n.242 del 21.09.2015 (Parte Seconda)
Disposizioni per la programmazione, gestione e controllo delle attività formative e delle politiche attive del lavoro - Programmazione SIE 2014/2020
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Viste le Leggi Regionali:
- n. 12 del 30 giugno 2003, “Norme per l’uguaglianza delle opportunità di accesso al sapere, per ognuno e per tutto l’arco della vita, attraverso il rafforzamento dell’istruzione e della formazione professionale, anche in integrazione tra loro” e ss.mm.;
- n. 17 del 1 agosto 2005, “Norme per la promozione dell’occupazione, della qualità, sicurezza e regolarità del Lavoro”;
- n. 15 del 27 luglio 2007, “Sistema regionale integrato di interventi e servizi per il diritto allo studio universitario e l’alta formazione” e ss.mm.;
- n. 5 del 30 giugno 2011, “Disciplina del sistema regionale dell’istruzione e formazione professionale”;
- n. 7 del 19 luglio 2013 “Disposizioni in materia di tirocini. Modifiche alla legge regionale 1 agosto 2005, n. 17 (norme per la promozione dell'occupazione, della qualità, sicurezza e regolarità del lavoro)”.
Visti i regolamenti (UE):
- n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 che abroga il Regolamento n. 1083/2006 del 11 luglio 2006;
- n. 1304/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 relativo al Fondo sociale europeo che abroga il Regolamento n. 1081/2006 del 5 luglio 2006;
- n. 1301/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e a disposizioni specifiche concernenti l’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione”, che abroga il regolamento n. 1082/2006;
- n. 1305/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale che abroga il Regolamento n. 1698/2005 del Consiglio;
- n. 240/2014 della Commissione del 7 gennaio 2014 recante un codice europeo di condotta sul partenariato nell’ambito dei fondi strutturali e d’investimento europeo.
Visto in particolare il “Position Paper” - Rif. Ares (2012) 1326063 - 9/11/2012, dei servizi della Commissione Europea sulla preparazione dell’Accordo di Partenariato e dei Programmi in ITALIA per il periodo 2014-2020, che individua le sfide principali e le priorità di finanziamento sulla base delle quali fondare il ciclo di programmazione 2014-2020, nonché i possibili fattori di successo per l’uscita dalla crisi economica-finanziaria.
Visti:
- il documento “Metodi e obiettivi per un uso efficace dei Fondi comunitari 2014-2020” del 27/12/2012 elaborato dal Ministero per la Coesione territoriale, d’intesa con i Ministeri del Lavoro e delle Politiche Sociali e delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, che ha avviato il confronto pubblico per la preparazione dell’Accordo di partenariato;
- l’Accordo di Partenariato 2014/2020 per l'impiego dei Fondi Strutturali e di Investimento Europei, adottato con Decisione di Esecuzione della Commissione Europea C(2014) 8021 del 29 ottobre 2014.
Nel quadro normativo comunitario e nazionale sopra delineato, viste inoltre:
- la propria deliberazione n. 930/2012 del 2 luglio 2012 “Quadro strategico comune 2012-2020: percorso di programmazione”;
- la propria deliberazione n. 1691/2013 del 18 novembre 2013 “Approvazione del quadro di contesto della Regione Emilia-Romagna e delle linee di indirizzo per la programmazione comunitaria 2014-2020”;
- la deliberazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna n. 167 del 15 luglio 2014 “Documento Strategico Regionale dell’Emilia-Romagna per la programmazione dei Fondi Strutturali e di Investimento Europei (SIE) 2014-2020 - Strategia, approccio territoriale, priorità e strumenti di attuazione” (Proposta della Giunta regionale del 28/4/2014, n. 571)”;
- la propria deliberazione n. 992 del 7 luglio 2014 “Programmazione fondi SIE 2014-2020: approvazione delle misure per il soddisfacimento delle condizionalità ex-ante generali ai sensi del regolamento UE n. 1303/2013, articolo 19”;
- la deliberazione dell’Assemblea Legislativa n. 163 del 25 giugno 2014 “Programma Operativo della Regione Emilia-Romagna. Fondo Sociale Europeo 2014/2020” (Proposta della Giunta regionale del 28/4/2014, n. 559);
- la Decisione di Esecuzione della Commissione Europea del 12 dicembre 2014 C(2014)9750 che approva il Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014/2020" per il sostegno del Fondo sociale europeo nell'ambito dell'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione";
- la propria deliberazione di Giunta regionale n. 1 del 12 gennaio 2015 “Presa d'atto della Decisione di Esecuzione della Commissione Europea di Approvazione del Programma Operativo "Regione Emilia-Romagna - Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020" per il sostegno del Fondo Sociale Europeo nell'ambito dell'Obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione.
Richiamate altresì le proprie deliberazioni:
- n. 936 del 17 maggio 2004,”Orientamenti, metodologia e struttura per la definizione del Sistema Regionale delle Qualifiche”;
- n. 265 del 14 febbraio 2005 “Approvazione degli standard dell’offerta formativa a qualifica e revisione di alcune tipologie di azione di cui alla delibera di G.R. 177/03” con esclusivo riferimento all’allegato C)“Il Sistema Regionale della Formazione Regolamentata” e successive integrazioni;
- n. 1434 del 12 settembre 2005 “Orientamenti, metodologia e struttura per la definizione del Sistema Regionale di Formalizzazione e Certificazione delle Competenze”;
- n. 739/2013 “Modifiche e integrazioni al Sistema Regionale di Formalizzazione e Certificazione delle Competenze (SRFC) di cui alla DGR 530/2006”;
- n. 1372/2010 “Adeguamento ed integrazione degli standard professionali del repertorio regionale delle qualifiche”, con cui si approva la rivisitazione di tutte le qualifiche facenti parte del Repertorio regionale e ss.mm.ii.;
- n. 1695/2010 “Approvazione del documento di correlazione del sistema regionale delle qualifiche (SRQ) al quadro europeo delle qualifiche(EQF)”;
- n.742/2013 ”Associazione delle conoscenze alle unità di competenza delle qualifiche regionali”;
- n. 105 del 1/2/2010 “Revisione alle disposizioni in merito alla programmazione, gestione e controllo delle attività formative e delle politiche attive del lavoro, di cui alla deliberazione della Giunta regionale 11/2/2008 n. 140 e aggiornamento degli standard formativi di cui alla Deliberazione della Giunta Regionale 14/0/2005, n. 265” e s.m.i.;
- n. 1428 del 27/9/2010 “Integrazione alle disposizioni contenute nelle DGR n. 105/2010 e n. 615/2000 e ss.mm.ii. per la realizzazione delle attività finanziate a costi standard”;
- n.116 del 16/2/2015 “Approvazione dello studio per l'aggiornamento e l'estensione delle opzioni di semplificazione dei costi applicate agli interventi delle politiche della formazione della Regione Emilia-Romagna”;
- n. 117 del 16/2/2015 “Primo elenco tipologie di azione. Programmazione 2014-2020” e successive integrazioni.
Visto che le Disposizioni approvate con la sopra citata deliberazione n. 105/2010:
- definiscono le regole di carattere generale, comuni a tutti i piani ed a tutte le operazioni, in coerenza con quanto previsto dalle Leggi Regionali nn. 12/2003 e 17/2005,;
- hanno come campo di applicazione gli atti di programmazione regionale, i progetti comunitari nazionali o interregionali a titolarità regionale o che prevedono una approvazione regionale, nonché i progetti autorizzati e non finanziati;
- sono indirizzate sia ai soggetti di programmazione (che nel caso delle attività FSE sono l’Autorità di Gestione e gli Organismi intermedi individuati nel POR 2007-2013 ed in atti successivi), sia ai soggetti destinatari di finanziamenti o autorizzati;
- sono state il risultato di un processo di collaborazione istituzionale con le Province e di concertazione con le parti sociali a livello regionale.
Ritenuto necessario per consentire l’avvio della nuova Programmazione Fondo Sociale Europeo di procedere all’approvazione di nuove disposizioni attuative che, in coerenza con la deliberazione n.105/2010 adeguino il quadro regolamentare regionale alle previsioni contenute nei regolamenti (CE) sopracitati e alle recenti leggi regionali;
Richiamati:
- il D.Lgs. 14 marzo 2013, n.33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni, ed in particolare l'art. 12;
- le proprie deliberazioni n. 1621 del 11 novembre 2013 concernente “Indirizzi interpretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33” e n.57 del 26 gennaio 2015 concernente “programma per la trasparenza e l'integrità. Approvazione aggiornamento per il triennio 2015-2017”.
Richiamate le proprie deliberazioni n.1057/2006, n. 1663/ 2006, n. 2060/2010, 2416/2008 s.m., n.1377/2010, così come rettificata con deliberazione n. 1950/2010, n.1222/2011, n. 1642/2011 e n. 221/2012.
Acquisiti i pareri favorevoli della commissione Regionale Tripartita e del Comitato di Coordinamento Istituzionale, di cui alla L.R. 12/2003 e ss.mm., nelle rispettive sedute del 20/7/2015 e 29/7/2015.
Sentita la Commissione Assembleare Cultura, Scuola, Formazione, lavoro, Sport, ai sensi dell'art.32 della L.R. 12/2003, nella seduta del 10/09/2015.
Dato atto del parere allegato.
Su proposta dell’Assessore regionale competente per materia.
A voti unanimi e palesi
delibera
- di approvare, per le motivazioni espresse in premessa e qui integralmente richiamate le “Disposizioni per la programmazione, gestione e controllo delle attività formative e delle politiche attive del lavoro - Programmazione SIE 2014-2020” di cui all’Allegato 1 parte integrante della presente delibera;
- di stabilire l’applicazione delle presenti disposizioni alle attività che verranno bandite a partire dal giorno successivo alla loro pubblicazione nel Bollettino Ufficiale telematico della Regione Emilia-Romagna;
- di stabilire altresì che gli organismi accreditati o che intendono accreditarsi per l’ambito “Obbligo di Istruzione” dovranno possedere l’accreditamento anche per l’ambito “Utenze Speciali”; in particolare per gli enti già accreditati sarà possibile integrare l’ambito eventualmente mancante entro e non oltre il 31 dicembre 2015, pena la revoca dell’accreditamento per l’ambito ”Obbligo di Istruzione”;
- di dare atto che eventuali integrazioni e modificazioni da apportare alle presenti disposizioni, saranno approvate, acquisito il parere della Commissione Assembleare competente, con successivi propri atti a seguito di processi di collaborazione istituzionale e di concertazione con le parti sociali;
- di rinviare a successivi atti dirigenziali la definizione degli aspetti attuativi di più frequente aggiornamento, previo confronto con le istituzioni e le parti sociali interessate;
- di provvedere agli obblighi di pubblicazione previsti dal sopracitato D.Lgs. n. 33/2013 e secondo le modalità definite dalle proprie deliberazioni n. 1621/2013 e n. 57/2015;
- di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna.