n.167 del 13.06.2014 (Parte Seconda)
ORDINE DEL GIORNO - Oggetto n. 5586/1 - Ordine del giorno per invitare l'Ufficio di Presidenza dell'Assemblea a prevedere per l'anno 2014 un nuovo bando per la realizzazione di progetti di partecipazione dei cittadini, per accompagnare la comunità nella condivisione del percorso di fusione di comuni e a prevedere ulteriori risorse al fine di promuovere un bando di sostegno economico a progetti di partecipazione legati ad interventi per far fronte ai danni causati dalle alluvioni del 2014 e ad altri eventi riconosciuti come emergenze. A firma dei Consiglieri: Naldi, Sconciaforni, Pariani, Grillini
L’Assemblea legislativa
Premesso che la Regione Emilia-Romagna
svolge il proprio ruolo istituzionale secondo i principi stabiliti dalla Carta Costituzionale;
conforma la propria azione ai principi e agli obblighi derivanti dall’ordinamento internazionale e comunitario e si impegna a promuovere la democrazia partecipata, come affermato nel preambolo dello Statuto;
riconosce e garantisce i diritti di partecipazione a tutti coloro che risiedono nel territorio regionale e favorisce, nel rispetto della loro autonomia, forme democratiche di associazionismo e di autogestione ed assicura alle organizzazioni che esprimono interessi diffusi o collettivi il diritto di fare conoscere e di scambiare pubblicamente le loro opinioni e valutazioni sulle materie di competenza regionale, mediante appropriati meccanismi di consultazione.
Considerato che
l’ulteriore crescita della democrazia rappresentativa può essere conseguita attraverso lo sviluppo e il sostegno dei diritti di partecipazione dei cittadini ai processi decisionali regionali e locali;
la Regione Emilia-Romagna ha approvato la legge regionale n. 3/2010 "Norme per la definizione, riordino e promozione delle procedure di consultazione e partecipazione alla elaborazione delle politiche regionali e locali" che, come previsto all’art. 2, comma 1, ha tra i suoi obiettivi:
- incrementare la qualità democratica delle scelte delle Assemblee elettive e delle Giunte, a livello regionale e locale, nel governo delle loro realtà territoriali e per quanto di loro competenza;
- creare maggiore coesione sociale, governando la conflittualità, facilitando l'individuazione di obiettivi e mezzi condivisi tra gli attori territoriali: amministrazioni pubbliche, istituti pubblici, associazioni di rappresentanza economica e culturale, imprese, famiglie e cittadini;
- operare per elevare la qualità delle risorse immateriali quali la fiducia collettiva, il sapere contestuale e le competenze di coordinamento attivabili soltanto con il confronto critico costruttivo, costante e inclusivo di tutti gli attori territoriali destinatari delle decisioni pubbliche;
- valorizzare le competenze diffuse nella società, promuovere la parità di genere, l'inclusione dei soggetti deboli e gli interessi sottorappresentati e in generale un maggior impegno diffuso verso le scelte riguardanti la propria comunità locale e regionale;
- favorire e regolare la partecipazione delle persone, singole o associate, affinché da soggetti amministrati diventino soggetti attivi, alleati delle istituzioni nel prendersi cura dei beni comuni quali il territorio, l'ambiente, la sicurezza, la legalità, la salute, l'istruzione, i servizi pubblici, la regolazione del mercato, le infrastrutture;
- favorire, oltre la mera comunicazione istituzionale, l'evoluzione della comunicazione pubblica, anche per una piena affermazione del diritto alla trasparenza e alla cittadinanza attiva.
Dato atto che la stessa LR 3/2010 assegna all’Assemblea legislativa un ruolo attivo nella promozione della partecipazione, in particolare all’art. 6 con la previsione di un’apposita sessione annuale sulla partecipazione, nel corso della quale viene approvato il Programma di iniziative per la partecipazione della Giunta, nonché all’art. 8 con l’attribuzione al Presidente dell’Assemblea della nomina del Tecnico di garanzia in materia di partecipazione.
Vista inoltre la legge regionale 8 luglio 1996, n. 24 "Norme in materia di riordino territoriale e di sostegno alle Unioni e alle fusioni di Comuni" che disciplina il procedimento legislativo di fusione di Comuni e in particolare l’articolo 11 che disciplina la consultazione delle popolazioni interessate.
Considerato che accanto alla consultazione delle popolazioni interessate dalla proposta di fusione di comuni tramite referendum come previsto obbligatoriamente dalla LR 24/96 (art. 11), i Comuni possono favorire la partecipazione dei cittadini e delle loro organizzazioni rappresentative al processo di fusione anche utilizzando le opportunità offerte dalla LR 3/2010 in materia di partecipazione.
Viste le Linee guida per il bilancio di previsione 2014, approvate con delibera n. 116 del 18 luglio 2013 dall’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa, che indicano gli indirizzi strategici e gli obiettivi che dovranno essere perseguiti nel corso del 2014 ed in particolare la priorità ai processi di partecipazione che coinvolgono cittadini ed istituzioni sulle fusioni e sulla ricostruzione post-sisma.
Considerato che con deliberazione n. 141 dell’1 ottobre 2013 l’Ufficio di Presidenza ha approvato il Bando 2013 per il finanziamento di processi di partecipazione nell’ambito dei progetti di fusione di Comuni.
Dato atto che a tale bando hanno partecipato n. 4 enti e di questi tre hanno ottenuto il finanziamento per il percorso partecipativo proposto.
Ritenuto che sia opportuno prevedere anche per l’anno 2014 un nuovo bando per accompagnare i Comuni del territorio regionale che nel corso del 2014 saranno impegnati nei percorsi di fusione.
Ritenuto inoltre opportuno che, a seguito degli eventi di calamità naturale che hanno colpito il territorio regionale nel corso del 2014 (alluvione di gennaio 2014), il tema del dissesto idrogeologico si confermi tra le priorità di intervento, anche attraverso percorsi di partecipazione cosi come regolati dalla LR 3/2010.
Invita l’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa
a prevedere anche per l’anno 2014 un nuovo bando come strumento di incentivazione finanziaria per la progettazione e realizzazione di progetti di partecipazione dei cittadini, per accompagnare la comunità nella condivisione del percorso di fusione di Comuni;
e a prevedere ulteriori risorse al fine di promuovere un bando di sostegno economico a progetti di partecipazione legati ad interventi per far fronte ai danni causati dalle alluvioni del 2014, alla messa in sicurezza del territorio e dell’ambiente e ad altri eventi riconosciuti come emergenze.
Approvato a maggioranza dei presenti nella seduta antimeridiana del 10 giugno 2014