n.5 del 10.01.2018 periodico (Parte Seconda)
Composizione, compiti e modalità di funzionamento dell'Osservatorio regionale delle Unioni e dell'Osservatorio regionale delle fusioni
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Visto l’art. 14 bis della legge regionale 8 luglio 1996, n. 24 (Norme in materia di riordino territoriale e di sostegno alle unioni e alle fusioni di comuni), aggiunto dall’art. 9 della legge regionale 29 luglio 2016, n. 15 (Norme di promozione dei percorsi associativi: ambiti ottimali, unioni, fusioni e incorporazioni di comuni);
Visto l’art. 21 bis della legge regionale 21 dicembre 2012, n. 21 (Misure per assicurare il governo territoriale delle funzioni amministrative secondo i principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza), aggiunto dall’art. 9 della legge regionale 29 luglio 2016, n. 15;
Considerato che le due norme sopra richiamate prevedono l’istituzione, rispettivamente, dell’Osservatorio regionale delle fusioni e dell’Osservatorio regionale delle Unioni;
Rilevato che l’Osservatorio regionale delle fusioni è istituito al fine di monitorare gli effetti che scaturiscono dal processo di fusione in tutti i settori amministrativi di competenza regionale e il concreto impatto del processo di fusione sui cittadini, sugli enti pubblici e sulle imprese;
Richiamata la propria deliberazione n. 1446 del 6 ottobre 2015, avente ad oggetto “Istituzione dell’Osservatorio regionale delle fusioni di comuni, ai sensi dell’art. 4, comma 5 della L.R. n. 1/2013. Composizione e modalità di funzionamento”;
Preso atto che, a seguito della richiamata propria deliberazione n. 1446/2015, l’Osservatorio delle fusioni si è insediato il 17 dicembre 2015 e si è riunito nelle sedute del 13 aprile 2016, 14 novembre 2016 e 28 novembre 2017;
Considerato che, nell’ambito delle attività svolte dall’Osservatorio delle fusioni in occasione delle esperienze di fusione concluse positivamente, è stato raggiunto un consolidato livello di approfondimento degli adempimenti connessi alle fasi di primo avvio dei nuovi comuni istituiti mediante fusione;
Valutata l’opportunità di valorizzare le attività dell’Osservatorio delle fusioni incentrate sullo sviluppo di buone pratiche, sul monitoraggio delle esperienze di fusione realizzate e sulla condivisione dei risultati di tale monitoraggio, anche a favore di tutti i comuni che intendano intraprendere percorsi di fusione;
Rilevato che l’Osservatorio regionale delle Unioni è istituito al fine di monitorare gli effetti che scaturiscono dall'esercizio associato, anche attraverso le Unioni di Comuni, delle funzioni di cui all'articolo 7 della legge regionale n. 21/2012, nei diversi settori amministrativi di competenza regionale, nonché il concreto impatto del processo associativo sui cittadini, sugli enti pubblici e sulle imprese;
Dato atto che la Regione Emilia-Romagna ha da tempo posto in essere azioni di monitoraggio degli effetti scaturenti dalle gestioni associate in Unione nei diversi settori amministrativi di competenza regionale e lo ha fatto anche attraverso la costituzione di gruppi tematici misti (costituiti da dirigenti e funzionari regionali e da dirigenti delle Unioni individuati da ANCI-UNCEM, oltre che da rappresentanti delle predette Associazioni regionali degli enti locali);
Ritenuto che l’istituzione dell’Osservatorio regionale delle Unioni possa, in un’ottica di efficacia e funzionalità, ricondurre a sistema il lavoro svolto sino ad ora, garantendo la più ampia partecipazione possibile dei diversi soggetti interessati all’incremento e al miglioramento delle gestioni associate sul territorio;
Tenuto quindi conto che l’Osservatorio regionale delle Unioni e l’Osservatorio regionale delle fusioni sono i luoghi deputati all’analisi delle situazioni connesse ai fenomeni di aggregazione intercomunale e che ad entrambi gli Osservatori sono assegnati i seguenti obiettivi:
a) valorizzare e monitorare i processi di associazionismo in Unione di comuni e quelli di fusione di comuni;
b) supportare i comuni nei percorsi associativi che intenderanno intraprendere;
c) promuovere lo scambio e la diffusione di esperienze e buone pratiche territoriali di associazionismo in Unione e di fusione;
Considerato che la Giunta regionale con proprio atto regola le modalità di funzionamento e la composizione di entrambi gli Osservatori e ne disciplina i compiti, ai sensi dei citati artt. 21 bis, L.R. n. 21/2012 e 14 bis, L.R. n. 24/1996;
Ritenuto opportuno e necessario procedere all’aggiornamento delle modalità di funzionamento e di partecipazione relative all’Osservatorio regionale delle fusioni, stabilendo le seguenti modalità di funzionamento e di partecipazione, in sostituzione di quanto disposto nella precedente deliberazione n. 1446/2015:
- elaborazione di report e relazioni periodiche sul monitoraggio delle esperienze di fusione realizzate in collaborazione con i nuovi comuni fusi;
- pubblicazione della documentazione prodotta nel sito dedicato alle fusioni di comuni e, in particolare, nella sezione dedicata all’Osservatorio delle fusioni, anche ai fini della rendicontazione agli organi di governo della Regione e dei nuovi Comuni;
- previsione di incontri periodici o su espressa richiesta dei membri dell’Osservatorio - qualora emergano specifiche questioni da esaminare - ai quali possono partecipare, oltre ai funzionari dei nuovi Comuni, ai funzionari regionali e ai rappresentanti delle Associazioni regionali degli Enti locali, anche le Prefetture e i rappresentanti politici e tecnici dei Comuni fusi ed in corso di fusione e di quanti altri soggetti siano eventualmente interessati;
- convocazione in via telematica ai Comuni, alle Direzioni generali e Servizi regionali e alle Agenzie regionali, che individueranno i partecipanti all’incontro in ragione delle specifiche questioni affrontate e delle competenze richieste;
Ritenuto opportuno e necessario procedere, in attuazione delle disposizioni contenute nella normativa sopra citata, alla approvazione delle modalità di funzionamento e di partecipazione dell’Osservatorio regionale delle Unioni, come di seguito specificato:
- elaborazione di report e relazioni periodiche sul monitoraggio delle Unioni e sull’impatto delle gestioni associate sul territorio;
- pubblicazione della documentazione prodotta nel sito dedicato alle Unioni di comuni e, in particolare, nella sezione dedicata all’Osservatorio delle Unioni anche ai fini della rendicontazione agli organi di governo della Regione e delle Unioni di comuni;
- previsione di incontri periodici o su espressa richiesta dei membri dell’Osservatorio - qualora emergano specifiche questioni da esaminare - ai quali possono partecipare, oltre ai funzionari delle Unioni, ai funzionari regionali e ai rappresentanti delle Associazioni regionali degli Enti locali, anche rappresentanti politici e tecnici delle Unioni e di altre amministrazioni;
- convocazione in via telematica, alle Unioni, alle Direzioni generali e Servizi regionali e alle Agenzie regionali che individueranno i partecipanti all’incontro in ragione delle specifiche questioni affrontate e delle competenze richieste;
Visti:
- il D.lgs. 14 marzo 2013, n. 33, recante “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”;
- la deliberazione della Giunta regionale n. 89 del 30 gennaio 2017 recante “Approvazione del Piano triennale di prevenzione della corruzione 2017-2019”;
- la deliberazione della Giunta regionale n. 486 del 10 aprile 2017 recante “Direttiva di indirizzi interpretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal d.lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del piano triennale di prevenzione della corruzione 2017-2019”;
Dato atto del parere allegato;
Su proposta dell’Assessore al Bilancio, al Riordino istituzionale, Risorse umane e pari opportunità, Emma Petitti;
A voti unanimi e palesi
delibera:
a) di riconoscere agli Osservatori le funzioni previste dall’art. 14 bis, della L.R. n. 24 del 1996 e dall’art. 21 bis, della L.R. n. 21 del 2012, come esplicitate in premessa e che qui si intendono integralmente richiamate;
b) di aggiornare le modalità di funzionamento e di partecipazione relative all’Osservatorio regionale delle fusioni, così come indicate in premessa e che qui si intendono integralmente richiamate, in via sostitutiva rispetto a quanto disposto nella precedente deliberazione n. 1446/2015;
c) di approvare le modalità di funzionamento e di partecipazione all’Osservatorio regionale delle Unioni così come indicate in premessa e che qui si intendono integralmente richiamate;
d) di individuare il Servizio Riordino, Sviluppo Istituzionale e Territoriale della Direzione Generale Risorse, Europa, Innovazione e Istituzioni, quale struttura regionale preposta a seguire i lavori dell’Osservatorio regionale Unioni e dell’Osservatorio regionale fusioni, con funzioni di coordinamento in capo al Responsabile del suddetto Servizio;
e) di dare atto che la partecipazione ai lavori dell’Osservatorio regionale delle Unioni e dell’Osservatorio regionale delle fusioni non dà luogo ad alcun compenso o rimborso a carico del bilancio regionale;
f) di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna.