n.237 del 17.07.2024 periodico (Parte Seconda)
Art. 20, L.R. 4/2018: Provvedimento Autorizzatorio Unico comprensivo del provvedimento di VIA relativo al progetto di ottimizzazione del sito impiantistico esistente con realizzazione del 6° settore di discarica in comune di Gaggio Montano (BO), loc. "Cà dei Ladri", che interessa anche il Comune di Vergato (BO), proposto dalla Società HERAmbiente S.p.A.
(omissis)
per le ragioni in premessa e con riferimento anche alle valutazioni contenute nel Verbale Conclusivo della Conferenza di Servizi sottoscritto in data 27 maggio 2024 che costituisce l’Allegato 1 ed è parte integrante e sostanziale della presente delibera, che qui si intendono sinteticamente richiamate:
a) di adottare, ai sensi dell’art. 20, comma 2, della l.r. 4/2018, il Provvedimento Autorizzatorio Unico recante la determinazione motivata di conclusione della Conferenza di Servizi che comprende il provvedimento di VIA e i titoli abilitativi necessari per la realizzazione e l’esercizio del progetto “Ottimizzazione del sito impiantistico esistente con realizzazione del 6° settore di discarica in Comune di Gaggio Montano(BO) loc. Cà dei Ladri”, proposto da HERAmbiente S.p.A e localizzato in Comune di Gaggio Montano e in Comune di Vergato (BO);
b) di dare atto che il progetto esaminato risulta ambientalmente compatibile e realizzabile nel rispetto delle condizioni ambientali riportate nel verbale conclusivo della Conferenza di Servizi che costituisce l’Allegato 1, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, di seguito riportate:
1. In riferimento allo PSAI, la realizzazione delle opere di discarica che insistono sull'area di cui è proposta la modifica della Scheda di valutazione del rischio da frana (Scheda Cà dei Ladri), è subordinata alla pubblicazione del Decreto di approvazione della Scheda stessa da parte dell’Autorità di Bacino Distrettuale del Po. Dovrà pertanto essere data comunicazione dell’inizio lavori entro l’area interessata dalla Scheda di valutazione del rischio da frana.
2. Con riferimento agli aspetti di tutela archeologica, devono essere realizzati gli scavi nell’area della discarica mediante controllo archeologico in corso d’opera, ai sensi dell’art. 1, comma 5, dell’allegato I.8, al d. lgs. 36/2023, secondo le prescrizioni di seguito elencate:
- gli scavi dovranno essere effettuati con abbassamenti progressivi a benna liscia, sotto la continuativa supervisione di un archeologo professionista fino alla quota massima prevista; l’assistenza archeologica potrà essere interrotta solo in presenza di stratigrafia già completamente compromessa da interventi operati in precedenza, ovvero al raggiungimento della stratigrafia sterile, previa immediata comunicazione alla Soprintendenza;
- dovrà essere data comunicazione scritta della data di inizio dei lavori di scavo con un anticipo di almeno 10 giorni lavorativi, indicando il nominativo della ditta archeologica incaricata.
3. Per la discarica, limitatamente agli aspetti di competenza di carattere strutturale, geologico e geotecnico, inerenti al rispetto delle Norme Tecniche per le Costruzioni in zona sismica:
- considerata la variabilità intrinseca del terreno naturale di substrato, come deducibile dalla cartografia geologica, così come riportato nelle stesse relazioni geologiche e geotecniche, le indagini indirette dovranno essere affiancate da indagini dirette per una migliore caratterizzazione geotecnica e geofisica dei parametri di resistenza e deformabilità degli stessi terreni. Si ritiene inoltre opportuno che tutte le indagini effettuate, dirette e non, siano referenziate in un mappa su base geologica;
- considerata la variabilità delle opere accessorie per il corretto funzionamento delle nuove vasche (manufatti per trattamenti vari dei rifiuti, serbatoi, rilevati, scogliere e simili) si richiede una puntuale referenziazione delle opere oggetto della presente progettazione.
4. In merito alla matrice acque per il deposito intermedio si prescrive di presentare un progetto di realizzazione di un sistema finalizzato a trattenere le acque di pioggia da riutilizzare per l’attività di bagnatura, al fine di limitare il prelievo di acqua da altre fonti.
5. In merito agli interventi di mitigazione /compensazione proposti nel Progetto di ripristino ambientale della discarica, da attuare attraverso l'impianto di 7.588 piante, di cui 5.312 arbusti e 2.276 alberi, e riguardo alla piantumazione compensativa di 68 alberi, si prescrive di presentare, coerentemente con il cronoprogramma dell’attuazione degli interventi mitigativi, l’avvenuta attuazione degli impianti entro 30 giorni dal completamento di ognuna delle seguenti fasi:
- piantumazione compensativa arborea preliminare (CO2),
- opere a verde Settore I;
- opere a verde Settore V;
- opere a verde Settore VI;
c) di dare atto che la verifica di ottemperanza delle condizioni ambientali di cui alla lettera b) spetta per quanto di competenza a:
1. Comune di Gaggio Montano, in fase di inizio lavori entro l’area interessata dalla Scheda di valutazione del rischio da frana
2. Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Bologna e le Province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, in fase di inizio lavori di scavo
3. Regione Emilia-Romagna - Area geologia, suoli e sismica, in fase di deposito del progetto esecutivo ai sensi dell’art. 13 della l.r. 19/2008
4. ARPAE APAM, entro 30 giorni dall’avvenuto collaudo in variante relativo al completamento dell’attività estrattiva
5. Unione dei Comuni dell’Appennino, entro 30 giorni dal completamento di ciascuna fase;
d) di dare atto che oltre alle condizioni ambientali riportate al precedente punto b) dovrà essere comunicata alla Regione Emilia-Romagna Area Valutazione Impatto Ambientale e Autorizzazioni (VIAeA), ad ARPAE AACM e agli Enti a cui spetta l’ottemperanza delle precedenti condizioni ambientali, la data di inizio e fine dei lavori del cantiere e la data di messa in esercizio delle opere di progetto;
e) dovrà essere trasmessa alla Regione Emilia-Romagna Area VIAeA e ad Arpae AACM entro sessanta (60) giorni dal collaudo, la certificazione di regolare esecuzione delle opere, ai sensi dell’art. 28, comma 7-bis, del d.lgs. 152/06, comprensiva di specifiche indicazioni circa la conformità delle opere rispetto al progetto depositato e alle condizioni ambientali prescritte;
f) di dare atto che dovrà essere trasmessa la documentazione contenente gli elementi necessari alla verifica dell’ottemperanza delle condizioni ambientali contenute nel provvedimento di VIA all’Ente individuato al precedente punto c) per la relativa verifica, ai sensi dell’art. 28, comma 3, del d. lgs. 152/2006. Si specifica che è disponibile apposita modulistica per agevolare l’invio della documentazione reperibile sul sito web regionale. L’Ente preposto alla verifica dovrà trasmetterne l’esito alla Regione Emilia-Romagna - Area Valutazione Impatto Ambientale e Autorizzazioni e ad ARPAE AACM, ai fini della pubblicazione nella banca dati delle valutazioni ambientali;
g) di dare atto che la non ottemperanza delle condizioni ambientali contenute nel provvedimento di VIA sarà soggetta a diffida e ad eventuale sanzione, ai sensi dell’art. 29 del d.lgs. 152/2006;
h) di dare atto che nel verbale conclusivo della Conferenza di Servizi che costituisce l’Allegato 1, sono riportate le seguenti raccomandazioni:
- Per l’area di deposito intermedio nel Comune di Vergato, considerato il traffico indotto sulla SS64 dai trasporti delle terre in ingresso/uscita a/dal deposito intermedio, si raccomanda che il gestore tenga monitorato regolarmente l'evolversi dei flussi di traffico generati, in particolare nel quinto anno, al fine di valutare tempestivamente l'adeguatezza della rete infrastrutturale a sostenerli e di verificare che non siano superati i dati dichiarati. Qualora si verifichino scostamenti significativi sul numero complessivo dei trasporti, rispetto a quanto ipotizzato negli elaborati, dovrà essere presentata una nuova valutazione di impatto ambientale.
- In merito alla gestione del terreno depositato nell’area di deposito, si raccomanda che vi sia un costante controllo da parte del gestore al fine di rispettare le geometrie dei cumuli e le tempistiche di riutilizzo.
- In relazione al fosso a monte del secondo sottopasso della “Porrettana”, si ricorda che in fase di progettazione esecutiva dovranno essere svolti ulteriori approfondimenti per confermare l’adeguatezza del fosso F1, tenendo conto dell’incremento di portata in relazione alle vasche V14, V15, V16 e V17.
- In merito al deposito definitivo stimato in 25.000 mc, qualora i tempi di approvazione o altre condizioni, comportino il posticipo dell’avvio delle attività di scavo del VI settore (Vasca 14), con la conseguente non disponibilità dei volumi nei tempi ipotizzati, considerata la ridotta entità dei terreni in gioco rispetto alla dimensione della superficie su cui vengono collocati, è valuta positivamente la possibilità di aumentare nel primo anno la quantità di terreno depositato temporaneamente. Considerato che il deposito temporaneo raggiunge il massimo ingombro nel quinto anno, si dovrà provvedere a gestire le ulteriori quantità non collocate nella depressione di cava, entro i primi quattro anni di attività. Qualora tali terreni non vengano riutilizzati in discarica in questi tempi, si dovrà trovare una modalità di smaltimento /riutilizzo in altri siti. Si evidenzia che nel rispetto di tali condizioni, dovrà essere richiesta una variante al permesso di costruire rilasciato con il PAUR, senza l’attivazione di procedimenti di valutazione di impatto ambientale;
i) di dare, inoltre, atto che il Provvedimento Autorizzatorio Unico, come precedentemente dettagliato nella parte narrativa del presente atto, comprende i seguenti titoli abilitativi necessari alla realizzazione e all’esercizio del progetto, che sono parte integrante e sostanziale della presente deliberazione:
1. Provvedimento di Valutazione di Impatto Ambientale compreso nel Verbale del Provvedimento Autorizzatorio unico, sottoscritto dalla Conferenza di Servizi nella seduta conclusiva del 27 maggio 2024 e che costituisce l’Allegato 1;
2. Modifica sostanziale di AIA che costituisce l’Allegato 2;
3. Autorizzazione paesaggistica per il deposito intermedio che costituisce l’Allegato 3;
4. Permesso di costruire per il deposito intermedio che costituisce l’Allegato 4;
j) di dare atto che i titoli abilitativi compresi nel Provvedimento autorizzatorio unico regionale sono assunti in conformità delle disposizioni del provvedimento di VIA e delle relative condizioni ambientali e che le valutazioni e le prescrizioni degli atti compresi nel Provvedimento Autorizzatorio Unico sono state condivise in sede di Conferenza di Servizi; tali prescrizioni sono vincolanti al fine della realizzazione e dell’esercizio del progetto e dovranno quindi essere obbligatoriamente ottemperate da parte del proponente; la verifica di ottemperanza di tali prescrizioni deve essere effettuata dai singoli Enti secondo quanto previsto dalla normativa di settore vigente;
k) di dare atto che i termini di efficacia del Provvedimento Autorizzatorio Unico comprendente il provvedimento di VIA e i titoli abilitativi necessari per la realizzazione e l’esercizio del progetto decorrono dalla data di approvazione della presente deliberazione;
l) di stabilire che il rilascio dei titoli abilitativi di seguito riportati, in considerazione del livello progettuale esecutivo richiesto dalla normativa di settore, in applicazione dell’art. 27bis, comma 7-bis, del d.lgs. 152/2006, sarà conseguente alla Delibera di Giunta regionale di approvazione del PAUR antecedente all’inizio lavori:
- deposito sismico in merito alla discarica, ai sensi della l.r. 19/2008,
- autorizzazione per gli interventi in aree sottoposte a vincolo idrogeologico di cui al R.D. n. 3267/1923, sia per il sito di discarica, sia per l’area di deposito intermedio;
m) di stabilire che successivamente all’approvazione del PAUR dovranno essere acquisiti i seguenti atti:
- il Decreto di approvazione dell’aggiornamento della Scheda di valutazione del rischio da frana per l’ottimizzazione della discarica,
- voltura della concessione per l’accesso al deposito intermedio dalla SS 64 come indicato nel Parere di ANAS S.p.A;
n) di stabilire l’efficacia temporale per la realizzazione del progetto in 8 anni; decorso tale periodo senza che il progetto sia stato realizzato, il provvedimento di VIA deve essere reiterato, fatta salva la concessione, su istanza del proponente, di specifica proroga da parte dell’autorità competente;
o) di trasmettere la presente deliberazione alla proponente Società HERAmbiente S.p.A.;
p) di trasmettere la presente deliberazione per opportuna conoscenza e per gli adempimenti di rispettiva competenza ai partecipanti alla Conferenza di Servizi: ARPAE, Città Metropolitana di Bologna, Agenzia per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile, Comune di Gaggio Montano, Comune di Vergato, AUSL Bologna, Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, Autorità di Bacino Distrettuale del Po, Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese, Comando provinciale VVF Bologna, A.N.A.S. S.p.A., Terna Rete Italia S.p.A.;
q) di pubblicare la presente deliberazione integralmente sul sito web delle valutazioni ambientali della Regione Emilia-Romagna e di pubblicarla per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico (BURERT);
r) di rendere noto che contro il presente provvedimento è proponibile il ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 (sessanta) giorni, nonché ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 (centoventi) giorni; entrambi i termini decorrono dalla data di pubblicazione sul BURERT;
s) di dare atto, infine, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvede ai sensi delle disposizioni normative e amministrative richiamate in parte narrativa.