n.205 del 07.07.2021 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 3445 - Risoluzione per impegnare la Giunta a sostenere la ricerca nel campo dell’adattamento ai cambiamenti climatici e a predisporre un cronoprogramma di obiettivi e azioni per integrare il tema dell’adattamento e della mitigazione nelle politiche di piano regionali. A firma dei Consiglieri: Zamboni, Caliandro

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

l’accordo sottoscritto nel 2015 a Parigi, in occasione della 21ª sessione della conferenza delle parti (COP 21) dell’ONU sui cambiamenti climatici, rappresentò un significativo cambio di approccio al contrasto all’emergenza climatica rispetto agli accordi internazionali precedenti, in quanto pose la mitigazione e l’adattamento sul medesimo piano, rafforzando il concetto che sono urgenti sia azioni per ridurre le emissioni di gas climalteranti, sia azioni che riducano la vulnerabilità dei sistemi naturali ed antropici agli effetti causati dal cambiamento climatico.

Considerato che

lo scorso 24 febbraio Frans Timmermans, Vicepresidente esecutivo responsabile per il Green Deal europeo, ha presentato la nuova Strategia europea di adattamento ai cambiamenti climatici. Il documento è uno degli strumenti con cui l’Unione Europea intende aggiornare la sua politica climatico-ambientale e si focalizza su due grandi linee d’azione: diffusione delle conoscenze e pianificazione degli interventi;

le nuove proposte, prendendo le mosse dalla Strategia di adattamento ai cambiamenti climatici del 2013, spostano l’attenzione dalla comprensione del problema alla definizione di soluzioni e misure attuabili fin da subito;

affrontare la crisi climatica significa non solo combatterla ma anche prepararsi a difendersi dai suoi effetti inevitabili e in parte già in corso dentro e fuori l’Unione Europea. Dunque, se da un lato l’UE continua a promuovere la mitigazione dei cambiamenti climatici con azioni dirette alla riduzione delle emissioni di gas serra, dall’altro vi è la consapevolezza di dover affrontare le conseguenze del cambiamento climatico in atto a seguito dell’aumento della temperatura media registrata a livello globale: ondate di calore sempre più prolungate e violente soprattutto nei contesti urbani; fenomeni meteo estremi, come piogge sempre meno frequenti ma molto più abbondanti, all’origine di problemi di regimazione dei corsi d’acqua; trombe d’aria e uragani; prolungati periodi di siccità, con le gravi conseguenze che conosciamo per l’agricoltura; innalzamento del livello dei mari, con la risalita del cuneo salino (ad esempio nel Delta del Po); erosione della costa adriatica;

uno degli obiettivi chiave del Piano è il coinvolgimento di tutte le componenti della società e di tutti i livelli di governance, all’interno e all’esterno dell’UE. Le azioni di adattamento ai cambiamenti climatici si dovranno basare su dati affidabili e strumenti di monitoraggio e valutazione dei rischi a disposizione di tutti. A tale scopo la strategia propone interventi che facciano avanzare le frontiere della conoscenza come, ad esempio, la piattaforma europea Climate-ADAPT; lo strumento sarà potenziato e ampliato affiancandolo ad un osservatorio per la salute destinato a monitorare, analizzare e prevenire meglio l’impatto sulla salute dei cittadini;

le azioni di adattamento saranno anche sistemiche. La Commissione continuerà a integrare le considerazioni relative alla resilienza ai cambiamenti climatici in tutti i settori d’intervento pertinenti e sosterrà l’ulteriore sviluppo e l’attuazione di strategie e piani di adattamento, con tre priorità trasversali: integrare l’adattamento nella politica macrofinanziaria; promuovere soluzioni per l’adattamento basate su strumenti naturali (nature based); promuovere azioni di adattamento a livello locale.

Preso atto che

nel dicembre del 2015 la Regione Emilia-Romagna ha approvato il percorso verso una unitaria strategia di mitigazione e adattamento per i cambiamenti climatici. La Strategia regionale di adattamento e mitigazione è stata approvata in via definitiva il 20 dicembre 2018 dall’Assemblea legislativa con delibera n. 187 del 2018;

il documento specifica che la Strategia regionale non ha carattere di cogenza rispetto ai piani e programmi regionali;

gli obiettivi generali della Strategia regionale sono riassunti nei seguenti punti:

- valorizzare le azioni, i Piani e i Programmi della Regione Emilia-Romagna in tema di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico attraverso la mappatura delle azioni già in atto a livello regionale per la riduzione delle emissioni climalteranti e l’adattamento ai cambiamenti climatici;

- definire indicatori di monitoraggio (tra quelli già in uso da parte dei diversi piani sia per la VAS e la VALSAT sia per i programmi operativi dei Fondi strutturali 2014-2020);

- definire ed implementare un Osservatorio regionale e locale sull’attuazione delle politiche;

- contribuire, se necessario, ad individuare ulteriori misure ed azioni da mettere in campo per i diversi settori, in relazione ai piani di settore esistenti, contribuendo ad armonizzare la programmazione territoriale regionale in riferimento agli obiettivi di mitigazione ed adattamento;

- individuare e promuovere un percorso partecipativo e di coinvolgimento degli stakeholder locali al fine di integrare il tema dell’adattamento e della mitigazione in tutte le politiche settoriali regionali;

- identificare possibili metodologie per il calcolo della stima dei costi causati dalla mancata attivazione di misure di adattamento;

- identificare strumenti innovativi finanziari ed assicurativi da mettere in campo per le azioni di adattamento;

- coordinarsi con le iniziative locali (comunali e di unione dei comuni) relativamente ai Piani Energetici del Patto dei Sindaci (PAES) ed ai piani locali di adattamento.

Sottolineato che

in Emilia-Romagna gli effetti dei cambiamenti climatici in atto sono già evidenti:

- l’aumento della temperatura (l’aumento di quelle massime nel periodo estivo risulta essere più del doppio rispetto alla media globale del Pianeta) e le ondate di calore sono sempre più frequenti e anticipate e provocano rischi per la salute dei cittadini, un peggioramento del bilancio idrologico, un incremento del fabbisogno idrico in agricoltura e un anticipo della stagione fenologica;

- la riduzione delle precipitazioni nevose in inverno e le sempre più intense precipitazioni piovose concentrate in periodi di tempo ristretti determinano un incremento degli eventi estremi (alluvioni, frane, ecc.) da una parte, e dall’altra l’aumento della frequenza e della durata dei periodi siccitosi (prevale l’evaporazione rispetto alla pioggia che cade), con inevitabili rischi idrogeologici e per le colture;

- sulla costa adriatica si assiste al fenomeno dell’erosione costiera, mentre la minor portata del fiume Po sta causando la risalita del cuneo salino nel Delta del Po con gravi conseguenze negative sull’agricoltura e sugli ecosistemi.

Sottolineato inoltre che

la “Strategia di ricerca e innovazione per la specializzazione intelligente 2021-2027” della Regione Emilia-Romagna accenna in alcune sue parti al tema dell’adattamento ai cambiamenti climatici nella nostra regione.

Tutto ciò premesso e considerato

impegna la Giunta regionale

a sostenere la ricerca nel campo dell’adattamento ai cambiamenti climatici e a predisporre un cronoprogramma con relativi obiettivi e target temporali per dare piena attuazione alla Strategia europea e regionale, avviando anche il percorso partecipativo citato tra gli obiettivi della Strategia regionale di adattamento e mitigazione al fine di integrare il tema dell’adattamento e della mitigazione in tutte le politiche settoriali regionali coinvolgendo gli stakeholder e la cittadinanza per aumentare la conoscenza e la sensibilità verso le tematiche dei cambiamenti climatici e delle misure da adottare per prevenirne e mitigarne gli effetti già in corso.

Approvata a maggioranza dalla Commissione III Territorio, Ambiente, Mobilità nella seduta del 23 giugno 2021.

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