n.261 del 31.08.2022 periodico (Parte Seconda)
Rete regionale per le malattie rare di cui alle delibere di Giunta regionale n. 160/2004 e n. 1351/2017. Aggiornamento 2022
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Visto il DM n. 279/01 di istituzione e regolamentazione della Rete nazionale delle malattie rare ai sensi dell'art. 5, comma 1, lettera b) del D.Lgs n. 124 del 29 aprile 1998;
Considerato che il DM n. 279/01 citato adotta il Regolamento che disciplina le modalità di esenzione dalla partecipazione al costo per le prestazioni di assistenza sanitaria incluse nei livelli essenziali di assistenza (LEA) per la diagnosi e cura delle malattie rare e individua specifiche forme di tutela per i soggetti affetti dalle suddette malattie;
Dato atto che il Regolamento stabilisce fra l'altro:
- la scelta dei Presidi ospedalieri da includere nella rete tra quelli in possesso di documentata esperienza di attività diagnostica e terapeutica specifica, nonché di idonea dotazione di strutture di supporto e di servizi complementari fra i quali - per le malattie che lo richiedano - servizi per l'emergenza e per la diagnostica biochimica e genetico-molecolare;
- la previsione che i Presidi ospedalieri della Rete operino secondo protocolli clinici concordati con i Centri Interregionali di riferimento e collaborino con i servizi territoriali e i medici di famiglia ai fini dell'individuazione e della gestione del trattamento;
Viste:
- la propria delibera n. 160/04 di individuazione dei presidi ospedalieri regionali che vanno a costituire la Rete regionale per la prevenzione, la sorveglianza, la diagnosi e la terapia delle malattie rare;
- la determina del Direttore Generale Sanità e Politiche Sociali n. 11772/2010 di costituzione del gruppo tecnico per le malattie rare, che ha fra gli altri anche il compito di effettuare il monitoraggio delle attività dei centri di riferimento della rete e di valutare l'opportunità di istituire nuovi centri;
- la determina del Direttore Generale Cura della persona salute e welfare n. 11616/2018 di nuova costituzione del gruppo tecnico per le malattie rare;
- il DPCM 12/1/2017 “Definizione e aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza di cui all’articolo 1, comma 7, del DL 30/12/1992, n. 502”, (pubblicato nella G.U. n. 65 del 16/3/2017), entrato in vigore il 19/3/2017, che ha definito ed approvato anche i nuovi LEA relativamente alle malattie rare, con l’identificazione di un nuovo elenco di patologie rare alle quali corrisponde un codice di esenzione;
- la propria delibera n. 1351/17 con la quale si individuano i nuovi centri regionali di riferimento per la prevenzione, la sorveglianza, la diagnosi e la terapia delle malattie rare di cui all’allegato 7 del DPCM 12/1/2017 sopra citato, e si eliminano dall’elenco dei centri precedentemente inclusi nella rete regionale per le malattie rare quelli i cui volumi certificativi non sono risultati idonei rispetto l’incidenza delle patologie trattate;
- la propria delibera n. 695/18 con la quale si sono valutate anche le richieste delle Aziende Sanitarie di inserimento di proprie Unità Operative nella rete dei centri di riferimento per le malattie rare relativamente alle malattie già inserite nel DM n. 279/01 e non successivamente eliminate dal DPCM 12/1/2017 sopra citato;
Vista la previsione che i centri di riferimento per le malattie rare debbano essere oggetto di revisione almeno triennale, in relazione ai dati derivanti dai Registri regionali e nazionali sulle malattie rare e alle valutazioni del gruppo tecnico regionale per le malattie rare;
Preso atto che, ai fini della corretta valutazione delle richieste di cui al paragrafo precedente, si è utilizzato come strumento di analisi uno specifico questionario che – ove correttamente compilato dai clinici e dalle relative Direzioni Sanitarie Aziendali - ha fornito le necessarie informazioni relativamente all’esperienza diagnostico-terapeutica e all’idonea dotazione di strutture di supporto e di servizi multidisciplinari dei centri clinici stessi, così come previsto dal DM n. 279/01 sopra menzionato;
Considerato necessario procedere a una nuova valutazione dei centri di riferimento della rete delle malattie rare, della quale si è data comunicazione a tutte le Aziende sanitarie invitandole a presentare le opportune candidature corredate dal questionario di cui al paragrafo precedente, conservate agli atti del Settore Assistenza Ospedaliera;
Ritenuto necessario procedere alla valutazione delle candidature sopra descritte;
Considerato opportuno:
- non procedere con il presente atto alla valutazione delle richieste non corredate da tutti gli elementi richiesti al fine di possedere le informazioni necessarie a una corretta stima;
- non procedere con il presente atto alla valutazione dei centri di riferimento relativamente a patologie attualmente oggetto di una specifica Rete Hub & Spoke, né alla istituzione di nuovi centri per le patologie medesime;
- non procedere con il presente atto alla valutazione dei centri candidati per la Sarcoidosi, che verranno definiti successivamente sulla base di una specifica analisi in considerazione della particolarità;
- non procedere con il presente atto alla valutazione delle candidature di Unità Operative di Chirurgia non ancora individuate quali centro di riferimento per le malattie rare, che essendo parte integrante dei percorsi dei pazienti di centri di riferimento già individuati saranno valutate successivamente tramite una analisi che definisca in modo più specifico le relazioni e i percorsi fra le diverse Unità Operative coinvolte evitando duplicazioni sullo stesso territorio e dispersione di competenze;
Ritenuto pertanto necessario approvare l’Allegato 1 che descrive la rete dei nuovi Centri di riferimento per le malattie rare, allegato al presente atto quale parte integrante e sostanziale;
Ritenuto altresì necessario aggiornare contestualmente il motore di ricerca per le malattie rare reperibile all’indirizzo https://wwwservizi.regione.emilia-romagna.it/malattierare/ per la consultazione del dettaglio dei nuovi centri elencati nell’Allegato 1;
Richiamati altresì:
- la L.R. 12 maggio 1994, n. 19 “Norme per il riordino del Servizio sanitario regionale ai sensi del D. Lgs 30 dicembre 1992, n. 502, modificato dal D. Lgs 7 dicembre 1993, n. 517“ e successive modifiche;
- la L.R. 23 dicembre 2004, n. 29 “Norme generali sull’organizzazione ed il funzionamento del Servizio Sanitario Regionale”, e successive modifiche, che prevede che questa Regione, nell’esercizio dell’autonomia conferitale dalla riforma del Titolo V della Costituzione, definisce i principi ed i criteri generali di organizzazione e di funzionamento del Servizio sanitario regionale;
- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e successive modificazioni;
- il D.Lgs. n. 33/2013 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;
Richiamate le proprie deliberazioni:
- n. 468 del 10 aprile 2017 “Il sistema dei controlli interni nella regione Emilia-Romagna” e le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG72017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;
- n. 771 del 24 maggio 2021 che conferisce fino al 31/5/2024 l’incarico di Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT) per le strutture della Giunta della Regione Emilia-Romagna e degli Istituti e Agenzie regionali, di cui all’art. 1 comma 3 bis, lett. b) della L.R. n. 43 del 2001;
- n. 111 del 31 gennaio 2022, avente per oggetto “Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza 2022-2024, di transizione al Piano Integrato di attività e organizzazione di cui all’art. 6 del D.L. n. 80/2021”;
- n. 324 del 7 marzo 2022 “Disciplina organica in materia di organizzazione dell’Ente e gestione del personale”, in particolare con riferimento all’art.9, comma 3, dell’Allegato “Disciplina organica in materia di organizzazione dell’ente e gestione del personale”;
- n. 325 del 7 marzo 2022 “Consolidamento e rafforzamento delle capacità amministrative: riorganizzazione dell’ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale”;
- n. 426 del 21 marzo 2022, avente ad oggetto “Riorganizzazione dell’Ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale. Conferimento degli incarichi ai Direttori Generali e ai Direttori di Agenzia”;
Richiamate infine le determinazioni dirigenziali:
- n. 2335 del 9 febbraio 2022, avente ad oggetto “Direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione previsti dal decreto legislativo n.33 del 2013. anno 2022”
- n. 6229 del 31 marzo 2022, recante “Riorganizzazione della Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare. Istituzione Aree di lavoro. Conferimento incarichi dirigenziali”;
- n. 7162 del 15 aprile 2022, recante “Ridefinizione dell’assetto delle Aree di lavoro dirigenziali della Direzione Generale Cura della Persona ed approvazione di alcune declaratorie”;
Dato atto che il responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;
Dato atto dei pareri allegati;
Su proposta dell’Assessore Politiche per la Salute;
A voti unanimi e palesi
delibera
1. di individuare – a seguito della valutazione delle candidature presentate – la rete dei nuovi centri di riferimento regionale per la prevenzione, la sorveglianza, la diagnosi e la terapia delle malattie rare, così come descritta nell’Allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente atto;
2. di stabilire che i suddetti centri di riferimento hanno il compito di certificare sul sistema informativo regionale per le malattie rare lo stato di patologia rara, il piano terapeutico ed il relativo diritto dell'assistito, previo rilascio dell'attestazione di esenzione da parte dell'Azienda USL di residenza, di fruire delle prestazioni specialistiche efficaci ed appropriate per la diagnosi, il monitoraggio ed il trattamento della malattia in regime di esenzione dalla partecipazione alla spesa, così come previsto dal DM n. 279/01 e dalla propria delibera n. 160/04 sopra citati;
3. di precisare che i centri di riferimento per le malattie rare di cui al presente atto saranno oggetto di revisioni almeno entro il triennio, in relazione ai dati derivanti dai Registri regionali e nazionali sulle malattie rare e alle valutazioni del gruppo tecnico regionale per le malattie rare;
4. di prevedere che con successiva propria deliberazione saranno valutati i centri di riferimento per la Sarcoidosi e le candidature delle Unità Operative di Chirurgia non ancora individuate quali centro di riferimento per le malattie rare;
5. di aggiornare contestualmente il motore di ricerca per le malattie rare reperibile all’indirizzo https://wwwservizi.regione.emilia-romagna.it/malattierare/ per la consultazione del dettaglio dei nuovi centri elencati nell’Allegato 1;
6. di dare atto che per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte narrativa;
7. di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico.