n. 154 del 10.11.2010 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 665 - Risoluzione: Legge n. 11 del 2005, articolo 5, comma 3. Osservazioni dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna sulla Proposta di raccomandazione del Consiglio: Youth on the Move - Promuovere la mobilità dei giovani per l’apprendimento - COM (2010) 478 definitivo/2 del 1° ottobre 2010. (Approvata dalla I Commissione assembleare “Bilancio Affari generali ed istituzionali” in data 26 ottobre 2010)

La I Commissione “Bilancio, Affari generali ed istituzionali”

dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Visto l’articolo 38, comma 4, del Regolamento interno dell’Assemblea legislativa, nonché l’art. 6, comma 2, della legge regionale n. 16 del 2008;

Visto l’articolo 5, comma 3, della legge n. 11/2005;

Vista la Risoluzione dell’Assemblea legislativa n. 512 del 7 ottobre 2010 contenente “Indirizzi relativi alla partecipazione della Regione Emilia-Romagna alla fase ascendente e discendente del diritto dell’Unione Europea - Sessione comunitaria 2010”, in particolare le lettere a), b), c), f), g);

Vista la lettera del Presidente dell’Assemblea legislativa (prot. n. 29178 del 7 ottobre 2010)

Vista la Proposta di raccomandazione del Consiglio: Youth on the Move - Promuovere la mobilità dei giovani per l’apprendimento - COM (2010) 478 definitivo/2 del 1° ottobre 2010><p>

Visto il parere reso dalla V Commissione Turismo Cultura Scuola Formazione Lavoro Sport nella seduta del 20.10.2010 (Prot. N. 30657 del 20 ottobre 2010);

Vista la Legge regionale n. 12/2003 “Norme per l’uguaglianza delle opportunità di accesso al sapere, per ognuno e per tutto l’arco della vita, attraverso il rafforzamento dell’istruzione e della formazione professionale, anche in integrazione fra loro”;

Vista la Legge regionale n. 17/2005 “Norme per la promozione dell’occupazione, della qualità, sicurezza e regolarità del lavoro”;

considerato che la proposta di Raccomandazione si iscrive nel contesto dell’iniziativa Youth on the Move, una delle “iniziative faro” della Commissione europea che danno attuazione alla Strategia “Europa 2020”;

considerato che la Sessione comunitaria 2010 dell’Assemblea legislativa ha messo in evidenza l’importanza delle “iniziative faro” della Strategia “Europa 2020” e ha indicato la proposta di Raccomandazione tra gli atti d’interesse della Regione Emilia-Romagna con riferimento alla partecipazione della Regione Emilia-Romagna alla formazione del diritto dell’Unione europea (Risoluzione oggetto n. 512 del 7 ottobre 2010);

considerato che l’obiettivo principale della proposta di Raccomandazione consiste nell’eliminazione degli ostacoli amministrativi, istituzionali e giuridici che si frappongono alla mobilità dei giovani per l’apprendimento, come strumento per incrementare le opportunità d’occupazione e di acquisizione di nuove competenze;

considerato che la Commissione europea ha proposto, per il raggiungimento dei suddetti obiettivi, un atto giuridicamente non vincolante, qual è la raccomandazione del Consiglio, ai sensi degli articoli 165 e 166 Trattato sul funzionamento dell’Unione (TFUE), lasciando agli Stati membri la decisione su come realizzare al meglio gli obiettivi stessi;

considerato che la proposta incide su materie di competenza regionale, in particolare l’istruzione e la formazione professionale;

a) Si esprime in senso favorevole osservando quanto segue:

a. Sottolinea l’importanza di rafforzare gli aspetti relativi alla mobilità per l’apprendimento formativo, incoraggiando percorsi d’istruzione che contemplino anche percorsi di formazione finalizzati a evitare la dispersione scolastica.

b. Sul riconoscimento dei risultati dell’apprendimento, in particolare di tipo informale e non formale, ritiene utile ricordare che a livello regionale sono già stati sviluppati sistemi regionali delle qualifiche, e tra questi il Sistema regionale delle qualifiche (SRQ) elaborato dalla Regione Emilia-Romagna, e che le autorità competenti devono garantire il collegamento di questi sistemi con gli strumenti esistenti a livello UE.

c. Sul tema dei partenariati ritiene utile che si faccia riferimento anche nella Raccomandazione al tema della responsabilità sociale delle imprese, come politica che dev’essere incoraggiata con il sostegno delle autorità a livello regionale e locale per sostenere la mobilità dei giovani per l’apprendimento.

d. Inoltre, ritiene particolarmente importante l’intenzione della Commissione europea di rafforzare e sfruttare i programmi dell’Unione europea in materia d’istruzione, formazione e gioventù, sostenendo la sinergia con i Fondi strutturali e, tra questi, il Fondo sociale europeo, con l’obiettivo di un loro più efficiente utilizzo al fine di estendere e allargare le opportunità di apprendimento a tutti i giovani.

e. Sottolinea la necessità di garantire un adeguato finanziamento alle iniziative che rientrano nella Raccomandazione in oggetto. In maniera particolare chiede che si operi, in sede di Consiglio e di Parlamento europeo, affinché le dotazioni del Fondo sociale europeo e dei programmi per la mobilità, l’istruzione, la formazione e la gioventù siano incrementate al fine di permettere un’ampia ricaduta sulle giovani generazioni in tutti i territori dell’Unione europea.

f. Occorre, altresì, che le risorse nazionali destinate a tali settori - sia nella spesa diretta degli Stati membri che nei trasferimenti alle regioni e agli altri enti territoriali - corrispondano agli obiettivi dell’iniziativa Youth on the Move e permettano di raggiungere gli obiettivi qualitativi e quantitativi in essa indicati.

g. Sottolinea, altresì, il ruolo fondamentale che le autorità regionali e locali possono svolgere nel monitorare lo sviluppo dei progressi che saranno raggiunti nei diversi Stati membri nella rimozione degli ostacoli alla mobilità dei giovani per l’apprendimento.

h. Più in generale, sarebbe opportuno rafforzare il riferimento al ruolo delle autorità regionali e locali nel raggiungimento degli obiettivi che si pone la Raccomandazione, per ottenere, dato il carattere non vincolante dell’atto, la massima sinergia tra le azioni che saranno messe in campo negli Stati membri e la massima collaborazione tra istituzioni e parti sociali ai diversi livelli di governo, in corrispondenza delle rispettive competenze.

b) Sulla base di quanto precede rileva l’opportunità di trasmettere la presente Risoluzione al Governo, per il tramite della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, quali osservazioni ai sensi dell’articolo 5, comma 3, della legge 11/2005, ai fini della formazione della posizione italiana.

c) Dispone l’invio della presente Risoluzione alla Giunta della Regione Emilia-Romagna, per garantire il massimo raccordo tra gli organi della Regione nello svolgimento delle rispettive attività e competenze, assegnate dalla legge e dal regolamento.

d) Dispone l’invio della presente Risoluzione, per opportuna conoscenza, al Senato della Repubblica e alla Camera dei Deputati ai fini dell’inoltro alle competenti Commissioni parlamentari, al Parlamento europeo, al Comitato delle Regioni, alle Assemblee legislative regionali italiane ed europee per favorire la massima circolazione delle informazioni sulle attività di partecipazione alla fase ascendente.

Approvata all’unanimità nella seduta del 26 ottobre 2010, ai sensi dell’articolo 38, comma 4 del Regolamento interno e dell’articolo 6, comma 2 della legge regionale n. 16 del 2008

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