n.170 del 15.07.2015 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 827 - Risoluzione per impegnare la Giunta a coinvolgere gli enti locali e le realtà territoriali nella definizione dei contenuti del Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera in modo che si giunga a soluzioni condivise. A firma dei Consiglieri: Torri, Taruffi, Zappaterra, Serri, Sensoli, Sassi, Prodi, Alleva, Caliandro, Calvano, Marchetti Francesca, Zoffoli, Montalti, Iotti, Mori, Bagnari, Rossi Nadia, Cardinali, Delmonte, Marchetti Daniele, Soncini, Foti
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
nel 2010 il Ministero della Salute ha predisposto un Piano di riorganizzazione dei presidi ospedalieri, successivamente ratificato da un Accordo della Conferenza Stato-Regioni, che individua parametri quali-quantitativi, omogenei su tutto il territorio nazionale, per la definizione delle strutture ospedaliere.
La Regione Emilia-Romagna, grazie all'opera di riorganizzazione avviata già nella scorsa legislatura ed alla ridefinizione del sistema di erogazione delle prestazioni sanitarie attraverso una sempre maggiore integrazione fra rete ospedaliera e servizi territoriali, può ottemperare all'Accordo senza che siano necessari ulteriori ridimensionamenti dei presidi ospedalieri, salvaguardando così le diversificate esigenze di tutti i territori, a partire da quelli più disagiati della montagna.
Evidenziato che
per quanto concerne i punti nascita, il Piano di riorganizzazione prevede che la soglia minima di sicurezza sia fissata a 500 parti all'anno e fissa il bacino di utenza ottimale tra gli 80.000 e i 150.000 abitanti.
La Regione Emilia-Romagna si appresta a varare le Linee Guida di riordino della rete ospedaliera e dei punti nascita con l'obiettivo primario di garantire la sicurezza delle prestazioni sanitarie erogate.
Impegna la Giunta
a coinvolgere gli enti locali e le realtà territoriali nella definizione dei contenuti del Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera in modo che si giunga a soluzioni condivise, che tengano conto dei bisogni diversificati dei territori, delle criticità emerse e della necessaria sicurezza delle prestazioni erogate.
A valutare nei territori maggiormente decentrati e con condizioni di criticità orografiche, come ad esempio quelli montani, l'attuazione di soluzioni organizzative adeguate a garantire il mantenimento e la sicurezza delle prestazioni sanitarie erogate, con particolare riferimento a quelle dei servizi sanitari legati alla nascita.
A sospendere ogni intervento nel settore, nei presidi ospedalieri interessati, mantenendo ferma la vigente programmazione delle Conferenze territoriali sociosanitarie almeno fino ad approvazione delle linee guida per il riordino ospedaliero in particolare per i punti nascita.
Approvata all’unanimità dei presenti nella seduta pomeridiana del 25 giugno 2015