Life Support Defibrillation, ovvero, le manovre di rianimazione cardiopolmonare con l’impiego di defibrillatore) e la cittadinanza attiva.

4.  Coordinamento e Omogeneizzazione delle Procedure tra le Centrali Operative 118

Per garantire un approccio uniforme nella gestione dell’arresto cardiaco, è raccomandata l’organizzazione di incontri periodici tra le centrali operative 118 delle varie AUSL della Regione, finalizzati a:

-   definire protocolli operativi condivisi per l’attivazione dei soccorritori laici e l’intervento precoce tramite DAE (focus su istruzioni pre-arrivo, utilizzo della videochiamata per la gestione in remoto degli astanti, follow up dei first responder post-intervento);

-  condividere le best practice e gli indicatori di performance regionali, favorendo la formazione continua degli operatori in centrale operativa e sui mezzi territoriali.

5.  Coinvolgimento dei Proprietari di DAE Privati nella Rete Pubblica di Emergenza

Ai sensi della legge 116/2021, si invitano tutti i detentori di DAE privati ad aderire al sistema regionale di geolocalizzazione dei dispositivi, rendendoli accessibili alla rete di emergenza sanitaria:

-  incentivare, anche attraverso agevolazioni fiscali o riconoscimenti pubblici, l’iscrizione dei DAE privati nel registro regionale e la disponibilità all’uso pubblico;

- stabilire convenzioni con aziende, associazioni sportive e attività commerciali per integrare i loro dispositivi nei sistemi di allertamento delle centrali operative 118;

-  valorizzare il ruolo strategico dei soggetti detentori di DAE privati per utilizzare al meglio la loro capillarità territoriale e la conoscenza delle dinamiche locali, al fine di agevolare la raccolta e l’aggiornamento di informazioni rilevanti, spesso carenti o non tempestivamente disponibili, quali le scadenze dei consumabili e le eventuali modifiche alle modalità di accesso o fruizione del dispositivo, contribuendo così all’efficienza e all’affidabilità della rete pubblica di emergenza.

6.  Ricerca, Raccolta Dati e Coordinamento Regionale

Un sistema efficace di gestione dell’arresto cardiaco non può prescindere da una solida base di dati che consenta l’analisi delle performance e l’individuazione di aree di miglioramento, si propone pertanto l’istituzione di un Registro Regionale degli Arresti Cardiaci Extraospedalieri (OHCA – Out of Hospital Cardiac Arrest), finalizzato a:

- monitorare in modo sistematico l’incidenza degli eventi di arresto cardiaco, le tempistiche di intervento, l’utilizzo della App “DAE RespondER” e dei DAE e gli esiti a breve e lungo termine;

- garantire la trasparenza e la confrontabilità dei dati attraverso indicatori di qualità condivisi a livello regionale e, ove possibile, nazionale e internazionale (per esempio EuReCa - Registro Europeo dell’Arresto Cardiaco).

A supporto del Registro Regionale degli Arresti Cardiaci Extraospedalieri, si propone la costituzione di un Gruppo di Lavoro Regionale Multidisciplinare e Multiprofessionale, composto da rappresentanti delle Centrali Operative 118, medici d’urgenza, medici anestesisti-rianimatori, cardiologi, neuroriabilitatori, infermieri, esperti di epidemiologia, tecnici informatici e rappresentanti delle associazioni di cittadini e volontariato.

Il Gruppo di Lavoro Multidisciplinare e Multiprofessionale avrà il compito di:

-  definire il modello organizzativo e le modalità operative per la raccolta, l’analisi e la gestione dei dati;

-  stabilire gli indicatori chiave di performance (KPI - Key Performance Indicators) e gli esiti di processo (cioè le conseguenze a lungo termine) e di esito da monitorare;

-  fornire periodici report analitici ai decisori regionali, promuovendo un ciclo continuo di miglioramento della qualità delle cure erogate;

-  favorire la ricerca clinica e l’innovazione tecnologica applicata alla gestione dell’arresto cardiaco, con particolare attenzione all’integrazione di soluzioni digitali (per esempio le app di tracciamento dei DAE, l’intelligenza artificiale per l’analisi predittiva degli eventi).

Valutato positivamente che

la Regione Emilia-Romagna da tempo si sia dotata dell’App DAE RespondER, sviluppata dal Sistema 118 Regionale, con l’obiettivo di contribuire a ridurre i tempi di intervento sui CODICI BLU, ovvero sui casi di arresto cardiaco presunto, che si verificano sul territorio della Regione Emilia-Romagna, si tratta di uno strumento informatico completamente integrato con le Centrali Operative 118 della Regione, che permette di allertare rapidamente i DAE Responder e gestire la mappatura regionale dei DAE sul territorio;

l’App suddetta è gratuita e consente a chiunque sia registrato (DAE First Responder) di essere allertato nel caso in cui la Centrale Operativa 118 identifichi un sospetto arresto cardiaco nell’area per cui l’utente ha dato la disponibilità a intervenire e consente, inoltre, di localizzare il DAE più vicino, per poterlo recuperare e portarlo dove si trova la persona colpita, si tratta di una App “multifunzione” che permette di collaborare al censimento dei defibrillatori sul territorio, segnalando eventuali correzioni e rilevando nuovi DAE non presenti, infine, sempre mediante la App, è possibile effettuare una chiamata di emergenza al 118, inviando automaticamente le coordinate per una localizzazione più rapida;

l’App è stata realizzata nell’ambito del “Progetto DAE118ER”, composto da:

-    Registro Regionale Unico dei defibrillatori;

-    Sviluppi sul Sistema Gestionale e Cartografico del 118;

-    Modulo di integrazione con le Centrali Operative 118;

-    Portale Web;

-    App DAE RespondER;

la Regione Emilia-Romagna, in particolare le Aziende sanitarie, hanno attivato Programmi di Accesso alla Defibrillazione (PAD) sin dalla fine degli anni '90, con le deliberazioni di Giunta regionale n. 2174 del 3 novembre 2003, n. 1606 del 30 luglio 2004 e n. 1889 del 29 dicembre 2006, la Giunta emanò disposizioni finalizzate alla promozione e diffusione dell’utilizzo dei defibrillatori semiautomatici, impartendo disposizioni alle Aziende USL in ordine alle modalità di redazione ed ai contenuti dei progetti di defibrillazione;

nel 2007, con la Legge Regionale n. 18, recante “Provvedimenti per promuovere l’utilizzo dei defibrillatori semiautomatici in ambito regionale”, la Regione si impegnò a sostenere la diffusione dei defibrillatori e con successivi provvedimenti attuativi furono disposti finanziamenti regionali necessari alla diffusione dei DAE su territorio regionale, a cui si affiancarono quelli disposti dalle singole Aziende sanitarie e da numerosi soggetti privati;

l’obbligo di presenza di defibrillatori e personale addestrato sui mezzi di soccorso è stato definito con la deliberazione della Giunta regionale n. 44, del 26 gennaio 2009, recante “Requisiti per l’accreditamento delle strutture di soccorso/trasporto infermi”;

sulla base del DM 18 marzo 2011, recante “Determinazione dei criteri e delle modalità di diffusione dei defibrillatori automatici esterni di cui all’articolo 2, comma 46, della Legge n. 191/2009”, la Regione Emilia-Romagna ha finanziato: con la DGR 1235/2012 euro 244.524, per la formazione del personale laico BLSD; con la DGR 1175/2013 euro 144.491, per l’acquisto di DAE; con la DGR. 1386/2015 euro 127.883,20, per l’allestimento e gestione dei sistemi di raccolta dati e l’adeguamento dei software applicativi delle Centrali Operative 118; con la DGR 1597/2016 euro 100.000 finalizzati alla concessione di contributi per l’acquisto di DAE nell’ambito dell’esercizio della pratica motoria e sportiva;

la Regione Emilia-Romagna si è concretamente impegnata nel sensibilizzare la popolazione ad un approccio proattivo verso il primo soccorso, nonché a diffondere il DAE, come dimostrano anche i risultati ottenuti, e la circostanza che sul territorio regionale sono stati registrati un numero rilevante di defibrillatori ed un ampio numero di persone è stato formato all’utilizzo del defibrillatore;

vengano altresì svolte attività formative continue da parte delle Associazioni di Volontariato in collaborazione con la rete 118 in ambito scolastico, lavorativo e sociale.

Evidenziato che

l’adozione di un sistema strutturato di raccolta e analisi dei dati rappresenta uno strumento imprescindibile per garantire un miglioramento continuo della rete di emergenza-urgenza, contribuendo ad aumentare la sopravvivenza e la qualità della vita dei cittadini dell’Emilia-Romagna;

il potenziamento del sistema di gestione dell’arresto cardiaco in Emilia-Romagna, nel rispetto e nell’applicazione della legge 116/2021, rappresenta un fondamentale passo avanti verso la costruzione di una rete di soccorso efficiente, capillare e inclusiva, in grado di migliorare significativamente la sopravvivenza e la qualità di vita dei cittadini colpiti da arresto cardiaco improvviso.

Tutto ciò premesso e considerato,

impegna la Giunta regionale

ad adottare iniziative concrete per garantire la piena accessibilità ai DAE, anche durante le ore serali e notturne, i fine settimana e i giorni festivi, e comunque negli intervalli temporali in cui le strutture ospitanti non siano accessibili;

a prevedere ulteriori campagne formative, informative e di sensibilizzazione per promuovere le conoscenze necessarie affinché si sia in grado di intervenire tempestivamente in caso di necessità, nonché, dell’ubicazione dei DAE e per incentivarne l’utilizzo corretto da parte dei cittadini sull’esperienza già testata della campagna Kids Save Lives nelle scuole (https://www.118er.it/ksl);

a promuovere l’installazione di DAE in teche all’aperto, o comunque accessibili senza limitazioni temporali, e l’impiego di ulteriori tecnologie avanzate per migliorarne l’accessibilità e garantirne la sicurezza contro eventuali furti o atti vandalici;

ad attuare un sistema strutturato di raccolta e analisi dei dati, mediante un Registro Regionale degli Arresti Cardiaci Extraospedalieri e, a supporto di esso, la costituzione di un Gruppo di Lavoro Regionale Multidisciplinare e Multiprofessionale, composto da rappresentanti delle Centrali Operative 118, medici anestesisti-rianimatori, medici d’urgenza, cardiologi, neuroriabilitatori, infermieri, esperti di epidemiologia, tecnici informatici e rappresentanti delle associazioni di cittadini e volontariato, come strumenti imprescindibili per garantire un miglioramento continuo della rete di emergenza-urgenza;

ad uniformare l’acronimo presente sulla cartellonistica, indicante la presenza del defibrillatore, a quello utilizzato negli altri Stati europei (AED);

a dare piena esecuzione alla legislazione in essere per censire e geolocalizzare i DAE presenti sul territorio, attraverso l’utilizzo della app DAERespondER per far sì che tutti possano sapere qual è il defibrillatore più vicino al luogo dell’emergenza;

a chiedere, in ogni sede istituzionale opportuna e a tutti gli enti preposti, di istituire tra i “segnali indicatori”, previsti dal Codice della strada, un apposito segnale stradale che porti fino al defibrillatore, come quelli per gli ospedali o per i Pronto soccorso;

a promuovere, nell’ambito della normativa regionale vigente o mediante appositi atti di indirizzo, l’adozione di pratiche condivise per la manutenzione periodica dei defibrillatori semiautomatici e automatici esterni (DAE), pubblici e privati, al fine di garantirne la piena operatività in ogni momento. Tali pratiche dovrebbero evitare situazioni in cui un dispositivo non funzionante possa compromettere la possibilità di salvare una vita. Tra le le buone pratiche raccomandate:

-  la verifica regolare dello stato di carica delle batterie e della validità degli elettrodi;

- la registrazione delle attività di manutenzione in un sistema informatizzato accessibile alle centrali operative 118;

-  l’integrazione con l’App DAE RespondER per la segnalazione automatica di dispositivi non funzionanti o in stato di allerta.

Approvata all’unanimità dei votanti nella seduta pomeridiana dell’8 luglio 2025

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