n.130 del 16.05.2018 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto 6148 - Risoluzione per impegnare la Giunta a chiedere al Consiglio Grande e Generale dello Stato di San Marino di esaminare in tempi rapidi proposte in tema di cittadinanza ed elettorato passivo ed attivo, esprimendo inoltre l'auspicio che si tengano nella dovuta considerazione le istanze dei tanti stranieri che, per vicinanza geografica, hanno in San Marino il centro dei propri interessi economici ed affettivi. A firma dei Consiglieri: Pruccoli, Zoffoli
L’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna
Premesso che
La peculiarissima prossimità geografica fra la Regione Emilia-Romagna e lo Stato di San Marino ha portato le due Istituzioni a coltivare nel tempo rapporti costanti, spesso confluiti in Protocolli che ne regolano i diversi aspetti della vita sociale e civile.
Quotidiane sono anche le occasioni di scambio e contatto fra i cittadini e non è raro che, specialmente i riminesi, spesso si trovino ad avere il proprio centro d’interessi economici ed affettivi entro la confinante Repubblica.
Rilevato che
Oggi, ai sensi della legge n. 114 del 2000 e s.m.i., la cittadinanza per naturalizzazione è concessa dal Consiglio Grande e Generale, fra l’altro, a chi abbia la residenza anagrafica nella Repubblica da almeno venticinque anni - con dimora effettiva di quindici anni - ed ai coniugi stranieri di un cittadino dopo quindici anni. Inoltre il richiedente deve rinunciare a qualsiasi altra cittadinanza.
Si aggiunga che le norme sull’elettorato attivo e passivo non prevedono alcun diritto per gli stranieri residenti.
Evidenziato che
Sono stati presentati dal COMITES (organismo rappresentativo elettivo della collettività italiana residente a San Marino) due progetti di legge di iniziativa popolare che intervengono sulla citata normativa prevedendo un abbassamento degli anni di residenza necessari ai fini dell’ottenimento della cittadinanza da venticinque a quindici (di cui dieci di dimora effettiva), e da quindici a dieci per la naturalizzazione dei coniugi stranieri, e la possibilità di mantenere la doppia cittadinanza. Inoltre si richiede l’estensione dell’elettorato attivo e passivo agli stranieri residenti da almeno cinque anni.
Impegna la Giunta
A richiedere al Consiglio Grande e Generale di esaminare in tempi rapidi le proposte, esprimendo l’auspicio che si tengano nella dovuta considerazione le istanze dei tanti stranieri che, per vicinanza geografica, hanno in San Marino il centro dei propri interessi economici ed affettivi.
Approvata a maggioranza dalla Commissione I Bilancio Affari generali ed istituzionali nella seduta del 24 aprile 2018.