n.182 del 28.06.2017 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 3569 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad inserire nel catalogo del patrimonio culturale dell'Emilia-Romagna dell'Istituto regionale per i beni artistici, culturali e naturali, l'anfiteatro romano di Imola, almeno con il materiale fotografico a disposizione, ed a valutare, in collaborazione con l'Università di Bologna, la soprintendenza e tutte le istituzioni pubbliche interessate, la possibilità di procedere con degli studi non invasivi per verificarne lo stato di conservazione. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

L’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna

premesso che

l'Istituto regionale per i beni artistici, culturali e naturali è un organo tecnico- scientifico e strumento della programmazione della Regione Emilia-Romagna nel settore dei beni artistici;

il PatER - Catalogo del patrimonio culturale dell'Emilia-Romagna è il portale che offre una visione d’insieme della memoria storica e culturale dell'Emilia-Romagna;

considerato che

effettuando una ricerca sulla città di Imola, all’interno del suddetto catalogo risultano 1444 opere d’arte, 287 beni demoetnoantropologici, 148 fotografie, 20 luoghi culturali, 14 sull’architettura “1975-2000”, 9 parchi e giardini, 8 interventi conservativi, 8 per l’area contemporanea, 2 personaggi storici e 2 viabilità antica;

nel 1870 a Imola, in un podere denominato Pasticcia, vennero alla luce i resti di un anfiteatro romano di notevoli dimensioni, sepolto poi dall’edificazione dell’area negli anni cinquanta del secolo scorso;

nel 1925 il soprintendente alle antichità per l'Emilia-Romagna pose il vincolo sull'area archeologica, confermandolo nel 1939;

rilevato che

ad oggi in PatER vengono annoverate esclusivamente quelle testimonianze della cultura materiale, archeologica e storico-artistica emiliano-romagnola di cui siano garantiti, anche in minima parte, accessibilità e godimento da parte dei cittadini, ragione per cui non v’è traccia dell’anfiteatro romano di Imola.

Impegna il Presidente e la Giunta regionale

a valutare l’opportunità di inserire a catalogo anche i siti non visitabili, e particolarmente l’anfiteatro di Imola, con il materiale fotografico a disposizione ed eventualmente evidenziandone la non fruibilità;

a valutare in collaborazione con l’Università di Bologna, la soprintendenza e tutte le istituzioni pubbliche interessate, la possibilità di procedere con degli studi non invasivi per verificarne lo stato di conservazione.

Approvata a maggioranza dalla Commissione V “Cultura, Scuola, Formazione, Lavoro, Sport e Legalità” nella seduta dell’8 giugno 2017.

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