n.130 del 04.05.2021 (Parte Seconda)

Approvazione progetto per la conciliazione vita-lavoro: sostegno alle famiglie per la frequenza di centri estivi. FSE 2014-2020 - OT. 9 - Asse II Inclusione - Priorità 9.4 - Anno 2021

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Visti:

- il Regolamento n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca compresi nel quadro strategico comune e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione, relativo al periodo della Nuova programmazione 2014-2020 che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006;

- il Regolamento delegato n.1970/2015 che integra il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio con disposizioni specifiche sulla segnalazione di irregolarità relative al Fondo europeo di sviluppo regionale, al Fondo sociale europeo, al Fondo di coesione e al Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;

- il Regolamento delegato n.568/2016 che integra il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio riguardo alle condizioni e procedure per determinare se gli importi non recuperabili debbano essere rimborsati dagli Stati membri per quanto riguarda il Fondo europeo di sviluppo regionale, il Fondo sociale europeo, il Fondo di coesione e il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;

- il Regolamento (UE, Euratom) n. 2018/1046 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 luglio 2018 che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione, che modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014 e la decisione n. 541/2014/UE e abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012;

- il Regolamento delegato n. 480/2014 della Commissione del 3 marzo 2014 che integra il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;

- il Regolamento n. 1304/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo sociale europeo che abroga il regolamento (CE) n. 1081/2006;

- il Regolamento n. 240/2014 della Commissione del 7 gennaio 2014 recante un codice europeo di condotta sul partenariato nell’ambito dei fondi strutturali e d’investimento europeo;

- il Regolamento n. 288/2014 di esecuzione della Commissione del 25 febbraio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda il modello per i programmi operativi nell'ambito dell'obiettivo Investimenti in favore della crescita e dell'occupazione e recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea per quanto riguarda il modello per i programmi di cooperazione nell'ambito dell'obiettivo di cooperazione territoriale europea;

- il Regolamento n. 184/2014 di esecuzione della Commissione del 25 febbraio 2014 che stabilisce, conformemente al regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, i termini e le condizioni applicabili al sistema elettronico di scambio di dati fra gli Stati membri e la Commissione, e che adotta, a norma del regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea, la nomenclatura delle categorie di intervento per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale nel quadro dell'obiettivo Cooperazione territoriale europea;

- il Regolamento n. 215/2014 di esecuzione della Commissione del 7 marzo 2014 che stabilisce norme di attuazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda le metodologie per il sostegno in materia di cambiamenti climatici, la determinazione dei target intermedi e dei target finali nel quadro di riferimento dell'efficacia dell'attuazione e la nomenclatura delle categorie di intervento per i fondi strutturali e di investimento europei;

- il Regolamento n. 821/2014 di esecuzione della Commissione del 28 luglio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le modalità dettagliate per il trasferimento e la gestione dei contributi dei programmi, le relazioni sugli strumenti finanziari, le caratteristiche tecniche delle misure di informazione e di comunicazione per le operazioni e il sistema di registrazione e memorizzazione dei dati;

- il Regolamento n. 964/2014 di esecuzione della Commissione del 11 settembre 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto concerne i termini e le condizioni uniformi per gli strumenti finanziari;

- il Regolamento n. 1011/2014 di esecuzione della Commissione del 22 settembre 2014 recante modalità di esecuzione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i modelli per la presentazione di determinate informazioni alla Commissione e le norme dettagliate concernenti gli scambi di informazioni tra beneficiari e autorità di gestione, autorità di certificazione, autorità di audit e organismi intermedi;

- il Regolamento (UE) n. 2020/460 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 30 marzo 2020 che modifica i regolamenti (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013 e (UE) n. 508/2014 per quanto riguarda misure specifiche volte a mobilitare gli investimenti nei sistemi sanitari degli Stati membri e in altri settori delle loro economie in risposta all'epidemia di COVID-19 (Iniziativa di investimento in risposta al coronavirus);

- il Regolamento (UE) n. 2020/558 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2020 che modifica i regolamenti (UE) n. 1301/2013 e (UE) n. 1303/2013 per quanto riguarda misure specifiche volte a fornire flessibilità eccezionale nell'impiego dei fondi strutturali e di investimento europei in risposta all'epidemia di COVID-19;

- l’Accordo di Partenariato 2014/2020 per l'impiego dei Fondi Strutturali e di Investimento Europei, adottato con Decisione di Esecuzione della Commissione Europea C(2014) 8021 del 29 ottobre 2014;

Vista la Legge regionale n. 12 del 30 giugno 2003, “Norme per l’uguaglianza delle opportunità di accesso al sapere, per ognuno e per tutto l’arco della vita, attraverso il rafforzamento dell’istruzione e della formazione professionale, anche in integrazione tra loro” e ss.mm.ii.;

Richiamate in particolare:

- la Deliberazione dell’Assemblea Legislativa n. 163 del 25/6/2014 “Programma Operativo della Regione Emilia-Romagna. Fondo Sociale Europeo 2014/2020. (Proposta della Giunta regionale del 28/4/2014, n. 559)”;

- la Decisione di Esecuzione della Commissione Europea del 12/12/2014 C(2014)9750 che approva il Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014/2020" per il sostegno del Fondo sociale europeo nell'ambito dell'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione";

- la propria deliberazione n. 1 del 12/1/2015 “Presa d'atto della Decisione di Esecuzione della Commissione Europea di Approvazione del Programma Operativo "Regione Emilia-Romagna - Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020" per il sostegno del Fondo Sociale Europeo nell'ambito dell'Obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione";

- la Decisione di Esecuzione della Commissione Europea del 02/05/2018 C(2018)2737 che modifica la decisione di esecuzione C(2014) 9750 che approva determinati elementi del programma operativo "Regione Emilia-Romagna - Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020" per il sostegno del Fondo sociale europeo nell'ambito dell'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" per la Regione Emilia-Romagna in Italia;

- la Decisione di Esecuzione della Commissione Europea del 09/11/2018 C(2018) 7430 che modifica la decisione di esecuzione C(2014) 9750 che approva determinati elementi del programma operativo "Regione Emilia-Romagna - Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020" per il sostegno del Fondo sociale europeo nell'ambito dell'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" per la Regione Emilia-Romagna in Italia;

- la Decisione di Esecuzione della Commissione Europea del 24/11/2020 recante modifica della decisione di esecuzione C (2014) 9750 che approva determinati elementi del programma operativo “Regione Emilia-Romagna Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020” per il sostegno a titolo del Fondo sociale europeo nell'ambito dell'obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione” per la Regione Emilia-Romagna in Italia;

Vista inoltre la propria deliberazione n. 1298/2015 “Disposizioni per la programmazione, gestione e controllo delle attività formative e delle politiche attive del lavoro - Programmazione SIE 2014-2020”;

Vista altresì la determinazione dirigenziale n. 3092 del 25/2/2020 “Individuazione tipologie di operazioni finanziate con fondi POR FSE 2014 - 2020 esenti dal questionario di monitoraggio di cui alla D.D. 17424/2018 e ss.mm.ii.”;

Viste infine le proprie deliberazioni:

- n. 276 del 26/2/2018 “Progetto per la conciliazione vita-lavoro: sostegno alle famiglie per la frequenza di centri estivi. FSE 2014-2020 – OT. 9 – Asse II inclusione – Priorità 9.4”

- n. 225 del 11/2/2019 “Approvazione progetto per la conciliazione vita-lavoro: sostegno alle famiglie per la frequenza di centri estivi FSE 2014-2020 - OT. 9 - Asse II inclusione - priorità 9.4 - anno 2019”;

- n. 2213 del 22/11/2019 “Approvazione progetto per la conciliazione vita-lavoro: sostegno alle famiglie per la frequenza di centri estivi. FSE 2014-2020 - OT. 9 - Asse II inclusione - Priorità 9.4 - anno 2020”;

- n. 281 del 2/4/2020 “Progetto per la conciliazione vita-lavoro: sostegno alle famiglie per la frequenza di centri estivi- anno 2020 di cui alla delibera di Giunta regionale n. 2213/2019. Modifica requisiti ISEE in conseguenza delle misure in materia di contenimento dell'emergenza epidemiologica”;

- n. 568 del 25/5/2020 “Modifiche ed integrazioni al progetto per la conciliazione vita-lavoro: sostegno alle famiglie per la frequenza di centri estivi di cui alla delibera di Giunta regionale n. 2213/2019. COVID-2019”;

Considerato che:

- il tema della conciliazione accompagna tutto l’arco della vita e, pur modificandosi le esigenze, rimane la necessità di supportare le famiglie per una migliore organizzazione dei tempi di lavoro e di vita, soprattutto nel periodo di sospensione delle attività scolastiche in presenza di figli in età tra i 3 e i 13 anni;

- le attività proposte dai centri estivi sono un valido supporto alle famiglie nei periodi di sospensione scolastica ma, le difficoltà economiche riducono le possibilità di accesso a tali servizi, determinando conseguentemente un limite oggettivo alla crescita socioculturale dei bambini e dei ragazzi;

Evidenziato pertanto che supportare le famiglie attraverso il sostegno alla partecipazione dei figli ad attività socio-ricreative significa, nel breve periodo, offrire strumenti di conciliazione tra vita e lavoro e, contestualmente, investire su politiche per l’infanzia e l’adolescenza in grado di contrastare la povertà educativa;

Valutato che tale contributo consente non solo di favorire la conciliazione vita-lavoro e di ampliare le possibilità di accesso ai servizi socio-ricreativi estivi, ma anche determina una più diffusa offerta a livello territoriale e una qualificazione delle attività erogate;

Dato atto in particolare che le misure restrittive volte al contenimento del rischio di contagio epidemiologico hanno fortemente ridotto e limitato le possibilità per i bambini e per i ragazzi durante l’a.s. 2020/2021 di accedere ad attività di arricchimento educativo e formativo e ad occasioni di socializzazione;

Vista in particolare la propria deliberazione n. 527 del 18/05/2020 con la quale stante l’emergenza sanitaria da COVID-19, è stata disposta la sospensione della "Direttiva per organizzazione e svolgimento dei soggiorni di vacanza socioeducativi in struttura e dei centri estivi, ai sensi della L.R. n. 14/08, art. 14 e ss.mm.ii.”, approvata con propria deliberazione n. 247/2018 e modificata con propria deliberazione n. 469/2019;

Considerato che nell’ambito della priorità di investimento 9.4 del Programma Operativo FSE 2014-2020, la Regione si è impegnata ad attivare misure di conciliazione vita-lavoro al fine di favorire l’inclusione lavorativa e sociale delle persone attraverso incentivi economici volti a sostenere l’accesso ai servizi educativi e ai servizi all’infanzia quale condizione di integrazione per favorire l’inserimento e la permanenza nel mercato del lavoro e per contrastare ogni forma di discriminazione e marginalità sociale;

Ritenuto in particolare, tenuto conto degli esiti del progetto di conciliazione realizzato nel triennio precedente e dell’attuale contesto, di confermare l’investimento anche per l’anno 2021 per promuovere e ampliare l’accesso da parte dei bambini e dei ragazzi ai centri estivi attraverso il sostegno economico finalizzato alla riduzione dei costi sostenuti dalle famiglie per il pagamento delle quote di iscrizione;

Valutato pertanto necessario procedere all’approvazione del “Progetto per la conciliazione vita-lavoro: sostegno alle famiglie per la frequenza di centri estivi. FSE 2014-2020 – OT. 9 – Asse II inclusione – Priorità 9.4 – anno 2021” di cui all’allegato 1), parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, per continuare a sostenere l’accesso da parte delle famiglie a servizi che favoriscono la conciliazione vita-lavoro nel periodo estivo poiché costituiscono reali occasioni di apprendimento ed effettivi strumenti di integrazione e opportunità esperienziali utili alla crescita dei bambini e dei ragazzi;

Ritenuto in particolare, tenuto conto di quanto realizzato nel triennio precedente e dell’attuale contesto, che con il progetto 2021 di cui all’allegato 1) si intende:

- confermare l’investimento complessivo previsto;

- confermare che possono richiedere il contributo le famiglie, da intendersi anche quali famiglie affidatarie e nuclei monogenitoriali, in cui solo uno dei due genitori lavora in quanto l’altro genitore è impegnato in modo continuativo in compiti di cura, valutati con riferimento alla presenza di componenti il nucleo familiare con disabilità grave o non autosufficienza, come definiti ai fini ISEE;

- confermare il contributo massimo pari a 336,00 euro complessivi per ciascun bambino/ragazzo e il contributo massimo erogabile per ciascuna settimana di frequenza pari a 112,00 euro;

Valutato inoltre che numerosi studi segnalano – in diretta correlazione con la pandemia in corso – un acuirsi di fenomeni di impoverimento che coinvolgono anche settori di “ceto medio” e gli Amministratori locali riferiscono diffusamente di un aumento significativo di domande volte alla ricerca di sostegno per esigenze, nel contempo, educative e di conciliazione, indissolubilmente fra loro legate, anche in considerazione dei periodi di sospensione della scuola in presenza;

Ritenuto necessario favorire una correlazione efficace tra le misure conciliative e le linee di contrasto alla povertà minorile, educativa, relazionale dei bambini e al contrasto del fenomeno del ritiro sociale dei pre-adolescenti, favorendo massimamente le opportunità di positiva interazione in presenza anche nel periodo estivo, consentendo concretamente ai genitori il pieno impegno in ambito lavorativo, si ritiene dunque di promuovere una risposta organica e maggiormente inclusiva, prevedendo che potranno accedere alle opportunità i bambini e i ragazzi di età compresa tra 3 e 13 anni appartenenti a famiglie con dichiarazione ISEE non superiore ai 35.000,00 euro;

Dato atto altresì che le risorse pubbliche disponibili per la realizzazione delle iniziative afferenti al progetto di cui all’allegato 1), sono pari a euro 6.000.000,00 a valere sull’anno 2021 di cui al Programma Operativo Regionale FSE 2014/2020 – OT.9 - priorità di investimento 9.4 e che si conferma la quantificazione per ciascun Distretto socio-sanitario come determinata per l’anno 2020 con la propria deliberazione n. 2213/2019:

Distretti

Risorse

Distretto Ponente

PC

98.752,00

Distretto Levante

PC

136.557,00

Distretto Città di Piacenza

PC

132.340,00

Distretto Valli Taro e Ceno

PR

54.325,00

Distretto Fidenza

PR

141.097,00

Distretto Sud Est

PR

106.971,00

Distretto Parma

PR

303.077,00

Distretto Reggio Emilia

RE

339.057,00

Distretto Scandiano

RE

125.101,00

Distretto Montecchio Emilia

RE

96.442,00

Distretto Guastalla

RE

105.977,00

Distretto Castelnuovo ne' Monti

RE

38.746,00

Distretto Correggio

RE

92.305,00

Distretto Castelfranco Emilia

MO

119.233,00

Distretto Carpi

MO

149.719,00

Distretto Mirandola

MO

120.777,00

Distretto Vignola

MO

135.349,00

Distretto Pavullo nel Frignano

MO

52.901,00

Distretto Sassuolo

MO

170.455,00

Distretto Modena

MO

251.882,00

Distretto Pianura Ovest

BO

123.665,00

Distretto Pianura Est

BO

233.187,00

Distretto Reno, Lavino, Samoggia

BO

156.353,00

Distretto Città di Bologna

BO

454.381,00

Distretto Nuovo Circondario Imolese

BO

184.624,00

Distretto dell'Appennino Bolognese

BO

67.956,00

Distretto San Lazzaro di Savena

BO

102.727,00

Distretto Sud-Est

FE

103.573,00

Distretto Centro-Nord

FE

183.214,00

Distretto Ovest

FE

107.817,00

Distretto Lugo

RA

136.101,00

Distretto Faenza

RA

119.555,00

Distretto Ravenna

RA

253.091,00

Distretto Cesena - Valle del Savio

FC

152.351,00

Distretto Comuni Romagna Forlivese

FC

249.881,00

Distretto Rubicone e mare

FC

134.664,00

Distretto Rimini

RN

305.522,00

Distretto Riccione

RN

160.275,00

Totale

6.000.000,00

Evidenziato che i Distretti dovranno individuare l’Ente capofila di ambito distrettuale per la gestione del progetto e comunicarlo, unitamente al C.U.P. (codice unico di progetto) di cui alla Legge 16 gennaio 2003, n. 3 recante “Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione” in particolare l’art. 11 “Codice unico di progetto degli investimenti pubblici” entro di norma il 07 maggio 2021 al Servizio programmazione delle politiche dell'istruzione, della formazione, del lavoro e della conoscenza;

Ritenuto di prevedere che il Responsabile del Servizio “Programmazione delle Politiche dell’Istruzione, della Formazione, del Lavoro e della Conoscenza” provveda all’assunzione, con proprio atto, dell’impegno di spesa a favore degli Enti capofila di distretto sulla base del riparto di cui alla tabella che precede per complessivi euro 6.000.000,00 ai sensi del D. lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii., della L.R. n. 40/2001, per quanto applicabile, e della propria deliberazione n. 2416/2008 e ss.mm.ii., e previa acquisizione della certificazione attestante che il soggetto beneficiario dei contributi è in regola con il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali;

Ritenuto di stabilire che le risorse verranno erogate con atto del Responsabile del Servizio “Gestione e liquidazione degli interventi delle politiche educative, formative e per il lavoro e supporto all'Autorità di gestione FSE”, o suo delegato, a ciascun Ente Capofila Distrettuale, al massimo in due tranche, sulla base dello stato di avanzamento delle attività con le seguenti modalità alternative:

- una prima tranche pari al 20% previa trasmissione da parte dell’Ente capofila di Distretto di formale nota con cui lo stesso comunica l’avvenuto avvio del progetto, dichiara di aver avviato le procedure ad evidenza pubblica per la predisposizione degli elenchi dei soggetti che si impegnano ad accogliere i bambini e i ragazzi e richiede l’erogazione della prima tranche di pagamento e la restante quota a saldo, a seguito all’approvazione delle risultanze del controllo rendicontuale eseguito dal Servizio competente;

- in alternativa al precedente punto, direttamente a saldo, a seguito all’approvazione delle risultanze del controllo rendicontuale eseguito dal Servizio competente;

Ritenuto altresì di prevedere che il responsabile del Servizio “Gestione e Liquidazione degli interventi delle politiche educative, formative e per il lavoro e supporto all’Autorità di Gestione FSE” provveda con propria nota a definire le modalità di gestione del Progetto conciliazione vita-lavoro anno 2021;

Evidenziato che tale progetto è stato elaborato e condiviso con l’Assessorato al contrasto alle diseguaglianze e transizione ecologica: Patto per il clima, welfare, politiche abitative, politiche giovanili, cooperazione internazionale allo sviluppo, relazioni internazionali, rapporti con l’UE;

Visto il D. Lgs. n. 118/2011 ad oggetto “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli Enti Locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della Legge 5 maggio 2009, n.42” e ss.mm.ii.;

Richiamati:

- il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 "Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni" e ss.mm.ii.;

- la propria deliberazione n. 111 del 28 gennaio 2021 “Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza. Anni 2021-2023”;

Richiamate le Leggi regionali:

- n. 40/2001 "Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna, abrogazione delle L.R. 6 luglio 1977, n. 31 e 27 marzo 1972, n.4" per quanto applicabile;

- n. 43/2001 "Testo unico in materia di organizzazione e di rapporto di lavoro nella Regione Emilia-Romagna" e ss.mm.ii.;

- n. 11/2020 “Disposizioni collegate alla legge regionale di stabilità per il 2021”;

- n. 12/2020 “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2021-2023 (Legge di stabilità regionale 2021)”;

- n. 13/2020 “Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2021-2023”;

Richiamata altresì la propria deliberazione n. 2004/2020 “Approvazione del documento tecnico di accompagnamento e del Bilancio finanziario gestionale di previsione della regione Emilia-Romagna 2021-2023” e ss.mm.ii.;

Viste le proprie deliberazioni:

- n. 2416/2008 "Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera n. 450/2007" e ss.mm.ii., per quanto applicabile;

- n. 468/2017 “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;

- n. 2329/2019 “Designazione del Responsabile della Protezione dei dati”;

- n. 2013/2020 “Indirizzi organizzativi per il consolidamento e il potenziamento delle capacità amministrative dell’Ente per il conseguimento degli obiettivi del programma di mandato, per fare fronte alla programmazione comunitaria 2021/2027 e primo adeguamento delle strutture regionali conseguenti alla soppressione dell’IBACN”;

- n. 2018/2020 “Affidamento degli incarichi di Direttore Generale della Giunta regionale, ai sensi dell’art. 43 della L.R. 43/2001 e ss.mm.ii.”;

- n. 415/2021 “Indirizzi organizzativi per il consolidamento e il potenziamento delle capacità amministrative dell'Ente per il conseguimento degli obiettivi del programma di mandato, per fare fronte alla programmazione comunitaria 2021/2027: proroga degli incarichi”;

Richiamata la determinazione dirigenziale n. 1174/2017 "Conferimento di incarichi dirigenziali presso la Direzione Generale Economia della Conoscenza, del Lavoro e dell'Impresa”;

Viste, altresì, le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposto in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

Dato atto che il responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell’Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e della Vicepresidente e Assessore al contrasto alle diseguaglianze e transizione ecologica: Patto per il clima, welfare, politiche abitative, politiche giovanili, cooperazione internazionale allo sviluppo, relazioni internazionali, rapporti con l’UE;

A voti unanimi e palesi

delibera

per le motivazioni espresse in premessa:

1. di approvare il “Progetto per la conciliazione vita-lavoro: sostegno alle famiglie per la frequenza di centri estivi. FSE 2014-2020 – OT. 9 – Asse II inclusione – Priorità 9.4 – anno 2021” di cui all’allegato 1), parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

2. di dare atto altresì che le risorse pubbliche disponibili per la realizzazione delle iniziative afferenti al progetto di cui all’allegato 1), sono pari a euro 6.000.000,00 di cui al Programma Operativo Regionale FSE 2014/2020 – OT.9 - priorità di investimento 9.4 ed in particolare che la quantificazione per ciascun Distretto socio-sanitario è determinata in continuità e a conferma della quantificazione determinata con la propria deliberazione n.2213/2019 e pertanto determinata come segue:

Distretti

Risorse

Distretto Ponente

PC

98.752,00

Distretto Levante

PC

136.557,00

Distretto Città di Piacenza

PC

132.340,00

Distretto Valli Taro e Ceno

PR

54.325,00

Distretto Fidenza

PR

141.097,00

Distretto Sud Est

PR

106.971,00

Distretto Parma

PR

303.077,00

Distretto Reggio Emilia

RE

339.057,00

Distretto Scandiano

RE

125.101,00

Distretto Montecchio Emilia

RE

96.442,00

Distretto Guastalla

RE

105.977,00

Distretto Castelnuovo ne' Monti

RE

38.746,00

Distretto Correggio

RE

92.305,00

Distretto Castelfranco Emilia

MO

119.233,00

Distretto Carpi

MO

149.719,00

Distretto Mirandola

MO

120.777,00

Distretto Vignola

MO

135.349,00

Distretto Pavullo nel Frignano

MO

52.901,00

Distretto Sassuolo

MO

170.455,00

Distretto Modena

MO

251.882,00

Distretto Pianura Ovest

BO

123.665,00

Distretto Pianura Est

BO

233.187,00

Distretto Reno, Lavino, Samoggia

BO

156.353,00

Distretto Città di Bologna

BO

454.381,00

Distretto Nuovo Circondario Imolese

BO

184.624,00

Distretto dell'Appennino Bolognese

BO

67.956,00

Distretto San Lazzaro di Savena

BO

102.727,00

Distretto Sud-Est

FE

103.573,00

Distretto Centro-Nord

FE

183.214,00

Distretto Ovest

FE

107.817,00

Distretto Lugo

RA

136.101,00

Distretto Faenza

RA

119.555,00

Distretto Ravenna

RA

253.091,00

Distretto Cesena - Valle del Savio

FC

152.351,00

Distretto Comuni Romagna Forlivese

FC

249.881,00

Distretto Rubicone e mare

FC

134.664,00

Distretto Rimini

RN

305.522,00

Distretto Riccione

RN

160.275,00

Totale

6.000.000,00

3. di prevedere che il responsabile del Servizio “Programmazione delle Politiche dell’Istruzione, della Formazione, del Lavoro e della Conoscenza”, dopo aver ricevuto dai Distretti la comunicazione dell’Ente capofila e del relativo CUP da effettuarsi di norma entro il 7 maggio 2021, provveda all’assunzione, con proprio atto, dell’impegno di spesa a favore degli enti capofila di distretto sulla base del riparto di cui al punto 2. che precede per complessivi euro 6.000.000,00 ai sensi del D.lgs. 118/2011 e ss.mm.ii., della L.R. n. 40/2001, per quanto applicabile, e della propria deliberazione n. 2416/2008 e ss.mm.ii., e previa acquisizione della certificazione attestante che il soggetto beneficiario dei contributi è in regola con il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali;

4. di stabilire che le risorse vengano erogate con atto del Responsabile del Servizio “Gestione e liquidazione degli interventi delle politiche educative, formative e per il lavoro e supporto all'Autorità di gestione FSE”, o suo delegato, a ciascun Ente Capofila Distrettuale, al massimo in due tranche, sulla base dello stato di avanzamento delle attività con le seguenti modalità alternative:

- una prima tranche pari al 20% previa trasmissione da parte dell’Ente capofila di Distretto di formale nota con cui lo stesso comunica l’avvenuto avvio del progetto, dichiara di aver avviato le procedure ad evidenza pubblica per la predisposizione degli elenchi dei soggetti che si impegnano ad accogliere i bambini e i ragazzi e richiede l’erogazione della prima tranche di pagamento e la restante quota a saldo, a seguito all’approvazione delle risultanze del controllo rendicontuale eseguito dal Servizio competente;

- in alternativa al precedente punto, direttamente a saldo, a seguito all’approvazione delle risultanze del controllo rendicontuale eseguito dal Servizio competente;

5. di prevedere che il responsabile del Servizio “Gestione e Liquidazione degli interventi delle politiche educative, formative e per il lavoro e supporto all’Autorità di Gestione FSE” provveda con propria nota a definire le modalità di gestione e di rendicontazione del Progetto conciliazione vita-lavoro anno 2021 valorizzando le procedure e le modalità semplificate già individuate e attivate per le annualità 2019/2020;

6. di dare atto che, per quanto previsto in materia di pubblicità trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà alle pubblicazioni ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte narrativa, inclusa la pubblicazione ulteriore prevista dal piano triennale di prevenzione della corruzione, ai sensi dell'art. 7 bis, comma 3, del D.lgs. n. 33 del 2013 e ss.mm.ii.;

7. di pubblicare altresì la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico.

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