n.152 del 31.05.2017 (Parte Prima)
Oggetto n. 4721 - Ordine del giorno n. 8 collegato all’oggetto 4296 Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Norme per la promozione e lo sviluppo delle attività motorie e sportive". A firma dei Consiglieri: Bertani, Calvano, Sensoli
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
è ampiamente condiviso e riconosciuto che le attività sportive e fisico motorie rappresentano uno strumento ed una condotta di vita con diretti e benefici effetti sulle condizioni di salute delle persone, sul loro benessere psico-fisico e sulla prevenzione e la cura di malattie e la conseguente riabilitazione;
il pdl oggetto assembleare 4296 recante "Norme per la promozione e lo sviluppo delle attività motorie e sportive" inserisce lo stretto rapporto fra attività sportive o fisico-motorie e salute e benessere psico-fisico fra i principi fondanti dell'intero provvedimento;
condiviso e riconosciuto che il corretto e proficuo esercizio delle attività sportive e fisico-motorie richiedono la disponibilità di personale con adeguate preparazione e competenze, per le quali sussistono nel nostro paese, come in altri, accurati percorsi di formazione, anche di livello universitario;
il pdl oggetto assembleare 4296 recante "Norme per la promozione e lo sviluppo delle attività motorie e sportive" individua la centralità del tema della formazione e della preparazione del personale operante nell'ambito delle attività sportive e fisico-motorie, in particolare in relazione alla tutela dei praticanti ed al rapporto con il sistema dell'istruzione e della formazione;
la crescente attenzione all'adozione di stili di vita salubri e la qualità dei percorsi educativi presenti nel sistema universitario hanno progressivamente orientato molti giovani verso la scelta di percorsi di istruzione finalizzati al conseguimento di specifici titoli in questo settore, costituendo una leva di risorse professionali che può contribuire fortemente alla diffusione di una positiva e sana cultura dello sport ed al miglioramento delle complessive condizioni di salute e di benessere;
si prefigge di valorizzare lo stretto rapporto fra attività sportive o fisico-motorie e salute e benessere psico-fisico fra i principi fondanti dell'intero provvedimento;
le diverse riforme dei percorsi universitari succedutesi negli anni hanno portato l'esperienza dell'I.S.E.F. verso la laurea magistrale in scienze motorie, oggi articolata nella laurea triennale più il biennio di specializzazione, orientati sia verso il management sia verso le competenze tecnico-scientifico sportive o le attività motorie Preventive e Adattate;
i percorsi richiamati costruiscono, con corsi di laurea di complessiva durata quinquennale, competenze proprie dello “scienziato motorio” dirette a perseguire il benessere attraverso l'attività motoria e sportiva, in relazione all'apparato muscolare, alle sue caratteristiche funzionali ed alle corrispondenti tecniche di allenamento in relazione sia all'attività educazionale al gesto sportivo sia a livello ergonomico generale: un quadro di competenze vasto che può agire in un completo programma di riabilitazione e funzionalità motoria, potendo cooperare ed affiancarsi a professionalità quali la fisioterapia;
tuttavia oggi coloro che hanno conseguito la laurea magistrale, di durata quinquennale, in Scienze motorie possono operare esclusivamente in ambito extra sanitario, riducendo le opportunità e gli sbocchi professionali dei laureati e degli specialisti in scienze motorie e dall'altro ancora sottraendo un patrimonio collettivo, quale quello costituito dalle persone con adeguata formazione acquisite in percorsi universitari, dalla possibilità di utilizzo presso le strutture sanitarie;
in altri paesi europei figure analoghe a quelle dei nostri laureati in scienze motorie, a maggior ragione a fronte del possesso della laurea magistrale classe L67 (scienze e tecniche dell'attività motoria preventiva e adattata) operano non solo nei contesti extra sanitari, ma anche in ambito ospedaliero;
si pone quindi l'esigenza di prevedere adeguate soluzioni normative per il coinvolgimento degli scienziati motori nelle équipe sanitarie, definendo altresì, mediante accordi da raggiungere in sede di Conferenza Stato-Regioni, le specifiche attività ad essi attribuibili.
Tutto ciò premesso e considerato
impegna la Giunta e l'Assemblea, per quanto di competenza,
1. a richiedere al Governo ed al Parlamento l'inserimento della laurea magistrale, di durata quinquennale (classe L67) in Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate fra i titoli utili per l'esercizio della professione nelle équipe sanitarie;
2. a porre all'attenzione della Conferenza dei Presidenti delle Regioni il tema dell'esercizio della professione, attraverso un'intesa in Conferenza Stato-Regioni, da parte dei laureati in scienze motorie nelle équipe sanitarie.
Approvato a maggioranza dei presenti nella seduta antimeridiana del 30 maggio 2017