n.256 del 22.07.2020 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 795 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale ad attivarsi in ogni sede istituzionale con le Università della Regione e gli Ordini Professionali al fine di aumentare le borse di studio, ad implementare la rete formativa territoriale con un aumento dei contratti di formazione specialistica, stipulando convenzioni con tutti gli ospedali del territorio in grado di assicurare l’attività formativa degli Specializzandi. A firma dei Consiglieri: Pigoni, Tarasconi, Bondavalli, Costi, Zappa-
terra, Mori, Caliandro, Montalti, Rontini, Soncini, Fabbri, Sabattini, Daffadà, Rossi, Bulbi, Costa

Premesso che

l’estremo bisogno di personale sanitario formato per poter affrontare l’emergenza Covid-19 ha portato all’esasperazione il problema della mancanza di medici specialisti che incide anche sul territorio e sul sistema sanitario regionale;

l’emergenza sanitaria ha purtroppo evidenziato tutti i limiti e le mancanze dell'attuale sistema di formazione dei medici specialisti e nel breve periodo sul territorio nazionale Italia mancheranno più di 35mila medici specialisti a cui si aggiunge ogni anno circa 1.500 medici che emigrano dal nostro Paese sia per proseguire la propria formazione, sia per le migliori opportunità lavorative.

Sottolineato che:

negli ultimi 3 anni, oltre 9.000 medici sono rimasti fuori dalla possibilità di specializzarsi e l’imbuto formativo” è divenuto sempre più imponente e si prevede che quest’anno, con i 25.000 candidati stimati, sarà costituito da più di 15.000 esclusi dalle Scuole di Specializzazione;

l'accesso con numero razionalmente programmato al CdL in Medicina e Chirurgia è necessario per la formazione di un numero di Medici commisurato alle esigenze del Paese e che pertanto risulta irrazionale, anti-economico e dispersivo limitare le possibilità di formazione post Laurea come avviene attualmente.

Evidenziato che:

la Regione Emilia-Romagna, nel 2019 aumentando il numero di contratti di formazione specialistica garantiti dallo Stato con uno stanziamento di 1 milione 750mila euro, finanziando direttamente 70 corsi a cui si sommavano i 24 finanziati dalle Aziende sanitarie della regione;

è necessario investire sui giovani medici per coprire i vuoti sanitari sul territorio regionale ancora carente di specialisti aumentando la capacità formativa e garantendo nuove energie al servizio sanitario al fine di avere una Sanità Regionale del domani più completa, preparata, e pronta a reagire anche a future emergenze.

Tutto ciò premesso e considerato

impegna la Giunta regionale:

- ad attivarsi in ogni sede istituzionale con le Università della Regione e gli Ordini Professionali al fine di aumentare le borse di studio e il loro finanziamento strutturale con adeguate risorse e stanziamenti mirati anche a riportare il rapporto laureato-borsa di specializzazione 1:1 e s cercare di recuperare le borse di specializzazione andate perdute a causa di abbandoni o cambi di indirizzo specialistico in itinere del corso di specializzazione medica;

- ad implementare la rete formativa territoriale con un decisivo aumento dei contratti di formazione specialistica stipulando convenzioni con tutti gli ospedali del territorio in grado di assicurare l’attività formativa degli Specializzandi siano essi Aziende Sanitarie Pubbliche o facenti parte del circuito Privato Convenzionato accreditato;

- a valorizzare, in sede di valutazione dell’attribuzione delle borse di studio, i percorsi formativi dei laureati nella rete formativa universitaria della Regione Emilia-Romagna;

- a richiedere agli assegnatari di prestare la propria attività lavorativa dal conseguimento del diploma di specializzazione per un periodo almeno pari alla durata del corso di specializzazione frequentato in Emilia-Romagna;

- a portare all’attenzione della Conferenza delle Regioni la necessità di adottare criteri uniformi per l’accesso ai corsi di specializzazione su tutto il territorio nazionale.

Approvata all’unanimità dalla Commissione IV Politiche per la Salute e Politiche Sociali nella seduta del 30 giugno 2020.

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