n.35 del 17.02.2021 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 2138 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale al rilancio delle linee ferroviarie su cui si snoda il collegamento diretto fra Mantova e Reggio Emilia. A firma dei Consiglieri: Costa, Caliandro, Mori, Zappa- terra, Costi, Marchetti Francesca, Rontini, Soncini, Tarasconi, Daffadà, Fabbri, Amico, Zamboni, Piccinini
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
gli investimenti per la realizzazione di una mobilità delle persone e delle merci sempre più ambientalmente sostenibili sono una priorità ineludibile. Su questo fronte un ruolo fondamentale lo ricopre il trasporto su ferro, utile a ridurre quanto più possibile la circolazione di veicoli su gomma così riducendo le emissioni inquinanti anche attraverso la decongestione delle arterie viarie più frequentate e l’ingresso e l’uscita dai principali centri urbani;
non solo si deve investire per ridurre quanto più possibile il traffico veicolare, ma al contempo si deve investire per l’ammodernamento della rete ferroviaria abbandonando l’uso di locomotori a diesel in favore dei più moderni sistemi di trazione elettrici;
la Regione Emilia-Romagna ha investito e sta investendo in maniera cospicua sulla riqualificazione delle linee ferroviarie regionali sia implementandone la sicurezza grazie all’introduzione di sistemi di controllo tecnologicamente evoluti, ma anche generando la transizione dai sistemi di trazione a diesel in favore di quelli elettrici.
Considerato che
il collegamento ferroviario Reggio-Guastalla-Suzzara-Mantova-Verona, e il completamento dell’elettrificazione della direttrice Reggio Emilia-Mantova, sono considerati prioritari e strategici anche dai settori economici emiliano-romagnoli e lombardi, in particolare Unindustria Reggio Emilia ha appositamente redatto in collaborazione con FER uno studio intitolato ‘La Stazione e la Rete, nuove infrastrutture mediopadane’ in cui si evidenziano le positive ricadute degli investimenti sulle direttrici appena descritte;
già nel 2015 è stato sottoscritto un Protocollo d’intesa per la costituzione di un Comitato interprovinciale per la realizzazione delle opere di riqualificazione del collegamento ferroviario Reggio Emilia-Mantova sottoscritto dalle Province interessate e dai Comuni che insistono sulle linee coinvolte. Protocollo finalizzato alla messa in relazione - attraverso le tratte ferroviarie da ammodernare ed elettrificare - in una logica ‘mediopadana’ i territori lombardo ed emiliano con una drastica riduzione dei tempi di percorrenza per i passeggeri del ferro ed il potenziamento della capacità e delle interconnessioni del trasporto merci;
la Stazione Av Mediopadana Reggio Emilia rappresenta il baricentro di un nuovo sistema metropolitano che comprende le città di Parma, Modena e Piacenza, ma anche Cremona, Mantova e Verona, imperniato sulla Via Emilia e connesso da ferrovia ordinaria, autostrada e rete stradale nazionale alla rete dell’Alta velocità;
la suddetta Stazione è servita da un numero crescente di treni (dai 12 dell’inaugurazione, nel 2013 agli oltre 75 treni nel febbraio 2020) ed è utilizzata quotidianamente da oltre 4.000 passeggeri (+30% rispetto al 2016), con un profilo prevalentemente business (il motivo di viaggio per lavoro e affari rappresenta infatti il 63%), per lo più residenti fuori dal territorio provinciale (oltre il 60%) e diretti principalmente alle altre città connesse dalla linea Alta velocità;
le attuali statistiche, seppure mostrino un trend estremamente positivo, segnalano la necessità di ampliare il bacino di utenze verso le altre Province, al fine di raggiungere gli ambiziosi obiettivi che erano alla base dell’infrastruttura suddetta, quali un collegamento diretto tra Reggio Emilia e Mantova, sfruttando e potenziando l’attuale rete ferroviaria, creando in tal modo di fatto un nuovo asse di sviluppo strategico nord-sud, capace di coinvolgere due Regioni (Emilia-Romagna e Lombardia), due Province (Reggio Emilia e Mantova) e dieci Comuni (Reggio Emilia, Bagnolo, Novellara, Guastalla, Luzzara, Suzzara, Motteggiana, Borgo Virgilio, Curtatone, Mantova), oltre che generare indubbi vantaggi anche sui Comuni limitrofi;
è intenzione di FER indire nell’anno 2021 gara unica per l’appalto integrato di progettazione esecutiva e lavori dell’intera tratta da Parma a Poggiorusco, per poi procedere all’affidamento per stralci funzionali dei tre lotti così identificati:
a) 1° stralcio (€ 15 MLN) GUASTALLA-SUZZARA: ricucitura/completamento della relazione ferroviaria al fine di favorire il collegamento ferroviario diretto Reggio Emilia (in primis, Stazione AV Mediopadana) – Mantova;
b) 2° stralcio (€ 21 MLN) SUZZARA-POGGIO RUSCO completamento della elettrificazione delle linee ferroviarie regionali dal comparto delle ceramiche reggiano (Sassuolo e Scalo di Dinazzano), via Guastalla, fino a Ferrara e da lì, via rete RFI; verso Rimini e il Porto di Ravenna; nonché tracciato merci da Ravenna verso il Brennero, alternativo al nodo di Bologna;
c) 3° stralcio (€ 21 MLN) PARMA-GUASTALLA: completamento dell’itinerario Tirreno-Brennero quale collegamento diretto fra il porto di La Spezia e il valico del Brennero.
Rilevato che
nel bilancio 2021 e pluriennale 2021-2023 sono individuate risorse che ammontano a 28 mln di euro da destinare alla realizzazione di parte degli investimenti sulla linea Parma-Suzzara-Poggio Rusco a fronte di una previsione di spesa totale pari a 57 mln;
si renderanno necessarie ulteriori risorse non solo per completare l’elettrificazione di tutta la tratta, che insiste per buona parte in territorio lombardo e altre ancora si renderanno necessarie per un’opera di razionalizzazione delle fermate, riqualificazione di quelle ritenute dai territori maggiormente utili e funzionali per l’utenza, per la soppressione di alcuni passaggi a livello al fine di implementare la sicurezza tanto delle linee ferroviarie quanto del traffico veicolare riducendo i punti di incrocio tra ferro e gomma;
in particolare, l’intervento di elettrificazione presuppone la ricostruzione, da effettuare con assoluta priorità, dell’attraversamento del torrente Enza, ad oggi molto difficoltoso in quanto insiste su un ponte promiscuo stradale ferroviario tra Sorbolo e Sorbolo Levante, costruito su più arcate in mattoni portanti oltre 70 anni fa, le condizioni precarie del quale costringono ad interrompervi la circolazione ogniqualvolta si verifichi un evento di piena, anche solo ordinaria, del suddetto torrente;
sarà importante anche agire sulla valorizzazione anche attraverso la rifunzionalizzazione sempre a scopi sociali, di parte del patrimonio immobiliare di F.E.R. che insiste sulle linee interessate e che non è più necessario alla gestione ferroviaria. Motivo per cui oltre agli investimenti sulle linee si dovranno reperire e stanziare fondi per il recupero di edifici e pertinenze delle linee stesse.
Evidenziato che
la Banca Europea degli Investimenti (BEI) promuove attraverso la concessione di mutui anche lo sviluppo ferroviario, quale modalità di trasporto rispettosa dell’ambiente, che permette una notevole riduzione delle emissioni di CO2, accrescendo il proprio impegno per il raggiungimento degli obbiettivi di lotta al cambiamento climatico, in tale ottica la BEI si è impegnata ad allineare tutte le sue attività di finanziamento agli obiettivi dell'accordo di Parigi, in particolare, la BEI smetterà di finanziare i progetti relativi ai combustibili fossili dalla fine del 2021;
è in fase di elaborazione la definizione dell’elenco delle opere che potrebbero essere finanziate nell’ambito del Recovery Fund, tra le priorità sembrano entrare a pieno titolo le infrastrutture e la logistica, in tale ambito dovrebbero far parte gli investimenti sul sistema ferroviario, strumento indispensabile per la competitività sostenibile del Paese, con investimenti sia sulle infrastrutture sia sugli impianti fissi.
Impegna la Giunta regionale
a valutare ogni strumento finanziario possibile per il reperimento delle risorse economiche necessarie a completare il piano di riqualificazione, valorizzazione e rilancio delle linee su cui si snoda il collegamento diretto tra Mantova e Reggio Emilia, considerando l’inserimento di questi interventi nell’ambito delle opere da finanziarsi con il Recovery Fund, oppure attraverso appositi fondi del Ministero dei Trasporti, oppure ricorrendo all’uso dei mutui BEI se compatibili con gli equilibri di bilancio e con i limiti di indebitamento propri dell’ente, che vanta da sempre un bilancio economico-finanziario solido;
a dare assoluta priorità alla realizzazione dell’attraversamento del torrente Enza, in modo da evitare che il percorso dell’elettrificazione della linea da Parma a Suzzara debba subire notevoli ritardi per l’impossibilità di attuarlo sull’attuale ponte esistente tra Sorbolo e Sorbolo Levante.
Approvata all'unanimità dei votanti nella seduta pomeridiana del 2 febbraio 2021