n.230 del 07.11.2012 periodico (Parte Seconda)
Procedura di verifica (screening) relativa al progetto di acquisizione sismica 3D da effettuarsi nell'ambito del permesso di ricerca idrocarburi denominato "San Marco" (Titolo II L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni)
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis)
delibera:
a) di giudicare ambientalmente compatibile il progetto di acquisizione sismica 3D da effettuarsi nell’ambito del permesso di ricerca idrocarburi denominato "San Marco", subordinatamente al rispetto delle seguenti prescrizioni:
- il rilievo sismico 3D non potrà essere realizzato:
- nelle “Zone di tutela naturalistica” e nelle “Zone ed elementi di interesse storico-archeologico - complessi archeologici, cioè complessi di accertata entità ed estensione (abitati, ville, nonché ogni altra presenza archeologica) che si configurano come un sistema articolato di strutture”, così come individuate dal vigente Piano di Coordinamento Provinciale (PTCP) della Provincia di Ravenna;
- all’interno dei centri abitati;
- con riferimento alla zonizzazione del vigente PTCP della Provincia di Ravenna:
- la realizzazione del rilievo sismico 3D nelle zone individuate come “Invasi ed alvei di laghi, bacini e corsi d'acqua” è subordinata al parere favorevole dell'ente od ufficio preposto alla tutela idraulica;
- nelle aree interessate da “Particolari disposizioni di tutela di specifici elementi: dossi di pianura e calanchi”, fatte salve eventuali ulteriori disposizioni contenute negli strumenti di pianificazione comunali, dovranno essere rispettate le direttive dell’art. 3.18 del PTCP;
- eventuali ritrovamenti nelle “Zone ed elementi di interesse storico archeologico - aree di affioramento di materiali archeologici cioè aree dove lo strato archeologico coincide con l'attuale quota del Piano di campagna”, effettuati durante la realizzazione delle indagini, dovrà essere immediatamente comunicata alla competente Soprintendenza Archeologica;
- Enel Longanesi Developments Srl dovrà sottoporre preventivamente all’esame della Soprintendenza Archeologica competente per territorio, il progetto definitivo della campagna di indagini geofisiche in oggetto; in particolare la realizzazione del rilievo sismico 3D è subordinata al parere favorevole da parte della Soprintendenza Archeologica nelle aree individuate come “Zone ed elementi di interesse storico-archeologico - aree di concentrazione di materiali archeologici o di segnalazione di rinvenimenti; aree di rispetto o integrazione per la salvaguardia di paleohabitat, aree campione per la conservazione di particolari attestazioni di tipologie e di siti archeologici; aree a rilevante rischio archeologico”;
- qualora il rilievo sismico 3D dovesse interessare aree oggetto di tutela paesaggistica ai sensi del DLGS 42/04, dovranno essere rispettate le disposizione di detto decreto legislativo;
- al fine di contenere gli impatti attesi sul territorio prevalentemente agricolo attraversato, il rilievo sismico dovrà essere realizzato, preferibilmente, in periodo invernale;
- dovranno essere accuratamente rispettate tutte le modalità operative indicate nella documentazione depositata, in particolare, fermo restando che dovrà essere rispettata la distanza minima di m 50 da edifici ed infrastrutture, dovrà essere realizzata un’indagine vibrometrica preliminare al fine di misurare la propagazione delle vibrazioni nei terreni che caratterizzano l’area oggetto del rilievo e conseguentemente determinare in modo inequivocabile le distanze di sicurezza da adottare in fase di energizzazione; i risultati dell’indagine vibrometrica dovranno essere trasmessi all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna ed ai Comuni di Faenza, Ravenna e Russi;
- le modalità operative [in particolare le infrastrutture viarie utilizzate], la tempistica delle indagini e delle operazioni di ripristino, ed eventuali specifici interventi di mitigazione e/o compensazione delle componenti ambientali interessate, dovranno essere preventivamente concordate con l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna e con i Comuni di Faenza, Ravenna e Russi;
- almeno gg 30 prima dell’inizio delle attività di “permitting” presso i proprietari dei terreni attraversati, dovrà essere prodotta alla Provincia, all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, ai Comuni di Faenza, Ravenna e Russi e ad ARPA territorialmente competente, idonea cartografia georeferenziata con l’indicazione dei tracciati definitivi degli stendimenti e l’ubicazione dei punti di energizzazione; la suddetta cartografia, eventualmente accompagnata da una relazione tecnica illustrativa, dovrà consentire agli Enti indicati di verificare il rispetto delle prescrizioni impartite nell’ambito della presente delibera e degli eventuali accordi preliminari di cui al punto precedente;
- contestualmente alla presentazione del suddetto progetto definitivo, dovranno essere concordate con l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna e con i Comuni di Faenza, Ravenna e Russi, idonee modalità di informazione e partecipazione dei cittadini;
- variazioni di progetto conseguenti le attività di “permitting” presso i proprietari dei terreni o le verifiche di dettaglio sul campo, sempre possibili in considerazione della natura delle operazioni in progetto, dovranno essere tempestivamente comunicate alla Provincia, all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, ai Comuni di Faenza, Ravenna e Russi e ad ARPA territorialmente competente;
- dall’inizio delle attività di registrazione, l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna ed i Comuni di Faenza, Ravenna e Russi dovranno essere informati dei siti interessati giornalmente dalle operazioni;
- in relazione agli attraversamenti temporanei con cavi telemetrici ed all'energizzazione mediante l'utilizzo di autocarri vibroseis, le operazioni in adiacenza e lungo la viabilità comunale dovranno svolgersi alle seguenti condizioni:
- dovrà essere dato un preavviso di almeno 7 giorni lavorativi, dell'inizio delle operazioni tecniche, con la presentazione del tracciato esecutivo (anche per tratti), degli attraversamenti con i geofoni e del percorso dei vibroseis, all'Area Lavori Pubblici e Patrimonio dei Comuni interessati ed ai Comandi della Polizia Municipale;
- dovrà essere comunicato il responsabile tecnico dei lavori al quale fare riferimento;
- eventuali modifiche e/o condizionamenti alla viabilità dovranno essere preventivamente concordati con il Comando di Polizia Comunale, sentito il parere dell'Area Lavori Pubblici e Patrimonio dei Comuni interessati; gli uffici tecnici dei Comuni interessati potranno richiedere polizze fidejussorie di valore adeguato a copertura di eventuali danni su infrastrutture pubbliche;
- in relazione al territorio del Comune di Ravenna e specificando quanto indicato al punto precedente: qualora siano interessate strade comunali, dovrà essere acquisita preventivamente l'ordinanza per la regolamentazione della circolazione stradale (da richiedersi al Servizio Strade e Viabilità) e se dovesse riguardare scavi su suolo pubblico, gli stessi dovranno essere prima autorizzati (sempre dallo stesso servizio) ai sensi del regolamento per l'esecuzione di scavi sul suolo pubblico, approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 55/21914 del 22/03/2004 in base al quale saranno prescritte le modalità di scavo, ripristino provvisorio e ripristino definitivo delle aree stradali interessate dalle indagini; nel caso di strade comunali dovrà essere predisposta anche la domanda di occupazione di suolo pubblico;
- qualora le attività di prospezione provocassero danneggiamenti alle infrastrutture pubbliche, dovrà esserne data opportuna e tempestiva comunicazione ai competenti Servizi dei Comuni e/o della Provincia interessati: le infrastrutture dovranno essere ripristinate a cura e spese della Società proponente, sulla base delle indicazioni tecniche fornite dai suddetti Servizi;
- nel caso di danni a immobili privati o ai terreni coltivati la Società proponente dovrà garantire la liquidazione totale dei danni causati;
- come indicato nella documentazione depositata le indagini geofisiche non potranno essere svolte all’interno dei siti appartenenti a Rete Natura 2000:
- SIC/ZPS IT4070022 “Bacini di Russi e Fiume Lamone”;
- SIC IT4070024 “Podere Pantaleone”;
- tenendo conto per il sito SIC IT4070024 “Podere Pantaleone” dell’incremento di superficie effettuato con delibera di Giunta Regionale n. 893 del 2.07.2012; l’ubicazione dei punti di energizzazione dovrà, inoltre, rispettare una distanza di m 50 dai confini di dette aree oggetto di tutela;
- in riferimento all’inquinamento acustico atteso, i punti di energizzazione dovranno essere ubicati a distanza tale dagli edifici presenti da ridurre al minimo gli eventuali disturbi ed il rumore solido; qualora necessaria dovrà essere richiesta autorizzazione in deroga ai limiti di legge in materia di inquinamento acustico, ai sensi della LR 9 maggio 2001, n. 15 sulla base dei criteri stabiliti con delibera di Giunta Regionale n. 45 del 21 gennaio 2002; la suddetta autorizzazione in deroga dovrà essere necessariamente acquisita prima dell'inizio delle operazioni e la relativa richiesta dovrà essere presentata con tempistica compatibile al rilascio dell’atto da parte delle autorità competenti [generalmente sono previsti gg. 30 per il rilascio dell’autorizzazione];
- i punti di energizzazione dovranno rispettare una distanza di almeno m 100 dalle unghie esterne delle arginature esistenti;
- i punti di energizzazione non potranno essere collocati nelle zone di tutela assoluta e di rispetto di acque superficiali e sotterranee destinate al consumo umano;
- da parte degli operatori dovrà essere posta particolare cura nell’individuazione di tutte le condotte sotterranee (acqua, gas, ecc.) che potrebbero risultare danneggiate a seguito delle vibrazioni indotte nel terreno, con conseguenti problematiche di impatto ambientale dovute a rotture, sversamenti nel suolo ed in atmosfera, concordando con gli enti gestori le cautele da adottare e le relative garanzie;
- su richiesta delle Pubbliche Amministrazioni coinvolte, la Società proponente dovrà fornire copia informatizzata dei risultati dei rilievi eseguiti, opportunamente interpretati e con le relative ubicazioni; resta inteso che le Pubbliche Amministrazioni si impegnano ad utilizzare questi dati solamente per i propri compiti istituzionali, senza divulgarli, in quanto tali, in nessun modo;
b) di evidenziare la necessità che Enel Longanesi Developments Srl prenda contatti con Edison Stoccaggio SpA, titolare di un progetto analogo a quello in esame che insiste parzialmente sulla stessa area, al fine di verificare la possibilità di effettuare in maniera congiunta il rilievo sismico 3D nella zona di comune interesse; se ciò non fosse possibile, per ragioni tecniche legate ai diversi obiettivi minerari e quindi alle diverse geometrie di acquisizione, dovranno essere opportunamente concordati i periodi di registrazione, al fine di evitare l’accumulo degli impatti e dei disturbi alla popolazione;
c) di non rilevare motivi ostativi, sotto il profilo ambientale, all’espressione dell’intesa regionale ai sensi dell’Accordo Stato-Regioni del 24 aprile 2001, sull’istanza di seconda proroga triennale del permesso di ricerca idrocarburi “San Marco”, fermo restando che la realizzazione dei pozzi esplorativi previsti nel programma lavori è subordinata all’esito positivo di specifiche procedure di VIA che dovranno essere attivate presso la Regione Emilia-Romagna, ai sensi del titolo III della LR 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni;
d) di evidenziare sin da ora, in riferimento al fenomeno della subsidenza ed ai problemi di sofferenza idraulica che caratterizzano il territorio oggetto delle indagini, pur considerando che le operazioni attualmente proposte non influenzano in modo negativo il fenomeno dell’abbassamento del suolo, le preoccupazioni circa l’eventuale futura apertura e coltivazione di nuovi campi estrattivi, salvo che non venga dimostrata l’assenza di impatti significativi derivanti dall’attività estrattiva stessa;
e) di trasmettere la presente delibera alla proponente Enel Longanesi Developments Srl; al Ministero dello Sviluppo Economico, Direzione Generale per le Risorse Minerarie ed Energetiche - UNMIG Divisione VI; al Ministero dello Sviluppo Economico, Direzione Generale per le Risorse Minerarie ed Energetiche - UNMIG Divisione II; al Servizio Energia ed Economia Verde della Regione Emilia-Romagna; al Servizio Parchi e Risorse Forestali della Regione Emilia-Romagna; alla Provincia di Ravenna, Ufficio VIA; all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna; ai Comuni di Bagnacavallo, Cotignola, Faenza, Fusignano, Lugo, Ravenna e Russi; ad ARPA sez. prov.le di Ravenna; ad ARPA Direzione Tecnica;
f) di pubblicare per estratto nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell'art. 10, comma 3 della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il presente partito di deliberazione;
g) di pubblicare integralmente la presente delibera sul sito web della Regione Emilia-Romagna.