n.286 del 16.10.2023 (Parte Prima)

Oggetto n. 7509 - Ordine del giorno n. 1 collegato all'oggetto 6876 Ratifica, ai sensi dell'art. 13, comma 2, dello Statuto, dell'intesa di collaborazione tra la Regione Emilia-Romagna della Repubblica italiana e il Consiglio regionale di Kharkiv (Ucraina). A firma dei Consiglieri: Pigoni, Bondavalli, Felicori, Gerace - RIPUBBLICAZIONE

In riferimento alla pubblicazione dell' ATTO DI INDIRIZZO - ORDINE DEL GIORNO  Oggetto n. 7509 - Ordine del giorno n. 1 collegato all'oggetto 6876 Ratifica, ai sensi dell'art. 13, comma 2, dello Statuto, dell'intesa di collaborazione tra la Regione Emilia-Romagna della Repubblica italiana e il Consiglio regionale di Kharkiv (Ucraina). A firma dei Consiglieri: Pigoni, Bondavalli, Felicori, Gerace  nel BUR n. 284 del 12 ottobre 2023, si precisa che - per mero errore materiale - il testo dello stesso risulta non completo.

Si ripubblica pertanto  il suddetto ATTO DI INDIRIZZO - ORDINE DEL GIORNO  Oggetto n. 7509 così come correttamente inviato dal Settore competente.

 

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che

il 24 febbraio 2022 aveva inizio la guerra di aggressione scatenata dalla Federazione Russa contro l'Ucraina, con il deliberato intento di annetterne larga parte del territorio, impedire l'esercizio delle libertà democratiche da parte del popolo ucraino, sopprimerne la capacità di autodeterminazione, abolirne le istituzioni, sciogliere le Assemblee e gli organi democraticamente eletti;

la guerra è avvenuta e sta proseguendo in un quadro di totale illegalità sul piano del diritto internazionale, e si manifesta in un disegno di fortissima ostilità nei confronti del popolo ucraino e delle sue istituzioni, rappresentando la più pericolosa minaccia e il più grave vulnus che dalla fine del secondo conflitto mondiale, quasi ottanta anni fa, si presenta per la pace in Europa;

già nel 2014 il regime di Putin si era macchiato di un'aggressione militare annettendo senza alcuna legittimità il territorio della Crimea, facente parte dell'Ucraina;

la guerra della Russia contro la popolazione e le istituzioni dell'Ucraina si è connotata da subito per il livello gravissimo di violenza e ferocia, con costanti e ripetuti aggressioni militari contro i civili, distruzioni indiscriminate, deliberati attacchi contro obiettivi costituiti da strutture sanitarie, educative, sportive, assistenziali, civili, da torture come strumento di terrore, stupri etnici operati anche nei confronti di minori e di persone in giovanissima età, rapimenti di bambine e bambini per sottrarli permanentemente alle loro famiglie, ecocidi, come quello determinato dal cedimento della diga di Nova Kachovka sul Dnipro nella regione, in parte liberata, di Kherson.

Richiamato che

anche Kharkiv e la sua regione, che nel 2021 contava circa 2,5 milioni di abitanti, posta nell'area nordorientale dell'Ucraina, ha subito fin dall'inizio della guerra le conseguenze della feroce invasione russa;

le distruzioni attraverso attacchi missilistici e bombardamenti sistematici hanno determinato danni immani nella città, fra le più vivaci dell'Ucraina e della sua regione.

Dato atto che

la resistenza si è fatta progressivamente più forte e, grazie anche all'impegno coeso dell'Unione Europea, della Nato, di molti altri Paesi democratici in ogni continente, tradottosi in doverose sanzioni nei confronti della Russia e in diffuso e articolato sostegno al popolo e alle Istituzioni ucraine, sono state in successione liberate molte aree e città dell'Ucraina, anche se l'occupazione russa continua nella parte orientale meridionale del Paese, Crimea compresa;

il regime di Putin ha completamente isolato il proprio Paese nello scenario internazionale, lo sta costringendo ad un continuo incremento delle spese in campo militare, utilizza con frequenza l'evocazione se non la minaccia del possibile ricorso all'arma nucleare; oltre a ciò la guerra ha creato e continua a creare morti, feriti, dolore, distruzioni, stupri, torture, rapimenti, disastri ambientali ed economici, danni irrimediabili al patrimonio culturale, contribuendo anche ad affamare larga parte dei paesi del sud del mondo e producendo condizioni di instabilità e di crisi a livello planetario proprio quando invece, una volta superata la pandemia da Covid-19, si stavano vedendo i segnali di una ripresa generalizzata.

Valutato che

la cooperazione internazionale, la solidarietà, la collaborazione fra istituzioni, associazioni, organizzazioni del mondo imprenditoriale, culturale, del volontariato rappresentano naturali strumenti per gli obiettivi della cessazione dell'aggressione russa, del raggiungimento di una pace giusta;

a tali obiettivi - che sono d'altronde alla base delle risoluzioni approvate dal Parlamento italiano a partire dal marzo 2022, delle scelte conseguenti operate dai Governi succedutisi alla guida del nostro Paese, compreso quello attuale guidato dalla Presidente Giorgia Meloni, dalle Istituzioni Europee (Parlamento, Commissione, Consiglio) - risulta pienamente coerente e funzionale l'intesa di collaborazione tra la Regione Emilia-Romagna della Repubblica italiana e il Consiglio Regionale di Kharkiv (Ucraina) di cui l'oggetto assembleare 6876 costituisce l'atto di ratifica, non a caso accompagnato dalla nota di "Nulla Osta" firmata dal Ministro per gli Affari regionali, Roberto Calderoli;

l'Emilia-Romagna si è mossa fin da subito, coerentemente con i valori di solidarietà alla base della nostra identità regionale, per assicurare vicinanza concreta e fattiva al popolo e alle istituzioni ucraine, a partire dalle migliaia di profughi, molti dei quali donne e minori, giunti anche nella nostra regione per sfuggire alla guerra, alle violenze, agli stupri, alle torture ai rapimenti; la Legge regionale 8 aprile 2022, n.4 che interviene attraverso "Misure urgenti di solidarietà con la popolazione dell'Ucraina" è una testimonianza - non certo l'unica - della tempestività, della sincerità e della profonda convinzione nelle risposte che l'Emilia-Romagna, non solo sul piano istituzionale, ma come intera comunità di persone, territori, imprese, associazioni ha voluto e saputo dare alle vittime;

l'Europa deve essere protagonista a oggi dell'agenda diplomatica, senza rinunciare al proprio ruolo e senza delegare ad alcuno un'azione che porti ad una pace giusta.

Conferma

la propria convinta adesione alle azioni che, a partire dai primi giorni successivi all'aggressione da parte dell'esercito russo nei confronti di uno Stato sovrano, sono state messe in campo dal nostro Paese, in ottemperanza delle decisioni assunte dal Parlamento, e dalle Organizzazioni Internazionali delle quali fa parte la Repubblica Italiana, tradottesi in forme di sostegno, in più ambiti, alla popolazione e alle Istituzioni dell'Ucraina.

Incoraggia la Giunta regionale

ad operare per la piena attuazione dell'Intesa di cui all'oggetto assembleare n. 6876, invitandola ad individuare le modalità per relazioni periodiche all’Assemblea, anche attraverso le Commissioni competenti, in merito alla sua applicazione.

Impegna la Giunta regionale
e, per quanto di competenza, l'Ufficio di Presidenza dell'Assemblea

a promuovere, anche attraverso il confronto nella Conferenza dei Presidenti delle Regioni e Province Autonome e nella Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative regionali, l'adozione di iniziative analoghe a quelle assunte con l'intesa di collaborazione tra la Regione Emilia-Romagna della Repubblica italiana e il Consiglio Regionale di Kharkiv (Ucraina).

Approvato a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 10 ottobre 2023

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