n.77 del 09.05.2012 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 2583 - Risoluzione proposta dai consiglieri Richetti, Mandini, Cevenini, Mazzotti, Aimi, Bartolini, Corradi, Monari, Villani, Manfredini, Barbati, Defranceschi, Noè, Naldi, Sconciaforni e Riva per chiedere alla Giunta di porre in essere azioni, anche presso il Ministero dello Sviluppo Economico e l'AGCOM, volte ad escludere il canale 24 UHF dalle frequenze inserite nella procedura ad evidenza pubblica denominata "beauty contest" volta alla cessione del dividendo digitale a favore degli operatori della comunicazione

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

nei mesi di novembre e dicembre 2010 l’intero territorio della Regione Emilia-Romagna ha completato il passaggio del sistema di diffusione del segnale televisivo dalla tecnologia analogica alla tecnologia digitale terrestre, che avrebbe dovuto migliorare la ricezione ed aumentare il numero di canali e programmi disponibili; 

a seguito del passaggio in gran parte del territorio della regione hanno continuato a manifestarsi problemi di ricezione, riguardanti in primo luogo l’informazione regionale fornita dal servizio pubblico RAI3 e trasmessa sul canale UHF 24;

a dicembre 2010 il Presidente Errani - esprimendo una preoccupazione ed un sollecito fatti propri anche dal Presidente dell’Assemblea legislativa Matteo Richetti - chiedeva ai vertici RAI di risolvere con celerità il problema; 

a febbraio 2011, con la risoluzione n. 942, l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna chiedeva all’Azienda RAI di risolvere in tempi rapidi i problemi relativi alla ricezione dei programmi regionali di RAI3 e si impegnava a sostenere le iniziative del Presidente Errani e della Giunta intese a sollecitare il Governo nell’azione di monitoraggio e supporto all’iter di transizione al digitale terrestre, al fine di garantire appieno ai cittadini il diritto di informazione;

a maggio 2011, anche a seguito delle sollecitazioni della Regione, RAI si è resa disponibile a trasmettere il TG3 Emilia-Romagna anche sul canale UHF 123, utilizzando parte della capacità trasmissiva del principale ripetitore del Monte Venda, sito in provincia di Padova e destinato alla diffusione del segnale RAI regionale del Veneto.

Considerato che

l’art. 45 del D.Lgs. n. 177/2005 (Testo Unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici) stabilisce che “il servizio pubblico generale radiotelevisivo […] comunque garantisce la diffusione di tutte le trasmissioni televisive e radiofoniche di pubblico servizio della società concessionaria con copertura integrale del territorio nazionale, per quanto consentito dallo stato della scienza e della tecnica”;

al fine di assicurare a RAI l’attribuzione di frequenze idonee a garantire l’obbligo di copertura integrale del territorio nazionale, la delibera AGCOM n. 300/10/CSP, con la quale sono stati definiti i criteri generali per il Piano nazionale di assegnazione delle frequenze per il servizio di radiodiffusione televisiva terrestre in tecnica digitale, ha espressamente previsto di riservare a RAI l’utilizzo in esclusiva di una rete in banda UHF distinta per regione, banda che per la Regione Emilia-Romagna è identificata, come ricordato, nel canale 24 UHF; 

il regolamento AGCOM (delibera n. 497/10/CONS) con il quale è stata definita la procedura per l’assegnazione di diritti d’uso di frequenze in banda televisiva per sistemi di radiodiffusione digitale terrestre (cd. “beauty contest”) prevede il rilascio da parte di RAI e la conseguente messa all’asta della frequenza UHF 24; 

il Presidente Errani, a dicembre 2011 ha chiesto al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dello Sviluppo Economico, al Presidente dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e al Presidente RAI rassicurazioni in merito al mantenimento in capo a RAI della frequenza principale UHF 24 su cui vengono erogati i contenuti del servizio pubblico televisivo in Emilia-Romagna; 

una ricerca realizzata dal Corecom Emilia-Romagna nel dicembre 2011 sulla copertura del segnale di RAI Emilia-Romagna ha fatto emergere che la copertura nominale del territorio, a switch off completato, è buona, pur con il permanere di alcune problematiche di ricezione e di interferenza, concentrate principalmente nelle aree di Piacenza, Parma, Ferrara e Ravenna e in alcune vallate della zona appenninica; 

le aree di Piacenza e Parma ricevono forti interferenze sul canale 24, contestualmente attribuito da AGCOM e Ministero ad alcune televisioni private della Lombardia, le quali irradiano un potente segnale che impedisce la ricezione del TG3 emiliano-romagnolo in queste zone; 

in occasione di un tavolo tecnico fra RAI e Corecom svoltosi il 3 aprile il Direttore della Divisione Digitale Terrestre di RAI Luca Balestrieri ha ribadito il concreto pericolo che il 19 aprile 2012, con l’avvio della procedura per l’assegnazione delle frequenze, AGCOM e Ministero dello Sviluppo Economico confermino la messa all’asta della frequenza UHF 24. 

Sottolineato che

la frequenza UHF 24 rappresenta l’ossatura portante della rete di servizio pubblico in Emilia-Romagna, l’unica adatta a veicolare il segnale Rai per qualità e protezione; 

non esistono altre frequenze libere coordinate con la Slovenia e la Croazia, e quindi altrettanto protette da interferenze;

l’obbligo di cedere la frequenza UHF 24 porterebbe RAI3 Emilia-Romagna ad utilizzare un canale di qualità estremamente inferiore, costringendo moltissimi cittadini emiliano-romagnoli a ricevere il TGR del Veneto o, eventualità ancora peggiore, a sottoporsi ad un secondo switch off verso un altro canale, rivolgendosi agli antennisti per modificare l’impianto di ricezione delle proprie abitazioni;

questa eventualità avrebbe un impatto particolarmente grave sul territorio dell’Emilia-Romagna, caratterizzato da estrema complessità sotto il profilo orografico, soggetto a varie interferenze dalle regioni limitrofe, in cui i cittadini hanno dovuto sostenere, con proprie finanze e senza alcun aiuto dallo Stato, elevati costi di ammodernamento degli impianti di antenna per poter continuare a ricevere correttamente i programmi televisivi dopo lo switch off ufficiale del 2010.

Chiede

  1. al Ministero dello Sviluppo Economico e ad AGCOM di escludere il canale 24 UHF dalle frequenze inserite nella procedura di evidenza pubblica (cd “beauty contest”) volta alla cessione del “dividendo digitale” a favore degli operatori della comunicazione; 
  2. alla Giunta regionale e al Presidente Errani di porre in essere ogni azione necessaria a tal fine in tutte le sedi istituzionali, regionali, sovraregionali e statali;
  3. al Ministero dello Sviluppo Economico e ad AGCOM di proteggere adeguatamente il canale 24 UHF diffuso nelle aree di Parma e di Piacenza dalle interferenze subite dalle emittenti private che sul territorio lombardo diffondono il proprio segnale utilizzando la medesima frequenza.

Approvata all’unanimità dei presenti nella seduta pomeridiana del 17 aprile 2012

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