n.275 del 16.09.2022 (Parte Seconda)
Disposizioni per l'implementazione dell'attuazione del progetto NUE 112 nella Regione Emilia-Romagna
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Visti:
- la legge 28 luglio 1993, n. 300 “Ratifica ed esecuzione dell'accordo sullo Spazio economico europeo” con protocolli, allegati e dichiarazioni, fatto a Oporto il 2 maggio 1992, e del protocollo di adattamento di detto accordo, con allegato, firmato a Bruxelles il 17 marzo 1993, che prevede l’attivazione del numero unico europeo per le chiamate d’emergenza;
- il decreto legislativo 1 agosto 2003, n. 259 e successive modifiche e integrazioni, recante il "Codice delle comunicazioni elettroniche” e, in particolare, l'art. 75 bis, introdotto dal decreto legislativo 28 maggio 2012 n. 70, che attribuisce al Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, poteri di indirizzo e coordinamento per l'individuazione e l'attuazione delle iniziative volte alla piena realizzazione del numero di emergenza unico europeo, prevedendo a tal fine la possibilità di stipulare protocolli di intesa con le regioni interessate;
- il decreto del Ministero delle Comunicazioni del 27 aprile 2006, relativo all’individuazione del Servizio “112 Numero unico europeo di emergenza” quale numero unico abilitato, ai sensi dell’art. 127, comma 4, del decreto legislativo 30 giugno 2003, n.196, a ricevere chiamate d’emergenza provenienti dalle numerazioni 112, 113, 115 e 118;
- il decreto del Ministero delle Comunicazioni del 22 gennaio 2008 concernente il “Numero unico di emergenza europeo 112”;
- il decreto del Ministero dello Sviluppo economico del 12 novembre 2009 recante “Disposizioni relativamente al servizio del numero telefonico unico di emergenza europeo 112”;
- l’art. 8 della legge delega n. 124/2015 in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche (c.d. Legge Madia) ove si prevede “…istituzione del numero unico europeo 112 su tutto il territorio nazionale con centrali operative da realizzare in ambito regionale, secondo le modalità definite con i protocolli d'intesa adottati ai sensi dell'articolo 75-bis, comma 3, del codice di cui al decreto legislativo 1 agosto 2003, n. 259”, definendo in tal modo un modello organizzativo nazionale per la realizzazione del Servizio NUE 112 da attuare di intesa con le Regioni attraverso specifici accordi;
- il Decreto Legislativo del 19 agosto 2016, n. 177 reca “Disposizioni in materia di razionalizzazione delle funzioni di polizia e assorbimento del Corpo forestale dello Stato, ai sensi dell'articolo 8, comma 1, lettera a), della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”, con particolare riguardo all’art. 6 “Realizzazione sul territorio nazionale del servizio “Numero unico di emergenza europeo 112”;
- il “Disciplinare tecnico operativo standard per la realizzazione e il funzionamento della centrale unica di risposta e per la funzionalità del servizio 112 numero unico europeo nella Regione” e la circolare del Ministero dell’Interno prot. n. 26274 del 26 aprile 2018 in ordine alla funzionalità del “servizio numero unico di emergenza europeo 112”;
- la legge 30 dicembre 2018, n.145, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021” che all'art. I comma 982 e ss. prevede un finanziamento in favore delle Regioni al fine di completare l'estensione dell'operatività del numero unico europeo 112 di cui all'art. 8, comma 3, della legge 7 agosto 2015, n.124;
- la circolare in data 23/1/2019 del Ministero dell’Interno-Dipartimento Pubblica Sicurezza relativa alla funzionalità del Servizio Numero Unico Europeo di emergenza Europeo – NUE 112,
Richiamata la propria deliberazione n. 1993 del 11/11/2019 recante “Disposizioni in ordine alla realizzazione sul territorio della regione Emilia-Romagna del Servizio Numero Unico di Emergenza Europeo 112”, con la quale:
- si è disposta la realizzazione sul territorio della Regione Emilia-Romagna del servizio “Numero Unico di Emergenza Europeo 112”;
- si è approvato il progetto di massima per la realizzazione del NUE 1.1.2 in Emilia-Romagna ferme restando le eventuali necessità di allineamento segnalate dalla Commissione Consultiva ex art. 75bis del Codice delle Comunicazioni Elettroniche, competente rispetto all’approvazione del progetto finale;
- si è approvato lo schema di Protocollo di Intesa tra il Ministero dell’Interno e la Regione Emilia-Romagna per la realizzazione del NUE 1.1.2;
Preso atto che con nota prot. 555/VCP/162/2019 del 4/12/2019, del Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza preposto alle attività di Coordinamento e Pianificazione, il Ministero dell’Interno ha comunicato la positiva valutazione della progettazione sopra indicata da parte della competente Commissione, evidenziando pertanto la necessità di procedere nelle successive fasi attuative programmate del progetto sopra indicato, approvate da questa Giunta con la richiamata propria deliberazione n. 1993/2019, che si sono realizzate nella sottoscrizione del Protocollo di Intesa e nell’avvio della realizzazione degli interventi previsti all’interno del progetto di massima approvato;
Dato atto che il progetto sopra indicato ha previsto la realizzazione di due Centrali Uniche di risposta collocate rispettivamente a Bologna, presso l’Azienda USL di Bologna, e a Parma, presso l’Azienda Ospedaliera di Parma, e che le Aziende Sanitarie interessate hanno prodotto ognuna per gli interventi di rispettiva competenza uno studio di fattibilità, quale approfondimento tecnico ed economico del progetto di massima allegato alla propria deliberazione n. 1993/2019; tali studi di fattibilità sono stati corredati della necessaria stima dei costi, finanziati da questa Regione con deliberazione di Giunta n. 2443 del 19/12/2019;
Dato atto che:
- il 30 gennaio 2020 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato il nuovo coronavirus SARS Cov-2 “emergenza globale”; il 28 febbraio 2020 ha elevato la minaccia per l'epidemia di coronavirus su scala mondiale a livello "molto alto" mentre l’11 marzo 2020 l'OMS ha definito la diffusione del COVID-19 una pandemia su scala planetaria;
- tale scenario epidemiologico, caratterizzato dal rapido diffondersi dell’epidemia, ha reso necessario mettere in atto drastiche misure di contenimento e contestualmente avviare un processo di riorganizzazione dei servizi sanitari, per rendere adeguata l’offerta ai bisogni della popolazione nel momento dell’emergenza COVID-19;
Considerato che per le ragioni sopra richiamate vi è stato un rallentamento nelle azioni programmate per la realizzazione del NUE 112, e che è ora necessario implementare misure finalizzate al rapido recupero ed alla fattiva ed efficace attivazione del servizio di cui si tratta;
Ritenuto opportuno a tal fine istituire un coordinamento al livello regionale al quale attribuire il compito di raccordo e indirizzo delle azioni aziendali per l’attuazione del progetto di cui si tratta, con il compito altresì di rendicontarne mensilmente a questa Giunta regionale lo stato di attuazione;
Considerato che:
- la legge di bilancio 30 dicembre 2018 n.145 art.1 commi 982-983-984, al fine di completare l’estensione dell’operatività del numero unico europeo 112, di cui all’articolo 8, comma 3, della legge 7 agosto 2015, n. 124, a tutte le regioni del territorio nazionale, istituisce un apposito fondo, denominato « Fondo unico a sostegno dell’operatività del numero unico europeo 112 », con una dotazione di 5,8 milioni di euro per l’anno 2019, di 14,7 milioni di euro per l’anno 2020 e di 20,6 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2021;
- le risorse del fondo sono destinate a contribuire al pagamento degli oneri connessi alla retribuzione del personale delle regioni impiegato per il funzionamento del servizio relativo al numero unico europeo 112, sulla base di specifici accordi tra il Ministero dell’interno, il Ministero dell’economia e delle finanze, il Ministero della salute e le Regioni;
- la predisposizione strutturale delle CUR dell’Emilia-Romagna da parte delle Aziende Sanitarie incaricate è in corso di ultimazione, ed è pertanto necessario implementare la fase organizzativa e di acquisizione delle risorse umane e finanziarie, come indicato nelle precedenti alinee, per la rapida attivazione del servizio;
Ritenuto opportuno individuare l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, sede di CUR 112, quale sede organizzativa regionale per il progetto NUE 112, ed assegnare alla medesima il compito di supporto organizzativo del servizio sull’intero territorio regionale, per quanto concerne l’acquisizione e l’organizzazione del personale necessario, attribuendo alla stessa Azienda altresì, la gestione amministrativa ed economico-finanziaria del progetto, fermo restando l’obbligo di rendicontazione in capo all’Azienda di cui si tratta nei confronti della Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare;
Visti e richiamati:
- la L.R. 12 maggio 1994, n. 19 “Norme per il riordino del servizio sanitario regionale ai sensi del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, modificato dal decreto legislativo 7 dicembre 1993, n. 517” e successive modifiche;
- la L.R. 23 dicembre 2004, n. 29 “Norme generali sull'organizzazione ed il funzionamento del servizio sanitario regionale” e successive modifiche, e nello specifico l’art. 1 comma 2, lettera m) di tale norma che esprime il principio ispiratore di leale collaborazione con le altre Regioni e con lo Stato, attraverso la promozione delle opportune forme di coordinamento;
- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e successive modificazioni;
- il D.Lgs. n. 33 del 14 marzo 2013 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;
Richiamate altresì le proprie deliberazioni:
- n. 468/2017 inerente al sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna e le relative circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/660476 del 13 ottobre 2017, PG/2017/779385 del 21 dicembre 2017;
- n. 111/2022 “Piano triennale di prevenzione della corruzione e trasparenza 2022-2024, di transizione al piano integrato di attivita' e organizzazione di cui all'art. 6 del d.l. n. 80/2021”;
- n. 324/2022 “Disciplina organica in materia di organizzazione dell'Ente e gestione del personale”;
- n. 325/2022 “Consolidamento e rafforzamento delle capacità amministrative: riorganizzazione dell'Ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale”;
- n. 426/2022 “Riorganizzazione dell'Ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale. conferimento degli incarichi ai Direttori Generali e ai Direttori di Agenzia”;
Richiamate infine le determinazioni dirigenziali:
- n. 2335/2022 “Direttiva di indirizzi interpretativi per l’applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal d.lgs. n. 33/2013-Anno 2022”;
- n. 6229/2022 “Riorganizzazione della Direzione generale Cura della Persona, Salute e Welfare. Istituzione Aree di lavoro. Conferimento incarichi dirigenziali”;
Visti:
- il Regolamento Europeo 27 aprile 2016, n. 2016/679 relativo alla protezione dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati;
- il D. Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 recante il “Codice in materia di protezione dei dati personali”, recentemente modificato ed integrato dal Decreto legislativo 10 agosto 2018, n. 101 “Disposizioni per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati”;
Richiamato, infine, l'art. 10 “Comunicazione e diffusione di dati concernenti enti pubblici o collaboratori” del Regolamento Regionale 31 ottobre 2007, n. 2 “Regolamento per le operazioni di comunicazione e diffusione di dati personali diversi da quelli sensibili e giudiziari di titolarità della Giunta regionale e dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, dell'Agrea, dell'Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, dell'Agenzia regionale Intercent-ER, dell'Ibcn e dei Commissari delegati alla gestione delle emergenze nel territorio regionale”;
Dato atto che il Responsabile del Procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;
Dato atto dei pareri allegati;
Su proposta dell'Assessore alle Politiche per la Salute
A voti unanimi e palesi
delibera
per le motivazioni indicate in premessa
e che qui si intendono integralmente richiamate:
1. di disporre l’istituzione di un coordinamento regionale per la realizzazione sul territorio dell’Emilia-Romagna del servizio “Numero Unico di Emergenza Europeo 112”, con il compito di raccordo e indirizzo delle azioni aziendali per l’attuazione del progetto approvato con la propria deliberazione n. 1993 del 11/11/2019, composto da:
Antonio Pastori (coordinatore)
Dirigente c/o UO Centrale Operativa 118 – Elisoccorso Emilia Ovest – Incarico su progetto “Coordinamento rete regionale dell’emergenza 118” – Rappresentante Regioni e Province Autonome in Commissione Consultiva art.75bis, co2, D.Lgs. n. 259/2003 – Componente Cabina di Regia Prefettura per attuazione NUE112
Responsabile del Settore assistenza ospedaliera o suo delegato
Responsabile del Settore risorse umane e strumentali, infrastrutture o suo delegato
il coordinatore rendiconterà mensilmente a questa Giunta regionale – Assessore alle Politiche per la Salute - lo stato di realizzazione del progetto;
2. di dare mandato alle Aziende Sanitarie della Regione di porre in essere ogni azione utile alla rapida implementazione del progetto per addivenire quanto prima all’attivazione del servizio;
3. di individuare l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, sede di CUR 112, quale sede organizzativa regionale per il progetto NUE 112, e di assegnare alla medesima il compito di supporto organizzativo del servizio sull’intero territorio regionale per quanto concerne l’acquisizione e l’organizzazione del personale necessario attribuendo altresì alla stessa Azienda la gestione amministrativa del progetto;
4. di assegnare all’Azienda USL di Bologna e all’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma la gestione economica del progetto, ognuna per le parti di propria competenza, fermo restando l’obbligo di rendicontazione in capo alle singole Aziende di cui sopra nei confronti della Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare;
5. di dare atto che per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte narrativa;
6. di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico.