n.311 del 05.2018 (Parte Seconda)
Oggetto n. 6656 - Risoluzione proposta dalla Presidente Mori, su mandato della Commissione Parità e per i diritti delle persone, per impegnare l’Assemblea legislativa e la Giunta a promuovere la modifica della legge regionale 30.1.2001 n. 1 per inserirvi la disciplina sul riequilibrio di genere secondo le indicazioni contenute nella legislazione antidiscriminatoria e sul riequilibrio di genere; a effettuare una ricognizione degli organismi collegiali di nomina regionale al fine di verificare l'applicabilità e l'applicazione del riequilibrio di genere; a collaborare attivamente nello svolgimento del prossimo mandato del CORECOM Emilia-Romagna, affinché siano attuate a tutto campo le azioni antidiscriminatorie di prevenzione e contrasto agli stereotipi di genere, nonché al sessismo nella comunicazione, connesse ai fenomeni più gravi di violenza, in forza della normativa vigente ed oggetto di protocolli, risoluzioni ed impegni già assunti e che auspicabilmente si assumeranno. A firma dei consiglieri Mori e Bessi
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
le Leggi regionali, come da dettato costituzionale di cui all’art. 117, "rimuovono ogni ostacolo che impedisce la piena parità degli uomini e delle donne nella vita sociale, culturale ed economica e promuovono la parità di accesso tra donne e uomini alle cariche elettive”;
l'art. 1 comma 137 della Legge 7 aprile 2014 n. 56, sancisce l'obbligatorietà del riequilibrio di genere nelle giunte comunali;
la Legge 120/2011 concernente "la parità di accesso agli organi di amministrazione e di controllo delle società quotate in mercati regolamentati" sancisce l'obbligo del riequilibrio di genere nelle società a controllo pubblico e quotate in borsa;
a legge regionale 27 giugno 2014, n. 6 agli artt. 4 e 6 comma 2, prevede il rafforzamento dei correttivi paritari nella composizione della rappresentanza e della governance regionale, nel rispetto dei principi egualitari e antidiscriminatori di genere e nell'alveo delle azioni di prevenzione della violenza di genere, di cui alla stessa normativa.
Considerato che
alla Commissione assembleare per la Parità e i diritti delle persone sono state presentate, ex articolo 3, comma 5 e 6 della legge regionale 30 gennaio 2001, n. 1 del 30/1/2001, le proposte di candidatura per la nomina di presidente e componenti del CORECOM Emilia-Romagna;
la Commissione assembleare, nella seduta del 13 giugno 2018, ha proceduto alla verifica dei requisiti di cui all'art. 3 comma 2 della legge regionale n. 1/2001;
nella medesima seduta si è espressa con specifico parere circa l'ammissibilità delle candidature con annotazioni relative a situazioni di incompatibilità;
la proposta di composizione del CORECOM Emilia-Romagna si prospetta ad oggi completamente maschile;
la previsione di una ricognizione periodica degli organismi collegiali di nomina regionale metterebbe in condizione di rilevare e prevenire situazioni di squilibrio di genere.
Considerato altresì che
la Commissione assembleare ha dato mandato alla sua Presidente di proporre la presente risoluzione all'Assemblea legislativa ai sensi dell'articolo 104, comma 2 del regolamento.
Evidenziato che
nel mandato appena concluso il CORECOM ha promosso e attivato, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, iniziative rilevanti sotto il profilo della cultura paritaria, quali la sottoscrizione del Protocollo d'intesa "Donne e Media per promuovere una rappresentazione rispettosa del genere femminile nell'ambito dell'informazione e della comunicazione", il progetto e i laboratori "A scuola coi media", rivolti a insegnanti, studenti e genitori delle scuole di tutto il territorio regionale sui temi dell'educazione al rispetto di genere, con particolare riguardo ai media digitali, alle reti e al superamento del correlato cyberbullismo.
Tutto ciò premesso, considerato ed evidenziato, si impegna
e impegna la Giunta per quanto di competenza
a promuovere la modifica della legge regionale 30.1.2001 n. 1 per inserirvi la disciplina sul riequilibrio di genere secondo le indicazioni generali della normativa antidiscriminatoria succitata;
ad effettuare una ricognizione degli organismi collegiali di nomina regionale al fine di verificare l'applicabilità e l'applicazione del riequilibrio di genere;
a collaborare attivamente nello svolgimento del prossimo mandato del CORECOM Emilia-Romagna, affinché siano attuate a tutto campo le azioni antidiscriminatorie di prevenzione e contrasto agli stereotipi di genere, nonché al sessismo nella comunicazione, connesse ai fenomeni più gravi di violenza, in forza della normativa vigente ed oggetto di protocolli, risoluzioni ed impegni già assunti e che auspicabilmente si assumeranno.
Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta antimeridiana del 26 settembre 2018