n.250 del 28.08.2013 periodico (Parte Seconda)

Il Responsabile del Servizio Urbanistica - Edilizia Privata dato atto che:

• con decreto del Presidente della Provincia di Rimini n. 14 in data 22 giugno 2007 è stato approvato l’Accordo di Programma sottoscritto tra il Comune di Morciano di Romagna e la Provincia di Rimini ai sensi dell’art. 40 della L.R. 20/00, per la trasformazione urbanistica dell’area ex scuola media e del padiglione fieristico nel Comune di Morciano di Romagna;
• con decreto del Sindaco del Comune di Morciano di Romagna n. 4 in data 18 agosto 2010 è stata approvata una prima modifica all’Accordo di Programma originario;
• con deliberazione del Consiglio comunale n. 31 in data 22 aprile 2013, esecutiva, si è proceduto ad approvare la seconda proposta di modifica all’Accordo di programma originario che costituisce variazione agli strumenti urbanistici comunali;
• in data 11 giugno 2013 si è conclusa la Conferenza preliminare convocata dal Comune di Morciano di Romagna finalizzata all’approvazione della seconda modifica all’Accordo di Programma originario nella quale si è verificato il consenso unanime dei partecipanti; 

vista la Legge regionale 24 marzo 2000, n. 20 e successive modifiche ed integrazioni ed in particolare l’art. 40, recante “Accordi di programma in variante alla pianificazione territoriale e urbanistica”;

rende noto che la seconda proposta di modifica all’Accordo di programma originario, approvato con decreto del Presidente della Provincia n. 14 in data 22 giugno 2007, comprensiva dei relativi allegati saranno depositati per sessanta giorni presso la Segreteria del Comune di Morciano di Romagna e presso la Segreteria della Provincia di Rimini, a decorrere dalla data di pubblicazione del presente avviso nel B.U.R. della Regione Emilia-Romagna,

Per tutto il periodo di deposito, chiunque può prendere visione degli atti, durante le ore d’ufficio;

Entro la scadenza del termine di deposito possono formulare osservazioni e proposte:

1. gli enti e gli organismi pubblici;
2. le associazioni economiche e sociali e quelle costituite per la tutela di interessi diffusi;
3. i singoli cittadini nei confronti dei quali le previsioni dell’accordo sono destinate a produrre effetti diretti.